Athena

La prima volta che incontrai Athena fu un pomeriggio d'estate di qualche anno fa mentre scendeva da un autobus in tutta la sua bellezza, era uno spettacolo di femmina, un metro e settanta circa, capelli neri corti con sfumature bionde, una quarta di seno in evidenza in una canotta nera, cosce esagerate e un culo da favola tipico delle donne di colore.

Mi fece un effetto incredibile, tanto da far svanire la mia timidezza, infatti la raggiunsi sorridendo e salutandola, lei ricambiò con un sorriso favoloso e iniziammo a scambiare due chiacchiere, poi ci presentammo e la invitai a prendere un caffè al bar dell'angolo che accettò molto volentieri.

Mi raccontò un po' di se, italiana di origini capoverdiane con degli anni vissuti in Inghilterra, attualmente era ritornata in Italia e viveva in un paese di un'altra provincia, faceva la barista ma era stata licenziata per via della crisi, quindi la decisione di venire in città dalla sorella per dare una mano nel bed and breakfast che gestiva.

Ero un po' imbarazzato perchè mi cadeva continuamente l'occhio nel décolleté , lei se ne accorse e ogni volta sorrideva, si capiva che le piaceva essere ammirata e perciò non si faceva problemi a mettere in mostra tutto quel ben di Dio, ma allo stesso tempo attirava molto anche la sua simpatia, era solare e piacevolmente di compagnia.

Ci scambiammo i numeri e ci vedemmo più volte, sempre per un caffè o per un aperitivo veloce perchè era molto impegnata al bed and breakfast, avevamo tante cose in comune come la passione per la musica e i vini, era molto piacevole chiacchierare con lei e allo stesso tempo ammirare la sua bellezza e sensualità.

Nei nostri vari incontri parlavamo di tutto, anche di sesso, provai a metterlo in mezzo io notando un notevole interesse a riguardo, facevamo tranquillamente entrambi battutine, lei ammiccava e si leccava le belle e grosse labbra carnose facendomi salire la temperatura.

Una volta le chiesi come mai non stesse con nessuno e mi rispose che voleva godersi la vita, senza impegni sentimentali, inoltre molti scappavano per gelosia, altri perchè a letto era molto particolare ed esigente, le chiesi di spiegarmi meglio, ma mi rispose che forse un giorno lo avrei scoperto, guardandomi negli occhi con uno sguardo deciso e arrapante che mi sognai le notti a seguire.

Una mattina mi scrisse che il bed and breakfast era libero e che la sera voleva che la portassi a bere del buon vino, ero eccitatissimo, organizzai tutto per bene e prenotai in una vineria della zona, passai a prenderla sotto casa, era incantevole, aveva una camicia a mezze maniche bianca scollata e un seno che sembrava volesse far saltare i bottoni, un leggings leggero di jeans con due grosse tasche sulle chiappe e un trucco arrapante.

In vineria la guardavano tutti e mi sentivo un po' a disagio, ma appena iniziammo a bere dell'ottimo prosecco mi rilassai e mi godetti lei e la serata, parlammo tanto, scherzammo, ci stuzzicammo e alla seconda bottiglia mi sentii il suo piede sulla patta, mi stava massaggiando il cazzo con il piede e poi con l'altro guardandomi con un sorrisetto malizioso e intrigante, mi disse che aveva una gran voglia e di andare al bed and breakfast.

Frastornato e un po' brillo pagai il conto e andammo via, fuori dal locale ci iniziammo a baciare, aveva delle labbra favolose, carnose, morbide e una lingua calda, ci fermammo in un angolino appartato e la misi al muro spingendole il cazzo sulla figa e baciandogli il collo, me la sarei scopata stesso li, ma ci ricomponemmo e raggiungemmo il bed and breakfast.

Appena giunti sul posto le labbra continuarono a cercarsi, le infilai una mano nei leggings da dietro palpando quel bellissimo culo, poi le stracciai la camicetta e mi fiondai sui grossi seni morbidi, le succhiai i capezzoli durissimi facendola ansimare, lei si inginocchiò e mi tolse la cinta legandosela al collo, mi abbassò i pantaloni e si ritrovò il mio cazzo duro all'altezza della bocca.

Lo afferrò da sotto le palle decisa e iniziò a succhiarlo con degli schiocchi forti e rumorosi, lo leccava gustandolo e poi affondava sempre guardandomi negli occhi, eravamo entrambi eccitatissimi e ci volevamo fortemente, lei si spogliò del tutto e mi disse di tirarla per la cinta fino alla camera da letto, così feci, gattonava ripetendo che era la mia cagna al guinzaglio, ogni tanto si fermava leccandomi il piede destro.

 

 

 

Giunti in camera, salì sul letto e si mise a pecora, mi fiondai subito sulla fica gocciolante per poi salire sul buco del culo, facendola godere tantissimo, aveva un sapore inebriante mai sentito prima, poi si girò e mi fece sdraiare, salì sul mio cazzo e iniziò a scoparmi forte, sembrava assatanata, era una furia muovendo il bacino, io da sotto godevo e con le mani le afferravo le tettone succhiandole, il ritmo si faceva sempre più incalzante e stavo quasi per esplodere.

Urlai : “Athenaa sto per venire”,

“Non in figa ti pregoo” rispose, staccandosi prontamente, prendemmo fiato per qualche secondo poi si girò sempre sopra di me infilandoselo nel culo, entrò facilmente e continuò a cavalcarmi, questa volta andava su e giù ancora più decisa, le strinsi le chiappe con decisione e dopo un po' sborrai, urlò sentendo il forte getto nel culo, rimase ferma su di me per un minuto, poi lo sfilò facendo colare la sborra sulla mia pancia che leccò di gusto: “ è buonissima” mi disse, sorrise e mi chiese di portarla in bagno sempre tirandola per la cinta.

Pensavo fosse finita li e invece in bagno entrò nella vasca si inginocchiò di fronte a me con le mani sulle cosce e mi disse di pisciarla addosso, nel suo sguardo notai una fortissima eccitazione, le puntai il cazzo e partì il primo getto, la pioggia dorata le colava dalla testa al viso, poi sulle tette e pancia, luccicava sulla sua pelle ebano, aveva la lingua di fuori per assaggiare.

All'improvviso si girò aprì le chiappe con le mani e mi disse: “adesso pisciami in culo, ti prego”, ne avevo tanta dopo tutto il vino bevuto e obbedii subito, un bel getto le riempì il buchetto, la sentivo godere con il piscio caldo al suo interno, ovviamente il mio cazzo si indurì nuovamente e la presi da dietro inculandola e continuando a pisciare tirandola per la cinta, la chiavavo e pisciavo, ogni tanto lo sfilavo e lei spruzzava piscio dal culo sulla mia pancia.

A un certo punto mi fece sedere nella vasca affianco a lei e iniziò a pisciare sul cazzo ancora duro, stavamo godendo assieme, dopo un po' si mise in ginocchio riprendendolo in bocca, lo succhiò tutto e iniziò degli affondi pazzeschi, ormai pronto alla seconda sborrata la presi per la cinta e le inondai il viso, lei con la lingua ne cercava a più non posso, mi pulì la cappella e con le dita recuperò tutta la sborra colante dal viso che si portò alla bocca ingoiandola.

Stremati ci facemmo una bella doccia e ci addormentammo abbracciati.

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