Dopo i casini combinati a casa torno con piacere alla clinica Colombo con l'idea di concentrarmi solo sul tirocinio, visto che appena mi avvicino a un ragazzo o a una ragazza finisco per fargli del male. Fortunatamente l'imbarazzo con Vanessa sembra essere sparito, anche se ho l'impressione che voglia parlare di quello che è successo prima delle vacanze sembra accettare il mio essere elusiva. Inizio il tirocinio in psichiatria, nonostante la tensione dei primi giorni vengo accolta da un ottima squadra e riesco a imparare molto. Poi un giorno arriva una nuova paziente, una ragazza mia coetanea in stato catatonico da qualche mese. Quando entro nella sua stanza mi rendo conto di conoscerla : capelli rossi , pallida , longilinea. È Sara, la mia ex compagna della clinica De Luca, lei che mi bullizzava tutti i giorni, sempre prepotente e aggressiva, ora passa le sue giornate sdraiata a letto senza aprire bocca, come una bambola di pezza. La mamma mi racconta che è stata trovata in stato confusionale per strada dopo essersi dimessa di sua spontanea volontà dalla Clinica de Luca senza un vero motivo, ma io so che le cose non sono andate proprio così. Deve essere successo a causa di quello che gli hanno fatto Alessio, la dottoressa Giulia e tutti gli altri, spettacolo a cui non ho voluto assistere. Vorrei raccontare la verità ma non ci sono prove, la dottoressa Giulia e la sua clinica sono molto rinomate nessuno mi crederebbe. Non so cosa fare e mi sento ancora di più uno schifo. Una sera in camera Vanessa mi vede giù di tono e si avvicina per consolarmi, da un innocente abbraccio si passa a un bacio appassionato al ritrovarsi nude a letto. Qualcosa scatta di nuovo in me : la bendo e la lego alla branda, baciandola nelle sue parti più sensibili, è bagnata e tesa come una corda di violino, pronta per esplodere. Mi interrompo sul più bello , prendo due joystick della Wii: uno glielo infilo davanti piano piano, all'inizio è sorpresa ma poi ci prende gusto. Poi inizio a giocare con il suo buchetto di dietro, è stretto e bagnato, decido di violarlo. Si agita e protesta, ma è sempre più umida, allora le tappo la bocca e le infilo l'altro controller lentamente ma con decisione. Continua a dimenarsi, allora li faccio vibrare all'impazzata : è sconquassata da un fortissimo orgasmo come se le avessero fatto l'elettroshock. Quando la libero e sfilo i joystick, corre in bagno piangendo lasciando una scia di feci e urine. Cerco di parlarle ma urla di andare via e lasciarla stare. Mi scrivono le ragazze del terzo anno se voglio fare serata con loro, passo tutta la notte a bere per disco e locali cercando di dimenticare che persona di merda io sia. La mattina dopo Vanessa non c'è ma mi ha lasciato un biglietto:
" Ieri sera è stato bello ma anche spaventoso, ho bisogno di riflettere, starò da mia cugina per un po', ci sentiamo "
Passo la giornata devastata dai postumi alcolici e dal senso di colpa , devo cercare di fare ordine in questo casino, mando un messaggio a Vanessa:
" Sono stata una persona orribile, ti prego puniscimi "
Visualizza e non risponde.
Il giorno dopo ho il turno del pomeriggio, rivedere Sara mi fa stare solo peggio. Mentre rientro al convitto vedo con la coda dell'occhio un furgone che si avvicina, neanche il tempo di accelerare il passo che mi trovo incappucciata e sbattuta dentro. Sento varie mani che mi strappano i vestiti e mi tengono in ginocchio, poi dei cazzi che mi vengono sbattuti in faccia e una voce che ordina:
"succhia puttana"
Ubbidisco e nel frattempo iniziano a penetrarmi da dietro ed esplorarmi il buchetto
"questo culo è vergine "
Io non capisco nulla , sono sopraffatta dall'eccitazione, andiamo avanti finché non mi sento coperta di sborra dalla testa ai piedi.
Mi trascinano fuori, mi obbligano a camminare a quattro zampe , finalmente mi levano il cappuccio : sono in uno squallido magazzino circondata da uomini nudi mascherati con il cazzo in tiro.
Il capo è un vecchio panzone molto dotato.
" Ci hanno detto che vuoi essere punita vero ?"
"S-Si..."
Vengo colpita da uno schiaffo in pieno viso
"Chi vorrebbe mai sfondare il culo a una come te , guardati: sembri un transessuale"
"VI PREGO VI SCONGIURO SFONDATEMI IL CULO"
"Se vuoi questi cazzi nel culo dovrai fare tutto da sola, puttanone da quattro soldi"
Inizio a leccare l'asta del vecchio fino a quando non diventa marmo , mi metto a 90 e mi spingo lentamente quella mazza su per il culo . Nonostante sia bagnata all'inizio fa molto male ma quando è tutto dentro iniziano a cedermi le gambe dal piacere. Faccio su e giù con il vecchio che mi schiaffeggia le chiappe per darmi il ritmo giusto fino a quando non mi prende per i capelli e inizia a stantuffarmi lui fino a che mi scarica tutto il contenuto delle sue palle nell'intestino. Mi accascio a terra ma gli altri si fanno avanti e mi usano a loro piacimento: mi vengono in faccia, sui capelli, sui piedi,sulle tette, nella patata e nel culo, mi scopano ovunque, non mi lasciano mai un buco libero finché non si sono svuotati del tutto. Quando penso sia finita iniziano a pisciarmi in faccia e io devo cercare di ingoiarne il più possibile. Mi vomito addosso. Crollo svenuta. Vengo svegliata da un getto d'acqua fredda , mi ripuliscono alla bell'e meglio , mi avvolgono in un asciugamano, mi sbattono nel furgone e lasciano fuori davanti al convitto.
Essere stata usata così mi ha attenuato un po' i sensi di colpa, mi sento stravolta e liberata, ora ho le idee più chiare: so cosa fare
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