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Sono passate quasi tre settimane dall’uscita al bar con Luca. E in tutto questo periodo, Manuela mi è sembrata sempre più strana. So che ha continuato a sentire Luca e che ha continuato a scambiare foto con lui, ma non si sono più incontrati di persona. Questo perché Luca è stato impegnato, o almeno questo è quello che ha detto a lei. La verità è che ha deciso di lasciare maturare dentro di lei la consapevolezza che quello che ha provato, la vergogna in pubblica, l’eccitazione e il senso di colpa per aver agito alle mie spalle senza avermi mai confessato nulla, è in realtà quello che desidera.
Circa una settimana fa Luca ha smesso di scriverle, e lei in preda all’imbarazzo mi ha chiesto, trovando una scusa, se sapevo che fine aveva fatto.
C: Amore mio, non ne ho idea. Anche io non lo sento da qualche settimana. (Mento). Ma perché me lo chiedi?
La mia domanda la imbarazza e se ne va facendo spallucce.
In questo periodo non scopiamo, non ci scambiamo foto. Lei sembra sempre in un altro mondo, io so perché e mi va bene così. Non le chiedo nulla. La situazione cambia quando ricevo un messaggio di Luca: “Domani, ore 11 vieni al bar dell’altra volta. È giunto il momento di agire!”.
Rispondo con un semplice “ok” e torno in salotto. Credo che Manuela abbia ricevuto un messaggio da lui, perché il suo viso è radioso. È tutta indaffarata a sistemare la casa. Ha persino prenotato per il pomeriggio stesso una visita dall’estetista, una sua amica che le ha trovato un buco per prepararla.
Non mi dice nulla e io non chiedo.
La mattina dopo è quasi l’ora di uscire. Devo trovare una scusa, ma lei mi anticipa. Mi manda a comprare il pane. Cosa che in realtà faccio sempre i sabati mattina come questo. La mia destinazione però non è il panettiere, bensì il bar. Lì trovo Luca e ricevo tutte le indicazioni per la mattina.
Io e Manuela abitiamo in una villetta con garage da cui si entra direttamente in casa. Sembra un’informazione inutile, ma vedrete che non sarà così.
Sono le 11.30, torno a casa, ma non ho le chiavi. Busso alla porta.
M: Eccomi, Luca!
Dice mia moglie mentre mi apre la porta. Indossa solo un paio di mutandine nere di pizzo, praticamente trasparenti che fanno vedere benissimo la sua figa totalmente depilata, e un reggiseno abbinato di pezzo nero trasparente che mostra benissimo la sua seconda abbondante e i suoi capezzoli già turgidi. Deve essere dimagrita in queste settimane perché la pancetta è meno di quanto ricordavo. È stupenda, ma la cosa ancora più bella è la sua faccia imbarazzata quando vede me e non Luca.
C: Direi che non sono Luca! Entriamo!
Lei mi segue, inizialmente prova a spiegarmi, completamente nel panico, ma poi resta solo in silenzio. Ci spostiamo in salotto dove c’è tra le altre cose la porta che collega la casa al garage. Lei mi fissa. Sembra sul punto di piangere. Io inizio a spogliarmi. Resto completamente nudo, con il cazzo semi in tiro. Ho una borsa con me. Prendo il suo contenuto. Due collari di cuoi e due guinzagli. Ne metto una a mia moglie che non sa cosa pensare, e uno me lo metto. Manuela tiene in mano entrambi i guinzagli che ho prontamente collegato ai collari e io mi metto a quattro zampe davanti alla porta che collega il garage. Manuela sta per dire qualcosa, ma non fa in tempo. La porta si apre. Entra una giovane ragazza bionda, avrà 20 anni, è completamente nuda. Tutta depilata e con una terza abbondante di seno e un culo favolosamente sodo. Magra senza un filo di grasso. Entra gattonando con al collo un collare un guinzaglio. Dopo di lei entra allo stesso modo un uomo sui sessant’anni, anche lui gattonando a fatica. Anche lui nudo e con il cazzo chiuso in una gabbietta di castità. Anche lui ha un collare e un guinzaglio. Infine entra Luca, vestito con pantaloncini e camicia bianca. Tiene in mano i guinzagli. Si avvicina a Manuela.
L: Dammi i guinzagli!
Lei senza dire una parola glieli passa.
L: Brava. Ora giù!
Manuela si mette anche lei a quattro zampe. Luca ci porta davanti al divano, dove lui si siede.
L: Manuela… ti do una possibilità di scelta. Puoi dirmi di no e me ne andrò uscendo dalla tua vita oppure stare al gioco, come lo è tuo marito, e vedere quanto sei cambiata in queste settimane.
M: Ci sto!
Non ci ha pensato due volte. Ora capisco il motivo per cui è sparito in queste settimane. Una tattica per creare una sorta di mancanza, che Manuela ha vissuto fortemente e che non è disposta a rivivere.
L: spogliatela, senza usare le mani!
Ci ordina. Noi eseguiamo. Lavoriamo in gruppo. Io e Mario (il 60enne) ci dedichiamo a slacciare il reggiseno usando solo la bocca. Mentre Viola (la bionda) morde le mutandine proprio all’ingresso della fessurina, sfiorandole le labbra e provocando in Manuela un brivido di piacere. Le sfila tirando con la bocca e scopre una figa rasata e già abbondantemente bagnata.
Luca mentre assiste alla scena si spoglia completamente nudo. Si alza e, una volta che mia moglie è nuda, ci guida in camera da letto. Ci stacca i guinzagli. Prende una sedia e la mette davanti al letto matrimoniale. Ordina a Manuela di sedersi lì e al vecchio di leccarle la figa. Il mio cazzo è durissimo, vedere mia moglie con un vecchio è uno dei miei sogni proibiti. Io mi siedo sul letto, proprio di fronte a lei. E ho Viola che succhia il cazzo, come ordinato da Luca. Mia moglie mi guarda, ma non batte ciglio. Le va bene che un’altra donna mi succhi il cazzo.
L: Basta Viola! Vieni qui da me. Tu Claudi vai di fianco a tua moglie e fatti succhiare il cazzo.
Eseguo e Manuela inizia a spompinarmi, mentre il buon Mario continua con il suo lavoro di lingua in mezzo alle gambe di mia moglie. Luca è steso sul letto e Viola le succhia il cazzo. Manuela è in fermento. Quando la biondina salta a cavalcioni e si impala sul cazzo grosso e duro di Luca, mia moglie si stacca dal mio membro e implora Luca di non scoparsi la giovane. Luca spinge via Viola e la fa mettere a quattro zampe sul letto, con la faccia rivolta verso di lei.
L: Fammi capire, sei gelosa? Non vuoi condividermi con lei?
M: Sì, padrone!
L: Ma va bene condividere Claudio, tuo marito, con tutti?
M: Sì, padrone.
Ammetto che questo mi ferisce un po’, non immaginavo di contare così poco, ma allo stesso tempo mi eccita e il mio cazzo diventa ancora più duro.
L: Beh, mia cara. Non funziona così. Io faccio quello che mi pare e tu obbedirai.
Luca inizia a scopare a pecora Viola, che si gode ogni centimetro quel meraviglioso cazzo che la penetra. Mario nel frattempo si alza in piedi e, su ordine del padrone, si fa fare una sega da mia moglie che nel frattempo ha ripreso a succhiarmelo senza staccare gli occhi da Luca.
Dopo un po’ si cambia posizione. Manuela viene fottuta da Luca da solo, mentre io Mario scopiamo Viola. Scopro tra le altre cose che lei è la figlia adottiva di Mario. La biondina si gode una doppia penetrazione, mentre vedo Manuela che viene scopata alternatamente in figa e in culo da Luca. Gode e urla come una matta. Viene diverse volte, con orgasmi molto rumorosi.
L’ultimo cambio avviene dopo un po’. Mario si sdraia sul letto e Manuela si impala su di lui. Io da dietro inculo mia moglie, mentre lei lecca la figa di Viola che è proprio davanti a lei. È brava e le piace molto, anche perché insieme alla figa di lei, lecca anche il cazzo di Luca che nel frattempo entra ed esce dalla fessurina fradicia di Viola. Un’orgia incredibile. Mario è già venuto dentro mia moglie e io pure nel suo culo. L’unico che dimostra una certa resistenza è Luca, che però alla fine viene dentro Viola, con mia moglie che si beve tutto quello che esce dalla giovane vagina della biondina.
Non è ancora finita però.
L: Viola e Manuela entrate nella vasca da bagno!
Ci spostiamo tutti in bagno e lì le due entrano insieme.
L: Baciatevi!
Che visione divina! Mia moglie e la splendida Viola che si baciano appassionatamente. Sono prese dall’eccitazione. Si toccano le tette, si sputano una nella bocca dell’altra e deglutiscono. I nostri cazzi sono di nuovo duri. Luca ci ordina di segarci, mentre lui si fa fare un doppio pompino dalle due. La situazione è molto eccitante e questa volta anche il padrone non sembra troppo propenso a resistere a lungo. Ma il primo che sembra cedere è Mario, non che io sia lontano dal venire.
L: Baciatevi! E voi due sborrate sulle loro facce!
Un ordine che siamo felici di eseguire. Mario esplode sulla faccia di mia moglie con lo sperma che cola sul naso della sua figlia adottiva che invece è colpita dal mio seme che le inonda una guancia. Luca invece le fa avvicinare al brodo della vasca e viene sui loro capelli.
L: E ora è l’ora della doccia.
Abbiamo capito al volo tutti cosa intendeva.
Viola e Manuela hanno smesso di baciarsi e si sono voltate verso di noi, con le guance attaccate. Noi uomini abbiamo preso la mira e abbiamo iniziato a pisciare su di loro, che da brave sottomesse hanno accolto tutto il liquido dorato sui loro volti e sui loro corpi. Sorridendo e facendo finta di lavarsi come se quella fosse una vera doccia.
Dopo pranzo siamo andati avanti a scopare per tutto il pomeriggio, con Luca che ha dedicato le sue attenzioni in egual misura alle due donne.
Quando i nostri ospiti se ne sono andati, io e Manuela siamo rimasti soli. In silenzio.
Non è stato necessario dirci nulla. Ci siamo baciati sulla bocca e senza nemmeno fare una vera doccia ci siamo addormentati abbracciati.
Il nostro rapporto è cambiato. Ora siamo entrambi sottomessi a Luca. Spesso giochiamo con Viola, Mario e altri schiavi e schiave del nostro padrone. La cosa davvero incredibile è che questa situazione ci rende felici, come mai lo siamo stati prima.
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