Il caldo aveva fatto la sua prima apparizione stagionale, e come sempre era arrivato improvviso ed esagerato per il periodo.
Era una tranquilla mattina di primavera inoltrata, è il sole si era affacciato prepotente ed illuminava l’intero appartamento.
Le due figlie si erano già svegliate, lavate ed erano uscite per andare a scuola.
Era uscito anche lui, come al solito presto, un bacio, una carezza, a questa sera.
Quella mattina non sarei andata al lavoro, avevo preso un permesso, in quanto avrei aspettato l’idraulico.
Era da alcuni giorni che il Bidet funzionava male, ma poi all’improvviso aveva cominciato a perdere copiosamente, costringendo per forza un intervento di un tecnico.
Pertanto la sera prima avevamo deciso di fare qualcosa.
Non ci veniva in mente nessuno da chiamare, in effetti era la prima volta che avevamo di questi problemi, poi io ebbi un ‘intuizione che risulto indovinata.
Chiamai la mia amica Sonia, e visto che lei lavorava in un’azienda edilizia,” vuoi mettere che sicuramente sono disponibili idraulici” avevo detto a lui, che invece non era tanto convinto, forse perché in realtà soffriva poco la mia amica, per diversi motivi, che non sto qui ad elencare.
Lei fu molto disponibile, si certo che conosceva degli idraulici, alcuni esterni, alcuni facenti parte della ditta per i lavori presso i cantieri.
Mi disse che mi avrebbe chiamato da lì a breve, il tempo di verificare e fare qualche telefonata.
Puntualmente dopo pochi minuti, mi ritelefonò confermandomi che aveva trovato Ivan, uno dei due idraulici della ditta, era straniero, Rumeno, ma era bravissimo.
Poi, come sempre nel suo stile, aggiunse che era anche un bel ragazzo, il che non dispiaceva, e che quasi mi invidiava per il giorno dopo.
Sorrisi, cercando di non far capire a lui, la battuta di lei, la ringraziai, rispondendo vagamente alle sue allusioni sessuali, mentre prendevo appunti sull’appuntamento.
Poi gli dissi che sarebbe passato Ivan, uno degli idraulici che lavorava presso la ditta, la mattina seguente alle ore 09:30.
Come facciamo? aveva fatto di rimando lui, aveva un impegno non rimandabile, e poi un appuntamento da un cliente.
Io, che già non mi andava molto di andare al lavoro il giorno dopo, visto che ci sarebbe stata la solita riunione fiume, ne approfittai subito offrendomi volontaria a rimanere, avrei presso un permesso.
Non ci pensai subito, ma più tardi, il pensiero si affaccio prepotente, e la curiosità si fece largo nelle pieghe della mente, ti piacerà è un bel ragazzo, quasi quasi lo aspetto io con te domani, aveva affermato la sua Amica.
Ora a distanza di qualche ora dalla telefonata, si scopriva non solo incuriosita, ma anche un po’ eccitata.
Poi arrivo il buio, il sonno, e i pensieri si persero nella notte.
Ora che tutti erano andati via, chi a scuola e chi a lavoro, mi ritrovai sola a casa illuminata dal sole.
Mancavano ancora 30 minuti all’arrivo dell’idraulico, e ne approfittai per lavare, pulire il bagno e vestirmi.
Mi misi un vestito leggero sbracciato, che mi arrivava a meta coscia, in quanto il caldo era veramente opprimente, ma non mi resi conto che mentre lo indossai mi guardavo allo specchio girandomi e rigirandomi per vedere come stavo, quasi come se dovessi uscire.
Il citofono suonò puntale alle 09:30.
Risposi, sono Ivan, mi manda Sonia per il bagno, si, terzo piano, risposi, mentre aprivo il portone.
Era una voce forte, con un forte accento straniero, ma in perfetto italiano.
Pochi istanti dopo suonò questa volta la porta e andai ad aprire.
Era alto e giovane, con i baffi e capelli corti muscoloso, e non era solo, il che mi sorprese non poco, insieme con lui un altro ragazzo, leggermente meno alto.
Buongiorno signora, prego entrate feci di rimando, ed entrarono entrambi.
Trovato facile l’indirizzo, si conoscevano la zona, erano già stati per delle riparazioni, anche a casa di Sonia, che praticamente abitava a poca distanza da lei, lui è Marco, erano passati prima di andare su di un cantiere, e lui era il suo aiutante , pertanto lo aveva fatto salire.
Sonia aveva ragione, era un bell’uomo, muscoloso ma soprattutto molto maschio sia nello sguardo e sia nell’atteggiamento, il che senti praticamente aprirsi il mio sesso sotto le mutandine.
Senti forte i battiti del cuore rimbombare sotto il vestito, mentre entravano.
Entrambi in tuta da lavoro, e maglietta visto il caldo, che lasciava intravedere i muscoli delle braccia e del petto.
Sentii gli occhi di entrambi che mi squadrarono dalla testa ai piedi mentre avevo chiuso la porta.
Prego da questa parte, si questo è il bagno, il ragazzo che mi aveva presentato portata la borsa degli attrezzi, ecco il problema è lì nel bidet, che perde copiosamente da uno dei tubi.
Ivan si mise subito al lavoro, e mi chiese dei giornali da poter mettere sotto al bidet, visto che quasi sicuramente doveva smontare le tubazioni, e mi chiese anche dove era la chiave di arresto dell’acqua.
Usci dal bagno con le palpitazioni, lasciandoli in bagno.
Tornai subito con i giornali, e rimasi per qualche istante ad osservarli.
Lui si era già disteso, pancia verso il soffitto e schiena sul pavimento, per vedere meglio dove poteva essere il problema, ed aveva chiesto delle chiavi al suo aiutante.
La maglietta gli si era alzata mostrando gli addominali.
Un brivido mi salì da sotto fino ai capelli.
Quasi per avere una scusa per uscire dal quel bagno, chiesi se volevano un caffe.
Lui rispose ringraziando subito, in modo affermativo, seguito dal suo aiutante.
Tornai dopo poco con i due caffè, e i due si fermarono un attimo per gustarselo.
Mi spiego cosa aveva trovato, ma non ascoltai con molta attenzione cosa disse, ero molto occupata ad osservare il suo viso e i suoi muscoli.
Poi una frase di lui, mi risveglio dal torpore, sorprendendomi, Sonia si era raccomandata con lui, era una sua cara amica, e anche una bella donna, e lui confermava soprattutto questo ultimo aspetto.
Presi le due tazzine e le riportai in cucina, mentre sentivo gocce di sudore scendere lungo le gambe.
Mi fermai un attimo con il fiatone e il cuore che batteva forte.
Un pensiero osceno si fece largo nella mia mente, due maschi giovani e forti, pieni di energia da scaricare e io vogliosa di essere presa come femmina di essere posseduta in tutti i modi.
Fu un pensiero veloce, che però mi fece ancora di più aprire sotto e non solo.
Li senti parlottare mentre ero in cucina, e cercando di non farmi sentire ritornai verso il bagno affacciandomi leggermente e rimanendo sulla soglia.
Entrambi si erano tolti le magliette, e mostravano i petti nudi senza problemi.
Lui si accorse di me e mi fece segno che potevo venire a vedere cosa aveva il bidet, ma la sua voce aveva un tono diverso da quello di prima, molto più calda e sensuale.
Come ipnotizzata avanzai fino ad arrivare davanti a lui, lo senti riconfermare che Sonia aveva ragione, ero proprio una bella donna, e leggermente si avvicino a me, mentre da dietro senti anche l’altro avvicinarsi alla mia schiena.
Praticamente in un attimo mi strinsero entrambi una morsa, con il ragazzo da dietro che aveva cominciato a toccarmi sui fianchi e a stringermi verso di lui, mentre Ivan aveva cominciato ad accarezzarmi le braccia fino a raggiungere le spalle nude.
Io rimasi praticamente immobile per qualche istante, come paralizzata, rimanendo stupita di sentirmi completamente bagnata sotto.
Poi assecondai con dei movimenti del sedere, l’abbraccio sempre più serrato del ragazzo alle spalle, che si fece sotto senza più problemi spingendo il suo pube contro il mio sedere.
Poi mentre Ivan accarezzava anche lui i fianchi, il ragazzo dietro passo dai fianchi ad accarezzarmi i seni attraverso il vestito, arrivando a delineare con le dita i capezzoli liberi , non avevo indossato il reggiseno quella mattina, e sicuramente non ne ero pentita.
Inarcai la schiena eccitata, mentre Ivan mi aveva sollevato con una mano il vestivo e con l’altra era sceso lunghe le cosce nude puntando con decisione verso il mio sesso protetto solo da un pezzo di stoffa.
Continuarono così per qualche istante, poi insieme con una facilità e velocità sorprendente, mi sfilarono il vestito lasciandomi solo con lo slip.
Senti Ivan che si avventava letteralmente sui miei seni nudi e liberi, cominciando a baciarli, e leccare i capezzoli, a ciucciarli facendomi gemere di piacere
Senti le vibrazioni dai seni arrivare fino alla vagina e tornare in un istante, facendomi impazzire e completamente andare.
Togligli le mutande, lo senti dire al suo compagno, e un attimo dopo mi ritrovai completamente nuda, alle mercé di entrambi, sensazione incredibile, mi sentivo femmina e desiderata oltre ogni limite.
Il ragazzo dietro cominciò ad accarezzarmi il sedere facendo passare le sue dita nell’incavo delle natiche, e accarezzando il mio ano facendomi vibrare.
Ivan si era dedicato ai miei seni, ma poi aveva iniziato a scendere fino ad arrivare al mio sesso.
Lo senti dire, che lo facevano impazzire le donne con la fica rasata, e subito dopo la sua lingua comincio ad esplorami e a leccarmi con avidità.
Io ero lì in piedi, in preda ormai ad un ‘eccitazione senza più limiti.
Senti all’improvviso dietro proprio in mezzo alle natiche, il cazzo duro del ragazzo che nel frattempo si era spogliato completamente.
Si strofinava dietro mentre le sue mani avevano afferrato i seni e le sue dita mi stringevano forte i capezzoli, mentre la lingua dell’altro scendeva e saliva su tutta la mia fica che era inondata dall’eccitazione.
Dissi di continuare, ad entrambi, che mi stavano facendo impazzire.
Poi Ivan si alzo davanti a me, spogliandosi anche lui completamente mostrando il suo membro rigido e svettante.
Fu un attimo, la vista della sua cappella turgida e ingrossata, mi fece scattare qualcosa, che credevo non possibile.
Mi piegai verso di lui, e lo presi in bocca.
Cominciali a leccarlo nella sua lunghezza, soffermandomi con la lingua intorno alla punta, per poi prenderlo nuovamente nella bocca.
Lo senti crescere nella mia bocca, e pulsare vibrazioni che dalla bocca arrivavano direttamente alla fica ormai inondata. Assaporai avida il suo sapore di sesso, il suo sapore aspro di maschio, sentivo Ivan cominciare a spingere il suo cazzo con dei movimenti pelvici, che sentì ancora più profondamente avendogli afferrato con entrambe le mani le sue natiche sode e dure.
Anche l’altro si era fatto sotto con il suo cazzo duro, e lasciato per un attimo quello di Ivan, avevo cominciato a fare la stessa cosa con lui.
Poi improvvisamente Ivan mi aveva fatto alzare e poggiare con il sedere, praticamente seduta sul piano di marmo accanto al lavandino, e allargandomi le gambe riprese a leccarmi la fica con foga.
Chiami l’altro a me, prendendo il suo membro con una mano, e mi spinsi verso di lui prendendolo in bocca.
Era fantastico, leccata mentre ciucciavo un altro cazzo.
Vibrazioni potenti venivano rilasciate dalla mia vagina raggiungendo il cervello..
Durò per qualche secondo, poi si staccò dal mio sesso, e si mise davanti a me, allargandomi le gambe.
Poi entro dentro di me, spingendo prima piano, senti la sua cappella sempre più ingrossata farsi strada tra le labbra della mia fica, e poi con un colpo deciso entro tutto dentro.
Comincio a fottermi con foga mentre io stavo mugulando dal piacere, investita completamente da mille sensazioni, che mi colpivano in ogni poro della mia pelle.
Ivan usci nuovamente dalla mia fica, e rimase svettante con il cazzo turgido e bagnato dei miei umori, poi accadde qualcosa che mi sconvolse ma che allo stesso tempo fece aumentare la mia eccitazione.
L’altro ragazzo aveva preso in bocca il cazzo duro di Ivan, lo aveva ciucciato per qualche istante, e poi lo aveva guidato con la mano dentro la mia fica.
Questo si ripete pe qualche instante, poi mentre continuava a scoparmi senti le dita dell’altro ragazzo che si insinuavano nel mio ano.
Senti dire lui che mi avrebbero fatto godere come non mai, e che mi avrebbero praticamente aperta in due.
Mi spaventai, ma ero eccitatissima e mi lasciai andare completamente nelle loro mani.
L’insinuazione delle dita, nel mio ano si fece sempre più spinta, e alzai leggermente le natiche per facilitare l’inserimento delle dita nel mio culo
Entro con una due tre dita, allargandolo completamente.
Fu una sensazione unica, di riempimento, mentre l’altro continuava a riempiere la mia fica.
Poco Dopo Ivan usci dalla mia fica, e punto deciso il mio culo.
Forse dissi che non volevo, ma allo stesso tempo allargai al massimo le gambe per farlo entrare.
Senti la sua cappella farsi strada con colpi decisi ma delicati allo stesso tempo, poi con un colpo più secco entrò, spingendo sempre più deciso
Senti dolore, ma l’eccitazione di quello che stavo vivendo fu più forte.
Senti il mio sedere cedere, pezzo per pezzo, fino che lo sentì entrare tutto dentro fino alla base. Comincio a scoparmi nel culo con foga, mentre l’altro si era fatto sotto con il cazzo duro e me lo aveva messo in bocca.
Senti lui dire che avevo un culo fantastico, e che ero una gran bella fica.
Poi lui usci da dentro di me, e mi fecero scendere.
Il ragazzo aveva preso l’accappatoio attaccato alla porta, e lo aveva messo a terra.
Poi Ivan si era messo disteso con il suo cazzo svettante.
Lo senti dire, che dovevo andare da lui, mi girò in modo da darli le mie natiche alla sua faccia, e mi infilo nel culo il suo cazzo facendomi poi sdraiare sulla sua schiena.
Avevo allargato le gambe per facilitare l’inculata, e allo stesso tempo avevo la fica aperta all’inverosimile, disponibile e pronta per l’altro.
Che non si fece attendere, dopo averla leccata, mi entro dentro. Mi senti riempire all’inverosimile, una sensazione incredibile, senti dire da lui che la stavano aprendo in due, e che ero fantastica , io sentivo i due cazzi muoversi dentro di me, separati da una sottile membrana di carne, sentivo il corpo di Ivan sotto di me che mi sorreggeva e che mi stringeva forte i seni, giocando con i miei capezzoli turgidi e duri , mentre l’altro completamente sopra di me che spingeva, e io con entrambe le mani avevo afferrato le sue natiche per assecondare i suoi movimenti di spinta, movimenti di maschio che mi prendevano, che mi fottevano..
Mi sfondarono completamente, mentre Ivan non usciva mai dal mio culo ma continuava a spingere il cazzo, tutto dentro l’ano, tanto che me lo sentivo quasi nella pancia l’altro ragazzo entrava e uscita, era fantastico quando rientrava fino in fondo, le vibrazioni di piacere si irradiavano per tutto il mio corpo.
Per qualche instante, si sentirono solo i miei mugoli e il loro piacere sempre più in crescendo, odori di maschio, sesso, sudore si mischiarono e mi investirono.
poi venni, urlando dal piacere, contraendo tutti i muscoli pelvici, mentre sotto sentivo fuoco e brividi salire fino alla testa, poi rilassai esausta tutti i muscoli, mentre loro continuarono ancora per qualche instante a fottermi e a riempirmi.
Venne prima Ivan, lo senti caldo dentro il mio culo, vibrare e pulsare più volte, poco dopo venne anche l’altro riempendomi completamente, poi non contento usci con il cazzo ancora gocciolante ma ancora abbastanza duro e mi riempi nuovamente la fica dandomi ancora diversi colpi, e fu ancora una sensazione unica.
Mi alzai in piedi, completamente bagnata da tutte le parti, ma la sensazione più forte era quella di essere aperta, da entrambi i buchi, sensazione strana di piacere e di fastidio allo stesso tempo.
I due ragazzi si alzarono e mi osservarono entusiasti e dopo essersi ripuliti si rivestirono. Anche io dopo essermi un po’ ripulita, sicuro poi avrei fatto una doccia, pagai la riparazione e salutai i due ragazzi. Ivan mi salutò baciandomi in bocca, facendomi sentire la sua lingua.
Rimasi per un attimo sorpresa, ma poi ricambiai anche io.
Una volta chiusa la porta, uno strano pensiero arrivò alla mia mente, che divenne poi molto chiaro.
Sera, tornato dal Lavoro, mio marito mi salutò, e chiese quasi subito se il problema era stato riparato, se era adesso tutto a posto. Le risposi che purtroppo il problema era più grave del previsto, non riguardava il bidet, e che era necessario un nuovo intervento, ma non ti preoccupare tesoro, posso prendermi ancora un permesso, senza nessun problema….
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Giovanna Esse
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