Volevo fare un massaggio tantra!

  • Scritto da Massimo il 02/03/2022 - 09:04
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Due ore fa volevo fare un massaggio tantra di quelli seri, non quelli fatti dai centri massaggi cinesi. Invece mi trovo di fronte una ragazza sui 25.

-“Ciao, sono Francesca”. Un bel sorriso, l’annuncio recitava correttamente “bellezza mediterranea”: capelli neri lunghi, carnagione olivastra, italiana. Ha indosso un vestitino succinto, reggiseno a balconcino, sandali estivi a tacco alto ma più da scampagnata che da serata sexy.

-“Ciao, piacere Massimo”. Ho ancora un paio di secondi per decidere se fare retromarcia. Nella foto sembrava un pò più vecchia. Ho sempre preferito incontri con coetanee, non mi piace fare il paparino della situazione....

-“Tutto bene? Ti sei pentito?” bellezza mediterranea e pure telepatica.

-“No no anzi. Sei molto bella”. Accenno un sorriso ed entro. Mi invita nella camera da letto di un piccolo appartamento. La stanza è semplice: un futon a terra, già preparato con un foglio largo di carta da lettino per massaggi. Luci soffuse, alcune candele profumate, sul bordo destro del letto qualche bottiglietta di olio per massaggi da supermercato. Mentre mi oriento lei spegne il cellulare e accende la classica musica da centro massaggi.

-“Posso offrirti dell’acqua?”

-“Si grazie, posso approfittare del bagno?”

-“certo.... Quindi hai deciso il tipo di massaggio?”

-“sì, facciamo 1 ora, body massage”. Crepi l’avarizia. Sono fuori budget ma ho voglia di provare un massaggio diverso. Quasi sicuramente finirò con accettare anche l’extra per la sega finale. Non mi piace il sesso “assitito”, quello mercenario in cui l’unico a godere è chi paga, ma ormai siamo qui...

Mi spoglio in bagno e mi rinfresco le parti intime (pur essendo praticamente appena uscito dalla doccia). La tipa del massaggio tantra era più stagionata, a giudicare dalle foto. Bionda e carina seppure con delle labbra vistosamente botulinate. Francesca è così giovane, sembra quasi ingenua nel suo atteggiamento, la tipa del tantra invece aveva una missione da compiere:

-”Io pratico sesso tantrico in topless, non è prestazione sessuale! Il massaggio prevede la manipolazione del pene e dei testicoli, perchè questo prevede il

massaggio tantrico ....” Sono rimasto al telefono cinque minuti a sorbirmi una prefazione che ripeteva come un disco rotto. So benissimo cosa è un massaggio tantra ed era quello che volevo. C’ero quasi, peccato che avrei dovuto fare 1 ora di macchina in una zona che non conosco, e non mi andava di affidarmi al navigatore. Pregi e difetti delle trasferte per lavoro: hai le serate libere ma non sei a casa tua... Ho dovuto quindi salutare la tipa ( che è rimasta un po interdetta) e rimettermi alla ricerca.

Nudo e a mio agio esco dal bagno e rientro in camera. Lei nel frattempo si è tolta gli orrendi sandali con zeppa di sughero e mi fa stendere pancia in giù sul letto. Mi stendo e giro la testa verso sinistra, dove un grande specchio riflette la stanza. Lei chiude la porta, si sfila il vestito mostrando un corpo morbido e privo di segni di costume. Non porta gli slip ma si mette di profilo per non rivelarsi nell’intimità; rapidamente si sfila il reggiseno e si inginocchia dietro di me, tra le mie gambe divaricate.

-“mi stai osservando” dice con un velo di imbarazzo.

-“sto ammirando il tuo corpo, sei una bella ragazza”. E lo è. I seni sono in realtà più piccoli delle attese (effetto pushup). Rimane rigorosamente di profilo rispetto allo specchio, cosa che mi impedisce di ammirarla da davanti o dietro. Il sedere è ben proporzionato, si unge le mani e il petto mentre ammiro il cammino che dalla schiena scende fino alle natiche appoggiate ai talloni.

Le sue mani morbide e unte di olio cominciano a lavorare le gambe e i piedi. Inizia al rovescio: di solito partono dalle spalle ma non sembra inesperta, mal che vada porto a casa un buon massaggio.

Certo il massaggio tantra mi sarebbe costato meno! Mi piaceva l’idea di essere massaggiato e stimolato senza tabù. Gli altri cosiddetti "massaggi erotici" sono normali massaggi al corpo a cui agganciano alla fine la masturbazione. Nel "lingam" è un tutt’uno (o meglio, questo è uscito dalle labbra a canotto della tipa al telefono). Del resto le alternative a questo erano: incontro con una "escort" mascherato da massaggio (da listino: finale naturale, bocca o, solo per pochi giorni, culo con extra) o i soliti centri cinesi dove ti ramazzano come se stessero facendo il bucato.

Finiti i piedi e le gambe capisco il motivo dell’inversione: nel massaggiare la schiena Francesca appoggia dolcemente il suo corpo sul mio. Si cosparage ancora di olio mani, seni, e poi si struscia leggermente per trasferire l’olio su di me. Sento così le sue piccole mani lavorare le spalle mentre i suoi capezzoli si appoggiano sulla mia pelle. Una bellissima sensazione mi avvolge: eccitazione per

il contatto alternato a sospiri di tensione quando i suoi gomiti disegnano archi attraverso i muscoli dorsali. Nel muoversi sta molto attenta a non appoggiare la sua intimità su di me. Attraverso lo specchio la vedo, lenta ed elegante come in una danza già fatta molte volte, il pube sempre a debita distanza. Le sue unghie con smalto nero non troppo lunghe graffiano lievemente la pelle donando quella bellissima sensazione di piacere e leggero dolore. Si sposta e si mette a cavalcioni della mia gamba sinistra ancorando i piccoli e graziosi piedi ai lati del mio polpaccio. Le piante sono lisce e si muovono lungo la mia gamba quando lei si protrae per raggiungere le spalle e il collo. La cosa inizia ad eccitarmi, vorrei quei piedi ad imprigionare la mia asta, gli alluci smaltati di nero a stimolare il glande scoprendolo; quel movimento avanti indietro lo vorrei non sulla gamba ma sulla mia erezione.

-“ti piace?”. Sussurra dolcemente ma sempre con leggerezza, ha sicuramente carpito il mio sospiro di piacere alla sua ennesima distensione su di me.

-“Sì”. Mi limito a dire mentre per la prima volta il suo pube entra in contatto affondando sulla natica. La sua fica non è depilata ed è chiusa a conchiglia. Conosco bene la sensazione della fica eccitata che si struscia sulla coscia; il "bacio" delle labbra esterne, gli umori che inumidiscono la pelle, il bacino che si muove per strofinarsi...

Per qualche istante torno alla realtà e realizzo che sono un suo cliente non un suo amante. Una nuova ondata di eccitazione torna però poco dopo quando strizza un barattolo di olio lungo la fessura delle natiche. Il liquido scorre lungo la fessura divaricata, bagna l’ano scendendo fino ai testicoli. Dolcemente prende il cazzo nascosto sotto alla mia pancia e lo rovescia scappellandolo. Fa cadere un rivolo di olio sul glande, quindi percorre con un dito la strada già solcata dall’olio. Si sofferma sul buchetto ben depilato disegnando i bordi quindi scende strizzando dolcemente i testicoli e disegnando con l’indice i bordi del glande.

Mi piacerebbe che ripetesse altre 100 volte quel giro ma invece si sposta più in alto.

Sono decisamente eccitato. Una parte di me vorrebbe girarsi e iniziare a toccarla a mia volta appoggiando il mio cazzo duro su di lei. La vorrei in ginocchio sul letto con i suoi bei piedini in vista, la fica ben aperta, la testa appoggiata sul materasso per protendere al massimo il suo bellissimo culo. La vorrei prendere per i fianchi e penetrarla lentamente, violarla fino in fondo per sentire il suo morbido culo appoggiarsi sul mio pube. Vorrei accarezzarle i lunghi capelli tirandoli dolcemente a me mentre faccio scorrere l’asta avanti e indietro, l’altra mano a forzare la

schiena a stare giù per prendere tutto, per essere io a gestire il gioco e lei spettatrice che si guarda allo specchio, ride, gode.

-“Hai voglia di girarti?”

-“Certo. E’ bellissimo, sei davvero brava. Ho una gran voglia di toccarti, posso?”

-“Certo, con dolcezza però ”.

Sono quindi a pancia in su. Francesca si rimette a cavalcioni della gamba sinistra, inonda il cazzo con altro olio e si stende sul mio fianco accarezzandomi tutto il corpo con la mano sinistra. Le mie mani abbandonano quindi il cuscino e si dedicano l’una a un suo seno, l’altra al culo. I capezzoli sono fuori, il seno è effettivamente un po floscio ma ha una pelle fresca e liscia. Stuzzico il capezzolo con due dita dolcemente, alternando con carezze al seno e al petto. L’altra mano è sul suo culo tondo. Lo accarezzo azzardando poi una passata lieve di un dito verso l’interno. Sento il buchetto non depilato e lo oltrepasso per arrivare al perineo e oltre... Lei però con disinvoltura inarca il bacino rendendomi il punto inaccessibile. Capisco ovviamente che ho superato il limite e me ne torno alle natiche quale premio di consolazione.

L’ora sta per terminare, la sua mano si concentra sul pene che inizia a manipolare. La ragazza è decisamente brava: scende dal letto e con occhi di tigre avanza lungo il mio corpo a volo radente rallentando con la bocca in prossimità del cazzo in pieno tiro. Si sofferma, poi riparte per arrivare a pochi millimetri dalle mie labbra. Ci guardiamo dritti negli occhi e per qualche istante sono tentato di appoggiare le mie labbra sulle sue. Non voglio però rovinare l’atmosfera, so che è uno spettacolo, non è desiderio. Mi godo quindi il momento lasciando che la sua mano e il mio cazzo facciano il loro naturale percorso verso l’eiaculazione che si presenta come sempre abbondante e liberatoria.

 

L’immagine che, a qualche mese di distanza, continuo a portare con me di Francesca non è però nulla di quel che ho raccontato finora.

Mentre mi pulivo con fazzoletti detergenti lei è rimasta stesa al mio fianco, pancia in giù. Rimango ancora stupito di come una ragazza che fa un questo lavoro possa essere così pudica. Con le mani intrise di olio ho iniziato ad accarezzarle la schiena e le natiche mentre le chiedevo della sua vita, dei suoi clienti, dei suoi ragazzi. Ad un certo punto si è messa di fianco rivelando un pube nero arruffato e un piccolo piercing sull’ombelico che fino a quel momento non avevo notato. Era tutta sudata con i capelli sporchi di olio.

Ci siamo salutati con un bacio sulle guance quasi fossimo amici da sempre.

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