Una botta da uno sconosciuto

  • Scritto da italsex il 18/02/2020 - 05:34
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Mio marito iniziò a pubblicare le foto che mi faceva su un sito porno.
Li non c’era il rischio di stupide segnalazioni né di limitazioni ai nostri giochi… cominciarono così le prime mail di fuoco, con molte proposte di sborratine sulle immagini. Si chiamano Tributi: ho scoperto questa pratica è ci ho scritto un racconto erotico, ispirandomi a una chat con un amico.
Lui aveva un pisello molto grande e spesso ma era storto, tendeva tutto verso destra… ma probabilmente non è un gran problema.
Ho chattato anche con qualcuno, mentre io li aiutavo con le mie descrizioni, loro si masturbavano e poi venivano… qualcuno gentile, mi ha inviato la foto dello sperma appena sgorgato.
Io poi ne parlavo col mio lui… gli facevo vedere le immagini e lui era geloso, mi mortificava ma poi mi scopava… una sequenza assai eccitante!
Una sera, il mio uomo mi ha chiesto se mi andava di “giocare” con uno; una persona che aveva conosciuto e che si poteva dire fidata!
Ho avuto i brividi ma poi il cuore ha iniziato a battere… ho indossato qualcosa di carino.
Abbiamo incontrato questo signore a Salerno, un tipo anonimo con un po’ di pancetta… non scopava da mesi: la moglie lo aveva lasciato e lui si masturbava tutti i giorni. Lo confessò in macchina.
All'inizio io mi sono seduta vicino a lui, dietro, mentre mio marito guidava… Io non avevo il coraggio di dire niente… mio marito parlava; lo invitò a toccarmi le cosce, lui si fece coraggio e salì con le dita fino alle mutandine.
Io ero bagnata. Il mio lui gli chiese di verificare, e infatti era proprio così!
Ci fermammo in uno spazio appartato e tranquillo, dalle parti di Amalfi: era una serata stupenda.
Mio marito si mise comodo per guardare e per scattare qualche foto.
Prima il nostro ospite mi ha aperto le gambe con le mani piccole e dopo aver frugato tanto, mi ha chiesto se poteva leccarmi la figa.
Lo abbiamo lasciato fare: sembrava impazzito e slinguava come se volesse mangiarsela, mi ha fatto venire in pochi minuti. Ero tutta rossa ed eccitata, ma con mio marito che guardava non osavo prendere iniziative…
Fu il mio lui a chiedermi se andava tutto bene, e io glielo dissi:
– Sì, sono anche venuta!
– Bene – disse lui – adesso ti va di ricambiare?
– Intendi che glielo devo prendere in bocca?
– Se ti va…
Non ho risposto, però ho aiutato l’uomo slacciare la cinta e ad aprirsi completamente i pantaloni.
Lo presi in mano, aveva un cazzo non tanto grande ma era già duro e si era bagnato a sua volta.
Ero troppo su di giri per pensarci sopra, così mi abbassai e iniziai a fare il pompino.
L’uomo era pulito e sussultava di piacere, non mi dispiacque.
E poi…
allora, sentirmi guardare mentre lo leccavo e lo prendevo in bocca mi faceva impazzire. Mi sentii come fossi una puttana, pagata per fare il bocchino in fretta a uno sconosciuto.

Feci del mio meglio: cercai di essere molto troia! L’ometto era timido ma resistette solo pochi minuti… credo che lo desiderasse troppo tempo.
Iniziò a sussultare e io capii che sarebbe venuto presto… non ebbi tempo di pensare altro che lui mi esplose in bocca con un sacco di sborra caldissima.
Non me l’aspettavo, ma invece, il furbo prese coraggio e mi trattenne per la nuca, così fui costretta a berne un bel po’.
Con quella rimasta in bocca baciai mio marito, per fargli capire che avevo ricevuto tutto in bocca.
Il mio uomo non era venuto. L’altro invece, sembrava avere la neve in tasca, forse si vergognava o aveva paura.
Mio marito disse:
– Che facciamo? Rientriamo, o vogliamo andare da qualche parte?
– Io sono a posto, grazie mille… – disse quello, come se stesse parlando di un caffé al bar, – però se volete fare voi, non c’è problema, posso aspettarvi.
– Non fa niente, dai. Se non ti va rientriamo…
Mentre tornavamo verso Salerno, quello mi accarezzava le gambe e iniziò a infilarmi le mani nel reggipetto, tastandomi i seni e i capezzoli. Continuavo ad essere eccitata e anche lui, secondo me, si stava scaldando.
– Se vogliamo arrivarci io ho un garage tranquillo, vicino a casa… possiamo appartarci per un po’.
– Proviamo! – disse il mio lui – A te va, tesoro?
Accettai, ormai ero in ballo e mi faceva piacere provare dell’altro.
Nel garage c’era un gran casino e nemmeno uno straccio di divano. Era passata quasi un’ora e il nostro nuovo amico si era ringalluzzito.
– Se non vi dispiace, io avrei una gran voglia di scoparla… lei è bellissima.
Io e il mio uomo ci scambiammo uno sguardo…
– In piedi… qui? – dissi.
– Sì, se non ti spiace… facciamo in fretta.
– Ok… – accettai.

– Metti questo però! – disse mio marito, porgendogli un preservativo.
Io mi spogliai alla meglio, tolsi le mutandine e il reggiseno per godere del contatto della sua carne contro la mia; anche l’uomo si spogliò del tutto. Si fece un po’ la sega per farlo duro abbastanza da indossare il profilattico.
Mi prese subito, senza preliminari, per fortuna ero bella umida e non mi feci male.
Ancora una volta ci mise abbastanza poco a scopare, poi eiaculò tutto nel preservativo. Restò abbracciato a me per molti minuti, col cazzo in bilico ma che non usciva. Chiesi a mio marito se potevo venire, e lui disse di sì. Mi toccai freneticamente e godetti, gustandomi tutta quella intrigante situazione.
Un’ora dopo arrivammo a casa ma non entrammo subito… ripensando a tutta la serata, mio marito mi volle prendere sullo stesso seggiolino dove, poco prima, avevo preso il cazzo di un perfetto sconosciuto.
Fu meraviglioso… parlavamo a bassa voce e scopavamo da dio, venni un’altra volta, felice perchè il mio tesoro mi aveva appena riempita col suo seme delizioso.

© – Giovanna Esse 2020

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