Amiche? capitolo 3

  • Scritto da gjogjo il 15/06/2022 - 11:37
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AMICHE? capitolo 3

 

 

Il giorno dopo Vanessa va a scuola come sempre ma evita d’incontrre l’amica e soprattutto Marco, per fortuna sono in sezioni differenti. La mattinata passa tranquilla, ripensa continuamente a quello he è successo il giorno prima e non riesce a capacitarsi del fatto che in fondo le è piaciuto, ha goduto come non mai prima, non che abbia una grande esperienza. Al ripensarci si eccita, è stata dominata, usata e le è piaciuto.

Il cellulare squilla, un messaggio, Marco, lo apre “vieni al vicolo tra Marconi e Garibaldi vestiti sexy come alla festa di Giorgio con quella mini e quel top, alle nove, non mancare”. Le si gela il sangue nelle vene quella zona è una delle meno raccomandabili della città, è piena di barboni, spacciatori ed extracomunitari senza permesso di soggiorno, cosa vorrà quel porco, non ha scelta deve andare, sperando che sia l’ultima volta. Vanessa si prepara, sa già come andrà a finire e per facilitare, pensando di rendere più corta la scopata, si mette in tiro, tutto come richiesto indossa un tanga nero, una mini dello stesso colore, corta molto corta che quando si inginocchia le si vede quasi completamente il culo, sopra un top nero con le orlature di pizzo, stretto che le copre quasi esclusivamente il seno. A vederla in pochi potrebbero resisterle. I capelli li lega dietro a formare una lunga coda. Si vergogna ad uscire così ed allora indossa un soprabito scuro preso dall’armadio della madre. Ufficialmente va ad una festa con le amiche, ma questa è solamente la scusa usata con i genitori. Prende la metro, scende una fermata prima non lontano dalla sua destinazione finale, s’incammina e in quei minuti ripensa a quello che le è successo, quella sera in strada in compagnia di Miriam, le foto, il ricatto di Marco, possibile che l’amica non sapesse che il suo ragazzo l’avrebbe seguita? Mille domande si affollano nella sua mente, un dubbio atroce si fa strada, se fossero tutti d’accordo, non può essere la sua risposta, lei e Miriam sono amiche da una vita, perchè dovrebbe farle una cosa el genere. Arriva all’incrocio, Marco è già li.

M - è un po’ che ti aspetto, pensavo che non venissi, vedrai che ti farò divertire -

V - non mi interessa il tuo divertimento basta che finisca in fretta! -

M - seguimi -

La ragazza lo segue lungo la strada che ormai si è fatta buia, ad ogni angolo ci sono ragazzi, uomini e puttane, non si sente sicura, fortunatamente indossa il soprabito che la nasconde fino alle ginocchia. Ad un certo punto Marco svolta in un vicoletto dove nella penombra si vede un uomo, lei non riesce a capire di chi si tratti. Il ragazzo si ferma e la figura si avvicina, ora lo può distinguere, è un uomo di trentacinque anni circa, robusto, muscoloso, indossa una canotta e un paio di jeans, è tutto tatuato, sul suo volto si possono distinguere i segni del prolungato uso di droga. Cosa ci fà lei lì in compagnia di quel porco del compagno di scuola e di quell’individuo che ora la sta squadrando dalla testa ai piedi.

M - Vanessa devi fare esattamente come ti dico, altrimenti conosci già le conseguenze -

Lei annuisce senza proferire parola, è terrorizzata non sa come uscire da quella situazione e da quell’orrendo posto.

M - ascoltami bene, lui si chiama Louis, è il mio fornitore di maria, ho un debito con lui e tu mi aiuterai a saldarlo -

V - che cazzo vuoi che faccia, io non voglio entrarci, questi non erano gli accordi, adesso io ... -

Non completa la frase, Marco la interrompe.

M - io cosa, se vuoi vattene ma sai già come andrà a finire, adesso fai la brava stai zitta e rimani qui con Louis io torno tra un po’, vedi di fare tutto quello ch ti dice come se te lo chiedessi io, capito -

Detto uesto, scambiate due parole nell’orecchio dello spacciatore, il ragazzo se ne va lasciandola sola con quell’uomo.

L -io sono Louis e tu devi essere Vanessa, Marco mi ha parlato di te, mi ha detto che fino a quando non torna tu sei mia ... -

La ragazza sbianca, oltre che alla situazione che non si sta mettendo per niente bene, quell’uomo è a dir poco orrendo, ora che lo ha visto parlare e più da vicino gli fa proprio schifo, ma cosa può fare se non obbedire.

L - seguimi -

Cosi dicendo scompare dietro un cancello lì di lato, lei lo segue, un’altro vicolo nel mezzo di due case abbandonate.

L - vieni qua -

Riluttante obbedisce, appena a portata di mano viene afferrata e spinta contro il muro.

Louis è un uomo forte con una delle sue mani le blocca i polsi sopra l testa contro il muro, lei non reagisce rimane bloccata, lui con l’altra mano le slaccia il soprabito sgranando gli occhi non appena vede com’è vestita sotto.

L - aveva ragione Marco nel dire che sei una bella troia -

V - che cazzo vuoi tu da me? lasciami stare -

L - Marco aveva un debito con me e ha deciso di saldare il conto con te -

V - lasciami stare sia tu che quello stronzo del tuo amico -

Con la mano libera le palpa il seno per scendere poi fino alla mini, il tocco di quella mano fanno rabbrividire e in un certo senso eccitare Vanessa. Le palpa le cosce e poi sale fin sotto la gonna. Le scosta il perizoma e in men che non si dica è dentro di lei con due dita, la ragazza inarqua la sciena, sospira, si sta eccitando. Cerca di liberarsi inutilmente, l’uomo è troppo forte, sta continuando a lavorarle la figa, non resiste, dopo qualche momento comincia a sospirare, si sta bagnando, il suo cervello si ribella ma il suo corpo risponde agli stimoli di Louis, geme, un sorriso si stampa sul volto dello spacciatore. Le lascia libere le braccia, le sfila il cappotto e si allontana di due passi per ammirare meglio la ragazza, è bellissima. Si avvicina, fattala girere le slaccia il top, le abbassa la minigonna facendogliela toglire del tutto. Vanessa rimane solo col perizoma. l’uomo è in preda ad un’eccitazione che da tempo non provava, non crede possibile di avere una ragazza così a portata di mano. Prende un pezzo di corda che aveva lì vicino, lega i polsi della ragazza e poi la lega al palo di un cartello stradale. Vanessa è appesa con le braccia in alto, non riesce a mettere a fuoco quello che le sta succedendo, è come inebetita, esegue quello che le viene detto senza opporre resistenza. Quando l’uomo aveva cominciato a palparla si era persa, era venuta anche se lui non se n’era accorto, meglio così. Louis si toglie la maglietta e i jeans, non porta nessun tipo di biancheria, quando si avvicina alla ragazza a lei arriva un’ondata di puzza mista di sporcizia e sudore che in un primo momento le provocano quasi di conati di vomito. Si posiziona davanti a lei, la prende per le cosce a gambe aperte sollevandola di peso aiutato dal fatto che la ragazza è praticamente appesa. La tira a se , sollevandola si posiziona in mezzo alle sue gambe. La pelle di lei è morbida, liscia, calda. Il contatto tra il suo petto e l’addome di lei lo fanno impazzire, un’erezione enorme punta la passera della ragazza, il pene ha dimensioni notevoli, un cazzo da ventisette centimetri sicuri. Fa scivolare la ragazza verso il basso, in un attimo è dentro di lei, la giovane emette un grido non appena l’asta dello spaccitore si fa strada nella sue viscere, un cazzo così pensava non l’avrebbe mai incontrato. Geme si inarqua ad ogni affondo, l’uomo avvicina la sua faccia a quella di lei, la bacia infilandole tutta la lingua in bocca, in preda al piacere Vanessa contraccambia anche se il sapore di lui è disgustoso. Louis procede con colpi lenti e controllati fermandosi a volte dentro per qualche istante, ogni volta lei geme, supplica l’uomo di non fermarsi. Sconvolta dal piacere si vergogna di se stessa ma non sa resistere, non riesce a controllare le proprie emozioni. La spinge contro il muro per affondare meglio, aumenta il ritmo lei geme e si contorce, lui si irrigidisce e in un attimo la riempie , le viene dentro. Una sensazione mai provata colpisce la ragazza che si sente inondata dall’interno di un liquido caldo, per fortuna aveva cominciato a prendere la pillola. Lui esce da lei, un fiotto bianco cola dalla vagina. La giovane è stremata ma lui non è ancora pago, dopo qualche istante il suo pene si irrigidisce nuovamente. “cazzo ha preso il viagra” pensa la ragazza, non è così, è solo la lunga astinenza. La spinge contro al palo, tira a se il culo e prima che Vanessa possa regire è di nuovo a stantuffarla, lei sospira geme, non riesce più a controllare il piacere che la sconvolge come una scarica elettrica le scuote tutto il corpo. Lui procede, colpi profondi fino a che le palle non sbattono contro il culo della ragazza, si ferma. Lei non capisce, ora l’uomo vuole di più, presenta la cappella rossa e pulsante contro l’ano della giovaane, ci sputa sopra, raccoglie con la cappella gli umori della ragazza, comincia piano a farsi strada nel suo culo.

V - nooo! li nooo! -

Lei cerca di reagire in qualche modo, ha i polsi bloccati e Louis la tiene farma con le mani strette sui suoi fianchi. Ansima, geme, il cazzo è grande e lei lì è o meglio, era, ancora vergine, stringe i denti dal dolore, le lacrime le rigano il viso. Dentro! è entrato del tutto e ora cominci a muoversi dentro e fuori, il dolore iniziale provato da Vanessa ora si è tramutato in piacere, un piacere assurdo, incontrollabile che le dà sensazioni mai provate.

V - non ti fermare! -

Lo incita, lui grugnisce, le alza la gamba destra per arrivare più a fondo, lei grida, viene scossa da un potente orgasmo come non ne ha mai provati, si contorce per quanto può, lui non si ferma continua con ritmo costante, si è già svuotato prima ora non ha fretta, gira la ragazza togliendole il cazzo dal culo e mettendoglielo nella figa. Le sue mani la afferrano per il culo e la alzano, rimane impalata su quel randello che non cessa di muoversi. Louis accellera, grugnisce e si svuota nuovamente dentro di lei. slega i polsi della ragazza che si affloscia a terra stremata, lungo le gambe gli colano rivoli di sborra. L’uomo si riveste e dopo qualche minuto anche lei si rimette i vestiti, non è finita. I due non si sono accorti che avevano, nascosto nel buio un’inaspettato spettatore che ora vuole la sua parte.

Vanessa è già rivestita, sia lei che lui rimangono bloccati vedendo ques’altro uomo avanzare verso di loro. Louis lo conosce bene, è il capo di una banda del posto, i due hanno già avuto a che dire in passato, l’uomo controlla lo spccio della zona e per osì dire, Louis è uno dei suoi manovali, lui si chiama Danny, un nigeriano che vive qui in Italia da vent’anni.

D - Ciao Louis, stavo facendo un giro e ho sentito dei lamenti, mai mi sarei aspettato di vedere quello che ho visto, tu con una giovane figa come questa, andiamo male, le cose qui si condividono, meglio, qui le cose sono mie o di chi è sopra di me -

Così dicendo si avvicina alla ragazza che impietrita e terrorizzata dalla scena non si è mossa.

L - è tutta tua, non volevo mancarti di rispetto, sai, è un pensiero che mi ha portato un amico, mi doveva un favore -

D - sparisci ! -

A quelle parole l’uomo si dilegua sgattaiolando in una stradina laterale, sparendo dalla vista della ragazza. Il nigeriano è un uomo alto, muscoloso, indossa jeans e felpa, la patta dei pantaloni è deformata per l’eccitazione.

V - ti prego lasciami andare, devo tornare a casa, ti prego -

Il malvivente squote il capo, e allunga una mano sfiorando i seni della ragazza, scende a le sfiora l’ombelico fino ad arrivare alla mini. Allunga l’altra mano e prende per il collo la giovane, non stringe non vuole farle male ma così facendo la blocca. L’altra mano si insinua sotto la gonna arrivando alla figa ancora completamente bagnata, con un tiro secco le strappa il tanga e se lo mette in tasca come souvenir. brutalmente insinua le dita dentro la giovane facendole emettere un gemito di dolore misto a piacere. sempre tenendola per il collo la fa stendere a terra su dei cartoni buttati al lato della strada. Si slaccia i pantaloni e se li toglie, lei è a terra immobile, si china su di lei .

D - adesso fai godere anche me troietta -

Le è sopra, apre le gambe della ragzza e con un colpo è dentro di lei che sussulta, ansima, il pene dell’uomo non è come quello di Louis ma sempre notevole, si muove avanti e indietro andando il più a fondo possibile. alza il top scoprendo i seni della ragazza, si accanisce con la lingua succhiandole i capezzoli. Vanessa geme, nuovamente il picere si è impossessato di lei, non si controlla, ansima e chiede “ancora”. Lo spacciatore si allunga, la bacia mettendole mezzo metro di lingua in bocca, si irrigidisce e senza nessun preavviso esce da lei, la fa inginocchiare e le mette il cazzo in bocca, Le prende la testa con le mani, la tiene ferma mentre adesso si sta praticamente scopando la bocca. Aumenta il ritmo, tira fuori l’uccello e schizza sulla faccia di Vanessa regalandole una maschera di sperma.

D - puliscimelo -

Senza fiatare la ragazza esegue, è costretta ad inghiottire. Danny si riveste e saluta la ragazza che è ancora in ginocchio tra un misto di incredulità e vergogna.

D - alla prossima troietta, avvisami che porto qualche amico -

Il silenzio regna, Vanessa si risistema, barcolla, indossa il soprabito, è stanca morta, frastornata, cerca di riprendersi, sente dei passi, è Marco.

M - da come sei messa Louis ci ha dato dentro per bene, brava la ragazza così ho saldato il mio debituccio -

Lei non risponde lo guarda con occhi pieni di odio, in fondo non le è dispiaciuto, ha goduto alla grande, ma è il modo a cui è arrivata a questo.

V - soddisfatto, andiamo a casa, stasera ne ho abbastanza fa quello che vuoi ma riportami a casa -

M - daccordo, non voglio lasciarti andare sola potresti incontrare qualcuno che ha voglia di farsi una bella scopata gratis -

Pronuncia quest’ultima frase con malignità e un sorriso stampato in volto.

M - domani è un’altro giorno! -

Vanessa lo guarda sapendo che queste parole non portano niente di buono, lui la riaccompagna a casa, dopo un’accurata doccia la ragazza si butta sul letto sprofondando in un sonno profondo.

 

Marco aveva posizionato con l’aiuto do Louis una videocamera nascosta che aveva ripreso tutto, senza che Vanessa se ne accorgesse era riuscito a recuperarla ed a nasconderla in tasca, appena a casa aveva visionato il registrato con Miriam, entrambi erano rimasti sorpresi nel vedere la loro vittima godere non con uno sconosciuto ma con due. Al termine della visione entrambe eccitati si erano concessi una notte di sesso. Nella mente dei due stanno covando molti progetti...

 

CONTINUA...

 

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Ti ringrazio! ti faccio i complimenti per i tuoi racconti! ho provato a scriverti senza successo, per telegram, non ce l'ho. Per contattarmi puoi usare la mail in fondo al racconto, sarei molto felice di scambiare opinioni e idee.

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