QUESTO E' IL RACCONTO FORNITOMI DAL MIO AMICO LUCA E DA LUI VISSUTO DI PERSONA CHE HO SISTEMATO E PUBBLICATO (RAF90).
Fare porcate senza schifarsi di nulla... La mia esperienza più eccitante è capitata la scorsa primavera... se vuoi ti racconto…
Era aprile, arenile semi deserto ed ero a passeggio da solo sulla spiaggia quando incrocio un uomo maturo che inizia a guardarmi e a fissarmi insistentemente. All'inizio la cosa mi infastidisce, mi sento osservato senza capirne il motivo, però ben presto pensieri sconci, inenarrabili, cominciano a farsi strada nella mia mente porca e trasgressiva. Per farla breve mi avvicino a lui, mi presento fornendogli un nome falso per prudenza e cominciamo a parlare del tempo, delle nostre vite, mi dice di vivere in un'altra città cosa questa che mi tranquillizza, perchè il mio desiderio è già chiaro a me stesso. Camminando, arriviamo in un posticino appartato e fuori da occhi indiscreti e ci sediamo sulla sabbia uno al fianco dell'altro. Non so come, ma improvvisamente, in un momento in cui eravamo in un silenzio imbarazzato, ho cominciato a palpargli il cazzo da sopra i pantaloni senza vergogna, rendendomi conto di essere molto eccitato da quell'uomo un pò brutto, con la sua barba incolta e le mani da lavoratore. Per degli interminabili attimi ho continuato a massaggiargli delicatamente la patta con lo sguardo rivolto in basso, un pò timido ed un pò spaventato da un suo eventuale imbarazzante rifiuto avvertendo un bozzo duro sotto la mano. Lui non si è tirato di certo indietro, anzi sembra gradire e pure tanto la mia mano che gli accarezza l'uccello. Improvvisamente gli ho chiesto di farmelo vedere. Con movimenti lenti, si è abbassato la zip e lo ha tirato fuori. Mamma mia che spettacolo, un cazzo già duro, lungo e largo da far paura, completamente scappellato, nodoso pieno di vene, scuro. Come in estasi, senza dire nulla, ci siamo alzati in piedi, gli ho slacciato la cintura e calato completamente i pantaloni e gli slip fino alle caviglie e mi sono inginocchiato davanti a lui...
In ginocchio, sottomesso, prendo ad andare con la mano avanti ed indietro sul suo cazzo, gli faccio una sega per rompere il ghiaccio, la cappella già dura emana un odore di maschio che il mio naso, a pochi centimetri di distanza, avverte immediatamente eccitandomi ancora di più. Non ce la faccio più, ho fame di cazzo, lo voglio. Comincio a prendergli i coglioni grossi e pelosi in bocca, a leccarli e ciucciarli con una voglia di cazzo incredibile, lui ha gradito e ha cominciato a mugolare sommessamente mentre la mia lingua e la mia bocca coccolano i suoi testicoli... poi pian piano, guardandolo negli occhi, ho preso a leccare tutta l'asta nodosa, passandogli oltre alla lingua, anche le mie labbra carnose quasi a segarlo con la bocca in un gioco eccitante e volgare con rivoli di saliva che mi colano dalla bocca ad umettare la nerchia dura che mi sto lavorando di bocca da vero esperto del pompino. Finalmente ingoio la cappella, la mia passione, la cappella dura e lucida... appoggio le labbra sulla cima e con la lingua lecco il buchetto dell'uretra e poi delicatamente la lascio finalmente scivolare in bocca in profondità e comincio a dare ritmo a questo movimento sempre più forte e veloce, poi rallento e inizio a leccare la cappella a lingua piena, assaporandone il gusto asprigno. Saporita, salaticcia e umida di liquido seminale che inizia ad uscire dall'uretra in piccole goccioline oleose e chiare. Gli faccio un pompino meraviglioso, ingoio il cazzo con voglia e con passione, me lo mangio letteralmente succhiandolo come se fossi una trivella, con il pensiero rivolto alla sborrata che mi sarei presto beccato in bocca. E' talmente grosso il suo cazzo che mi deforma la bocca, mi toglie il respiro, ma mi ingozzo col suo uccello cercando di farlo entrare il più possibile e bene in profondità nella mia calda ed accogliente bocca, facendolo scivolare da un lato all'altro, voglio letteralmente mangiarmi quell'uccello. Guardandolo sempre negli occhi, vado su e giù sul grosso cazzo facendomi arrivare, lo giuro, la grossa cappella turgida fino a lambire la gola... Mi viene da vomitare, la cappella mi provoca conati di nausea, ma continuo a pompare come una troia quella nerchia dura e incredibilmente maschile e virile, fossette mi si formano sulle guance mentre succhio con forza la nerchia, la bava inizia a scivolarmi fuori dalle labbra colando sulla sua asta fino ai coglioni per poi cadere sulla sabbia. Impegnativo succhiare un cazzo di queste dimensioni, largo e lungo, ma sono stato talmente bravo a fargli quel pompino fuori programma, che come ricompensa mi ha schizzato una quantità incredibile di sborra densa e perlacea in faccia e in bocca... Lo desidero, voglio farmi sborrare in bocca da lui, bramo assaporare il suo succo. Erutta sperma come se non volesse fermarsi più, la sento che mi arriva in gola a fiotti violenti, la lingua pregna di bianca sborra calda; la assaporo, la tengo un pò in bocca come se stessi facendo i gargarismi di sperma, e poi la ingoio ingordamente. Gli ho lasciato il cazzo completamente pulito, cosa che non si può di certo dire delle mie labbra e della mia lingua e della mia mano che lo ha impugnato gelosamente. Ho ingoiato tutto lo sperma di quell'uomo sconosciuto e pure brutto... Ma quanto ho goduto, ho goduto da morire...
Si è stato meraviglioso incontrare uno, parlargli un pò e poi ritrovarmi a ciucciare il suo cazzo fino a beccare la sua sborra in bocca... ho goduto veramente tanto, lui mi ha dettato il ritmo del pompino con la sua grossa mano dietro la mia nuca, mi sono sentito prigioniero di quello sconosciuto, senza scampo, ormai lo avevo fatto eccitare tantissimo e non potevo più tornare indietro, non avevo scampo, dovevo soddisfarlo e l'ho fatto nel migliore dei modi tirandogli una pompa profonda e appassionata ed è stato meraviglioso, abbiamo goduto tanto entrambi... Non l'ho rivisto mai più…
Post New Comment