A Lezione

  • Scritto da porro il 08/07/2021 - 19:32
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In quel periodo stavo insegnando in una scuola non proprio centralissima, le mie lezioni riguardano la musica ed i corsi erano aperti a tutti. Si iscrisse a scuola un bambino di circa 8 anni e la prima lezione la fece in presenza dei genitori. La mamma era una tipa che non risaltava agli occhi soprattutto perché non era vestita in modo provocante, scrutai subito che aveva un bel corpo, portava gli occhiali il che mi attraeva di più e anche se non si vedeva di preciso ma aveva un bel culo. Il marito era un uomo dall‘ aspetto tranquillo e buono, affabile. Feci la mia prima lezione con il figlio ma la madre, che si presentò dicendo che si chiamava Giulia , mi disse che se non era d impiccio voleva assistere alle lezioni del figlio, le dissi che non c’era nessun problema anzi poteva essere uno stimolo in più per il figlio. Non era semplice fare lezione al figlio perché dovevo inventarmi molti escamotage per attirare la sua attenzione, riuscimmo comunque a tirare fuori qualche suono, mentre la mamma Giulia mi guardava con qualche sorriso e a volte rimaneva a guardarmi, io facevo in modo di attirare la sua attenzione. Le lezioni non durarono tantissimo con il bimbo, dopo circa 5 lezioni Giulia venne da me e mi disse che aveva parlato con il figlio il quale voleva prendersi un po' di tempo e poi forse avrebbe riiniziato, nel frattempo lei mi propose per non perdere la disponibilità dell’ora, di continuare lei le lezioni al posto del figlio, le dissi che andava benissimo e che quindi l aspettavo la prossima settimana solita ora, mi raccomandai scherzosamente di essere una brava allieva altrimenti…si mise a ridere e mi salutò dicendomi che ero un bravo insegnante e che avrebbe fatto tutto ciò che le avrei detto….e se ne andò ridendo. Mi eccitò moltissimo quella risposta e quel sorriso ammicchevole, pensai molto a lei quella settimana e ogni volta il cazzo mi si gonfiava. Venne il giorno della lezione e lei entrò nell’aula, stavolta si era messa dei jeans stretti una camicia larga abbastanza sbottonata co diverse collane. già sentivo il mio cazzo chiamarmi. Le spiegai un po' di cose e lei era molto attenta. Nella stanza c erano due banchi, con delle sedie e io ogni tanto mi mettevo vicino a lei per spiegarli dei concetti,  poi mi alzavo mettendomi seduto sopra l'altro banco che stava accanto a lei per sentire se aveva capito e per sbirciare dentro la camicetta, ma si vedeva ben poco, mentre lei mi diede diverse occhiate al mio cazzo come se stesse ragionando sul concetto. Alla seconda lezione iniziammo il solfeggio e allora mi sedetti accanto a lei, le feci vedere come si muoveva la mano, mi disse che era troppo difficile, le dissi che potevamo fare solo un movimento con la mano giù e su e le presi la mano per aiutarla perché mi disse che non riusciva, la mano la muovevo dalla sua coscia all altezza del banco, Ero eccitato e lei non riusciva a capire il solfeggio. la sua mano era leggera e si spostava tranquillamente al mio volere, dopo un po' di prove con la mano decisi di farla leggere e appoggiai la mia mano e la sua sulla sua coscia, con l altra le indicai le note da  leggere, l’altra mano era appoggiata sulla sua, lei non diceva niente, io ero eccitato e provai a muovere la mano per sentire la sua coscia, continuai e iniziai ad accarezzare toccando l interno coscia, lei mosse la sua mano quasi per accarezzarmi la mano. Stavamo comunque continuando a leggere le note, le dissi di riprovare a solfeggiare, quindi le presi la mano e le rifeci fare il movimento, la rifermai ma questa volta le misi la mano sopra la mia coscia e le dissi di continuare a leggere le note. Lei non disse una parola e continuò, cominciai a muovere la sua mano in direzione del mio cazzo, lei cominciò a palparmi e piano piano raggiunsi il mio cazzo. Me lo cominciò a tastare attraverso i pantaloni, l unico neo era il tempo perché la lezione era quasi finita e tra un po' sarebbe arrivato l'altro ragazzo, stando  in una scuola e c’era la possibilità che entrasse sempre qualcuno. Però la voglia di darle degli ordini mi eccitava da pazzi. Le ordinai di sbottonarmi i pantaloni e tirare fuori il mio cazzo, di bagnarsi la mano con  la saliva e toccare la mia cappella. Lo fece e anche con l’altra mano. Mi accarezzava la cappella con tutte e due le mani, volevo sborrargli in bocca ma notai che era quasi ora. La fermai e le dissi che per oggi poteva bastare, la prossima lezione le ordinai di venire con una gonna senza mutande e che avrei cambiato l’ora con il ragazzo dell’ora dopo. Dopo un paio di minuti entrò il ragazzo, gli chiesi subito del cambio dell’ora, lui mi disse che andava anche meglio. La spostai all’ultima ora, la scuola era vuota, non c’era nessuno che ci poteva disturbare. Arrivò la settimana dopo, io ero carico, avevo le palle piene e volevo svuotarle dentro di lei. Si presentò con la gonna come le avevo ordinato, le dissi di aspettarmi un attimo e andai a controllare se la scuola era deserta, si non c’era più nessuno. La scuola era vuota, tornai da lei  le infila la mano sotto la gonna per sentire se aveva le mutande, non  le indossava ed era tutta bagnata, le ordinai di mettersi in ginocchio e di tirarmi fuori il cazzo e succhiarmelo. Si mise in ginocchio mi sbottonò i pantaloni, mi accarezzò il cazzo dalle mutande e mi disse che era pronta a soddisfare ogni mio desiderio. Lo tirò fuori dalle mutande e lo prese in bocca, mi leccò la cappella, le piaceva succhiarmelo e sentivo che aveva già voglia del mio sperma ,il mio cazzo era grosso ero eccitato al le palle mi facevano male, le ordinai di leccarmi le palle perché mi facevano male per quanto eccitato, lei disse che per iniziare le potevo far assaggiare lo sperma così poi mi sarei potuto muovere meglio, le dissi che volevo assaggiare la sua fica e il suo culo e poi avrei deciso. La misi a pecora sul banco, le alzai la gonna e cominciai a leccare il suo bel culo, infilai il mio dito nel suo culo mentre le leccavo la fica, lo iniziai ad allargare, volevo metterglielo nel culo, lei gemeva, le infilai due dita dentro al culo, mi alzai e le puntai la cappella nel culo e la spinsi dentro un po’ a fatica, ora il mio cazzo entrò mentre lei stava gemendo quasi gridando. Ora iniziai a muovermi lentamente e poi sempre più forte, la stavo cavalcando e lei mi incitava ad incularla, il mio cazzo stava esplodendo e iniziai a sborrarle dentro al culo mentre glielo spingevo sempre più dentro. Avevo appena finito di sborrare nel suo culo e mi ero messo sul tavolo che lei si mise a pulirmi il cazzo, la sua lingua la sentivo sulla cappella mentre la mano stava toccando le palle. Mi leccò tutto e pulì tutto lo sperma che era colato, il cazzo dopo qualche minuto di riposo stava riprendendo l erezione, lei lo prendeva tutto in bocca, il mio cazzo si era gonfiato nella sua bocca, ora aveva la cappella in gola, avvicinai l'altro banco e la feci venire sopra di me. Si mise il cazzo nella fica e mi cominciò a cavalcare, lo faceva entrare tutto e si muoveva bene, risucchiava con la sua fica il mio cazzo, le toccavo i capezzoli turgidi e li leccavo, stava godendo, continuai io a muovermi, la stavo sbattendo da sotto, le afferrai le natiche e le infilai le dita nel culo, stava gemendo e ancora godendo, stavo per venire e lei cominciò a muoversi per farmi venire nella sua fica, le sborrai dentro e godemmo insieme. Si era fatta ora, ci risistemammo e mi disse che se ci fosse stato suo marito a guardare si sarebbe fatto più di una sega, questo mi spiazzò e però lo presi come un invito a casa sua, le dissi che la prossima lezione l avremmo fatta da lei e che forse avrei portato anche una sorpresa. Per lei andava bene, certo che l orario era verso la cena e allora le dissi di preparare qualcosa per cena e che le avrei fatto sapere qualcosa riguardo la sorpresa. Ci baciammo sapeva di sesso, sentivo l odore del mio cazzo sulla sua pelle. Tornai a casa, avevo l intenzione di chiamare un mio amico, che sapeva stare alla situazione. Il giorno dopo lo chiamai e gli spiegai la storia, rimase esterrefatto ma si eccitò, era un tipo che sapeva stare al suo posto ma quando c era da scopare non faceva sconti a nessuno. Avvisai Giulia che la sorpresa c era e che sarebbe venuta ad aiutarmi. Fece una faccina sorridente. Arrivò il giorno della lezione, finii a scuola e poi avevo appuntamento con il mio amico per fare la lezione a Giulia. Entrammo in casa e c era  Giulia e il marito che ci fecero entrare, presentai il mio amico come un mio collega che mi era venuto a trovare per poi rimanere qualche giorno con me perché dovevamo registrare dei brani. Iniziammo la lezione, il marito dietro una scrivania in fondo alla stanza e disse che doveva finire un lavoro. Giulia era vestita con una gonna, calze nere, una bella scollatura che faceva risaltare due belle bocce. Dissi a Nicola, il mio amico, di venire vicino a darmi una mano e che avremmo provato ad interrogarla per vedere se aveva assimilato i concetti. C’era una scrivania di vetro, io stavo accanto a lei e Nicola dall’ altra parte della scrivania. Iniziai a chiederle alcune note mentre la mia mano toccava la sua coscia, entrai sotto la gonna e scoprii che stava senza mutande. Suo marito stava con il computer ma stava origliando e con la coda dell’occhio seguiva quello che succedeva nella lezione. Le iniziai a toccare la fica mentre  continuavo a chiedere le note. Il mio amico Nicola mi aveva raccontato delle esperienze che aveva avuto con una coppia dove lui era bisex e che il suo cazzo lo divideva tra la moglie e il marito. Avevo chiamato lui proprio per questo, il marito di Giulia mi dava l impressione di essere bisex. Nicola stava seduto di fronte a noi con la schiena appoggiata allo schienale e le gambe distese quasi del tutto. Io stavo continuando a toccare Giulia e lei mi poggiava la mano sulla coscia, le sue dita sfioravano la cappella, io ero eccitato. Il marito aveva finito il suo lavoro e mi chiese come andasse l allieva, risposi che era un marito fortunato ad avere una moglie così e poi dissi che è un allieva fortunata perché questa sera poteva disporre di 2 maestri a sua disposizione, disse che avevo ragione, che non è da tutti disporre di due maestri come noi, e poi disse è un piacere vederla come si applica, disse che se non disturbava voleva assistere alla lezione e si rivolse anche alla moglie, lei rispose che lo avrebbe stupito per i progressi fatti in questo periodo. Nel frattempo avevo tolto la mano dalla sua coscia ma lei no, anzi mi strinse la coscia e mi disse di andare avanti, il marito stava seduto su un divano leggermente distante ma vedeva tutto e non diceva niente. A quel punto le dissi di provare a solfeggiare e lei disse che dovevo aiutarla con la mano, facemmo qualche nota e lei sbagliò, fermai la sua mano sulla mia coscia, chiamai Nicola e gli dissi di provare anche lui, venne vicino e rimase in piedi, molto vicino a lei, attaccato quasi che il suo cazzo toccasse la spalla di Giulia. Le indicai le note da dire, lei provò a dire il nome, brava le disse Nicola avvicinandosi di più e facendogli sentire la patta sulla spalla, la sua mano stava sempre sulla mia coscia e si avvicinava sempre di più al mio cazzo che ora sfiorava mentre le indicavo le note e lei le diceva. Lei si rivolse al marito e gli disse se era brava e il marito le rispose che era bravissima con due maestri così anche lui sarebbe diventato bravo, lei a quel punto mi guardò e mi accarezzò il cazzo, si rigirò verso Nicola e lo accarezzò sulla coscia, lui afferrò la mano e la mise sul suo cazzo. Il marito guardava, mi sbottonai i pantaloni cercai di portare la bocca di Giulia sul mio cazzo, lei mi leccò le labbra e mi cominciò a baciare in bocca, le nostre lingue si fusero insieme, mi baciava come se fossi  suo marito, mi eccitava molto, voleva me ed io volevo lei, nel frattempo il marito aprì il divano ed io la portai sopra di me sul divano, ci baciavamo di continuo, le nostre lingue erano vogliose di scambiarsi, non riuscivamo a staccarci, mi spogliai e la stessa cosa fece lei, il contatto con la sua pelle mi stava facendo impazzire, lei mi sussurrò che voleva solo il mio corpo e il mio cazzo. Queste parole mi diedero un desiderio in più, quello di volerla tutta per me. Mi portò in camera sua, stava succedendo qualcosa di completamente diverso di quello che avevo immaginato che accadesse. Avevo voglia di baciarla e lei aveva voglia di baciarmi. Lei mi sdraiò sul letto, il mio cazzo le penetrò dentro, si muoveva strusciando il pube sul mio mentre il mio cazzo tutto dentro, mi sussurrava che la facevo impazzire e che quella notte dovevo dormire con lei, aveva voglia di me, mi stava scopando in un modo sublime, il mio cazzo era tutto dentro di lei, sentivo la mia cappella dentro la sua fica che veniva risucchiata, era una sensazione piena, le nostre lingue erano vogliose di baciarsi, continuava a muoversi in un modo perfetto, ora di più, stavamo tutti e due per godere, lei continuava sempre più coinvolta, cominciò ad ansimare e a gemere sempre più forte, anche io cominciai a gemere, lei mi disse che stava per godere e anche io stavo per godere, i suoi movimenti erano sempre  più veloci finché non cominciò ad urlare di piacere a quel punto le inondai la fica del mio sperma, sia io che lei non gememmo in modo assurdo, la nostra goduria continuò diverso tempo, ci tenemmo stretti e le nostre lingue stavano facendo un orgia, avevamo avuto degli orgasmi fuori dal comune, ci rilassammo sul letto. Stavamo sdraiati, i nostri corpi erano sudati, lei ogni tanto mi baciava succhiandomi le labbra, dall’ altra parte della casa si sentivano dei rumori, non sapevamo cosa stesse accadendo, io sentivo lei con il suo corpo, aveva un corpo stupendo, le sue cosce affusolate staccavano su un giro vita perfetto, il suo culo aveva due mezzelune perfette, si saliva verso due fianchi sinuosi, le sue mammelle erano piene e toste, i capezzoli buoni da leccare e succhiare, il collo era arrapante. Non so cosa stesse succedendo nella stanza accanto con Nicola e il marito di Giulia, avevo sentito dei rumori, mi sarei fatto raccontare tutto da Nicola. Lei mi leccava le labbra e mi toccava il corpo arrivando fino al cazzo che lo palpava, mi toccava le palle e mi diceva che la eccitavo da matti. Andò giù con la bocca, la sua lingua mi stava leccando le cosce, ora le palle andò più giù e mi leccò il culo, alzai le mie gambe e lei con la sua lingua mi leccava il culo, le palle e il cazzo che era diventato grosso, tornò su con la bocca e mi baciò, si girò con il corpo mentre mi continuava a baciare, capii che lo voleva nel culo, con le mani si apri leggermente le natiche e il culo, andai giù e cominciai a mangiarmelo, a leccarlo e penetrarlo con le dita, lei mi riportò su e mi baciò, mi diede la schiena e mi continuava a baciare, gli appoggiai il cazzo nel culo e lo spinsi dentro, lei mi continuava a baciare la sentivo vogliosa, il mio cazzo stava entrando nel suo culo, più lei gemeva e più spingevo, stava quasi tutto dentro, diedi una botta forte lei fece un urlo soffocato e cominciai a muovermi, ci mettemmo di fianco, lei aveva voglia della mia bocca, la baciavo e muovevo il mio cazzo dentro di lei, ora la stavo sbattendo, il suo culo era a mia disposizione. Spingevo tutto il mio cazzo dentro al suo culo e lei ansimava e mi succhiava le labbra, mi incitava e ansimava, la stavo inculando sbattendola con forza, volevo sborrare, lei mi disse che voleva il mio sperma in bocca, continuai ad incularla fino a quando lo tirai fuori lo portai in direzione della sua bocca, prese il mio cazzo con tutte e due le mani e lo cominciò a muovere aprendo la sua bocca. Cominciai a godere mentre lo sperma schizzava nella sua bocca, riempii di sperma la bocca e il suo viso, alla fine leccò le mie labbra e diede un bacio al mio cazzo. Si alzò e mi portò al bagno, aprii la doccia e entrammo dentro, mi insaponò tutto e io insaponai lei, le stavo insaponando la fica e lei si accucciò tenendo la mano sulla sua fica, mi fece sentire il suo getto caldo d’orato prima sulla mano e poi sul mio cazzo, era una sensazione piacevolissima, stavo quasi sdraiato e lei stava sopra di me e mi stava bagnando, tornammo in piedi e mi toccava il cazzo e mi baciava, lo stava stimolando per urinare, uscì il getto, bagnai il suo corpo le sue bocce e qualche schizzo anche sul viso. Continuammo a lavarci ci asciugammo e andammo sul letto. Iniziammo a parlare, lei mi pregò di dormire con lei perché aveva voglia di me, mi disse che potevo farle quello che volevo, era a mia disposizione. Le chiesi di suo marito e lei con molta tristezza mi disse che dopo la nascita del figlio era cambiato, mi confessò che era la prima volta che tradiva suo marito, mi confidò che avevano parlato del rapporto che intercorreva tra loro e che il marito si era scoperto gay e che avevano deciso di rimanere insieme e magari riuscire a condividere qualcuno. Mi disse che forse il mio amico l’aveva soddisfatto, mi disse che suo marito forse era la prima volta che si ritrovava in una situazione del genere, era convinta che se non ci fosse stato il mio amico avrebbe approfittato della situazione e del mio cazzo

 

 

 

 

Ciao e benvenuto, grazie per il tuo racconto, molto gradito! Ti preghiamo solo di arricchire, la prossima volta la tua storia con una immagine di copertina a tuo piacere. E' brutto vedere in prima pagina una storia identificata da uno scialbo quadrato grigio, non trovi?
Va bene, grazie del suggerimento. Dove posso trovare foto scaricabili?

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