L’INCONTRO
Mi presento, sono un Master del Veneto con diversi anni di esperienza, ho 50 anni ed ho avuto diverse Schiave con cui ho giocato…. Ciascuna relazione mi ha lasciato qualcosa dentro e mi ha fatto crescere sia come uomo, sia come Padrone. Se avete il desiderio di scambiare idee considerazioni, oppure sei una donna biologica con tendenze alla sottomissione (o in cerca di un Padrone/Guida oppure Appartenenza) con esperienza oppure novizia puoi contattarmi… La mia Mail.: [email protected] oppure Telegram @PadroneSevero50
All’epoca dei fatti, attraversavo un momento particolare della mia esistenza, avevo da qualche mese troncato una relazione che era diventata a dir poco tossica, non sto qui a specificare gli accadimenti perché a mio avviso non sono degni di nota per ciò che mi accingo a narrare. Sono di origini diverse dall’attuale regione dove vivo e lavoro adesso, lo spostamento e la nuova vita hanno contribuito a sopire quella che è la mia passione da circa 30 anni il Bdsm. Una sera un po’ annoiato e (non lo nascondo) con il ritorno in auge di una certa voglia di rimettermi in gioco e riprendere la mia più grande passione che mi collegai con il mio portatile ad internet navigando per siti con tematiche a me care (e non solo), quando capitai per caso in un sito di incontri la cui tematica era inerente al mondo dei Cuckold. Preciso che non sono un Bsx ne mi piace particolarmente questo tipo di trasgressione, comunque visto che il sito offriva la possibilità di registrarsi anche ai singoli (presa la palla al balzo) decisi di inserire un profilo ed aprii un nickname (….bull/master, ricerca una ragazza o signora dai 18 ai 60 anni anche senza esperienza ma con tanta voglia di sottomettersi ed appartenere ad un Padrone severo e porco al fine di compiacerlo in tutte le sue richieste, i limiti sono fatti per essere superati, no a pratiche sanguinarie ne segni permanenti, solo pratiche consensuali e sicure). Due giorni dopo la pubblicazione del mio annuncio, sulla mia Mail mi arriva un messaggio da parte di un signore che si presentò come un Uomo sessantenne sottomesso e mini dotato che aveva una compagna di 40 anni ninfomane e sempre eccitata. I loro nomi Carlo ed Angela, così si presentarono e così li chiamerò (anche se non sono i loro veri nomi). Mi disse che cercavano un bull in particolare Dominante con entrambi sessualmente attivo solo con lei, a patto che lui veniva deriso schernito ed umiliato costantemente dal padrone. Non vi nascondo che subito fui un po’ perplesso da questa situazione ma comunque acconsentì quantomeno ad una prima conoscenza, per poi in base a come si sarebbe sviluppata la storia, riservandomi di decidere se fosse una situazione consona alle mie aspettative visto quello che sono e che cerco. Misi subito in chiaro che la mia era una prima esperienza con una coppia e soprattutto che mai avrei interagito con lui (sessualmente intendo), fu d’accordo con quanto era la mia richiesta quindi andammo avanti con lo scambio di mail, mi descrisse le voglie che nutrivano cosa piaceva a lui cosa immaginava accadesse nella nostra relazione cosa avrei fatto con lei. Diedi in effetti pochi dettagli in quanto risultava anche per me una cosa nuova e poi mi riservai la possibilità di non scoprire subito le mie carte in modo tale da poter conservare un alito di mistero su quella storia che era agli albori ma già si insinuava come fosse qualcosa di particolarmente eccitante. Verso la fine di quella settimana ricevo una mail (un nuovo contatto con una foto allegata) con scritto:
“Buongiorno Padrone sono Angela, la compagna di quel cornuto segaiolo di Carlo. Il mio caro maritino mi ha fatto un regalo sublime, trovarmi un vero uomo che sa quello che vuole e come trattare una vera donna, ho letto attentamente la vostra corrispondenza e ne sono rimasta positivamente colpita le allego una mia foto sperando di farle cosa gradita” ….
Apro la foto in allegato e ne rimango folgorato di cotanta bellezza una donna di 40 anni alta con le curve al posto giusto un seno prosperoso sodo e con capezzoli pronunciati, un culo che nonostante l’età avrebbe certamente fatto concorrenza ad una modella ventenne, castana chiara con occhi azzurri in sostanza sembrava essere una vera e propria ninfa. La settimana successiva iniziò con lo scambio di miriadi di mail tra tutti e tre, a volte con insulti anche pesanti al lui che pareva ben gradire e conoscenza approfondita di lei, esperienze passate, ciò che si aspettasse di un eventuale incontro, la tematica preminente era la volontà da parte sua di provare un rapporto di sottomissione con un Master che la avrebbe accompagnata e guidata in questo fantastico mondo che più e più volte le si era avvicinato tangente ai suoi sogni ma che mai aveva messo in pratica, forse per paura forse per disagio ma certo sentiva prepotente che una parte di lei lo bramava. Lo stesso venerdì mattina mi giunge una Mail di Angela con scritto:
“Buongiorno Signore dopo il nostro intenso scambio di messaggi avvenuti ieri sera, questa notte per me è stata tanto agitata, non riuscivo a prendere sonno, ho continuato a toccarmi la figa, ma ero talmente eccitata che non riuscivo a trattenermi, finalmente per la stanchezza della giornata di ieri mi sono addormentata, stamattina sono ancora eccitata il letto è completamente bagnato …. Ho voglia e sento la necessità di inginocchiarmi ai tuoi piedi PADRONE, di essere la tua SCHIAVA.”
IO….
“Buongiorno Angela, apprendo con estremo e sincero orgoglio la volontà di inginocchiarti, sappi che se ne sei veramente convinta dovrai intraprendere un percorso di sottomissione che ti porterà a diventare mente e corpo succube del mio volere, disponibile ad ogni mia perversione soprattutto non sarai più proprietaria del tuo corpo ma avrai solo l’onere di curarlo e preservarlo per l’uso esclusivo del tuo Padrone” …
Angela…
“Ogni tuo desiderio per me sarà un ordine e sorò ben lieta di soddisfarlo nel migliore delle mie possibilità” …
IO ….
“Bene Angela se queste sono le premesse allora al più presto ci incontreremo prenderemo un caffè e avremo modo insieme al tuo compagno di accordarci su come dovrà procedere la nostra relazione. Intanto ho bisogno di un tuo contatto telefonico per poterti chiamare e definire per l’incontro” ….
Quello stesso giorno è stato pregno di corrispondenza su WhatsApp, ci siamo sentiti per telefono e parlati per la prima volta come amici di vecchia data, abbiamo riso scherzato in uno scambio cordiale di parole. Aveva una voce assai sensuale un timbro basso ma gradevole, ad ogni frase più o meno lunga che fosse concludeva sempre chiamandomi Padrone, quasi esprimeva la sua viva e fervida volontà di denudarsi di affidarmi ogni sospiro ogni alito di vento che la sua bocca emetteva. Era ormai mentalmente in ginocchio pronta ad esaudire ogni mia perversione e ad espiare ogni pena che si sarebbe guadagnata a ciascun errore che avrebbe commesso. Visto l’evolvere della situazione e la smisurata eccitazione che la lei mi aveva trasmesso dalla sua esuberante voglia di appartenermi, decisi che ci saremmo visti per un caffè la domenica stessa nella mattinata, lo comunicai al marito il quale mi rispose che era ben lieto della scelta che avevano fotto e che la moglie era talmente presa da questa storia che non vedeva l’ora di conoscermi di persona. Avevo già detto a Carlo che convivendo con altri colleghi in un appartamento non avrei avuto la possibilità di ospitarli, per cui le eventuali sessioni durante i nostri incontri dovevano avvenire in qualche location preventivamente stabilita. Carlo mi aveva detto che in virtù della particolare relazione e stima che si era venuta a creare avrebbero preferito che il tutto avvenisse nella loro casa così da avere la tranquillità e la privacy necessarie del caso, l’unica cosa è che avendo un figlio avrebbero dovuto organizzarsi a lasciarlo presso casa dei nonni. Il sabato fu costellato da una valanga di messaggi, convenevoli ed anche qualche assaggio da parte mia della reale volontà di lei di intraprendere la strada della sottomissione. Dimostrò di essere totalmente assoggettata al mio volere tanto da chiedermi come preferivo vestisse il giorno dopo per l’incontro, gli risposi che lo avrebbe saputo il giorno seguente prima dell’incontro….
La stessa sera contattai Carlo e dopo i soliti convenevoli gli comunicai che il giorno dopo sarei arrivato alla stazione della loro cittadina verso le 10 del mattino che avrebbero dovuto attendermi nel piazzale antistante e che saremmo andati tutti a fare colazione in un bar del centro che avevo trovato in internet. Con tono perentorio gli comunicai che l’abbigliamento della Cagna doveva essere una magliettina aderente senza reggiseno, ed un paio di leggings di colore grigio super attillato, che mettesse in risalto le sue forme, senza indossare mutandine e con il divieto assoluto di eccitarsi; un paio di scarpe con tacco a spillo e per finire un tocco di trucco di colore acceso ma non troppo marcato (Insomma era la mia Cagna mica una puttana da bordello). Quello stesso giorno la mattina andai in un negozio per animali con intenzione di acquistare un collare con relativo guinzaglio. Il mio sguardo fu catturato da un oggetto molto bello e raffinato in pelle di colore Viola pallido con la scritta in brillantini Bitch e delle borchie dorate sui lati con agganciato un guinzaglio, attraverso un moschettone che andava a chiudersi su di un anello a forma di D, in acciaio cromato con impugnatura in pelle. Un bellissimo articolo per un’altrettanta bellissima ancella che presto sarebbe stata ai miei piedi. Quella sera dopo un paio d’ore passate a messaggiare con Angela pregustando l’incontro del giorno dopo decisi di buon’ora di prendere la via di morfeo. La mattina seguente (Domenica…..quella domenica) mi alzai presto, una bella doccia rinfrescante curai il mio pizzetto rasando i peli della barba circostanti mi vestii con molta cura e mi recai alla stazione a prendere il treno che di li a poco mi avrebbe portato da lei (Loro). Il treno arrivò in perfetto orario, scesi e mi recai sul piazzale, loro erano li ad aspettarmi, che dire una bella coppia nonostante la differenza di età, abbracciati come due fidanzatini, appena lei mi vide mi riconobbe immediatamente e mi corse incontro abbracciandomi e baciandomi sulla guancia …
Lei “-finalmente Padrone ho l’onore di conoscerla di presenza.”
Io - Le intimai di girarsi su sé stessa molto lentamente “sei molto più bella che in foto … complimenti per il tuo bel culetto”
Lei “- Grazie Padrone sono contenta che apprezzi-…- Vieni ti presento il mio cornutello”.
Ci avvicinammo a Carlo che mi accolse con una calorosa stretta di mano, esclamò girato verso di me ma con gli occhi a mezza altezza finalmente è arrivato Signore la mia mogliettina era impaziente di vederla, senza voler esagerare è da venerdì sera che si prepara per questo incontro. Esclamai in modo deciso se volete possiamo andare così facciamo una bella colazione e continuiamo la nostra conoscenza in un luogo più rilassante seduti innanzi ad una bevanda calda. Salimmo in macchina, il cornuto ci fece da autista e salì al posto di guida, io aprì la portiera dietro e con una mano accompagnai quella di Angela fino a che non si ebbe seduta sul sedile, nel sedersi poggiò prima il suo fantastico posteriore sul sedile per poi ritirare le gambe all’interno per assumere la posizione comoda, nel farlo entrò prima la gamba sinistra e subito dopo la destra, in questo frangente i miei occhi caddero in mezzo alle sue gambe era certo che non indossasse le mutandine infatti il cavallo che essendo elastico e molto aderente, all’altezza del solco della fica ara sceso all’interno delle labbra e evidenziava una macchia molto estesa di umidità, segno che la Cagna era in calore e stava sbrodolando. Sul momento non volli proferire parola ma il mio obiettivo era raggiunto, i leggings così stretti in presenza della fica rasata e senza mutandine oltre che avere un effetto cameltoe (Zoccolo di cammello) quindi evidenziare la forma anatomica della Vagina aveva anche messo in rilievo la forte eccitazione della troia. Per questo la avrei punita severamente visto che avevo ordinato espressamente che non doveva eccitarsi. Arrivammo al Bar e trovammo un posto per sederci, un tavolino ad angolo era un bar molto alla moda con un certo stile, i tavoli erano in vetro con la struttura in ferro battuto con lavorazione artistica, in coordinato con le sedie. Prima di sederci avvicinai la mia bocca all’orecchio di Angela e gli sussurrai da questo momento dovrai fare ciò che ti ordino, prima di sederti ti curerai che io sia seduto comodo, quando ti accerti che sono comodo mi chiederai il permesso di sederti CHIARO!!! Diventò rossa in viso e sicuramente provò un certo imbarazzo sebbene a quell’ora c’era poca gente, comunque passò accanto a me spostò la mia sedia e sussurrò,
Lei “- prego Padrone siediti”
IO “-Molto bene Cagna, puoi andarti ad accomodare di fronte a me e con le gambe ben aperte”
Lei “- Si padrone, posso fare altro per te?”
Io “- Certo stare zitta per tutto il tempo che stiamo qui, Lurida Cagna in Calore”
Lei “-Perché mi tratti così mio Signore”
Io “-Guardati in mezzo alle gambe e lo capirai”
Abbassando lo sguardo e guardandosi tra le gambe capì subito il motivo di questo mio comportamento, alzando la testa era rossa in volto e con voce tremante mi disse:
Lei “-Ti chiedo scusa Padrone non ho saputo trattenermi, è da stamattina che penso intensamente a te, sono un lago ti chiedo perdono Mio Signore”
Io “-Non preoccuparti sarai perdonata ma prima subirai la tua prima punizione così capirai chi comanda e che non potrai in nessun modo sottrarti ad un mio ordine senza per questo subire conseguenza”
Lei “-Grazie Padrone accetterò qualsiasi punizione tu voglia infliggermi”
Facemmo colazione, Caffè e brioss, continuammo per un’oretta circa a chiacchierare io e Carlo su quale siano le mie aspettative, su quale fosse il suo ruolo e soprattutto su come avrei inteso il mio rapporto di Sottomissione di Angela (La mia Cagna). Lei, Angela, ascoltava con occhi bassi senza poter proferire parola alcuna, dal resto gli avevo ordinato di stare zitta per tutto il tempo. Quando vide che feci cenno a Carlo di andare, Angela scattò in piedi e si posizionò dietro di me aspettando che mi alzassi e tirò verso di sé la sedia per permettermi di spostarmi agevolmente. Mi recai dal cassiere e saldai il conto feci cenno ai due di uscere, La mia Cagna si parò innanzi a me ed apri la porta in modo da farmi uscire poi mi si mise di lato leggermente dietro come per seguirmi. Mi rivolsi ai due con tono autoritario ed esclamai, io sono questo cosa volete fare? Marito e moglie si guardarono e si fecero un cenno poi lei rivoltasi a me esclamò:
Lei “-Se per lei va bene Padrone vorremmo che venisse a casa nostra e diventasse a tutti gli effetti il nostro PADRONE”
Salimmo in macchina e prendemmo la strada di casa (…della loro casa) dimora di una superba e stupenda relazione che li ebbe inizio e che si protrasse per ben due anni. Anni intrisi di passione, Giochi a volte anche duri ma come base il rispetto. Rispetto delle persone ancor prima che dei ruoli. CONTINUA…..
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