Zobeide

  • Scritto da Violet il 03/03/2023 - 09:48
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Bartolomeo e Zobeide avevano ricevuto la visita di Alberto,  data l’ora, lo avevano invitato a fermarsi per la cena.
Alberto lo aveva sentito pontificare un po' su tutto,  
Zobeide, che si sentiva piuttosto ignorante, aveva cercato solo di mettere a  
suo agio l'ospite, che per tutta risposta aveva fatto in modo di  
stuzzicarla in tutti i modi.
Quando Zobeide andò verso la cucina, senza dire una parola,  
Alberto la seguì.
Quando furono nelle stanza, l'uomo afferrò il grosso culo di  
Zobeide e le disse:
"Puttana, fatti scopare"
"Ma c'è Bartolomeo di là, e da qui si sente tutto... "
Man mano che Alberto insistette, la resistenza di Zobeide  
diminuì, finché la donna sollevò la gonna e disse:
"Va bene scopami, ma non fare rumore!"
"Non porti neanche le mutande sei proprio un troia"
Zobeide non rispose nulla, si limitò a denudare l'uccello  
dell'uomo e a stimolarlo con la lingua.
Quando il pene fu completamente eretto, la donna si sedette  
sul tavolo, allargò le gambe e lo guidò nella sua fica umida  
di desiderio.
Chiese per un'ultima volta:
"Fai piano" e si abbandono al piacere che le davano i  
robusti  movimenti di Alberto.
Quando fu sul punto di venire, si avvinghiò freneticamente  
all'uomo e, persa completamente la testa, gridò più volte.
Anche Alberto  eiaculò e si stacco dalla donna.
L'uomo sollevò con la mano il pene, umido e flaccido, e  
disse:
"Puliscilo, troia!"
Zobeide ubbidì, quando ebbe finito, sembrò come tornare in sé  
e disse:
"Bartolomeo avrà sentito tutto"
Alberto ignorò le preoccupazione di Zobeide, e si avviò  
verso il cesso.
Dopo aver orinato, con una scusa, lasciò la casa dei due e,  
a mo' di saluto, dette una pacca sul culo di Zobeide.
Bartolomeo, aveva sentito tutto, non disse nulla, dopo tutto, la cosa gli aveva provocato una forte erezione.
Qualche giorno dopo, il telefono della donna squillò, lei  
rifugiò in bagno per rispondere.
Tornata dal marito, gli disse:
"Era Samira... "
"Chi è Samira?"
"Samira è una che procura le puttane per clienti  
particolari"
"Che tipo di clienti?"
"Quelli che chiedono le cose più sudice"
"E tu vai?"
"Ogni volta che mi chiama, cerco di non andare ma poi,  
all'ultimo momento, vado... Non ti dispiace?"
"No, voglio ch tu faccia sempre quello che desideri"
"Allora, mi preparo e vado"
Prima di uscire:
"Sapessi come sono contenta che sei d’accordo,  quando torno voglio raccontarti proprio tutto"
Più tardi:
"Samira mi aveva trovato tre clienti... Il primo era un  
omaccione che, appena mi ha vista mi è saltato addosso, a  
mala pena sono riuscita a infilargli un preservativo" 
Prosegue:
"Poi mi ha insultato, a quello ci sono abituata, ricoperta di sputi e  
mi ha anche dato due schiaffi; ho finto di essere spaventata, a quei tipi piace... E poi mi  
ha sbattuto il cazzo nella fica... Mi stavo eccitando, ma è  
venuto quasi subito. Il secondo mi ha afferrata per le tette,  
ha torto i capezzoli, ha cercato anche di morderli. 
Ha voluto che gli facessi un pompino, io ho ubbidito e mi sono data da fare  
in tutti i modi per farlo divertire .
Quando stava per  venire, mi ha tolto il cazzo dalla bocca e mi ha sborrato sulle  
Tette.
"Infine è entrato un tipo, basso e tozzo, incredibilmente  
peloso, con un cazzo corto e grosso, come lui,  mi ha detto qualcosa come
zoccola... Puttana ... Troia... Non mi ricordo, datti da  fare" 
"Io ho cominciato col  prenderglielo in bocca, ad accarezzargli i  
coglioni, quando ce lo ha avuto duro per bene mi ha detto che
se me lo facevo mettere nel culo, m’avrebbe dato qualcosa in più,
io mi sono girata e gli ho offerto le chiappe, lui mi ha  
penetrato con violenza, e io mi sono messa una mano davanti alla  
bocca per non gridare.
Per fortuna, il dolore è diminuito, mentre lui continuava a incularmi  
senza dire niente" 
Dopo avermi riempito il culo di sborra se ne è andato anche  
lui.
Infine Samira mi ha detto che ero stata brava e che i tre si  
erano divertiti molto, soprattutto il terzo. Mi ha dato  
la mia parte e mi ha lasciato andare via"
"La tua parte di che?"
"Soldi, come sempre"
"Avevi bisogno di soldi?"
"Ma no! Tu me ne dai abbastanza tu... Ma si fa così... A  
proposito dove li ho messi? Ah, Nella tasca della borsa...  
Non so neppure quanti sono.. Dai contiamoli"
Li contano:
"E' una bella sommetta... La metto nella scatola,  
nell'armadio... Qualche soldo in più non fa mai male"
Esce e torna poco dopo.
Si siede sul bordo di una poltrona, apre le gambe e mostra  
la fica nuda:
"Ho voglia, me la lecchi?"
Bartolomeo avvicinò il viso e passò la lingua sulle labbra  
di sua moglie, percorse l’apertura fimo a penetrarla, e si diresse verso la clitoride  
sempre più gonfia, Zobeide gemette di piacere, finché emise  
dei getti di liquido caldo.
Il marito continuò a leccarla e la donna lo afferrò per i  
Capelli.
 Avuti altri due orgasmi, Zobeide lasciò che il marito  
si staccasse da lei:
"Ti è piaciuto il sapore della mia fica? Pensa che, per arrivare  prima, non ho  
fatto il bidet, solo un gran pisciata"
"Di te mi piace tutto, dolcezza" disse l'uomo, che ha preso a  
masturbarsi.
Zobeide, ridendo sguaiatamente:
"Ha ragione Alberto, quando dice che siamo due porci"
"L'importante è che stiamo insieme,dolcezza"
Anche Bartolomeo venne un paio di volte e i due si misero
davanti alla televisione, dove davano la soap preferita di  
Zobeide.
Qualche giorno dopo, Zobeide rispose al telefono:
"Si portali, ci divertiremo... Però, voglio che Bartolomeo  
veda tutto"
A Bartolomeo:
"Alberto viene e porta altri due amici... Se sono come lui  
mi sbatteranno in tutti i modi e tu guarderai tutto e ti  
segherai"
Zobeide era particolarmente eccitata per il fatto che il suo  
amante l'aveva offerta ad altri uomini e perché il marito  
sarebbe stato presente.
Dopo averci pesato un istante, si presentò completamente nuda, con solo degli  
stivaletti ai piedi:
"Bartolomeo pensi che sono abbastanza arrapante?"
"Sei meravigliosa, dolcezza... Sono fortunati"
La serratura della porta era aperta per cui i tre uomini  
entrarono senza bussare.
Zobeide andò ancheggiando verso di loro, si avvicinò ad  
Alberto e gli disse:
"Voglio vedere se sei ancora il più porco?"
"Zitta troia e datti da fare con questi ragazzi"
Aprì i pantaloni dei due giovani e prese a spompinare il più  
giovane e a segare l'altro, di tanto in tanto, sbirciava per  
vedere se Bartolomeo la stesse guardando.
Quando gli uomini furono eccitati, Zobeide disse:
"Ho voglia di sentire tutti e tre i vostri cazzi, fatevi  
sotto!"
Il più giovane chiese ad Alberto:
"Posso incularla... Non lo ho mai fatto... "
Zobeide sentì, proruppe in una risata sgangherata:
"Vieni, piccolo, il culo di Zobeide è pronto per la tua  
prima inculata"
Si mise a quattro Zampe, il ragazzo poté realizzare il  suo sogno,  un altro si mise sotto di lei 
e la penetrò nella fica umida, Alberto glielo mise in bocca.
Quando si furono sistemati, e i tre presero a pomparla,  
Zobeide guardò il marito e gli fece cenno di segarsi.
Sentiva che i due cazzi, separati da una leggera parete si  
carne, avevano trovato il loro ritmo e a ogni  colpi che ricevette 
facevano emise dei gemiti soffocati. 
Infine precipitò in una serie di orgasmi, mentre Alberto le  
sborrava sulla faccia.
Dopo poco vide che anche suo marito stava eiaculndo.
Ripulì con la bocca i cazzi dei due che l'avevano penetrata  
nella fica e nel culo, sperando di rianimarli.
Prima di andarsene, i tre vollero sborrarle di nuovo sul viso  
e la lasciarono gocciolante di sperma, mentre Bartolomeo  
veniva per la seconda volta.
Quando furono soli, disse:
"Adesso, voglio preparare una bella cenetta"
"Cosa cucinerai, dolcezza"
"Spaghetti alla puttanesca!"
 

 


 

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