una giornata fuori porta

  • Scritto da frapep57 il 22/05/2020 - 20:26
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Oggi e' il compleanno di mia sorella lo scorso anno festeggiammo andando a pranzo fuori in una localita' vicino al mare fuori Napoli.E cosi' quella mattina io,,mia sorella i rispettivi mariti,e il figlio di mia sorella Marco,tutti insieme con una sola auto andammo a trascorrere quella giornata fuori porta Marco e' un ragazzo di 17 anni,sveglio,vivace e curioso dei segreti del sesso come tutti i ragazzi della sua eta'.Mi sono accorta di essere il suo sogno proibito da un po',quando e' con me non perde mai occasione di sbirciare, il mio corpo,di strusciarsi addosso,di palpare con fare indifferente.Il suo desiderio recondito,sono i miei piedi,mi fa complimenti se indosso uno smalto nuovo,o se ho delle scarpe aperte,e con furbizia e malizia,fa il possibile per toccarli,cosi' come le gambe,e non nascondo,che a volte gli facilito la visione lasciando porzioni di coscia ben in vista.Insomma,non e' che la cosa mi faccia piacere,ma dentro di me non me ne dispiace.Quella mattina in auto,i due mariti erano seduti davanti,dietro,mia sorella da un lato,io al centro,e Marco dall'altro lato.Per l'occasione avevo indossato una gonna larga,una camicetta un po' scollata sul seno abbondante,e dei sandali aperti tacco alto.per stare a mio agio,nel sedermi,tiro la gonna oltre il ginocchio,lui nota subito il piede nudo,e parte il primo complimento del giorno.Durante il viaggio,mi giro di fianco verso mia sorella per scambiare impressioni sul vago,e lui ne approfitta per girarsi verso di me facendo bene attenzione che il suo,uccello,si trovasse in corrispondenza del mio culo.Premeva con il ventre contro il mio culo, si stava eccitando,il cazzo comincio' ad aumentare di volume.Sta esagerando,pensai tra me,pero' non feci niente per impedirglielo,tanto di piu' non poteva fare.Quando arrivammo a destinazione, scese dall'auto che era sudato,eccitato Durante una pausa del pranzo,mi alzai per sgranchire un po' le gambe,e non so come,ma appoggiai il piede in modo maldestro,feci una smorfia di dolore,mio marito mi soccorse,ma Marco,fu piu' veloce,mi riportano a posto,e lui"Zia ti faccio un massaggio?e prima che potessi rispondere aveva gia' il piede tra le mani e lo accarezzava con dei movimenti leggeri,dall'alto verso il basso,appoggiai la gamba sulle sue ginocchia,la tovaglia del tavolo copriva le sue mani,quel massaggio mi dava una sensazione piacevole,di sollievo,e nei suoi occhi leggevo un piacere enorme, mi carezzava le dita,il tallone,mi rilassai,finche'con fare malizioso le mani,cominciarono a salire sulla mia coscia,tolsi la gamba,quasi stizzita"Va meglio,grazie,"dissi.Passai il resto della giornata delusa con me stessa non mi spiegavo neanche io il perche'.Era sera ormai,dovevamo tornare,e prima di sedere in macchina,andai in bagno e tolsi lo slip,riponendolo nella borsa.Ci riaccomodammo nella stesse posizioni dell'andata,e la mia gonna larga,stavolta,la aprii e mi sedetti con culo a contatto della stoffa del sedile.Mi girai di fianco verso mia sorella che da li' a poco si addormento,e come all'andata lui si giro' verso di me,facendo in modo che il suo cazzo si trovasse a contatto con il mio culo,e con fare sornione con le dita strusciava il mio seno.Avevo capito il mio stato di agitazione,mi ero eccitata,e lo stavo provocando lasciandolo fare.Mi girai verso di lui,e con un sorriso,gli dissi in un orecchio"cosa vuoi fare eh?,presi la sua mano,la infilai sotto la gonna e la lasciai ricadere sopra nascondendola.Non mi sembro' meravigliato,la sua mano correva lungo la mia coscia,accarezzandola,sali' fino al bordo dove credeva di trovare la stoffa dello slip,indugio'mettendo la mano sulla figa."Zia mi disse sottovoce,ma sei nuda".Si ero nuda,le sue dita si intrufolarono tra le labbra della mia figa,le apriva,ero fradicia di umori,arrivo' sino al clitoride,titillandolo,e poi mi penetro' con entrambe la dita.le muoveva dentro di me,provai un piacere forte,che nascosi con un colpo di tosse per non far capire ai due davanti,che parlavano sottovoce,quello che succedeva sul sedile posteriore.Mi stavo facendo trastullare la figa da mio nipote,il suo cazzo ormai duro premeva sempre di piu' sul mio culo,Ci sapeva fare il mio nipotino,sapeva come muoversi, Con la mano che libera era passato sotto il mio busto,aveva allentato un bottone,e aveva infilato le dita nella coppa del reggiseno raggiungendo il capezzolo.Godevo,ma non potevo sfogami,mi mordevo le labbra e declinai la testa all'indietro godendomi quel momento.Poi mi girai verso di lui,meritava qualcosa,dovevo farlo godere,lui scese con la mano sulla mia caviglia,capii che voleva accarezzare il piede,mi sfilai il sandalo,alzando, la gamba per permettergli di prenderlo tra le mani,era innamorato dei miei piedi,ma non bastava misi la mano sul sul suo cazzo,e lui copri mettendo il suo giubbotto sopra,riuscii ad abbassare la cerniera del pantalone,tirai fuori il cazzo,bello, grosso, nodoso, con un voluminoso capocchione,Bravo il mio Marco un bel cazzo davvero,lo accarezzai tutto, lo segavo passando le dita sul fusto di carne,lui aveva perso il contatto con la mia figa,alzai leggermente il giubbotto e con una mossa felina,abbassai la testa,lo presi in bocca,quella cappella notevole penetro' tra le mie labbra,riuscii a metterlo tutto in bocca, ma fu un attimo vibro,sentii il cazzo pulsare nella mia bocca',stava arrivando,Se mi spostavo combinava un macello,ci avrebbero scoperti,lasciai che mi sborrasse in bocca,mi spruzzo'in gola,e poi ancora,un fiume di sborra,tenevo il cazzo in bocca,fui costretta ad ingoiare tutto,non mi era mai capitato,non mi era mai piaciuto ,ma in quel momento,mi piaceva,era molto viscida,e anche di un buon sapore,con la lingua passai a ripulire il glande prima di lasciarlo Lui era con testa all'indietro sul sediolino,gli occhi chiusi,e si passava la lingua sulle labbra,L'avrei preso a schiaffi.Chiusi gli occhi facendo finta di dormire.Avevo goduto come una troia,ma ora mi ponevo il dilemma.Come avrei tenuto a bada il torello nei giorni a venire.

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