1 Prefazione
Credo che nella vita di ognuna di noi di ci sia un momento innegabile di svolta, in cui la congiunzione di più fattori ha prodotto un cambiamento epocale e irreversibile.
Quando avevo 25 anni, frequentando il Carnaby, avevo conosciuto una giovane parrucchiera bresciana, allora ero Betty Margoni, aspirante trans, mi facevo le iniezioni di ormoni che comperavo da un’amica trans e scoprivo la vita attraverso esperienze sessuali di vario genere, ma pur sempre con una grande paura delle malattie e dei malintenzionati.
Questa mia amica mi aiutava nel trucco, nella vestizione ed essendo lei bisessuale e molto più disinibita e matura sessualmente di me, mi coinvolgeva in festini, incontri, avventure che sovente organizzava il fine settimana.
Ma soprattutto mi spingeva sempre più in là, ovvero a lasciarmi andare a lasciare che la mia vera natura di troia Ninfomane venisse fuori in tutto il suo splendore, così come continuava a dirmi.
Tanto che una domenica sera, dopo avermi truccata e vestita divinamente, mi porto nella zona industriale di San Eufemia e con la scusa di farmi qualche foto soft lungo i marciapiedi e recinzioni della zona industriale, mi aveva piantato li, intimandomi che non sarebbe tornata a prendermi finché non avessi fatto almeno 200 mila lire di marchette.
Ammetto che ho tremato, implorato, urlato, ma lei sgommando se ne è andata via inesorabilmente lasciandomi lì da sola.
Li per la prima volta ho provato quella sensazione incredibilmente perversa di paura mista a desiderio, batticuore con vampate di calore che ti attanagliano il ventre e la gioia di sentirmi sui tacchi alti, profumata, truccata, fasciata dall’intimo e dalle calze, di muovermi sculettando, contraendo la rosellina anale in modo spasmodico e voluttuoso.
Sentire che il mio piccolo clitoride sta già gocciolando inumidendo gli slip setosi, la gola secca, la mente terrorizzata ma anche straordinariamente eccitata, consapevole di essere una facile preda per tutti i maniaci allupati e vogliosi.
In fondo in fondo l’idea di essere obbligata ad avere rapporti sessuali con un branco di 4 o 5 maschi mi eccita da impazzire e allo stesso tempo mi terrorizza, ma se si mi ci trovassi sono sicura che farei di tutto per assecondarli in modo che non mi facciano del male ma che abusino totalmente di ogni mio buco scaricandosi su di me anche più volte.
Sono un’anima persa, una vera cagna in calore, non so perché sono così, probabilmente è una ripicca interiore perché a 26 anni non ho avuto il coraggio di continuare la mia transizione e cura ormonale per diventare una vera Femmina come avrei desiderato e ora al tramonto della vita, questo desiderio di cambiare sesso e riappropriarmi della mia vera anima femminile è così forte, potente, insovvertibile che mi punisco/gratifico con questi eccessi perversi.
Non avevo nessuna possibilità di nascondermi, di sfuggire agli sguardi degli automobilisti che passavo di li, certo non per caso e alla fine con la scusa di farmi dare un passaggio per tornare al negozio della mia amica parrucchiera, MI SONO PROSTITUITA.
È vero sono una gran Troia, languida e lussuriosa, adoro sentirmi in calore, vogliosa di succhiare un grosso cazzo, tirarlo fuori dai pantaloni, iniziare a trastullarlo con la lingua, ingoiarlo tutto e sentirlo ingrossare in bocca fino a diventare duro, vibrante di desiderio, carico di sperma pronto ad esplodermi in gola.
Sono così cagna che quando trovo un bel cazzo mi stacco solo per cambiare il ritmo del Pompino, il modo da lapparlo avida, bagnata, calda e il mio unico desiderio fisso è di farmelo venire in bocca e bere tutto lo sperma fino all’ultima goccia.
Adoro i maschi che godono mugugnando, scuotendosi insultandomi mentre godono, incitandomi a berla tutta “ MI FAI VENIRE Troia, BEVILA TUTTA LURIDA VACCA!” queste splendide parole sono musica per le mie orecchie e scatenano la mia libidine perversa e mi è stupendo continuare con ancor più fervore e passione.
In questa splendida situazione il mio orgasmo è puramente sensoriale, mi fa impazzire di piacere l’attimo in cui iniziano gli schizzi pieni, forti, collosi, di sperma che mi riempiono il palato, io che continua a scorrere con la lingua sulla cappella e facendo ventosa con le labbra ne faccio colare un poco sull’asta rigida per poi riprenderla avida alternando movimenti lenti e dolci a scatti rapidi e risucchianti.
Poi quando ha finito di scuotersi e godere, alzo il viso felice e faccio in modo che il maschio oltre a vedere la mia languida espressione, veda la mia bocca ancora piena del suo sperma e le labbra lucide di liquido seminale e inizio ad ingoiare il suo nettare godendomi il suo sapore acre e inconfondibile che ADORO.
A questo punto mi aspetto dal maschio un complimento spinto di gran soddisfazione per quanto sono stata brava e soprattutto TROIA.
So di essere una ninfomane, perché ho subito capito che un cazzo solo non mi bastava, che ne volevo ancora sia in bocca e soprattutto, in quanto ormai super eccitata, in culo e più sono grossi, lunghi, duri e sborrosi e più mi danno gusto scatenando la mia lussuria.
Ecco perché, con la giusta compagnia, quando parto, perdo la testa e divento insaziabile, una cagna in calore, una vacca da monta, una lurida troia da inculare e riempire in ogni buco.
La mia amica parrucchiera aveva pienamente ragione, sono una TROIA NINFOMANE e dopo anni di autocastrazione, sensi di colpa, paure e quant’altro, essendo rimasta sola per il mio compleanno, ho deciso che era ora di festeggiarlo con un grande ritorno sul MARCIAPIEDE.
Dimenticavo, non lo ho mai fatto per i soldi, ma perché adoro sentirmi una Languida e Lussuriosa Femmina, usata, insultata, adulata, inculata, sculacciata, baciata e riempita fino in fondo e fino all’ultima goccia, da bei CAZZI.
Prostituirmi mi eccita da impazzire, camminare sul marciapiede o sul ciglio della strada mentre le macchine passano in ambo le direzioni, alcune veloci, altre rallentano ma non si fermano e poi finalmente vedere la macchina avvicinarsi, il guidatore che ti scruta, si ferma abbassa il finestrino, io che mi avvicino sculettando, mi umetto le labbra stringo le chiappe e finalmente posso dire queste splendidi e dirompenti parole: “ Ciaooo tesoro, 20 di bocca con ingoio” mi fermo un secondo per osservare un attimo la reazione del maschio e soprattutto se al porco luccicano gli occhi e poi continuo “oppure se hai un bel cazzo, 30 di culo per incularmi vigorosamente a pelo!”
Forse chiedo poco, concedo tutto e rischio molto, ma secondo me una Troia Ninfomane come me, scende in strada perché ha voglia di farsene tanti, farsi inculare e riempire per bene, perché la prima a goderne sono io e i vostri cazzi lo strumento ideale per il mio piacere profondo.
Inoltre è proprio l fatto di essere pagata che scatena la mia libido più sfrenata, pagate per avermi come puro oggetto sessuale, nessuna complicazione sentimentale e io sono libera di essere la Troia di tutti i maschi che voglio fin che voglio finché non mi sentirò soddisfatta, riempita e sbattuta a dovere.
So che ciò che dico è tremendo, ma per molti maschi avere una troia come me per scaricarsi i coglioni è una manna e anche per altre sorelline trav sentirsi come me è Divino.
Per questo le amiche che preferisco sono quelle che adorano sentirsi troie come me, indistintamente se sono trav o femmine genetiche, le adoro e sono sempre disponibile a condividere incontri con loro e magari metterci in competizione per vedere chi è la più TROIA, ( PS: adoro leccare una fica piena di sperma fino a farla venire nuovamente, mentre lei incita i maschi ad incularmi per bene)
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2 La preparazione
Avevo pianificato tutto, sosta in un comodo Motel Di Ravenna, da dove sarei potuta entrare e uscire liberamente in macchina già tutta in tiro da gran Troia, infatti quando esco ormai non mi porto più le cose per cambiarmi da maschietto in caso di emergenza, qualunque cosa accada sono Lucrezia Borgia e vivrò fino in fondo il mio ruolo di Femmina.
Le mie mete saranno il lido di Dante, il lido di Savio e la statale tra Ravenna e Rimini dove la sera il traffico estivo è intenso fino a tarda ora e vi sono parecchie puttane italiane, straniere e trans che si prostituiscono lungo la strada e io mi sarei aggiunta alla fauna notturna.
Così dopo aver scaricato dalla macchina tutte le mie splendide cose, averle disposte ordinatamente sul letto e sula scrivania ho iniziato a prepararmi.
Non voglio dilungarmi troppo, sappiate che mi dedico particolarmente alla pulizia anale, depilazione, lubrificazione e dilatazione della mia fica in modo da prepararla adeguatamente a ciò che l’aspetta e che desidero vogliosa.
Uso uno splendido vibratore a banana, grosso da una parte e più fino dall’altra ma che vibra con intensità diverse da ambo le parti e grazie ad un’opportuna cordicella per il recupero, mi infilo completamente in culo per tutti i sui 26 cm.
Lo infilo sempre partendo dalla parte più sottile di circa 3 cm di diametro la cui punta ricorda la cappella di un pony e che vibra con una frequenza molto veloce.
Grazie alla lubrificazione con l’apposito gel di una nota marca di preservativi, mi basta appoggiarmelo sulla rosellina anale e mantenere una spinta costante con la mano mentre inizio a genuflettermi sulle ginocchia roteando un poco il culo, questo movimento facilità immediatamente la penetrazione di questo splendido giocattolo sessuale che si infila rapidamente fino ad arrivare alla parte più larga di circa 5 cm di diametro.
Qua la cosa diventa decisamente più voluttuosa, intanto questa bella cappellona vibra più lentamente producendo un sottofondo cupo che mi rimbomba fino al cervello.
Adesso devo esercitare, con la punta delle dita, una pressione più forte per far sì che mi si pianti per bene in culo superando la sorellina anale e quando ciò accade la sensazione del mio ano che si richiude inglobandolo tutto dentro di me è Divinamente languida e perversa.
Così mi viene naturale continuare ad ancheggiare e camminare avanti e indietro, naturalmente sui tacchi e inguainata nei miei splendidi collant super setosi color miele.
Mi muovo sinuosa perché Voglio fare in modo che siano i muscoli interni del mio culo a massaggiare il vibratore e a spingermelo sempre più in fondo gustandomi la sensazione di piena e profonda penetrazione con la deliziosa vibrazione che si trasmette sulla prostata facendomi sempre più perdere la testa e desiderare di essere inculata vigorosamente.
Continuo così spingendolo con tutti i movimenti più laidi e lussuriosi che sento efficaci per farlo continuare a salire fino a “svoltare” nella curva in cima al retto.
La curva pericolosa oltre la quale molti si sono spinti con vari oggetti senza poi riuscire a farli tornare indietro, dovendo così ricorrere al pronto soccorso, con gli ovvi inconvenienti.
Io invece perdo ogni ritegno, ogni remora, ogni paura, monto con il piede sulla sedia e appoggiando il taglio delle natiche sul bordo dello schienale spingo lentamente oscillando con il culo avanti e indietro e obbligo il mio splendido vibratore a svoltare e infilarsi ancora più dentro di me, facendomi godere appieno ogni sensazione tattile, pensiero e fantasia che pervade tutto il mio corpo ormai diventato una vera macchina di piacere perverso.
Questo ultimo passaggio è comprovato anche dal fatto che il vibratore procede tirandosi dietro quasi completamente i 25 cm di cordicella di sicurezza che mi permetterà di recuperarlo in sicurezza e che testimoniano quanto profondamente e con estremo piacere me lo sia infilato su per il culo.
Arrivati a questo punto sono convinta che potrei farmi inculare da un grosso cazzo sena problemi perché dietro al vibratore vi è tutto lo spazio necessario, questa è una cosa che non ho ancora provato, farò prossimamente qualche test con i miei dildi a ventosa di vario diametro e lunghezza.
Ne ho 3 viola in gel, a partire dai 18 cm, poi 26 e infine 34, li uso in crescendo in modo d aprirmi gradatamente come un fiore, ma è chiaro che il mio preferito è quello da 34 per 6 cm, mi riempie completamente e riesco a prenderlo tutto fino alla base sedendomici sopra usando la mia sedia di design che mi sono opportunamente costruita per i miei giochi perversi.
Ora sono inculata nel più profondo, tutti i miei sensi sono tesi ad assaporare ogni singola vibrazione e mi pervade sempre più questa VOGLIA PERVERSA Di FARMI INCULARE VIGOROSAMENTE E RIEMPIRE.
Tutto ciò mi fa sempre tremare sulle gambe, languire e guaire come una cagna, ADORO sentirmi gocciolare, sono perversa, malata ma tutto ciò mi piace da IMPAZZIRE ed è la prova che sono felice segno e maledettamente eccitata.
A questo punto devo subito infilarmi una guaina contenitiva, bella stretta setosa che mi modella fianchi e culo, faccio rientrare i testicoli nell’inguine, piego e tiro per bene indietro sotto al cavallo il mio piccolo clitoride, morbido e gocciolante che mi continua a dispensare di mille sensazioni di piacere e mi tiro su la guaina in modo che mi faccia uno splendido ed eccitante ventre piatto come quello di una femmina vera.
Faccio qualche passo allargando e stringendo le gambe ritmicamente, sia per assestare bene i miei piccoli organi genitali sia per collaudarne la corretta posizione che camminando provoca lo strusciamento degli stessi sulle cosce setose facendomi eccitare ancora di più, portandomi fin quasi all’orgasmo, ma devo stare attenta a non esagerare perché il pericolo è quello che io venga copiosamente solo con il pensiero di tutte le mie voglie perverse.
Spesso è accaduto che il mio clitoride sia esploso in un lungo orgasmo liberatorio, facendo crollare la mia libido e poi sono rientrata nei lumi della ragione, ma questa volta no, ho continuato a tenermi sulla corda strusciandomi come una cagna in movimenti atteggiamenti e fantasie arrivando fino al limite per poi fermarmi ed assaporare le sensazioni di piacere profondo, voluttuoso, perverso e che mi appartiene fin nel più profondo.
Sono così arrivata a prepararmi completamente, ormai mi conosco, quando voglio esagerare veramente, adoro vestirmi da signora e poi per contrasto sarò la Troia da monta più perversa e scatenata.
Mentre quando mi vesto da Troia poi mi comporto sempre come una signora.
Per questo ho scelto i collant super setosi color miele aperti al cavallo, mi fasciano splendidamente il culo facendomi enfatizzare la lunga cosca polposa, slip reggiseno e canotta lunga in raso elastico completamente liscio color carne, fasciano il mio corpo e scivolano su se stessi procurandomi splendide sensazioni tattili, vestitino corto al punto giuso in Chiffon semitrasparente color rosa pastello.
Un trucco molto accurato ma non esagerato, con colori pastello, parrucca castana con riflessi dorati da gran dama un filo di perle al collo, piccolo orologio estremamente femminile e un paio di braccialetti di perle sottili.
In questi casi adoro apparire come una Dama di classe pronta per andare al club a vedere le corse dei cavalli e fare conversazione argute con splendidi maschi, QUANDO INVECE DENTRO MI SENTO COME UNA CAGNA VOGLIOSA DI CAVALCARMI A PELO QUANTI Più CAZZI POSSIBILI.
RIBADISCO, so per certo che un maschio solo non mi basterà mai a meno che non sia così mentalmente aperto perverso dal godere a condurmi lui stesso nelle più laide situazioni, Puttana sulla Strada, Vacca da monta nei parcheggi, spiagge, pinete, boschetti, Mantide vogliosa nei club privè, Cagna infoiata nei cinema hard, TROIA da mettere al centro di gang bang, orgie, Attrice pronta a tutto per film porno, SM, Bondage, Latex, Bareback, Sperma Libero.
Questa dell’attrice porno assieme all’idea di essere violentata è una fantasia che ultimamente mi attanaglia la mente e i sensi in modo sempre più preponderante, quindi cari maschi se volete godere e abusare pienamente del mio corpo fatevi avanti, ma solo con educazione e rispetto perché sono una GRAN TROIA ma mi dovete rispettare ed apprezzare proprio per Questo.
Scrivetemi in privato [email protected]
Si mi piacerebbe da impazzire fare qualche film porno, per questo mi voglio proporre alla Cento per Cento chissà forse con un provino riuscirei a dar loro evidenza della mia indole così splendidamente PERVERSA.
Voi cosa ne pensate?
3 Il giro esplorativo la voglia che monta
Ultimo controllo sul contenuto della borsetta, rossetto e stretto necessario per eventuali ritocchi del trucco, spero tanto di essere strapazzata per bene varie volte, così mi sarà ancora più dolce e voluttuoso rifarmi il trucco, in particolar modo il rossetto, quando me lo metto e sento il sapore che si mescola con quello dello sperma che mi è rimasto sulle labbra mi gratifica ti quanto sia felice di sentirmi così TROIA.
Poi preservativi, lubrificante anale stupendamente efficace, mi rende scivolosa e apribile senza togliermi o anestetizzarmi nessuna sensazione di penetrazione, anche se devo dire che eccitata e aperta come sono dovrò trovare il cazzo di un cavallo per avere bisogno di lubrificarmi, ma chissà non si può mai dire.
Un documento di identità due pezzi da 10 per dare il resto ai miei clienti e un altro piccolo vibratore per poter fare qualche giochetto sui maschi che gradiscono questo tipo di attenzioni prostatiche.
Ultimo sguardo allo specchio, stretta dei muscoli anali per assestare bene il vibratore che mi sono ben piantata in fondo al culo e via, apro la porta della camera del Motel, ancheggio lentamente verso la macchina che li attaccata, apro la portiera così la luce interna darà evidenza della mia presenza e con fare voluttuoso mi sistemi i capelli stando affianco al portello aperto scrutando intorno a me se vi è qualche maschio a cui far girare la testa.
In effetti uno sta fumando fuori dalla camera, sembra un bel tipo ma nonostante io giri intorno alla macchina facendo finta di controllare lo stato delle gomme, adoro inventarmi questi stratagemmi per lanciarmi in sana passerella esibizionistica, lui non sembra interessato minimamente, ingenuo non sa cosa si sta perdendo.
Monto in macchina, il vestitino leggero risale fino all’inguine lasciandomi in bella vista le gambe e il bordo inferiore degli slip color carne lisci e setosi, non resisto al desiderio di toccarmi con la mano a cucchiaio e il dito medio che rientra in modo da accarezzarmi la fica, spingendo allo stesso tempo le chiappe contro il sedile contraendo i muscoli anali interni così da stimolare quante più terminazioni nervose dentro la mia carne, e mi viene da socchiudere la bocca e mugolare languidamente rivoltando gli occhi verso l’alto.
Devo assolutamente andare sulla strada e prostituirmi per concedere tutte le mie grazie e farmi inculare e riempire per bene, non c’è la faccio più sto impazzendo di VOGLIA.
Non so se una femmina genetica viva così spasmodicamente delle pulsioni sessuali così forti, mi piace pensare e sperare di si e soprattutto se qualcuna di voi si riconoscesse si faccia sentire, sarò felice di condividere tutto ciò con voi sia mentalmente che fisicamente dal vero.
Accendo, sistemo la cintura, ultima controllatina allo specchio e mi avvio lentamente verso l’uscita del Motel dove mi aspetta la stanga con le telecamere di controllo.
Fantastico all’idea che davanti al monitor vi sia una guardia giurata di mezza età, che mi riconosca e che si lasci andare a qualche splendido commento spinto, tipo” ma guarda come si è conciato questa, che splendida femmina, chissà dove sta andando, me lo fa diventare duro.
E a questi pensieri scatta la mia voglia perversa di esibizionismo, faccio finta di essere troppo lontana dal lettore di scheda per far aprire la stanga, così mi sgancio la cintura e scendo per poi piegarmi oltre la reale necessità per passare la scheda nel lettore, osservare la stanga che sale e sorridendo e ancheggiando risalire in macchina per chiudere lentamente la portiera guardando fisso verso la telecamera e tocco finale lanciare un bacio verso di essa.
Chissà se vi era veramente qualcuno a guardarmi, mi piace pensare di si e che questi abbia avuto bisogno di farsi una sega magari conservando per rivederselo anche in seguito, il breve ma sensuale filmato della mia uscita.
Ora sono sulla strada, mantengo un’andatura molto ligia ai limiti, rispetto gli stop e i semafori e quando sono ferma spero che mi si affianchi qualche auto così da esibirmi in qualche mossa tipo controllo del trucco nello specchietto, umettamento delle labbra e quando è un maschio da solo, girarmi verso di lui ammiccando languidamente.
Tutto ciò ha lo scopo di controllare e studiare il territorio per individuare il luogo ideale dove scendere finalmente a prostituirmi, questi giri, attese, unite alle visioni delle altre ragazze sulla strada e di splendi ma altrettanto pericolosi trans brasiliani per lo più, mi fa eccitare sempre più portandomi in stato di tensione nervosa molto sottile ed elevata che acuisci tutti i miei sensi e mi fa battere veloce il cuore.
Dopo aver fatto avanti e indietro sulla statale tra Ravenna e Cervia un paio di volte ho individuato un posto ideale, si tratta di un tratto di strada di circa 150 metri che corre parallelo alla statale, serve come via di accesso ad un deposito di mezzi della nettezza urbana.
La stradina di acceso al deposito è completamente buia e in ombra, mentre la parte parallela alla strada ha un lampione che l’illumina perfettamente rendendo visibile dalla statale qualsiasi persona ci si fermi sotto.
Prima vi era una ragazza giovane, mi sembrava una tossica, ma ora è sparita, non se è andata via con un cliente e se tornerà, ma trovo che il posto sia perfetto.
Dall’altra parte della strada circa 300 metri più avanti verso Ravenna vi è un distributore dove sta sostando una trans robusta, ma penso che siamo lontane e non dovrei arrecarle disturbo.
Affianco la statale entrando nella stradina, in fondo svolto e entro nel con d’ombra del tratto di accesso al deposito di mezzi della nettezza urbana, ora devo decidermi, scendo a battere o scappo?
4 Ore 23.10 Finalmente parcheggio e mi piazzo sotto al lampione
Guardo l’orologio, sono le 23 e 10, il termometro dell’auto segna una temperatura di 24 gradi, un po’ caldo per i miei gusti, ma per fortuna aprendo lo sportelo una leggera brezza fresca si infila tra le cosce e fa svolazzare il lembo del vestitino, lo interpreto come un chiaro segnale che devo, anzi voglio scendere per andare finalmente a battere.
Scendo godendomi tutti gli attimi e movimenti di questa semplice ma così importante operazione, mi giro verso l’interno dell’auto per prendere la mia borsetta dal sedile del passeggero, chiudo lo sportello, la luce interna dopo qualche secondo si spegne e mi ritrovo nel cono d’ombra della stradina laterale a circa 50 metri dalla strada provinciale dove le macchine passano più o meno veloci in ambo le direzioni.
Controllo di aver chiuso la macchina e ripongo le chiavi nella tasca interna della borsetta con la cerniera, non vorrei mai perderle, sarebbe un disastro! O forse no?!?!
Mi avvio camminando a piccoli pasi uno davanti all’altro per collaudare la mia andatura sculettante, voglio apparire il più femminile, sensuale e languida allo stesso tempo.
Pochi metri e uscirò dal con d’ombra, il mio cuore accelera, i rumori della strada si avvicinano, sto arrivando sotto il lampione dove finalmente sarò in piena vista e potrò mettere in mostra la mia mercanzia e soprattutto VENDERE il mio CORPO.
Il primo STEP è fatto, sono sotto al lampione, assumo una posizione di stallo mettendo leggermente di lato il fianco sinistro, e sollevando leggermente il ginocchio destro così da enfatizzare tutte le mie curve, osservo le macchine che passano sulla strada cercando qualche segno di reazione.
La mia nuova presenza incomincia a farsi notare, più di una macchina rallenta leggermente, per osservarmi meglio, adoro sentirmi scrutata e spero che riconoscano che sono una travestita molto femminile e soprattutto languida e vogliosa.
Qualcuno procede fino al distributore, entra così da poter invertire la marcia e tornare indietro per guardarmi meglio, immagino che non si aspettano che sia vestita così di classe e che forse ciò gli induca qualche dubbio sull’attività di meretricio che voglio praticare.
Per questo motivo decido di muovervi lentamente enfatizzando ogni gesto in modo che risulti il più provocante e sensuale possibile, fino ad arrivare a passarmi la lingua sulle labbra e a fare dei cenni di richiamo con il dito quando una macchina rallenta vistosamente per guardarmi bene.
Poi se si ferma mi porto il dito in bocca e lo succhio lascivamente incrociando le gambe, stringendo le chiappe e piegandomi leggermente in avanti per godermi appieno tutta la situazione.
Finalmente la strada esterna il suo interesse nei miei confronti, dopo avermi scrutata per bene durante un paio di passaggi un uomo sulla 50 a bordo di una vecchia macchina di grossa cilindrata si ferma vicino a me, apprezzo che mi faccia camminare un paio di metri per arrivare alla portiera, e mi compiaccio per la scelta strategica del luogo, fuori dalla strada e sufficientemente largo per permettermi di esibirmi ancheggiando e sculettando sotto al lampione.
Il finestrino scende, lui si sporge verso di esso, io mi inchino e appoggio la mano sul bordo della portiera, lo saluto e lui gentilmente contraccambia, mi chiede come mi chiamo, “Lucrezia Borgia”, cosa cerco, “un bel cazzo da succhiare e far godere per bene”, gli brillano gli occhi con un’espressione compiaciuta di chi pensa di aver fatto centro e mi risponde: “Invitante e cosa fai?” e qui finalmente posso di nuovo dire le mie splendide parole:” 20 di bocca con Ingoio, oppure 30 di culo inculata vigorosamente a pelo!”
Rimane colpito dalla mia sensuale ed eccitante franchezza, e risponde “Hai la camera?” “No tesoro ma ti porto in un luogo sicure dove facciamo quello che vuoi!”
“mi ecciti da impazzire, devi essere proprio una Gran Porca, Monta dai”
5 Il primo cliente gli dico che ho un vibratore in culo
Sono raggiante, finalmente il mio primo cliente dopo tanti anni, torno a vendere e godere del mio corpo e della mia profonda e perversa indole di Troia da Monta.
Infatti montando felice in macchina, alzo il ginocchio sinistro tenendolo alto mentre mi siedo sul sedile in modo da far si che il vestitino rosa risalga completamente fino all’inguine lasciando in bella vista a suo sguardo la mia coscia, piena, morbida e setosa e gli rispondo: “Tesoro non sono porca, sono proprio TROIA e mi piace il cazzo da impazzire!”
Chiudo lo sportello e lui senza staccarmi gli occhi di dosso e approfittando del cambio automatico appoggia delicatamente la mano destra sulla mia coscia e inizia ad accarezzarmi risalendo lentamente verso l’inguine con una pressione via via sempre più crescente, facendomi le solite domande e chiacchere di rito.
Di dove sei, come ti chiami, non ti ho mai visto, e finalmente “dove andiamo?” e così gli indico la strada per andare in una fitta macchia di cespugli dietro ad un cantiere edile fermo ormai da tempo.
Nei miei giri di perlustrazione è il luogo più appartato e sicuro che abbia trovato e per fortuna è piaciuto anche a lui, odio quando incominciano a lamentarsi che non si fidano che hanno paura e perdono concentrazione e tempo.
io penso invece che i luoghi migliori siano quelli più evidenti come il parcheggio di un centro commerciale quando è ancora aperto, nessuno si aspetta che qualcuno si fermi per farsi fare un pompino con ingoia da una cagna trav super infoiata.
Mi ha dato 50 euro, io gli ho dato il resto di 20, lui mi ha detto, “ uauuu hai proprio voglia di farti scopare!” “ Sii Tesoro mi tira il culo da morire, non lo senti?” sulle prime non ha capito, finchè nel silenzio della macchina ha sentito il ronzio sordo e profondo e gli sussurrato in un orecchio umettandolo per bene di saliva “ ho un vibratore doppio infilato su per il culo che mi sta facendo sbrodolare come una Cagna in Calore”.
“mio Dio, ma quanto sei TROIA?!?!”
A quelle parole, molto eccitante e gratificanti, non perdo altro tempo e visto che ero già in ginocchio sul sedile protesa verso di lui ho iniziato a slacciargli la cintura, aiutandolo ad abbassarsi quanto basta i pantaloni, per poi avvicinarmi al bordo degli slip mentre con la mano iniziavo a tastargli il pacco e l’asta.
Gli faccio sentire il mio alito caldo attraverso gli slip, l’asta inizia a reagire inturgidendosi un po’ e allungandosi avvicina la cappella al bordo degli Slip.
Questo è il momento fatidico, se avrà il cazzo pulito e profumato sarò la sua Geisha perché lo considero un segno di rispetto nei miei confronti, viceversa se gli puzza il cazzo so che potrei proprio incazzarmi perché allora vuol dire che sei un cialtrone test di cazzo, nemmeno la cortesia di andare in un bar e lavarti l’uccello? Ma te lo stacco a morsi e lo do in pasto alle pantegane pezzo di stronzo che non sei altro.
Scusate lo sfogo ma così vi è chiaro come dovete avvicinarvi a me.
Per fortuna i modi la maturità e molto probabilmente l’esperienza del mio occasionale cavaliere non hanno tradito le mie aspettative, è pulitissimo e profuma di borotalco.
Dal bordo degli slip ha fatto capolino una cappella poco più piccola di un uovo sodo, che prontamente, dolcemente ma inesorabilmente ho avvolto con le mie labbra rosse in modo da prenderla tutta in bocca risucchiandola, concentrandomi sulla punta fino al glande.
Inizio così un lento e caldo pompino, l’idea di essere stata pagata per questa prestazione mi eccita da impazzire e fa sì che mi ci dedichi con la massima dedizione, passione e professionalità, voglio farlo impazzire di voglia e farlo godere il più possibile, il suo copioso orgasmo sarà la mia gratificazione più appagante.
Aumento il ritmo e soprattutto inizio ad affondare sempre più per sentirmelo crescere in gola, sentire il maschio che ansima e apprezza il mio languido lavoretto mi gratifica, se poi mi parla facendomi i complimenti ancora meglio e ancor di più farò in modo dì farlo godere il più a lungo possibile.
Il suo cazzo si ingrossa e allunga sempre più, faccio ormai fatica a scendere fino alla base delle palle piantandomelo tutto in gola, ma mi sforzo, lo voglio sentire tutto e voglio che diventi duro come l’acciaio così poi me lo pianterà in culo per bene.
La mia mentre si concentra ancora di più su di lui e contemporaneamente sogno e non l’ora di prendermelo di girarmi, mettermi a cucchiaio affianco a lui sentirmelo infilare tutto in culo.
Lui ha gli occhi socchiusi, si sta godendo la mia bocca calda, ogni tanto mi mette una mano sulla testa e me lo spinge tutto in gola, è dolce non violento e poiché mi insulta divinamente dicendomi “Brava Troia prendilo tutto, me lo succhi da Dio, mi fai impazzire!!” mi dolce e voluttuoso assecondarlo e anzi prodigarmi per dargli il massimo del godimento.
In Breve incomincia ad ansimare sempre più, la voce gli si fa più calda e roca, incomincia a tremare, prima impercettibilmente e poi via via sempre più forte, avvisandomi che sta per venire.
Lo so lo ho capito perfettamente e qui mi piace dimostrare la profonda dedizione passione e piacere che provo ad andare fino in fondo.
Non mi stacco mai per finirlo con la mano e farlo sborrare all’aria, ma anzi lo succhio ancora più avidamente e cerco di capire quale sia la mia azione di labbra e bocca più eccitante per lui perché voglio che mi sborri in bocca, voglio sentirne il sapore la collosità e soprattutto berla tutta e pulirgli golosamente il cazzo di tutto il suo nettare divino.
Avrei voluto prendermelo in culo, ma io stessa godo mentalmente nel sentirlo allo spasimo e pronto ad esplodere nella mia calda bocca e quindi mi lascio andare per concludere con la sua copiosa venuta che orgogliosamente gli ho procurato.
Adoro i maschi che si lasciano andare godendo di un orgasmo liberatorio, schizzandomi in bocca mentre mugolano e si dimenano, io per contro faccio sì che lo sperma mi coli anche un po’ dagli angoli della bocca fino alla base per poi andare a riprendermela con la lingua succhiando lascivamente il nettare per poi riportarlo sulla cappella dalla quale e fuoriuscito e continuare questo splendido e saporito gioco perverso per qualche secondo fino a che lui non si è completamente scaricato e rilassato.
Intanto pur avendo bevuto felice parte dello sperma, ne tengo sempre un po’ in bocca per risalire, cercare il suo sguardo e fargli capire dalla mia espressione quanto sia felice di averlo fatto godere e quanto sia troia e golosa di sperma, passandomi lussuriosamente la lingua sulle labbra in modo da spalmarmela per bene.
Qui vi sono due categorie di maschi, quelli che si rivestono in fretta e furia ormai scaricati di tutta la loro libidine perversa e quindi vogliono fuggire e quelli invece profondamente porci che sono all’altezza della mia indole perversa e si soffermano a parlarmi con apprezzamenti dolci e volgari.
Alcuni, i più audaci e galanti, cercano la mia bocca e la mia lingua e mi baciano così da riprendersi parte del loro nettare, a questi poi lascio sempre il mio recapito perché sicuramente abbiamo tanto da darci vicendevolmente.
Se poi addirittura sono ancora turgidi o rispondono piano piano al richiamo del sesso per un secondo turno ancora meglio perché sicuramente finalmente mi inculeranno per bene per parecchi minuti facendomi finalmente godere di tutte le mie voglie perverse.
Vi sto parlando molto di me, del mio carattere, del mio sentirmi cagna e troia ninfomane, se siete intelligenti saprete farne tesoro e usare tutte queste informazioni per godervi appieno una vera vacca infoiata quale posso essere con la giusta compagnia, insomma potete fare un piccolo investimento, 20 di bocca 30 di culo per godervi una Vera Cagna Nostrana e avere un’amica da inculare per bene ogni qual volta ne avrete voglia.
So che li fuori, di sicuro esiste un maschio maturo, galante, pulito, ben dotato, aperto mentalmente voglioso di apprezzare e godere del mio corpo e soprattutto della mia indole di TROIA NINFOMANE felice di condurmi sulla via della perdizione totale in una carambola di esperienze sessuali sempre più forti. DOBBIAMO SOLO TROVARCI e vivere liberamente e lussuriosamente tutto ciò.
Comunque mi sono goduta pienamente la mia prima marchetta serale, ci siamo lentamente ricomposti, mi ha baciato dolcemente sulla guancia, ha voluto sentire nuovamente il ronzio del vibratore, si anche offerto di toccarmi e farmi venire, ma gentilmente gli ho spiegato che preferivo stare ancora sulla corda nella speranza nell’arco della serata di trovare un grosso cazzo capace di riempirmi per bene.
Mi ha fatto i complimenti dicendomi che di sicuro avrei trovato soddisfazione perché una troia cosi calda e vogliosa non l’aveva mai incontrata.
In cuor mio e nella mia mente ormai la voglia di farmi inculare era insopportabile mi sarei fatta un itera squadra di calcio se avessi potuto, non vedevo l’ora di tornare sulla strada e continuare a prostituirmi.
Mi ha riportato sotto il lampione, il posto era ancora disponibile la ragazza che avevo visto ad inizio serata non era più tornata evidentemente, tanto meglio per tutta la notte mi sarei goduta il mio posto per fare la PUTTANA.
6 Il Rumeno
Una volta scesa ho ripreso ad ancheggiare lentamente avanti e indietro, mi sono sistemata i capelli con la spazzola, in macchina mi ero già sistemata il rossetto ma ho voluto caricarne ancora un poco per assaporare ancora meglio il delizioso sapore di rossetto misto sperma.
Le macchine hanno ripreso a rallentare gradendo la mia presenza, la brezza finalmente rinfrescava un po’ di più e ormai la mezzanotte era passata, il lampione mi illuminava perfettamente e mi sentivo felice di essere lì a Prostituirmi, l’idea di vendere il mio corpo per dispensare piacere con grande passione mi piace da impazzire, gratifica la mia indole perversa e sono felice dopo tutti questi anni di inutile repressione di aver finalmente ripreso a farlo.
Arriva veloce una vecchia BMW scura, rallenta vistosamente al limite dell’aderenza e riesce a colo ad infilarsi nella stradina parallela dove mi sono piazzata.
Mi infastidisce perché così facendo ha sollevato un polverone pazzesco, comunque è già fermo vicino a me con il finestrino abbassato e ha una gran fretta di sapere quanto voglio.
Alla mia solita espressione dei prezzi risponde che ne ha solo 20 ma conclude: “dai Troia di sicuro il mio cazzo ti piacerà e vedrai che ti inculo” questa affermazione mi ha fatto perdere ogni remora e decisa sono salita in macchina, lui si è subito aperto la cerniera dei jeans e mi fatto vedere, ancora prima di partire, una grossa cappella turgida, era già eccitato il porco e aveva fretta, tanta fretta.
Infatti è ripartito ma si è subito infilato nella stradina in ombra li vicino andando a parcheggiare davanti alla mia macchina.
Dai Troia succhiamelo qua, fammi sentire quanto sei brava.
Finalmente un maschio cazzuto che usa correntemente la parola TROIA che tanto mi eccita perché mi identifica perfettamente.
Mi dà i 20 euro che infilo in borsetta, sono a 50, pochi ma buoni.
Mentre mi sistemo sul sedile per poterlo succhiare comodamente lui si cala fino alle ginocchia jeans e boxer nero, prende una salvietta umidificata dalla tasca della portiera e si pulisce la cappella bella dura e rossa e il glande e mi incita:” dai TROIA prendilo tutto in bocca guarda che bel cazzo che ho per te stasera.
Se lo prende con la mano alla base in modo da farlo sembrare il più lungo possibile, purtroppo è bello grosso ma non particolarmente lungo, al massimo 12 o 13 cm, peccato penso non me lo pianterà in culo.
Mi chino su di lui e lo prendo subito tutto in bocca, lui mi spinge giù fino in fondo, non mi crea nessun problema visto che è corto e lui sembra gradire molto questa cosa così lo lascio fare, finiremo presto.
Mi scopa in bocca come un ossesso, non ha grazie ne classe, solo voglia di sborrare in fretta e io lo incito prodigandomi con passione e professionalità.
Mi insulta, dice che ho una splendida bocca che vuole incularmi e che di sicuro lo voglio anche io, si stacca da me e scende veloce dalla macchina tenendosi i pantaloni a mezz’asta.
Viene dalla mia parte apre la portiera mi prende un braccio, non è violento ma risoluto, “dai Troia smonta che ti inculo per bene qua subito.”
Lo assecondo scendo apro la borsetta e tiro fuori un preservativo, si lamenta di ciò, “Tesoro per 20 mi inculi col guanto” non mi fido, lui accetta glielo infilo usando la mia bocca come una pompa aspirante, in fondo e grosso e duro non dovrebbe essere male.
Mi tiro su mi gira, mi fa appoggiare sulla portira al limite del parabrezza, mi rende la gamba destra e mi fa appoggiare il ginocchio sul cofano, mi sento come un d fenicottero con il culo sporgente e pronta per essere finalmente inculata.
Lo aiuto scostandomi di lato gli slip, il vibratore e ancora felicemente impiantato profondamente nel mio culo, ho paura che si accorga della cordicella e allora me la spingo dentro, appena in tempo si appoggia con la cappella alla mia rosellina, mi riempio due dita di saliva e accarezzo entrambi, rosellina anale e cappella.
Inizia a spingere io di rimando protendo e spingo il culo indietro, voglio sentirmelo entrare, adoro i primi attimi in cui senti che ti penetrano che violano la tua intimità che prima resiste e poi superato l’anello anale si apre come un fiore.
Rantolo di piacere” siii dammelo tutto fammelo sentire per bene, Inculami forte” non si fa pregare, le mie parole lo eccitano mi prende per i fianchi e inizia a sbattermi forte, con colpi vigorosi, vuole farmelo sentire tutto in culo, sbattendomi le palle sulle chiappe, peccato sia cosi corto, ma voglio godermelo tutto il piùù possibile.
Si muove veloce, violento, forte, sono felice di avere anche il mio vibratore che nonostante siano già due ore che vibra nel mio culo continua a fare il suo splendido servizio.
Lui accelera il passo, mi insulta ancora più forte, spro non ci sia nessuno li vicino, i rumori e le parole sono inequivocabili, la cosa mi eccita mi piace, immagino vi siano dei guardoni oltre i cespugli che con il cazzo in mano si godono la scena e magari dopo verranno a sborrarmi in bocca.
Mi sta squassando tutta e mi piace da impazzire, rimpiango quasi che abbia il preservativo, penso di toglierglielo e di farmi riempire tutta, sto perdendo la testa e mi piace da impazzire la cosa, mi muovo per farlo e lui ormai alla fine estrae il suo cazzo sfila veloce il preservativo e inizia a schizzarmi sule cosce, voglio girarmi inchinarmi per prenderglielo in bocca ma niente lui continua, lo supplico, rimettimelo dentro, lo vogliooo, niente continua con altri tre o quattro fiotti copiosi a inondarmi la chiappa.
Sono frustata, delusa, ancor più infoiata e vogliosa di sperma in culo, sto sbavando di desiderio come una cagna in calore, non ho più alcun ritegno.
Con le dita della mano destra cerco lo sperma sparso sulla mia chiappa, lo racimolo con attenzione, me lo porto alla bocca e mi succhio avida le dita.
Poi ne cerco ancora e mi penetro l’ano per depositare il suo nettare, sono slabbrata, umida e finalmente sento lo sperma dentro di me, ma è poco, ne desidero molto di piu!
Voglio sentirmi colare, voglio tremare di piacere mentre un’ondata di sperma caldo mi riempie il culo e poi voglio essere di nuovo inculata vigorosamente, ma è solo una fantasia e ma resto li inappagata.
Lui si riveste veloce, gira intorno alla macchina e rimontando mi saluta dicendomi “ciao bella Troia, hai visto che ti ho spaccato il culo!”
Magari invece mi hai lasciato a metà strada infoiata e vogliosa più che mai, continuo per qualche minuto a raccogliere con attenzione e ricercare gli ultimi residui di sperma per poi succhiarla e leccarla dalle mie dita con la lingua cercando anche il minimo residuo, sa di buono, di sesso, di desiderio è poco asprigno, bianco candido, il porco si sega sovente, il suo sperma è fresco e tutti questi pensieri mi rendono ancor più vogliosa e golosa.
Mi sistemo gli slip, controllo che il mio clitoride sia sempre ben ripiegato indietro e sento che ho gocciolato talmente tanto che ho gli slip completamente fradici di umori spermatici, mi piace e godo all’idea che sotto sono proprio come una vera femmina a cui cola la fica dall’eccitazione spasmodica che ha.
Non penso nemmeno ad estrarre la cordicella di sicurezza, mi lascio tutto dentro e ritorno sotto al lampione, ho assolutamente bisogno di continuare a battere e trovare piena soddisfazione per le mie voglie.
Riprende la giostra delle macchine che passano, mi muovo sempre più languidamente, sorrido, ammicco cerco di adescare in tutti i modi, intanto il vibratore continua a vibrarmi nelle viscere dandomi un sottile piacere e cammino con andatura flessuosa per cercare di muovere il più possibile i muscoli anali e i fianchi, mi appoggio al lampione provo varie posizioni, arrivo addirittura piegarmi a 90 gradi e a spingere o meglio far rimbalzare il culo contro il lampione.
Questa attività ginnica mi fa capire quanto ormai sia bagnata anche dentro, ho la sensazione che quasi mi balli dentro da quanto è libero di muoversi nelle mie viscere procurandomi splendide sensazioni di piacere.
Passano i minuti, si ferma un Cialtrone e per tagliare corto gli sparo 100 in camera, così se ne va senza tanti ripensamenti, è il modo migliore per far sloggiare i tipi che non mi piacciono per nulla.
Riprendo con ammiccamenti, baci sfumati, mi succhio il dito in modo lascivo, lo faccio per invogliare qualche bel porco a decidersi ma soprattutto perché mi sento proprio vogliosa e infoiata e la cosa mi piace da impazzire.
7 il Radar di A69 funziona vado dal camionista al Lido di Dante
Poi mi viene l’idea di guardare A69, avevo messo anche un last minute, ci sono un paio di risposte, mi affretto a rilanciare l’invito e confermare la mia disponibilità, subito risponde Giuseppe, un giovane camionista.
È al lido di Dante con la motrice, fra poche ore dovrà riagganciare il semirimorchio e partire, ha voglia, gli piacciono molto le mie foto e il mio racconto “Lucrezia follie a Brescia” lo ha super eccitato. (lo consiglio anche a voi cari lettori e aspetto i vostri commenti).
Gli mando il mio cellulare e subito mi chiama, è giovane un po timido, la cosa mi rassicura, mi chiede di aggiungerlo al Lido di Dante dove ha parcheggiato, la cosa mi eccita, già mi immagino io che salgo sulla cabina mettendo in bella mostra cosce e culo mentre la brezza fa svolazzare il mio vestitino rosa che si muove come un sipario su un laido palcoscenico di lussuria.
Lo voglio raggiungere, subito, ho voglia di farmi montare per bene da un camionista nella cabina del suo bestione, le vere troie fanno questo e anche molto di più e io mi sento sempre più felicemente una laida Puttana.
In circa 20 minuti raggiungo il lido di Dante, ho avuto un attimo di paura perché lungo la strada vi era una pattuglia di carabinieri che fermava le macchine, appena li ho visti mi sono infilata nel distributore perché davanti a me non vi era nessuna macchina così ho aspettato che arrivassero delle auto per accodarmici, infatti il primo della fila è stato fermato.
Così con il cuore in gola e il vibratore nel culo sono andata all’appuntamento con il camionista allupato.
Al Lido di Dante ho subito individuato il parcheggio e la sua motrice bianca piena di luci e cromature aggiuntive, ci siamo fatti un lampeggio di fari per conferma, gli sono passato davanti e invece di fermarmi vicino ho deciso di andare 50 metri più in là così da poter fare una languida ed esibizionistica passeggiata davanti a lui per raggiungerlo.
Con calma ed estrema flessuosità sono scesa dall’auto mi sono sistemata i capelli e il vestitino, ho preso la mia borsetta e guardandolo mi sono avviata verso di lui, ad ogni passo mi ripetevo mentalmente, speriamo che abbia un bel cazzone e che mi inculi vigorosamente alla pecorina.
Mentre mi avvicinavo mi sono accorta che vi era una coppia di 50nni circa che stava portando a spasso il cane, lei mi osservava arcigna, lui sono convinta fosse fortemente intrigato dalla mia vista tanto che lascio il guinzaglio lasco in odo che il cane si avvicinasse per annusarmi.
Io mi sono fermata e stando di traverso, in quanto io ero più avanti a loro, mi sono chinata senza piegare le gambe per accarezzare questo bel cagnolino, con il chiaro intento di mettere in bella mostra fino al limite della decenza le mie cosce, sia alla coppia che al camionista.
Naturalmente i maschi si sono goduti tutta la scena mentre la signora ha subito richiamato il cane e riavvolto il guinzaglio, io mi sono tranquillamente rialzata e con voce suadente ho augurato, “Buona Serata”.
Lui ha subito ringraziato e il camionista mi ha sfoderato uno sguardo più che compiaciuto e di sicuro eccitato.
Ho continuato la mia camminata, fino al limite degli scalini della cabina, caspita questo Scania era davvero alto e in particolar modo inforcare il primo scalina mi avrebbe scosciata per bene, infatti appena ho alzato la gamba destra ho realizzato quanto stimolante fosse l’effetto di spinta interna verso l’alto del vibratore e mi sono ritrovata a venire in un piccolo orgasmo che mi ha fatto vacillare e tremare di piacere culminato nell’attimo in cui ho stretto i muscoli per staccare l’altro piede da terra.
Intanto il mio baldo camionista aprendo la portiera mi ha colto nell’attimo in cui mugolavo ansimando, mi ha preso una mano e mi ha tirata su quasi di peso, proferendo “ Ciaoo, ma che fai? Stai già Godendo?”
Sarà stata la tensione sessuale della serata, l’eccitazione spasmodica, le nuove sensazioni, sta di fatto che si avevo avuto un piccolo intenso e bagnato orgasmo, il mio clitoride morbidamente ripiegato indietro senza inturgidimento, ormai raro per me, aveva sbrodolato proprio come una femmina super eccitata.
Tutto queste piccole sensazioni, mi confermano e convincono di quanto sia forte e predominante in me la natura di languida e lussuriosa femmina, predisposta a tutti i piaceri e giochi sessuali.
Mi sono seduta sul sedile del passeggero, senza parlare lo fissavo negli occhi assaporandomi gli attimi appena vissuti consapevole che era solo l’inizio.
“Sei davvero molto femminile, ed eccitante, non vedo l’ora di scoparti!” a queste parole mi sono subito ripresa, non perdiamo altro tempo, si è alzato in piedi, la cabina era davvero grande, alta e aveva anche un bel lettino dietro ai sedili.
Io stando seduto ero proprio all’altezza giusta, gli ho abbassato i pantaloncini corti e anche i boxer bianchi, profuma di sapone, divino, bel cazzo lungo almeno 18 centimetri ma ha zucchina sottile con una cappella a punta, accidenti quanto lo avrei voluto così lungo ma anche bello grosso.
Non ho fatto trasparire la mia mezza delusione anzi mi sono languidamente dedicata a lui insalivandolo per bene con la lingua per fargli un pompino il più bagnato e dolce possibile, cosa che ha immediatamente e chiaramente apprezzato.
Dopo pochi secondi mi ha staccato la testa supplicandomi “rallenta Amore, mi stai facendo venire subito, hai una bocca da paura!” “Grazie tesoro, mi piace da impazzire fare Pompini bagnati”
“Mettimi un preservativo e girati, che ti voglio inculare per Bene” come potevo non ubbidire, ho preso un preservativo dalla borsetta, con la mia tecnica a risucchio glielo ho infilato per bene prendendomelo tutto in gola fino all’attaccatura delle palle, al limite dei conati di vomito.
E Poi sono risalita lentamente guardandolo fisso in viso dal basso verso l’alto, per dagli l’espressione di me più porca e vogliosa possibile, aspirando un lungo sospiro appena mi sono liberata la gola.
Mi sono diretta verso il lettino e stando tra i due sedili mi sono posizionata a Pecorina, inarcando per bene la schiena in modo da protendere il mio culo più in alto possibile, ho allargato le gambe in modo che lui potesse posizionarsi dietro di me al centro, preciso, alla giusta altezza e ho aspettato l’attimo sublime della penetrazione.
Lui mi ha appoggiato la punta, sembrava un paletto di legno, rigidissimo e dritto come uno spillo, è entrato lentamente per un centimetro, gli ho detto: “prendimi per i fianchi e inculami vigorosamente”.
Non si è fatto pregare, due forti mani si sono appoggiate e mi hanno stretto per bene ed è partita subito la spinta, potente, anzi dirrompente, fino in fondo, fino alle palle, DIVINOOOO.
Ho iniziato subito a muovermi in sintonia con lui per far correre il mio culo sulla sua asta rigida, spingendo forte indietro e aumentare la violenza con la quale mi stava inculando, continuando a mugolare di piacere e a dire” sii, sii, dammelo tutto, spaccami, ti prego sfondami il culo, lo Voglio” e lui di rimando “prendilo tutto Troia, ti spacco lurida Puttana”
Purtroppo anche se per me era davvero stupendo sentirmi montare così selvaggiamente e profondamente, è durato pochi minuti e se ne è venuto grugnendo e ansimando. Ormai esausto si è ammosciato molto rapidamente ed scivolato fuori come niente, lasciandomi per l’ennesima volta più allupata ed eccitata di prima.
Ecco perché continuo a dirvi che sono TROIA, un cazzo solo non mi Basterà Mai!
Ero così allupata che gli ho sfilato il preservativo e tenendolo ben saldo con la mano sinistra in modo da non spargere in giro il suo nettare, prima gli ho ripulito il cazzo con la bocca e la lingua facendogli un bagno di saliva che ho risucchiato avidamente e poi sotto il suo sguardo allibito, mi sono portata alla bocca il preservativo e mi sono riversata tutto il suo gustoso contenuto sulla lingua in modo che mi scivolasse lentamente in gola, ingoiandola golosamente Tutta.
Ma tutti queste mie azioni perverse non hanno minimamente appagato le mie voglie, anzi avevo addirittura mal di testa ormai dal martellante desiderio di godere veramente.
La mia mente era intorpidita e tutti i complimenti e apprezzamenti del camionista mi arrivavano lontani, volevo tornare al più presto sulla strada a battere, si stava facendo tardi e non avevo ancora trovato soddisfazione, se non nel fatto di essere felice e sempre più convita che adoro Prostituirmi.
Sono scesa lentamente e cautamente non volevo assolutamente rischiare una storta che avrebbe interrotto malamente la serata, incurante di possibili ma poco probabili sguardi, mi alzata completamente il vestitino e mi sono sistemata i collant, riposizionato in modo adeguato il mio clitoride, massaggiato un attimo per leccarmi le dite intrise dei miei umori, adoro il mio sapore dolce e il profumo inconfondibile.
Ho fatto risalire la guaina slip in modo da fissare nuovamente per bene i miei piccoli genitali e avere un ventre piatto perfetto e femminile che desidero più di ogni altra cosa, oltre a fianchi larghi seno prosperoso, labbra carnose e zigomi pronunciati.
Le idee di come voglio il mio corpo le ho molto chiare e prevedono una serie di interventi radicali e irreversibili, compresa quella di cambio di sesso, ma questo è tutto un altro aspetto che espliciterò in un altro scritto.
8 Torno indietro mi fermo al Bar I 3 amici
Risistematami, sono montata in auto per tornare sul mio luogo di lavoro, ormai erano le 2 di notte, vi era ancora traffico per fortuna, anche se un po’ meno di quando ero partita.
Così istintivamente mentre guidavo mi sono messa a guardare anche i bar e i locali lungo la strada per capire quanta gente vi fosse, e anche quante puttane e trans fossero rimaste fuori a battere, per fortuna mi sembravano ancora tutte fuori, ottimo segno.
Passando davanti ad un bar sulla strada interna di Savio, che già conoscevo perché altre volte vi avevo visto a tarda ora qualche ragazza squillo che si rifocillava, vidi che era quasi vuoto, al banco due avventori isolati e fuori sul terrazzino rialzato 3 giovani seduti allo stesso tavolino a parlare tra loro.
Subito mi è scattata la voglia di fermarmi e provare un approccio con la scusa di prendermi un caffè per rinvigorirmi.
Così mi sono girata poco più avanti passata davanti lentamente in modo da farmi notare, rigirata poco oltre e mi sono fermata proprio lì davanti a pochissimi metri dai ragazzi.
Come al solito sono scesa misurando i miei movimenti in modo da esibirmi al meglio della troiaggine lussuriosa, ho salito i 4 scalini e sorridendo verso di loro che naturalmente avevano gli occhi fissi su di me, ho attraversato il terrazzino e sono entrata nel bar andandomi a sedere di sbieco e con sola una coscia sullo sgabello alto in modo che il vestitino si alzasse ancora un poco mettendo in evidenza lo stacco di cosca e il tacco alto.
Gli sguardi, a parte quello del barista, probabilmente avvezzo a questo tipo di fauna, erano tutti su di me e chissà come mai ne ero proprio contenta e gratificata.
I tre ragazzi stavano facendo commenti tra di loro, ne captavo qualche parola qua e là, era chiaro che erano commenti, anche sarcastici sulla mia persona.
Intanto con voce effemminata, di solito non mi viene mai, ho chiesto un caffè e atteso tirando fuori lo specchietto per guardare sotto la luce vivida come ero conciata in viso, neanche male, pensavo peggio.
Il barista mi ha allungato il caffe, e quando ho fatto il gesto di estrarre il borsellino dalla borsetta per pagare, il cliente appoggiato al banco che avevo ad un paio di metri mi detto: “ offro io Bella, scusi posso non so come si chiama, posso dirle Bella?” io “ Grazie, mi chiamo Lucrezia Borgia”
Lui “La cortigiana dei Veleni!” io “O sii, anche a me rimane l’amaro in bocca spesso” che laida ma splendida battuta allusiva.
Attimo di silenzio, e poi sorrisini e risatine da parte di tutti, barista compreso, che mi ha chiesto: “la serata come è andata?” e io “Tanti cazzi, ma veloci e poco appaganti, ho ancora una voglia che vi farei tutti!”
Di nuovo silenzio totale, certo che sono proprio spudorata, ma intanto il tipo che avevo affianco si stava già avvicinando, mentre io dopo aver bevuto il caffè mi sono rimessa con dovizia e precisione il rossetto a lunga tenuta, in modo da accentuare le dimensioni delle mie labbra, voglio che si capisca che ho una calda bocca da pompinara golosa.
Proprio in quel momento uno dei ragazzi rispondeva ai suoi amici con voce più forte: “ma non vi siete accorti che è un Frocio!” il tono era inequivocabilmente sprezzante e questo proprio non mi andava a genio, ho riposto rossetto e specchietto in borsetta e lentamente, un po’ incazzata, mi solo alzata andando verso i ragazzi, mentre il tipo che mi aveva offerto il caffè e il barista mi osservavano per vedere cosà avrei combinato.
Due dei ragazzi mi guardavano avvicinarsi, mentre il terzo che molto probabilmente era l’autore dell’affermazione sprezzante non mi cagava nemmeno di striscio.
Quando sono arrivata al tavolino mi sono piegata, ho appoggiato le mani sul bordo dello stesso afferrandolo bene e mentre gli davo una bella scrollata facendo oscillare pericolosamente le tre birre quasi vuote, ho proferito con tono fermo: “tesoro sveglia, Frocia caso mai, non frocio, visto che sono vestita da Femmina” breve pausa ”Si preciso nei tuoi giudizi sprezzanti mentre in cuor tuo sbavi al pensiero che te lo succhi per Bene!”
Lui è rimasto a bocca aperta, forse grazie anche alla mia corporatura non di certo esile e gli amici compreso cliente e barista sono scoppiati a ridere e il tipo del caffè esclamava: “io me lo farei succhiare subito da te”.
Allora mi sono girata verso di lui, ho lanciato dietro la schiena la borsetta con un gesto molto sbarazzino e con passo veloce sono andata verso di lui dicendogli “finalmente un maschio che sa cosa gli piace, andiamo in bagno che ti faccio un pompino da RE” lo ho raggiunto, preso per mano e baciandogli la guancia gli ho sussurrato, se poi me lo metti anche in culo mi fai felice” e me lo sono letteralmente tirato dietro verso il bagno.
Devo dire che non ho pensato nemmeno un secondo se il barista era d’accordo oppure no che usassi il suo bagno per un laido incontro e il mio cavaliere dopo due passi già non si faceva tirare più ma procedeva spedito con me.
Ci siamo infilati nel bagno dei maschi, lui mi ha detto; “aspetta che me lo risciacquo” e così ha fatto mentre io entravo nel bagno, per fortuna quasi pulito e dopo aver ripassato la tavoletta del water con la carta igienica mi ci sono seduta sopra osservando come buffamente mi si stava avvicinando a piccoli passi, causa i calzoni e slip calati, tenendosi il cazzo ancora moscio in mano.
Mi sembrava un bambino che va dalla manna per farsi consolare dopo essere caduto in bicicletta, vieni tesoro che ora ti faccio passare tutta la bua.
Mi sono dovuta inchinare lo stesso in avanti per poterglielo prendere in bocca, non era troppo alto, ma l’arnese prometteva bene e stava già rispondendo alle mie stimolazioni inturgidendosi, mentre lui continuava a tenerselo fisso alla base dei testicoli, inarcando la schiena con lo sguardo verso l’alto a occhi socchiusi rantolando di piacere.
Tutti questi segnali mi gratificano e quindi me sono fregata che la porta fosse rimasta aperta, era chiusa sia pur non a chiave quella dell’antibagno e se qualcuno fosse entrato? Tanto meglio si sarebbe goduto una splendida scena porno dal vivo.
Mi sono scatenata, sono andata su e giù succhiando come un’idrovora, insalivandolo per bene per farlo scorrere bello bagnato lungo tutto il palato, lappandolo avida con la lingua e infatti in 3 minuti mi ha urlato: “cazzo mi fai venireee, vengooo!” e mi ha scaricato 3 potenti getti di sperma in bocca che ho ingoiato avida e felice.
Ne ha fatta davvero tanta, un ingoio bello pieno, corposo saporito, da manuale della puttana perfetta e infatti lui era al settimo, si chinato verso di me e mi ha baciato dolcemente sulla punta delle labbra dicendomi “ il più bel pompino della mia vita, grazie amore” e poi” vieni di la che ti offro da bere, ho bisogno di qualche cosa di forte” e con fare incerto ma felice si è sistemato i pantaloni ed è uscito.
Io sono scattata subito dietro di lui, non volevo pulirmi o sistemarmi il rossetto, anzi mi sono essa un dito, con la mia bell’unghia smaltata viola metallizzato, tutto in bocca e appena fuori dal bagno quando sono entrata nel campo visivo degli astanti me lo sono leccato e succhiato lascivamente, sussurrando: “Allora chi è il prossimo che vuole un bel Pompino?”.
Il mio felice maschione appena soddisfatto, ha ribadito la mia grande capacità e maestria, e allora il barista si è rivolto ai tre giovani dicendo, “ragazzi, se non andate voi…. Ci vado io!” questi, spavaldi facevano i superiori, ignorando ogni lusinga e apprezzamento.
Ormai per me era una sfida e mi sarei fatta tutti pur di arrivare a farli sbavare di desiderio e farmi inculare da loro tre, magari tutti assieme.
E Così ho fatto un pompino da manuale anche al barista, che alla fine mi ha tenuto la testa fissa mentre mi scopava come un forsennato in bocca insultandomi per bene, ma al momento di venire si è staccato ed è corso a sborrare nel lavandino, contento lui, contenti tutti.
Ritornata di là sono andata a sedermi affianco ai ragazzi in modo anche da stuzzicarli anche visivamente mostrando loro cosce e culo, godendomi la brezza e un po’ di riposo. Ma il mio chiodo fisso era sempre quello di farmeli tutti e tre.
Abbiamo scambiato qualche schermaglia, mi snobbavano ma non se ne andavano, chiaro segno che gli tirava l’uccello, dovevo solo trovare la giusta leva psicologica per entrargli ne cervello e farli capitolare, o meglio venirmi in bocca e in culo.
Il mio primo cavaliere mi ha offerta nuovamente da bere e poi si è congedato, non prima di essersi preso il numero di cellulare, chissà perché. Poi dopo poco il barista ci ha avviasato che ormai erano le 4 e chiudeva, e è li che mi è venuta l’illuminazione.
Questi tre baldi giovani hanno paura delle chiacchere di paese, vuoi vedere che se gli propongo di salutarci per incontrarci poi dopo in un altro luogo appartato vengono subito come api sul miele?
E così ho fatto, facendomi sentire dal Barista ho detto a voce alta:” Be ragazzi, vi saluto torno a battere, ho ancora voglia di cazzo e visto che voi non me lo date, vado a cercarmelo sulla strada, Ciao Ciao” ma poi sottovoce gli ho detto: “vi aspetto al parcheggio del Discount in fondo al paese fra 10 minuti.” Mi sono girata e sono partita senza osservare o cercare segni di consenso.
Sculettando languidamente sono salita in macchina e sono partita.
Dentro di me però speravo con tutta me stessa di aver fatto centro, di vederli arrivare nel parcheggio di lì a poco, be in ogni caso avevo fatto tutto il possibile per irretirli, in caso contrario sarei tornata a prostituirmi nella speranza di riuscire a trovare altri cazzi vogliosi di possedermi, riempirmi e farmi finalmente godere.
Con tutti questi pensieri e pulsioni mi sono diretta al parcheggio del discount in fondo al paese, il cancello è sempre aperto, i lampioni illumina quasi tutti i punti, ma appena dietro l’ingresso vi è un cono d’ombra e mi sono parcheggiata li.
Intaanto il vibratore ormai in funzione da parecchio tempo si è fermato, pile scariche, ok era il momento di recuperarlo, sono scesa, andata dietro la macchina mettendomi il più in ombra possibile, mi sono abbasata la guaina slip e con le dite mi sono frugata l’ano in cerca della coricella, cavolo non la trovavo, evidentemente le due penetrazioni subite l’aveva spinta più internamente, ma doveva essere da qualche parte.
Dopo un po ho iniziato a preoccuparmi, e se non la trovavo come avrei fatto ad estrarmelo ora che molto oltre la curva del retto, cazzo mi tocca andare al pronto soccorso o provo a vedere se domani o nei prossimi giorni riesco ad espellerlo?
Con tutti questi pensieri in testa finalmente con la punta del dito ho sentito la cordicella, eccola, prendila, tirala piano verso l’esterno, ok il più è fatto, ora afferrala bene, piegati in avanti a gambe larghe e genuflesse e inizia a tirare mentre mi piego su e giù lentamente per aiutare con spinte anali la sua fuoriuscita.
Anche questa operazione ha il suo fascino perverso in particolar modo l’attimo in cui devo forzarlo per fare la curva, che la cordicella è tesa allo spasimo e mi tira il culo da matti e l’attimo in cui la parte più grossa del vibratore arriva all’anello anale e io devo spingere e tirare per forzare il passaggio aprendomi il culo per bene.
Infatti il mio clitoride in questi frangenti riprende a gocciolare ed è estremamente sensibile sulla punta, a mi sono sforzata di non toccarmi per non venire, confidavo ancora nei tre baldi giovani.
Poi quando è completamente fuori mi tremano le gambe ma mi rilasso, lo controllo, non ci sono tracce di sangue, ottimo non mi sono fatta nessuna lacerazione e in compenso è tutto ricoperto di muco scivoloso, non so da dove arrivi, ma mi eccita pensare che sia la mia fica anale che si bagna e lubrifica per bene per l’eccitazione e la libidine dei momenti vissuti.
Lo pulisco con le salviette umidificata e lo metto in borsetta, tra l’altro non sporco mai dove passo, sia per una forma di educazione e soprattutto di rispetto verso glia latri e l’ambiente, peccato che anche le altre non la pensino così.
Sono passati più di dieci minuti, purtroppo nessun trio di amici è arrivato, cavolo ci avrei giurato e soprattutto sperato, che splendido ritorno sul marciapiede, tanti cazzi ma nessuno che mi abbia veramente soddisfatta, mi toccherà soddisfarmi con il mio magic wand in camera.
9 Sto impazzendo di voglia mi chino sul paracarro
non sono ancora rientrata in macchina, ormai sono alla soglia dei venti minuti, intanto a lato del parcheggio vedo un vecchio paracarro di pietra ancora ben piantato nel terreno, quelli da 30 per 30 cm alti almeno un metro retaggio dell’era fascista, mi avvicino e mi viene naturale piegarmi a 90° gradi appoggiare la pancia sulla sommità, allargare le gambe e mettermi le mani sul culo per allargarmi le chiappe pensando e sognando quando sia magnifica questa posizione per farsi inculare e contemporaneamente succhiare un bel cazzo.
Sono li così oscenamente esposta da pochi secondi che due fari entrano nel parcheggio e svoltando mi illuminano in pieno, cazzo chi è? carabinieri, polizia la guardia giurata che controlla il discount?
Di sicuro mi ha vista in pieno e ha colto la mia laida posizione e le mie voglie perverse.
Si fermano poco oltre, la macchina ora e spenta, una voce seguita da altre due proferisce, “ma sei Frocia allo spasimo, anche i paracarri vuoi farti!” dio sono loro, sono venuti mi rimonta subito la voglia a mille e con voce il più effemminata possibile dico” Ciaooo, ma quanto ci avete messo, stavo per tornare a fare marchette al mio posto, allora lo volete fare un giro di bocca e di culo?”
“Se venivate subito vi facevo gratis come al bar, ma ora sono 20 di bocca o 30 di culo, tutto con sborrata libera”
Cazzoni mi avete fatto aspettare, adesso per avere la mia libidine a mille mi dovete pagare.
Il più snob non batte ciglio tira fuori due banconote da 50 e me li porge dicendomi” voglio proprio vedere chi cede per primo”
gli sono andata subito incontro, incasso e lui, che tanto mi aveva snobbato ha già il cazzo in mano, il porco.
Mi ha preso per un braccio e riportata al paracarro dicendomi: “Rimettiti come prima troia così ti facciamo tutti e tre”
Finalmente mi avrebbero violentata per bene, mi sono subito piegata, appoggiata e con le mani spostato gli slip, allargata le chiappe mentre spalancando oscenamente la bocca saettavo la lingua in attesa di sentirmelo sia in bocca che in culo.
Lo spavaldo me lo ha ficcato in bocca rudemente, ma ero felice in ogni caso e subito dopo è arrivato anche quello in culo e finalmente era grosso, duro e bello lungo, ho constatato poi che era il più dotato dei tre e anche il più resistente perché mi ha squassato per bene e a lungo.
Pur Avendo un cazzo che mi stantuffava il culo, tenendomi per i fianchi, un altro in bocca che mi costringeva a respirare con il naso, mi sono messa a cercare il terzo cazzo mancante, ma quanto sono Troia?
Finché lo ho trovato, già rigido lungo ma meno grosso, in compenso completamente scappellato così da sembrarmi una pallina di gelato da slappare golosamente con la lingua, mi prodigo con tutta me stessa per dare e finalmente ricevere piacere.
Si alternano nella mia bocca e provo a prenderli anche contemporaneamente ma non ci riesco e quindi continuo l’alternanza mentre dietro mi sbatte senza sosta alterando il ritmo e quando mi dà le scariche veloci me lo sbatte proprio fino in fondo, nessuno di loro ha il preservativo, ho paura ma ne sono completamente partita e voglio farmi riempire contemporaneamente sia in bocca che in culo di caldo sperma.
Andiamo avanti, perdo la cognizione del tempo, non propongo scambi di posizione e loro sembrano contenti di procedere così, io cerco di girarmi un poco in modo da portare lo spigolo del paracarro quadrato al mio inguine così che possa strusciarvi sopra il mio clitoride ripiegato indietro, si non mi sono tolta gli slip, li ho scostati di lato mi sento ancora più troia a farmi inculare così.
Ottimo ho trovato la posizione ideale, ora tutti i posti sensibile e strategici del mio corpo, sono riempiti, stantuffati e stimolati a dovere.
Finalmente Godo come un’ossessa, sono una cagna Felice,
Ci è voluta tutta la notte per arrivare a questo, ma ne è valsa la pena, sono tornata a prostituirmi e sia l’azione che il risultato mi fanno impazzire di voglia e di godimento, ora devo e voglio solo andare avanti nel processo di transizione ovvero di cambiamento di sesso totale, adeguando il mio corpo alla mia anima così femminile e perversa.
Tutti questi pensieri stupendi mi rilassano facendomi aprire ancora di più alle splendide sensazioni fisiche che sto provando, sono completamente soggiogata dai loro colpi in culo, gli affondi in gola, gli insulti lo scambio di cazzi nella mia bocca e come per incanto il mio montatore mi prende la gamba destra e la solleva aprendomi ancora di più ai sui potenti affondi, accelera il ritmo ed inizia ad avvisarmi che sta per venire.
“Siiii dammelo tutto, sborratemi dentro vi prego, la voglio tutta” e così dicendo mi riprendo fino in gola il cazzo che ho davanti e inizio a muovere e accelerare il bacino sul paracarro per stimolarmi il clitoride, sta per montarmi l’orgasmo, sto per venire anche io, Diooo che bello, siii lo vogglio, dai più forte non fermatevi, ripeto mentalmente.
Mi Arrivano i primi fiotti di sperma in gola che ingoio direttamente e sento un ondata caldissima che mi invade la pancia, mi sta godendo dentro, mi squasso tutta tremando come un ossessa mentre vengo anche io copiosamente, mi gira la testa da quanto è forte l’ondata di piacere, ho la bocca piena di sperma respiro a fatica dal naso e mi cola un rivolo di sperma dall’angolo della bocca che cerco subito di intercettare con la mano per riprendermela di nuovo in bocca.
Il mio montatore mi ha riempita il culo divinamente, riappoggia al suolo la mia gamba, esce lentamente ma avendolo ancora duro sia pur non durissimo me lo affonda di nuovo fino in fondo e mi scivola dentro divinamente libero grazie all’abbondante lubrificazione di sperma che mi ha dato.
Ripete l’operazione quattro cinque volte, lo sfila e poi me lo sbatte di nuovo dentro, facendomi ancora godere, si perché non ho smesso di strusciarmi sul paracarro e quindi godo una seconda volta, lui se ne accorge, si china su di me e mi chiede “vuoi che ti goda dentro anche lui? Indicandomi l’ultimo che non si è ancora svuotato i coglioni dentro di me. “ sì lo voglio, ti prego sono la vostra troia riempitemi tutta”
Si cambiano rapidamente di posto, mi scivola dentro veloce, impertinente, duro e con energie fresche riprende a stantuffarmi vigorosamente come piace a me, mi lascio fare completamente godendomi tutti gli attimi e le sensazioni e intanto riprendo a succhiare gli altri due, anche se sono poco turgidi.
Mi sbatte veloce non sbaglia un colpo e mi fa oscillare sullo spigolo del paracarro così mi stimola di nuovo, sarebbe la terza volta che vengo in pochi minuti, ho ancora vogliaaa.
Un chiaro rumore di sciabordio proviene dal mio culo sfondato che è pieno di sperma, mentre l’ultimo cavaliere mi sta inculando veloce e con affondi violenti che incasso felice e sempre più prossima all’orgasmo.
Mi Viene dentro tenendolo ben fermo, impiantato nel mio caldo cula da vacca da monta, mi sembra che mi pisci dentro da quanta ne sta facendo e a questo pensiero godo di nuovo svuotandomi completamente di ogni liquido e forza.
L’apice è finito peccato non mi abbiano fotografata o ancora meglio videoripresa, quanto vorrei rivedermi e apprezzare ancora di più quanto io sia profondamente Troia.
Si stanno ricomponendo, lanciandomi gli ultimi insulti di laido apprezzamento, mi raddrizzo, sono indolenzita ma felicissima, mi sistemo la guaina slip, davanti sono fradicia, sembra me la sia fatta addosso da quanto sono bagnata, ma il profumo di sperma è inconfondibile e impregna tutto il mio intimo e anche il vestito rosa.
Dietro finalmente dopo pochi minuti sento che inizio a colarmi dal culo del liquido seminale, una nuova splendida sensazione a conferma che mi hanno davvero riempita di sperma e mi viene da toccarmi il piccolo clitoride e lo faccio con dolcezza e fermezza fino a che vengo di nuovo grazie alla forte eccitazione che ancora sto provando e che proviene principalmente dal mio culo slabbrato e colante.
Il maschio sprezzante mi apostrofa: “cazzo ma sei insaziabile ci hai svuotato completamente tutti e tre e hai ancora voglia?”
Si è verooo anche se stanca, felicemente piena e appagata; potrei ancora farmi qualche grosso cazzo che ne valga la pena.
Mi hanno salutata e molto carinamente baciata sulla guancia, il più snob mi ha lasciato un biglietto da visita, dicendomi di chiamarlo la prossima volta che sarei passata di qua e di sicuro lo farò!
Montano in macchina e senza troppo fragore se ne tornano a casa, stessa cosa faccio io ma prima di tornare al motel non resisto, sono le cinque del mattino, inizia ad albeggiare, ma voglio fare un ultimo giretto sulla statale a vedere se il mio posto è libero e che aria che tira ovvero se c’è ancora movimento di maschi allupati in cerca di sesso, chissà?
Faccio il giro il mio posto è libero, il traffico inesistente, anche tutte le altre squillo e trans son andate via, la luce del giorno è sempre più intensa, mio malgrado mi tocca accettare l’idea che è ora di rientrare anche per me.
Un ultimo laido pensiero attraversa la mia mente perversa, chissà domani sera dove potrei andare a prostituirmi?
Se ti è piaciuta la mia esperienza e vuoi commentare il racconto o incontrarmi, scrivimi, [email protected]
Giovanna
Lory TRAV
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