Elisa mia moglie disse
-Signor Alfio accetto il Behet, se mi permette di poterlo usare per lei, facendole aria, come si usava nel antico Egitto
-Va bene accetto. Rispose Alfio sorridendo maliziosamente
-Domani sera venga a cena da noi e lo proveremo. Disse Elisa
La sera dopo Elisa era splendida, indossava un abito di Jersey color malva che le lasciava scoperta una spalla e la fasciava come un guanto, aveva raccolto i capelli in uno chignon e i suoi capelli sembravano più biondi del solito,
Dopo aver cenato chiacchierando sopratutto del lavoro e mettendo in risalto quanto Alfio fosse un vincente ed io il suo umile sottoposto raccontando ad
Elisa aneddoti inventai da noi per impressionarla ad esempio su come lui mi aveva salvato da un licenziamento per un mio errore con la sua intelligenza e furbizia
Tutto inventato ovviante in quanto avevamo detto ad Elisa che era il mio capo ma in realtà ci eravamo conosciuti tramite un annuncio.
Elisa si è alzata da tavola e ha detto
-Su mettiamo un po’ di musica per il nostro sultano, Signor Alfio si sieda su quella poltrona.
È andata vicino allo stereo e ha messo un CD, trenta secondi dopo sembrava di essere in un sobborgo del Cairo, musica araba adatta alla danza del ventre, mia moglie cominciò a dondolarsi al ritmo della musica ondeggiando e ancheggiando lanciando in avanti il ventre di fronte ad Alfio.
L’atmosfera è incredibilmente carica di elettricità, quando finì il pezzo Elisa si è inginocchiata sul pavimento accanto alla poltrona dove era seduto Alfio.
-Giorgio portami il Behet che devo fare aria al nostro sultano.
Mi disse provocandomi un erezione fenomenale.
Le ho portato il Behet e lei ha cominciato a sventolarlo stando in ginocchio come una schiava egizia.
Dopo un po’ mi ha detto.
-Giorgio vieni qui tu adesso, al mio posto.
Senza dire una parola ho preso il suo posto, lei muovendosi sulle ginocchia si avvicinò ad Alfio e ha appoggiato la testa sulle sue ginocchia, per un po’ rimase immobile in quella posizione mentre io sventolavo il Behet poi con i denti afferrò la cerniera dei pantaloni di Alfio, tenendola tra gli incisivi chino dolcente la testa verso il basso e piano con dolcezza di colpo inghiotti il sesso di Alfio, la testa di Elisa cominciò a salire e scendere con un ritmo preciso mentre io io continuavo a sventolare il Behet
Mia moglie aumento il ritmo finché Alfio esplose nella sua bocca emettendo un ruggito.
Dopo qualche minuto quando si sono ripresi ho detto rivolto ad Alfio
-Capo perché non fa una foto ricordo di questo momento.
-Hai ragione servo. Mi ha risposto lui
Ha preso il cellulare e ha scattato una foto che ci ritraeva tutti e tre in quella situazione a dir poco bizzarra.
Er
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