Complici

-Allora il momento è arrivato servo, oggi mi presenti  tua moglie.

--Si padrone e sono sicuro che andrà bene e le piacerete.

Vi ho preparato il vestito grigio, stirato la camicia bianca e lucidato alla perfezione le scarpe.

-Bravo servo.

-Dovere mio, padrone.

-Sbrigati a lavare piatti, che poi devi pulire la cucina e lavare pavimento.

-Non preoccupatevi per le tre sarà tutto a posto e saremo al centro commerciale dove ve la presenterò.

Alfio aveva finito di consumare il pranzo che le avevo preparato, ed era seduto al tavolo della cucina, fumava e mi guardava mentre stavo lavare i piatti, con un grembiule legato in vita.

Era sabato verso l'una, avevo detto a Elisa mia moglie che lavoravo in mattinata e ci saremmo visti il pomeriggio al centro commerciale.

In realtà come da più di tre mesi succedeva ero venuto qui a casa di Alfio un uomo di 52 anni di origini Siciliane che da anni vive qui a Torino,  conosciuto tramite un annuncio, del quale  ero diventato servo devoto, adoratore, valletto scudiero, desideroso di servirlo senza nulla pretendere 

Avevo imparato a cucinare i suoi piatti preferiti, servirlo a tavola, lavare piatti e stoviglie, pulire la cucina, riordinare tutto, lavare il pavimento, la vasca da bagno wc, bidet e lavandino, essere attento a sostituire salviette, carta e saponette, fare il letto

riordinare abiti e calzature, se necessario sempre disponibile e pronto anche ad accompagnarlo e restare dove mi veniva detto di stare, in auto o al suo fianco 

Quello era il nostro accordo dovevamo instaurare tra di noi un vero autentico rapporto servo-padrone poi le avrei presentato mia moglie e lo avrei aiutato a conquistarla e portarsela a letto, così sarei diventato anche il suo ruffiano cornuto.

Lui mi ha detto subito che tra noi non ci sarebbe mai tanto nessun tipo di rapporto sessuale perché lui era totalmente erto e la cosa mi andava bene.

Alle tre io e il mio padrone Alfio eravamo al bar del centro commerciale ad aspettare mia moglie.

Quando è arrivata Il mio padrone ha sgranato gli occhi, Elisa e bionda naturale 31 anni alta 1 e 70 per 65kg e la terza di reggiseno.

-Quella è tua moglie?

-Si, padrone. Ho risposto 

-Bella figa. Ha detto lui quando era ancora troppo lontana per sentire.

Ho fatto le presentazioni dicendo ad Elisa che Alfio era il mio nuovo capo ufficio 

-Buon giorno signor Alfio mio marito mi parla sempre di lei con infinita ammirazione. Ha detto Elisa.

-Bene ha risposto lui.

-È molto felice di essere sotto di voi al lavoro non fa altro che dirmi che uomo eccezionale  di grande carisma e tenuto in considerazione dalla proprietà.

-Giorgio è quello che mi serviva, ubbidiente scattante ossequioso. Ha risposto lui. Come ci eravamo mesi d’accordo che doveva rispondere.

Elisa lo ha guardato con ammirazione.

Abbiamo fatto un giro nel centro commerciale dopo un po' come avevamo stabilito prima io e Alfio lui ha detto.

-Scusate io devo andare a visitare il mercatino delle pulci qui vicino perché sto cercando un Behet.

-A che meraviglia anche io ne sto cercando da tempo uno. Ha detto Elisa.

-Allora andiamo a vedere se lo troviamo. Ha aggiunto lui.

-Si si andiamo subito. Ho risposto io.

Il Behet e un ventaglio che nel antico Egitto era il ventaglio reale per eccellenza, formato da un lungo bastone con in  cima un fior di loto ed una piastra a forma di mezzaluna nel cui bordo vengono inserite le piume di struzzo, veniva sventagliato da uno schiavo dietro le spalle del sovrano.

Elisa è appassionata di medio oriente e cultura araba, da anni studia danza del ventre.

Avevo organizzato tutto io prima, avevo comprato il ventaglio su internet e lo avevo portato Tarik un venditore ambulante Egiziano che conoscevo, le avevo presentato Alfio e ci eravamo messi d'accordo che avrebbe dovuto dire a mia moglie che Alfio glielo aveva ordinato mesi prima, così a lui sarebbe andato tutto il merito è poi Alfio lo avrebbe regalato a mia moglie,  Che ne sarebbe riamata colpita.

Tutto andò come previsto, Alfio si prese il merito di tutto e lo regalo ad Elisa che ne fu colpita