Vita da cornuto 11 - La gravidanza – Un nuovo cornuto

  • Scritto da p45 il 25/02/2022 - 13:21
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Preambolo

Potevo, ed era la mia prima intenzione, finirla con il racconto precedente; Ma poi mi sono venuti in mente un finale particolare ed altre fantasie, che riporto di seguito.

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Due settimane dopo, rientro a casa dal lavoro. È seduta in poltrona con una rivista medica tra le mani. “Vieni qui”. Mi allunga una busta estraendola dalla rivista; è aperta, c’è un foglio piegato, lo apro e leggo ‘Test di gravidanza’ e più sotto ‘Positivo’. L’abbraccio euforicamente.

“Ti piacerò con il pancione?” “Non ho mai scopato una femmina gravida e non vedo l’ora di farlo”,

“Ci sono limiti o accortezze che dovremo avere?” “Devo sentire la ginecologa. Comunque per quanto ne so dovremmo poter fare di tutto tranne pratiche estreme ed urti violenti.”

“Ti faccio il culo? Come è messo?” “Son passati cinque mesi dall’ultima inculata. Dovrebbe essere tornato tutto come era prima o quasi. … Fammi un clistere!” Capisco che vuol darmelo in pompa magna.

Preparo il necessario per il clistere; lei va sul letto, si denuda dalla vita in giù e si pone in posizione fetale. Arrivo al letto con tutto l’armamentario, mi spoglio restando con la sola camicia. Mi siedo sul letto facendole poggiare la testolina sulle mie cosce. Bagno di abbondante saliva il cannello simulando un pompino. Glielo infilo ed apro il rubinetto. Un litro di camomilla si sparge nel suo budello. Ne prova visibile piacere. Ce l’ha tutto in corpo. Tolgo il cannello.

La cullo dicendole parole dolci e oscene; mi dà leccatine sulla cappella che sussulta. Vedo che sta considerandone il grosso diametro: “Mi farà male quando entrerà, ma io lo voglio!”

Mezzora dopo siamo pronti sul letto. Si mette a quattro zampe “Fammi male, castiga questa troia!

Ho il flacone di lubrificante specifico per sodomie lo spargo in abbondanza sul buco del culo; con il dito lo faccio anche penetrare all’interno. Ne spargo l’intera cappella e una parte dell’asta.

Le pongo la cappella sul buco “Ora?” “Ora!”.

Spingo con decisione, con la mano do un leggero movimento rotatorio a trapano. “Ahia! che male… Spingi … punisci questa troia … fammi sentire chi è il padrone …” Queste ultime parole mi esaltano. La cappella è appena passata, con un colpo di reni le ficco dentro tutto il resto. Le ginocchia le cedono; cade in avanti bocconi; la seguo abbracciandole il culo con le mie cosce allargate. Le faccio stringere le gambe attorno al mio cazzo inferocito.

Non c’è rapporto come un’inculata per sentirsi padrone e io sento di essere il padrone. La inculo deciso con spinte lunghe. Mi stendo su di lei e la tengo per le spalle; ha la testa schiacciata sul letto girata da una parte, la lecco nell’orecchio, ha un fremito. Son passato a darle spinte irregolari, in ogni direzione possibile. La mia grossa cappella agitata nel suo ventre fa effetto. Soffre l’inculata e insieme la gode intensamente. “… sono tua … sono tua …”

Passo le mie mani sotto di lei ad afferrarle le tette che stringo; le somministro spinte più forti.

“… sssì! … così! … aprimi il culo! … mi piace il tuo cazzo … spingi più forte! … fammi soffrire! …fammi male! …”

Con un urlo strozzato comincia a venire in un lunghissimo orgasmo. La tengo forte e non può quasi muoversi; Il piacere le rimane tutto dentro; forti contrazioni dello sfintere mi stringono ritmicamente il cazzo. Non mi muovo più; è il suo godere senza fine che continua la scopata. Il mio orgasmo arriva perentorio; le schizzo dentro più volte (ne conto undici); rimango avvinghiato a lei che incredibilmente è ancora sconvolta dall’orgasmo interminabile. Finalmente si acquieta ansante.

“Amore mio, che bello! Non ho mai goduto così tanto. Mi hai fatto un male cane, ma poi è stato un paradiso di sensazioni. Quel porco di Oronzo ce l’aveva enorme, ma non ci metteva neanche un briciolo di sentimento; Massimo è meglio scopa e incula con grande passione, mi piace tanto ma non sento amore per lui, solo tanto desiderio del suo cazzo e tanta amicizia; con te c’è tutto: sesso e amore, una cosa piena, totale, coinvolgente come con nessuno. Grazie mio amato cornuto …”

Mi carezza ancora con la nostra carezza e piange dalla gioia. Ci facciamo tante coccole. Mi sollevo estraendo il cazzo dal culo; esce tanta sborra gliela lecco tutta ripulendola.

Mi succhia il cazzo per pulirlo, “Il tuo sapore è sempre il più buono”.


 

Un mese dopo (alla villa di Ennio).

Fabiola, come vede Federica, le salta addosso tutta felice. Felicità che sale enormemente al saperla incinta. Claudia si è avvicinata e mi chiede con complicità: “Come è stato?” “Come non mai prima.” “Che ti avevo detto? Congratulazioni a voi; ci sentiamo più tardi, devo organizzare una diretta in favore di Ernesto che è via. Ancora non lo sa; gli piacciono le sorprese …” e ci strizza l’occhiolino.

Vengono Massimo e Cecilia. Sono euforici al sapere della gravidanza. Poi arriva anche Ennio che ha lo sguardo del gatto che ha mangiato il topo.


 

Sei mesi dopo (aumenta la compagnia).

Federica ha il pancione. Aspetta un maschietto. Tutto procede regolarmente senza problemi. Intanto sono stato da De Penis a ricaricare la cappella di acido ialuronico.

Il sesso è sempre presente tra noi con una certa rilevanza di rapporti orali.

Partecipiamo regolarmente alle ‘riunioni’ da Massimo ed Ennio. Federica nel suo stato è un’ambita meta per i maschietti, che adorano infilarsi nel suo pancione.

Ogni volta che vedo un altro entrare nel corpo della mia amatissima troia sento sempre un sommovimento allo stomaco. Ma mi eccito come un mandrillo nel vederla posseduta; godo del suo godere. Quel tarlo che mi rodeva dentro dandomi insicurezza non c’è più; ho piena fiducia in lei. Ogni volta che ritorna da me facciamo l’amore con grande trasporto; mi chiama cornuto, ma con una tenerezza infinita; la chiamo troia e lei se ne eccita; è fiera del suo essere troia. Ci godiamo la vita.

Per quanto riguarda il lavoro, presto aprirò uno studio mio. È stato De Cavillis stesso ad esortarmi. Ed ha anche suggerito ad Ornella di lavorare ancora con me.

Oggi ci siamo riuniti alla villa al mare di Massimo. Siamo appena arrivati tutti e otto; ci stiamo prendendo un aperitivo conversando in allegria; Ernesto al solito domina la scena con le sue battute. Fabiola è più che mai innamorata di Federica, se la coccola e segue con trasporto la sua gravidanza; sembra che il figlio lo debba fare lei.

A sorpresa arriva una nuova coppia invitata a nostra insaputa da Massimo. È Ornella accompagnata dal suo nuovo amore Marco. È un ragazzo di ventotto anni; Un gran bel ragazzo degno di quella gran topa.

È un po’ impacciato, non conosce nessuno se non per sentito dire; ma si rivela subito simpatico e voglioso di stringere amicizia. Ornella ne va fiera; sembra che abbia trovato un compagno che potrebbe essere definitivo.

Consumiamo in allegria la cena. Al termine Ernesto ci fa brindare a noi stessi e scherzando alle nostre corna. Noto che Marco ha un moto di disagio.

Ornella ci viene vicino e a bassa voce: “Stategli vicino perché stasera lo farò cornuto per la prima volta. L’abbiamo deciso insieme. Al pensiero a casa si è arrapato e mi ha scopata alla grande, ma adesso accadrà davvero e non vorrei che non ce la facesse.”

Claudia e Cecilia decidono che si prenderanno amorevole cura di lui. Tra me penso ironico “bello sforzo è un gran fico”.

Qualche minuto dopo Massimo chiama vicino a sé la nuova coppia e tiene un breve discorso.

“Noi siamo quattro coppie che si godono la vita e in particolare il sesso in libertà. Questa giovane coppia vorrebbe anch’essa praticare il sesso libero come noi. Stanno insieme da quattro mesi in perfetta monogamia. Questa di stasera è per loro la prima volta trasgressiva e presumo sarà una dura prova per lui.

Marco sei pronto a vedere la tua amata penetrata, scopata e sborrata da cazzi che non sono il tuo? Se sì, dicci: ‘ Lo voglio’.”

Marco sta esitando; Ornella che si è stretta a lui gli dice piano due o tre paroline mentre gli accarezza la patta. “Lo voglio!” con voce decisa.

“Bene! - continua Massimo – direi, se siete d’accordo, di farlo in stile celebrativo.

Ora Ornella sceglie due di noi con cui cornificare il suo uomo. Propongo che gli altri nel rispetto del momento stiano a guardare. Una volta fatto torneremo a fare le solite porcate che ci piacciono tanto.”

Aiuto Massimo a piazzare al centro dello stanzone uno spazioso divano senza spalliera. Ornella si guarda in giro e sceglie non a caso i due più anziani: Ennio e Massimo. Abbraccia e bacia Marco “Ti amo. Questo che sta per accadere sarà duro per te, ma è solo sesso senza il sentimento. Godi del mio godere, giochiamo amore, nessuno si farà male …” Va a sedersi sul divano. Claudia e Cecilia si mettono ai lati di Marco.

Ennio e Massimo si siedono ai lati di Ornella e la baciano profondamente uno per volta. Una mano di Ennio si infila sotto la mini e raggiunge la fica. Massimo le sbottona la camicetta. Nel giro di due minuti reggiseno e mutandine sono sparsi sul divano. Le bocche dei due succhiano i capezzoli, che si ergono trionfanti. Ennio si tuffa tre le gambe a leccare la passera. L’altro tira fuori il cazzo subito afferrato dalla mano di lei. Massimo sale in ginocchio sul divano e Ornella gli prende il cazzo in bocca.

Marco soffre questo inizio, ma ora sviluppa un grosso bozzo davanti; Claudia gli apre la patta e glielo tira fuori. È un bel cazzo tipo il mio. Cecilia gli parla piano.

Ora Ornella è stesa supina a gambe larghe; Ennio le lavora voracemente la fica mentre Massimo si lascia leccare e succhiare la cappella. Il cazzo di Marco si protende verso l’alto.

Ennio, che ha finito di prepararle la fica, si solleva, le punta il cazzo e la penetra.

Marco freme di eccitazione, ma non si sega, non vuole. Cecilia lo carezza piano da sotto lo scroto. Non ce la fa a restare in piedi; si siede vicino a me. È comunque sconvolto dalla scena. Mi avvicino e a voce bassissima “Ci siamo passati tutti; è un bel torcimento di interiora. Hai la ventura di arrivarci senza passare dallo stato di tradito, come successe a me. Siate sempre sinceri e leali fra di voi e vi divertirete come matti. Non subire, ma goditi la tua cornificazione!”

Mi risponde con un sorriso amichevole.

I tre sul divano ora gli danno giù di brutto. Ornella gode visibilmente. Chiede che si invertano i ruoli, i due obbediscono. È lei che comanda: una vera femmina alfa. Hanno ripreso a pieno ritmo a ruoli invertiti.

Vedo gli occhi di lei che cercano nella penombra, Cercano e trovano lo sguardo del suo uomo. Lo fissano intensamente; intuisco una muta conversazione d’amore.

I due cornificatori si scambiano altre due volte. Ornella ha avuto diversi orgasmi sempre più forti. Tutte le donne diventano belle quando godono. Lei che è già bellissima appare più bella di una dea.

Ha un orgasmo devastante che fa venire Massimo nella fica.

Claudia e Cecilia danno inizio ad un bocchino per quattro labbra e due lingue. Marco le accetta continuando a fissare il suo amore godere di altri cazzi. Si sta sempre più eccitando.

Ornella reclina all’indietro il capo, che Ennio sorregge con una mano dietro la nuca. Lei oscenamente spalanca la bocca facendo sporgere la lingua; lui con l’altra mano si sega velocemente il cazzo appoggiato alle labbra. Sono tre o quattro fiotti di spessa e cremosa sborra che le riversa nella stupenda bocca. Due gocciolone le scendono dagli angoli della bocca. Mostra la bocca aperta ricolma di sborra a tutti con una panoramica a 360 gradi. Con gli occhi fissi in quelli del suo uomo chiude la bocca e ingoia; e mostra di nuovo la bocca ora pulita.

Marco viene più per l’emozione che per il pur sapiente bocchino; Cecilia è attenta e gli copre il cazzo con la bocca mentre viene zampillando. “Sei un gran bel ragazzo, mi piace il tuo cazzo”. Ornella lo fissa con un gran sorriso a bocca chiusa.

Massimo, riavutosi dal suo orgasmo, prende la parola, brinda alla nuova coppia e rivolto a Marco “Benvenuto tra i cornuti!”

Continua

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