Eravamo rientrati in Italia da qualche giorno.
Viviamo all’estero da qualche anno come tanti Italiani che cercano una dimensione lavorativa più glorificante. Quando ritorniamo siamo ospiti a casa dei miei suoceri. Non è il massimo il dover coabitare con loro ma tutto sommato abbiamo la nostra stanza e un po’ di nostra privacy e i miei suoceri non entrano troppo nella nostra vita di coppia, o almeno non fino agli avvenimenti che mi appresto a raccontare.
Come dicevo eravamo rientrati da qualche giorno e quella mattina mia moglie ed il padre erano scesi presto per andare a fare delle commissioni in zona ed io ero rimasto a letto a riposare per qualche altra oretta.
La stanza dove dormiamo è vicina a quella dei miei suoceri ed al bagno grande di casa.
Mia moglie aveva lasciato la porta socchiusa e quindi sentivo chiaramente mia suocera che si era alzata per farsi un caffè.
Credo che non sapesse che io fossi restato a letto perché attraverso la porta socchiusa la vedevo girare per casa con una vestaglia bianca a fiori colorati, semi trasparente che faceva chiaramente intravedere il suo seno con i capezzoli duri da donna che si è appena alzata.
Mia suocera ha 60 anni e si tiene bella curata, di costituzione normale, alta un metro e 65, capelli castano chiaro. La tipica 60enne che si scambia jeans e magliette e stivaletti con le figlie ed che è tra le sue amiche la più giovanile. È una bella donna e quando era giovane assomigliava tantissimo a mia moglie, anche per questo da quando l’ho conosciuta ho sempre avuto una strana attrazione fisica nei suoi riguardi ed era stata già protagonista di alcune fantasie erotiche condivise con mia moglie, ma questa è un’altra storia che racconterò in seguito.
Ero rimasto nel letto e continuavo a sentirla armeggiare nella sua camera finché riconobbi la porta del bagno chiudersi e il nitido rumore dello scorrere dell’acqua del rubinetto e dello spazzolino elettrico mentre si lavava i denti.
Come ogni mattino mi ero alzato con una forte eccitazione e voglia che spesso riuscivo a scaricare nella bocca esperta di mia moglie dopo un bel lavoro di pompino da parte sua, ma, con lei uscita presto oggi, mi trovavo a dover gestire la cosa da solo.
La mia mano era già andata a cercare il mio sesso ma dovevo andare in bagno prima a espletare i miei bisogni mattinieri. Non potendo usare il bagno padronale senza far rumore andai nel bagno di servizio che funge anche da lavanderia. Entrato nel bagno notai subito sulla cesta delle mutandine nere satinate, senza merletti o fronzoli, estremamente interessanti, pensavo fossero di mia moglie che lascia sempre qualcosa in giro, le presi erano lisce e sembravano di seta, ancora calde e umide, mi venne un’idea le portai al naso per eccitarmi con l’odore di figa di mia moglie ma non sentii il suo odore che ormai ho nel cervello dopo tante leccate al suo sesso. Dovevano essere di mia suocera e dal calore che avevano le doveva aver appena tolte.
Sulla striscia a contato con il suo sesso si sentiva ancora l’umidità dei suoi umore e l’odore era inebriante. Mi era venuto durissimo.
Presi le mutandine e tornai in silenzio nella mia stanza, passando vicino alla porta del bagno dove era mia suocera e sentii il rumore dello scrosciare della doccia. La tentazione era fortissima, vedevo la luce trasparire da sotto la porta e dal buco della serratura. Non potevo resistere a questa situazione, dovevo e volevo spiarla. Il cuore mi batteva a mille nel petto mentre mi avvicinavo a quella fessura e a stento riuscivo a respirare per paura di far qualsiasi rumore.
Eccola, nuda di spalle che si docciava, con quel culo e quelle cosce appesantite dall’età ma che ancora avrebbero fatto eccitare e godere parecchi uomini. Si insaponava piano tra i glutei e dietro le gambe. Poi di profilo si abbassò per lavarsi i piedi e vidi i suoi seni e capezzoli sui quali avrò fantasticato cento volte in precedenza.
Aveva tra una terza ed una quarta di misura di seno ma grazie alla menopausa erano dure e sode come se non avesse messo al mondo ed allattato le sue 3 figlie.
La cosa mi stava eccitando tantissimo e senza neanche accorgermene mi ero abbassato il pigiama e avevo incominciato a masturbarmi un cazzo che definire duro sarebbe stato un eufemismo.
Le sue mutande!
Le avevo quasi dimenticate,
Iniziai ad annusarle e leccarle mentre mi toccavo e la spiavo da dietro la porta.
Era una situazione pazzesca.
Chi mi avesse visto da fuori, un uomo di 40 anni in ginocchio che si masturba e lecca delle mutandine usate della suocera mentre la spia nuda che si fa la doccia.
Pazzesco
Stavo provando delle sensazioni stupende estreme, forti, senza limiti.
Mia suocera continuava il suo lavarsi con cura ed ora aveva il corpo rivolto verso la porta e potevo vedere ancora più chiaramente i suoi seni e finalmente la sua figa.
I peli pubici erano curati e solo presenti nella parte bassa dell’inguine a creare un piccolo triangolo appena sopra la fessura del suo sesso, era la copia esatta della figa di mia moglie, il che rendeva questa esperienza ancora più eccitante.
Continuavo a masturbarmi, sentivo che il mio sesso si stava lubrificando ancora di più e le sensazioni aumentavano.
Mia suocera stacco il soffione della doccia dalla parete ed inizio’ a sciacquarsi con cura.
Dal viso l’acqua scorreva giù tra i seni e dietro lungo la sua schiena a disegnare il suo culo e a perdersi tra le sue cosce giù fino ai piedi smaltati.
Iniziò ad sciacquarsi il sesso, dirigendo il soffione direttamente sul triangolo pubico, ripulendo con le dita nella cavità del suo sesso. Ero così concentrato su quello che faceva tra le sue gambe che non notai che aveva alzato la testa verso l’alto fissando il soffitto ed inarcando la schiena, era una posizione strana inusuale per chi si stesse lavando.
Continuava a sciacquarsi e a dirigere il soffione sulla sua figa, un attimo e mi fu tutto chiaro, si stava masturbando anche lei con il getto d’acqua.
Non potevo credere ai miei occhi, non avrei mai immaginato di poter non solo spiarla mentre era nuda ma anche poter essere testimone di un suo atto di piacere.
Iniziò ad allargarsi la figa a scoprire il clitoride, era un clitoride rosa e non moto grande, ma perfetto da succhiare, dirigeva il getto dritto lì mentre il suo volto cambiava in una smorfia di piacere, era in un mondo tutto suo, alternava respiri a bocca aperta a lunghe apnee mentre si mordeva le labbra.
Era stupenda, così donna e così simile alla figlia quando mentre le lecco la figa lei gode del mio trattamento di piacere.
Nella mia mente madre e figlia confluivano ora l’una nell’altra e si confondevano era diventata ormai una situazione sempre più all’apice del piacere quella che stavo vivendo.
Non sarei durato ancora a lungo così..
L’odore delle sue mutandine aumentava ancora di più la mia l’eccitazione sensoriale e mi entrava dritto nel cervello dal naso.
Sono sempre stato un uomo che adora gli stimoli ai sensi, in particolari odori e sapori di donna.
Iniziai a succhiare le mutandine dove erano ancora bagnate e sentivo il sapore dolce e un po’ scivoloso dei suoi umori nella mi bocca.
Immaginavo di essere lì in ginocchio sotto la doccia con lei e che la stessi leccando.
Ormai questa scena aveva preso il sopravvento nella mia mente sulla realtà e la mia bocca si era sostituita a quel getto d’acqua, mia suocera si stava masturbando sulla mia lingua, in piedi nella doccia, tenendomi la figa aperta..
Iniziai a sussurrare da dietro la porta:
Guardami mentre ti lecco
Guardami negli occhi
Vieni
Vienimi in bocca
Schizza il tuo piacere in bocca al marito di tua figlia
Fammi vedere che mamma porca e senza limiti che sei
Sono certo che non poteva sentirmi ma si bloccò e guardo’ verso la porta per qualche secondo fisso prima di continuare a masturbarsi.
La sua eccitazione era ormai al culmine come la mia. Allargò per bene le gambe tendendo una gamba più alta dell’altra sulla punta di un piede. Era tutta aperta.
Stava per godere.
Stavo per godere.
Ecco... il momento .... la vedo iniziare a tremare e respirare più forte.
Si guarda tra le gambe sguardo fisso, completamente persa.
Eccola sta per venire.
Fa cadere la doccia e si tocca con le dita sul clitoride.
Trema
Gode
Sussurra
Vengo,
Ti vengo in bocca
Leccami non ti fermare
Ancora un po’
Fammi godere
Fammi godere
Alza la testa guarda verso la porta sguardo che mi ha fatto bloccare il cuore e ripete
Fammi godere
Apri la bocca
Guardami mentre godo
Finalmente
Vengo...
vengo
vengo
strozzato in gola.
Trema, chiude gli occhi
Non resisto, vengo anche io, schizzo tutto il mio piacere mentre continuo a leccare le sue mutandine.
Cola il mio piacere contro la porta ed il pavimento.
Mi sento svuotato da tutto, un orgasmo fortissimo, intenso, mentale.
Mia suocera chiude la doccia e si copre con l’asciugamano mentre io ripulisco il pavimento con l’unica cosa a disposizione: le sue mutandine.
Appena il tempo di sistemarmi che sentii il rumore dell’ascensore fermarsi al nostro piano e le voci di mia moglie e suo padre.
Corsi a letto e nascosi le mutandine, chissà che nn possano tornare utili per qualche altro gioco futuro.
Tornato a letto mi interrogai..
Mi avra’ sentito?
Immaginava qualcun’altro o me mentre sussurrava quelle parole?
Saranno forse solo coincidenze?
Meglio non pensarci troppo e poi ci sarà sicuramente tempo per altre storie.
Perché questo è solo l’inizio.
Intanto mia moglie percorre il corridoio ed entra in camera, chiude la porta e si stende accanto a me, mi bacia... ho ancora il sapore delle mutandine e della figa di sua madre in bocca, chissà se lo sente anche lei...
La prima volta che pubblico un mio racconto.
Spero che abbia stimolato le vostre menti ed i vostri sensi. Lasciate i vostri commenti o scrivetemi in privato ad [email protected]
Sono sempre alla ricerca di materiale che possa stimolare la mia mente e creatività.
Poter far diventare le vostre fantasie e racconti in una splendida finta realtà di parole scritte.
Tutti i miei racconti sono coperti da copyright e non possono essere riprodotti, copiati o pubblicati neanche in parte senza il consenso dello scrittore.
Guiscardo
Anima di Parole
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