Pecorelle a Pecorina

Però dovremmo capire cosa s'intende veramente per ... Amore.

Non dimentichiamo che molto spesso "fare l'amore" viene adoperato anche, e con enfasi, per dire: "Fammi un pompino; Ti chiavo di brutto o... anche, Ti spacco il culo!"

No, cari lettori, non sono diventata una moralista, tranquilli. Non ho niente da ridire su chi scopa alla grande; magari si abbandona a orge, sesso promiscuo, bisessualità... figuriamoci: questo è pane, per i miei denti. Non ho nemmeno nulla da ridire (lo faccio io stessa con i miei partner) sul farsi riprendere o fotografare in atti, cosiddetti osceni... purché postati in spazi per adulti e consensienti. Non giudico chi si prostituisce... le squillo... le pornostar, e nemmeno il fatto che, particolarmente le ragazze, per avere successo nel mondo del gossip e del palcoscenico, tentino la via della pornografia, pur di ottenere visibilità immediata e facili guadagni.

La cosa diventa oscena e stomachevole, a mio parere, quando quelle che chiamerei ragazze o signore, senza remore, in qualsiasi anche scabrosa interpretazione, mi piace qualificare come troie, appena si "pentono", si armano dello "scudo crociato" o si riparano sotto il largo ombrello "diddio".

Per me non c'è niente di male se, come tante attrici e donne dello spettacolo, mi passi dai film porno o estremi, a una crescita del tuo percorso professionale, come ad es. Mara Venier, Eva Henger, Romina Power, Paris Hilton... e compagnia bella, ma quando mi diventi missionaria e dispensatrice di santità; cominci a professare allucinatori incontri con dio e pare Pio; quando da puttana mi diventi pulzella invasata o testimonial della madonna di Medjugorje, allora il conato di vomito ci sta tutto... a mio modesto parere.

E il fenomeno non è di piccola entità, 

probabilmente rende e rende bene, perché molto più "zozzi" di noi "erotisti" alla luce del sole, esiste una grande fetta dell'umanità di leccapreti e beghina, che ha una sete atavica e sconfinata per il lubrico e il lascivo.

E così le nostre eroine, testimonial della grazia diddio entrano nel fantastico mondo del business delle religioni. Il gossip e il pettegolezzo sussurrato sono la gioia di quella parte meschina e ipocrita che si batte il petto, se non può battere il marciapiede.

Tra queste fantastiche redente, voglio oggi segnalare la porno attrice e cantante:

Daniela Ognibene, cantante e pornodiva

Anche lei ha scopato con mezzo mondo ma ha sposato solo dio, con un guizzo felino, dopo i quaranta, la "pecorella" Daniela e sfuggita al parroco di Ponza per arricchire le fila degli Evangelici. Questi l'hanno accolta a braccia aperte ovviamente, ma prima hanno preteso il pentimento ufficiale, che fa tanto Santa Inquisizione trionfante:

"La pecorina... ops, scusate, la pecorella Daniela, prova vergogna per il suo passato, un forte rigetto, ma oggi guarda al futuro, in particolare al suo figliolo e prepara progetti, tra cui il lancio di una compilation, perché vuole ritornare a cantare per i giovani, voglio trasmettere con la mia voce la gioia di vivere e che mettere Dio al primo posto è l’esperienza più eccitante che ci possa essere»

Quello che non ha specificato è il tipo di "microfono" con il quale vuole esibirsi... e se intende cantare "a Cappella".

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Mah...quando la religione (qualsiasi) arriva da qualche parte, il più delle volte è una tragedia. Mi stupisco (ma molto poco....) degli evangelici che essendo protestanti, solitamente sono piuttosto equilibrati, coerenti e aderenti alla realtà. Ma alla fine soldi, visibilità e potere, fanno gola a tutti!
"11 ottobre 2021 , di Luigi Mastrodonato Il tribunale affossa una legge di Bolsonaro del 2020, che dava il semaforo verde al proselitismo religioso tra gli indigeni. La Corte suprema federale del Brasile ha vietato ai missionari religiosi di entrare nelle riserve dei popoli indigeni più isolati. Nel luglio 2020 il presidente Jair Bolsonaro aveva contrastato con una nuova norma i dispositivi di protezione dei popoli originari, che vietano al mondo di fuori i tentativi di contatto con le tribù incontattate per preservarne salute e tradizioni. La nuova sentenza pone un freno importante al tentativo di Bolsonaro di integrare e assimilare le comunità indigene, portato avanti per fini commerciali dall’inizio del suo mandato. La Corte suprema del Brasile ha vietato ai missionari evngelici l'intromissione nelle aree abitate dagli indigeni più isolati La Corte suprema del Brasile ha vietato ai missionari evngelici l’intromissione nelle aree abitate dagli indigeni più isolati © Andressa Anholete / Getty Images Una lunga storia di proselitismo evangelico Sono circa 30 anni che i missionari religiosi della Chiesa evangelica fanno proselitismo nelle aree più isolate del Brasile. I popoli indigeni costituiscono una fetta importante della popolazione nazionale e una parte di essi vive ancora in modo quasi o del tutto isolato dal resto della società. Questa loro condizione li ha resi degli obiettivi allettanti agli occhi dei missionari religiosi, che da anni invadono le foreste per portare il loro messaggio alle comunità e cercare di convertirle al loro credo, in quello che è un disegno proselitistico su larga scala, se si pensa che sono coinvolte anche organizzazione evangeliste statunitensi come Ethnos 360. Leggi anche Una protesta indigena contro Bolsonaro Brasile. Gli indigeni portano Bolsonaro davanti alla Corte penale internazionale per genocidio "Dal 1991 al 2018 gli indigeni appartenenti a chiese evangeliche o neo-pentecostali è salito dal 14 per cento al 32 per cento e questo processo ha anche causato divisioni all’interno dei villaggi, o fughe dagli stessi dei convertiti per unirsi al mondo di fuori. Un trend molto interessante agli occhi del nuovo presidente Jair Bolsonaro, che dal suo insediamento nel 2019 è impegnato in un’opera di integrazione e assimilazione delle comunità indigene nella società brasiliana, progetto che nasconde precise mire economiche. La presenza indigena è un freno per le mire del governo sulla foresta, la resistenza alla deforestazione e all’incremento delle attività minerarie nelle aree protette da parte dei popoli originari è molto forte e l’opera di evangelizzazione e di conseguente fuga dalle foreste degli indigeni fa esattamente il gioco di Bolsonaro." Bisognerebbe ricordarlo a Gretina e alla sua controfigura di colore. _________ https://www.lifegate.it/brasile-indigeni-missionari-religione

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