Mi piacciono da sempre i giochi di ruolo, quei giochi dove ti devi calare nei panni di un personaggio per mettere in atto una qualche situazione.
Uno dei ruoli che, di recente, ho scoperto di apprezzare è quello della signora anziana molto calda con ancora tanta voglia di godere.
UAAAAGGGHHH! Forse la reazione di molti di voi in questo momento è proprio questa, forse molti di voi si sentiranno turbati a queste mie parole e staranno pensando "Ma come? Una crossdresser giovane che veste anche da anziana? Che cosa ci trova? Sarà fuori di testa!".
A questi o simili pensieri ed alle varie perplessità o ad eventuali opinioni fuorvianti o preconcetti, rispondo in parte con le parole dell'introduzione ed in parte risponderò dopo la fine del racconto.
Ho iniziato a calarmi in questi panni grazie ad un'altra crossdresser incontrata qualche tempo fa, che mi aveva confidato che le piaceva anche vestirsi da anziana per soddisfare le sue voglie. Mi aveva mostrato le sue foto in questo ruolo, dove indossava calze marroni, scarpe basse traforate o con la fibbia, camicette bianche, gonne lunghe o vestiti al ginocchio con colori e motivi vintage. Sotto la gonna o il vestito ampie mutande ricamate sui bordi. Una parrucca grigia o bianca, a volte con un foulard annodato sotto la gola.
“Delle volte lo trovo stimolante, fare la parte della signora anziana che va a trovare una sua amica e tra una chiacchiera e l'altra finiscono per lesbicare” mi aveva raccontato.
“Per me è molto stimolante anche solo indossare indumenti da donna anziana” aveva aggiunto.
Una crossdresser giovane che si finge un'anziana che ha ancora voglia di fare sesso. All'inizio avevo anch'io le mie perplessità: ero rimasta incredula a questa confessione, non sapevo proprio che cosa pensare se non che forse potesse essere un po' matta. Avevo però capito che Tina, questo è il nome con cui ho scelto di chiamare la mia amica, con quella confessione, mi stava anche invitando a sperimentare le sue stesse fantasie. Ma in quel momento avevo deciso di rifiutare il suo invito dicendole che preferivo continuare ad incontrarci come facevamo sempre, cioè in abiti giusti per la nostra età (entrambe negli -anta).
Qualche tempo dopo, mi capitò di fare ordine nella soffitta e vi trovai, in un sacchetto, un paio di abiti che erano stati di una parente anziana: uno azzurro con disegnati piccoli motivi floreali bianchi, smanicato e al ginocchio, e l'altro a manica lunga con la bottonatura sul davanti. A quel punto mi erano tornate alla mente le parole della mia amica e, siccome sono una persona curiosa e che ama sperimentare, avevo deciso di provare quei due abiti. Il più bello era lo smanicato, quindi mi cambiai e lo indossai assieme ad un paio di autoreggenti color playa. Era comodo, confortevole, lo tenni indosso per tutta la giornata assieme ad un paio di sandali a ciabattina da donna giovane, con il tacco molto basso e decorate con una vistosa fibbia per richiamare lo stile elegante delle calzature di una volta. Mi scattai una foto e la mandai alla mia amica per farle vedere com'ero vestita da anziana.
“Tesoro sei davvero carina, proprio una bella signora” si era complimentata. “Mi piacerebbe incontrarti così la prossima volta” era tornata a propormi, questa volta in modo diretto.
“Si può provare” avevo accettato. “Ammetto che mi hai incuriosita”.
“Però ti voglio anche con una parrucca grigia o bianca e scarpe proprio da anziana, e anche mutande come quelle che ti ho fatto vedere. Se vuoi ti presto qualcosa di mio”.
“Credo di sapere dove posso trovare queste cose, sarà interessante come esperienza”.
Detto questo, avevamo concordato la sera in cui vederci e ci eravamo salutate.
Nei giorni successivi, mi ero comprata una parrucca bianca che arrivava alla base del collo e, in un negozio gestito da una signora over 60, avevo comprato un paio di scarpe blu con tacco molto basso, traforate e decorate sulla tomaia con striscioline di cuoio annodate a formare due piccoli fiocchetti.
“Le potrei provare?” chiesi. “Le voglio indossare io, una mia amica mi ha chiesto il ruolo dell'anziana” avevo aggiunto, con la massima tranquillità.
La negoziante, sorridendo tranquilla, mi invitò gentilmente a sedermi su di un pouff dove potei indossarle. Mi calzavano bene, avevo anche indossato le autoreggenti per capire fin da subito come sarebbe stato provarle con sotto le calze.
La sera dell'incontro ero tutta un fremito, non vedevo l'ora di sperimentare quel ruolo per capire quali sarebbero state le mie sensazioni. Volevo capire se le mie voglie sarebbero state le stesse oppure no.
Quando il telefono suonò sobbalzai appena per l'emozione. Ero seduta sul divano già pronta in attesa che Tina, come sempre, mi chiamasse per dirmi che era arrivata in auto davanti al cancello di casa. Risposi subito e la raggiunsi un quarto d'ora dopo, come sempre, il tempo che finisse di prepararsi dentro la macchina. Era estate, presi il foulard che avevo scelto e lo misi sul capo annodandolo sotto la gola. Mi ero messa appena un velo di trucco, sotto l'ampia biancheria ricamata iniziavo a sentirmi eccitata all'idea che stesse per iniziare quel gioco di ruolo.
Tina scese dall'auto con indosso un abito a manica corta e sotto il ginocchio, rosso a pois, ciabattine con suole in sughero e una leggera zeppa, anche lei con calze velate tonalità sabbia ed una parrucca bianca legata dietro la nuca. Ci salutammo come sempre con due baci sulle guance prima di entrare in casa.
Si sedette su di una poltrona e io di fronte a lei sul divano. Osservai le sue gambe accavallate, i piedi messi in risalto dal nylon e dalle ciabattine. Anche il suo volto truccato leggermente, le labbra dipinte di rosa.
“Sei davvero carina come anziana” le dissi.
“Anche tu sei carina, una bella signora di età. Il foulard poi è molto sexy”.
“Ti piaccio?” le chiesi.
“Si molto. E io ti piaccio?”.
"Già le tue foto in questo ruolo avevano attirato la mia attenzione” confessai, andandole vicina "e adesso che ti vedo dal vero ti trovo ancora più attraente".
Le carezzai il collo del piede, messo in risalto dal nylon e dalla zeppa.
“Belle scarpe, ti stanno bene” dissi.
“Anche le tue, sono nuove?”.
“Le ho comprate pochi giorni fa” risposi, alzando verso l'alto la punta del piede per metterle più in risalto. “Ho detto alla commessa che erano per me e le volevo provare perchè dovevo vestirmi da anziana”.
“E ti ha eccitata dirglielo?” chiese, abbassando appena la voce con fare confidente.
“Si” risposi, nello stesso tono. “Avrei voluto essere vestita così per farla godere”.
“E adesso sei eccitata?” mi chiese, appoggiandomi una mano sulle cosce e insinuandola sotto l'orlo del vestito. “Si, sei eccitata” aggiunse, senza darmi il tempo di rispondere, mentre iniziava a palparmi attraverso il tessuto della biancheria.
Guardai di nuovo verso i suoi piedi e lei capì, quindi mi misi in ginocchio ed iniziai a baciarle le dita velate per poi sfilarle la ciabattina e continuare sulla pianta, dove le labbra lasciarono il posto alla punta della lingua mentre la mia eccitazione aumentava.
“Anche così sei una feticista, come me. Siamo due vecchie feticiste eccitate” disse, mentre continuavo con l'altro piede.
Ci spostammo sul divano, dove mi sfilò le scarpe e leccammo una i piedi velati dell'altra prima di passare ad un cunnilinguo mentre con le mani ci esploravamo a vicenda sotto i vestiti fino a sfilarci la biancheria e metterci a 69, a godere ciascuna succhiando il membro dell'altra e continuammo in camera, dove mi misi sopra di lei con il vestito alzato e mi accovacciai lentamente, sentendo il suo membro entrarmi dentro piano piano mentre le mani di Tina mi tenevano allargate le natiche.
Presi a fare su e giù, tenendo indosso il foulard come una signora uscita per una passeggiata che incontra un'amica e fanno sesso all'aperto, oppure come nel nostro caso che si porta in casa l'amica con cui lo vuole fare. Due signore anziane che possono sembrare moraliste, ma che in realtà sono molto calde e vogliose.
Tina mi volle ancora messa a pecorina, la accontentai e lo ricevetti di nuovo nel mio buco ormai ben allargato.
“Ti piace? Sei una vecchia puttana ancora in calore” disse.
“Sii, sono una vecchia puttana, mi piace essere scopata” risposi, mentre faceva dentro e fuori sempre più rapidamente.
“Dimmi quando stai per venire, ti voglio vedere schizzare”.
Non ci volle molto. Sdraiata a cosce aperte, iniziai a stimolarmi.
“La vecchia troia viene, sto per sborrare” dissi, mentre muovevo la mano sempre più in fretta.
Lo schizzo di sperma mi macchiò il pizzo delle calze, seguito dallo schizzo di Tina che mi bagnò i genitali.
Che altro posso aggiungere? Questa è stata la mia prima esperienza nel ruolo della signora anziana e mi è piaciuta molto. A volte mi piace vestire di nuovo questi panni e giocare ancora, come per Tina anche per me è stimolante anche solo assumere l'aspetto esteriore di una signora anziana che aspetta qualcuno che la faccia godere o, se non ha nessuno con cui godere, si concede un po' di piacere solitario. Di recente, vesto ogni tanto questi panni anche in una relazione libera con un padrone che ho conosciuto al quale ho chiesto se sarebbe stato d'accordo a dominarmi anche in questo ruolo perchè volevo provare ad essere dominata da un uomo come signora attempata per capire quali altre sensazioni avrei provato e lui ha acconsentito ma, come sempre nei miei incontri, senza cose estreme o violente o disgustose.
A volte mi metto abiti da granny anche se non devo incontrare. Lo faccio perché mi piace, ogni tanto, trascorrere il mio tempo libero in privato con questi indumenti per svolgere in casa le mie consuete attività al di fuori del sesso.
A dispetto di quello che si potrebbe pensare, non mi sento una persona anziana dentro di me. Sono sempre giovane dentro e fuori e gli abiti giusti per la mia età non ho nessuna intenzione di dismetterli. Si tratta solo di un tocco di trasgressione in più che contribuisce a rendere la vita un po' più stuzzicante, tutto qui. Del resto, ognuno di noi ha i suoi gusti e ciascuno è fatto a suo modo, o mi sbaglio? Quindi ripeto: NEL MOMENTO IN CUI SI E' MAGGIORENNI E NESSUNO DANNEGGIA SE STESSO O GLI ALTRI E' LIBERO DI ESSERE COME VUOLE E TUTTE LE PERSONE VANNO RISPETTATE ALLO STESSO MODO, CIASCUNO CON LE SUE DIVERSITA'.
Presto vi racconterò di altre esperienze avute in questi panni.
Questo ruolo non vuole in nessun modo essere di presa in giro od offesa verso le persone anziane. Le parole che utilizzo in questi giochi o che mi faccio dire sono usate solo per rendere le situazioni un po' più piccanti senza mai volere mancare di rispetto a nessuno.
Ho scritto questo racconto con indosso gli indumenti del mio primo crossdressing in questo ruolo.
Spero che il mio racconto vi possa incuriosire e stuzzicare. Poi se proprio non vi piace questa tematica fate però attenzione a non scrivere commenti derisori od offensivi per favore.
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