Scopare per Legge, di Mimmo Lastella

Carissimi lettori, carissime lettrici,

Durante la trasmissione "Cinque minuti", condotta da Bruno Vespa e dedicata alla giornata internazionale della donna, ho sentito una proposta di legge proveniente dalla componente femminile del centrosinistra, presentata da Laura Boldrini. Questa proposta riguarda il consenso effettivo dei partner all’atto sessuale.

Ora, premesso che, in qualità di politico ed addetto ai lavori nel mondo della narrativa erotico-hard, chi scrive si è sempre battuto affinché il libero esercizio dell’attività sessuale, in qualsiasi modo lo si eserciti - sia esso libero, sia mercenario come nella “prostituzione (legalizzata)” - debba avvenire tra consenzienti e maggiorenni, credo che regolarizzare per legge il consenso al rapporto intimo sia cosa buona e giusta. Questo, infatti, pone le basi per una sorta di sdoganamento dell’atto più naturale e piacevole al mondo, ovvero “sua maestà l’amplesso”, da sempre concepito “in maniera ipocrita e propagandistica” dai vetero-conservatori come mero atto procreativo, concezione patriarcale del tutto superata dalla realtà dei fatti.

Credo altresì che tale proposta, debba essere accompagnata, oltre che dalla legalizzazione della prostituzione, anche da un abbassamento dell’età per il libero consenso, dagli attuali diciotto anni, sei mesi e un giorno a sedici, sei mesi e un giorno. “proposta vendoliana che suscitò una marea di polemiche; “ricordo che all’epoca, il proponente Nichi Vendola, venne tacciato addirittura di pedofilia”.

La legge sul libero consenso, “se venisse approvata, cosa molto difficile in questa legislatura, per la presenza di un governo abbarbicato su posizioni medioevali e conservatrici”, sarebbe un’atto di civiltà e progresso culturale.

“scrittore narrativa erotica e blogger”

Ho cercato in Rete maggiori dettagli su questa proposta di legge della Boldrini, ma non ho trovato nulla di più dei vaghi accenni che lei stessa ha divulgato. Non ho capito in quale maniera concreta o "forma" deve essere espresso tale "libero consenso". Fino ad oggi, in 57 anni, mi è bastato dire "No" nella maggior parte dei casi, un "No!" più deciso per quelli un po' più insistenti, fino ad arrivare allo spintone o al ceffone per quelli duri di comprendonio. Il tizio che ha tentato di stuprarmi su una spiaggia in Messico, ancor prima di essere arrestato, è finito all'ospedale, probabilmente con un testicolo in necrosi, ricevendo così il mio "libero rifiuto". Considerando la "fonte" della suddetta proposta, voglio sperare che essa non si tramuti nell'ennesimo orpello burocratico, magari intende un consenso scritto, verosimilmente su carta bollata e relativa parcella del notaio? Sebbene questa possibilità sia remota, se non costosa, sono davvero curiosa di sapere i dettagli dell'ennesima "uscita" della geniale parlamentare...
Grazie. Personalmente ritengo che quell'essere, come molti dei nostri parlamentari, sia mentalmente invalida e pericolosa per la comunità.

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