Quando si è piccoli non si capiscono tante cose e nemmeno i motivi, se lo si fa quel qualcosa, si ha solo voglia di farlo .
Io spiavo mio padre.
Ero solo agli inizi della scoperta di un mondo nascosto, di un mondo che faceva parte dell'universo femminile , ma delle donne . Io donna ancora non lo ero, dovevo ancora raggiungere i diciassette anni ma le chiacchiere intorno me le sentivo eccome , e non solo.
In televisione mi capitavano sempre più scene di sesso , ma era in casa che mi capitavano le cose migliori.
Spiavo e mi piaceva farlo mio padre. Quando entrava in doccia , mi piaceva il suo fisico e non solo. Io ero molto timida e non ero come le mie amiche o compagne di classe che parlavano di sesso o uscivano già tanti ragazzi. Io ero a casa , in campagna fuori un po' dal mondo.
Lui fisicamente mi piaceva , cominciai a sentirmi strana e a fare quel che io e alcune amiche avevamo parlato. Ogni volta che lo spiavo , che fosse doccia , che stesse da solo a masturbarsi vedendo film erotici, che stesse scopando con mia mamma , io mi toccavo . Mi masturbai sempre più spesso , sempre più forte , sempre di più. Da una volta al giorno , cominciai a masturbarmi anche più di due volte al giorno pensando sempre quello. I suoi lamenti, i suoi spruzzi, il suo enorme fallo che entrava dentro mia madre e la faceva godere . Desideravo dei momenti così ecco cosa . Non desideravo davvero mio padre, ma un uomo sicuro, maturo e con un enorme cazzo che schizzava come quasi quello di un animale .
Una volta entrai in camera dei miei dopo aver sentito gemiti e lamenti. Strusciai pian piano ai piedi del letto , mi affacciai un pochino e vidi solamente le gambe spalancate di mio padre e il fallo tutto ancora in tiro bello scoperto e grosso , il resto del corpo, così come anche mia madre era nascosto dal lenzuolo. Li sentivo respirare ma in modo normale e capì che stavano forse entrambi dormendo. Io allora approfittai e con la mano cominciai a toccare prima le palle gonfie e poi il cazzo di lui. Non succedendo nulla , allora presi bene in mano il suo pene che diventava sempre più enorme e cominciai a segarlo pian piano , io nel frattempo provavo paura ma anche piacere e brividi . Cominciai anche io a masturbarmi , non resistetti, mi infilai un dito medio dentro me e dopo pochi minuti venni schiacciando la mia bocca al braccio per non urlare . Continuai e guardavo i movimenti del pene mentre lo segavo, e poi dalla cappella enorme coló fuori una gran quantità di liquido bianco . Buona parte andò a finire tra le mie dita e subito per paura pian piano andai in camera .
Quella roba bianca che avevo sulla mano la leccai e la ingoiai. Mi fece strano, non ci pensai tanto perché pensavo ancora a me inginocchiata ai piedi del letto mentre sentivo le palle e il cazzo duro di papà. Mi piacque così tanto che subito mi toccai di nuovo e anche alcune ore dopo.
La cosa che però mi chiesi parecchio tempo dopo è che non mi ero accorta subito fu che quando il liquido usciva dal pene , lui si mosse e avevo anche sentito dei piccoli gemiti. Non ho mai avuto ovviamente conferma ma la cosa ancora oggi mi fa bagnare la fica . Il fatto che lui era sveglio , sapeva che ero io , ed è rimasto fermo con mia madre sopra di lui a farsi segare da un' altra donna , cioè io . Ogni volta , ogni giorno che pensavo a questo e che pensavo che forse lui aveva bisogno o voglia di schizzare per mano o anche bocca mia mi faceva sditalinare . L'unico errore che ho fatto, il rimpianto è stato che non gli ho peccato e succhiato quella bellissima enorme cappella piena di sperma .
Mi son sempre chiesta una cosa , l'ho fatto schizzare più io , o più mia madre?
Il signor John
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