Sono Bull Gladius scrittore torinese di racconti erotici e Master, la scorsa settimana ero in un supermercato per fare alcuni acquisti quando ho notato una coppia che si aggirava nelle corsie e mi ha colpito la donna non solo per la sua bellezza, era alta, mora, con un seno almeno della quinta misura, gambe slanciate e un sedere sodo che attirava non solo i miei sguardi ma anche quelli di molti uomini presenti, ma per il suo atteggiamento verso l’uomo, che poi ho scoperto essere il marito.
Lo trattava come se fosse un suo sottoposto, con tono di voce imperioso gli indicava cosa comperare, dove mettere gli acquisti nel carrello e lui era sempre a capo chino verso di lei.
Quando gli ha ordinato di andare ad acquistare dei prodotti per la pulizia della casa e si è avviata da sola in un altro reparto ho deciso di seguirla.
Si è accorta della mia presenza, io le ho rivolto il più smagliante dei miei sorrisi e le ho fatto un cenno di saluto con il capo, mi ha guardato un attimo perplessa, forse stava pensando se ci fossimo già conosciuti, ha risposto al mio sorriso e ha continuato il suo giro sino al reparto biancheria intima.
Ha osservato alcuni completi moto ridotti, in particolare perizoma string di colore nero e rosso e quando ne ha preso uno in mano per guardarlo meglio, con la mia solita faccia tosta mi sono avvicinato.
“E’ veramente un capo molto sexy, credo che se lo indossasse sarebbe uno schianto e farebbe impazzire chi avesse la fortuna di vederglielo addosso”.
Mi ha guardato stupita da tanta sfrontatezza, ma invece di insultarmi e dirmi di levarsi di torno con un sorriso malizioso mi ha detto “Lo crede veramente o lo fa per adularmi e provarci con me, guardi che sono sposata e mio marito sta arrivando”.
“Sono assolutamente sincero e se vuole posso ripetere tutto di fronte a suo marito, anzi se mi permette vorrei offrirle io questo capo, anzi sia quello rosso sia quello nero.”
“lo sa che è veramente sfacciato?”
“Assolutamente si, mi permetta di presentarmi, mi chiamo Gladius e sono uno scrittore di racconti erotici”.
“Io sono Sonia e mio marito che sta arrivando è Dario”
Quando il marito è arrivato vicino a noi, la donna gli ha raccontato quello che era successo e lui è rimasto perplesso ma non ha detto nulla, ma mi ha stretto la mano che gli porgevo.
“Allora accetta il regalo, mi dia i due perizomi, vado alla cassa e vi aspetto fuori così potete terminare le vostre compere.
La donna ha aspettato un attimo prima di decidersi, poi me li ha dati, sono andato alla cassa dando loro appuntamento al bar di fronte al supermercato
Ci siamo seduti ad un tavolino per un caffè, ho consegnato alla signora il pacchetto con i perizomi ed ho iniziato a farle i complimenti per il suo abbigliamento, aveva una abito estivo leggero e scollato che lasciava scoperto gran parte del suo meraviglioso seno, molto corto e le gambe erano in bella evidenza.
Abbiamo approfondito la conoscenza Dario il marito di 42 anni è un ingegnere meccanico che lavora in una multinazionale, lei Sonia 39 anni impiegata e vivono a Rho in una villetta a schiera.
Ho raccontato loro della mia attività di scrittore e li ho invitati a visitare i siti dove li pubblico, ci siamo scambiati i numeri di telefono e ci siamo lasciati.
Ho notato che il marito era molto interessato ai complimenti che rivolgevo alla moglie e ho avuto la sensazione che fosse un cuckold.
La stressa sera ho mandato al marito un messaggio invitandolo a fotografare la moglie con indosso perizoma e di spedirmi le foto per mail, ero curioso di vedere cosa sarebbe successo, ma al mattino dopo mi sono arrivate le foto, la donna splendida era ripresa sia di fronte , con le belle tette appena coperte da una camicetta trasparente, sia di dietro con il filetto del perizoma tra le natiche.
Ho mandato un messaggio a Sonia per complimentarmi della sua bellezza, invitandola a farsi fotografare con abbigliamento sexy dal marito.
Per qualche giorno lui mi ha mandato le foto e io man mano che le ricevevo scrivevo alla moglie per commentare e al marito per fargli capire che sicuramente gli sarebbe piaciuto vedermi scopare la moglie, allegando ad entrambi uno dei miei racconti di dominazione e a lei foto delle mie lettrici nude che si masturbavano con oggetti vari.
I commenti alle foto ed ai racconti erano sempre positivi e il marito quando mi inviava le mail con le foto mi chiamava Padrone.
Ho capito che era un cuckold voglioso di essere dominato e umiliato mentre offriva la moglie.
Nelle foto inviatemi la moglie indossava sempre completini sexy molto ridotti, uno diverso dall’altro e un giorno ho ordinato al marito di fotografarla nuda con la figa bene in vista.
Mi è arrivata la foto e la domanda “ cosa le faresti?”
Era ora di passare dalle fantasie alla realtà e gli ho risposto
Che se mi avesse invitato a casa sua lo avrebbe visto di persona, ma avrebbe dovuto assistere nudo e legato al nostro amplesso.
Mi ha risposto il giorno stesso invitandomi per la seguente domenica, ho confermato e mi sono preparato a far passare loro un pomeriggio di totale sottomissione e sesso.
Sono arrivato alla loro villetta nel primo pomeriggio, Sonia mi ha accolto vestita con un miniabito trasparente che lasciava intravvedere un completino rosso, il marito con una t shirt e pantaloni.
Ho offerto alla signora un grosso mazzo di rose rosse che ha estremamente gradito, poi ci siamo accomodati nel salotto, loro due sul divano e io su una poltrona di fronte a loro.
Abbiamo iniziato a chiaccherare piacevolmente di banalità, poi io ho iniziato a chiedere giudizi sui miei racconti, se li avevano trovati eccitanti.
Dario mi ha detto che era stato molto colpito dalla mia capacità di dominazione, al che ho risposto che gli avrei fatto capire come funzionava la cosa.
“Chiamami Padrone e vieni a sederti al mio posto.”
Lui si è alzato dal divano e io mi sono seduto di fianco a Sonia, le ho posato una mano su una coscia lasciata scoperta dal mini abito ed ho esercitato un po’ di pressione.
“Cara Sonia mi hai scritto che trovavi molto eccitanti le fotografie delle mie lettrici sottomesse, ti piacerebbe provare ad essere anche tu un mia schiavetta?”
Ha deglutito prima di rispondere, era tutta rossa in volto e si agitava sul divano, prima che potesse rispondere, ho tolto la mano dalla gamba, le ho passato un braccio intorno alle spalle, l’ho fatta avvicinare e le ho messo la bocca contro la sua.
Ho forzato le lebbra con la lingua e glielo infilata in bocca, lei ha subito riposto con un bacio appassionato.
Con la cosa dell’occhio ho notato che Cario ansimava e si toccava la patta dei pantaloni.
“Guarda che il cornuto si eccita a vedere che bacio sua moglie, chissà cosa farà quando la toccherò, leccherò e scoperò”
Mi alzai in piedi “ Spogliatevi tutti e due, sta per iniziare le fasta.”
Sonia si sfilò l’abito, sganciò il reggiseno, abbassò il perizoma, il marito si tolse maglietta pantaloni e slip.
“Torna a sederti e non toccarti, hai il cazzo duro ma non voglio che ti masturbi.”
Io ero ancora vestito, mi sono avvicinato a Sonia e ho preso tra le mani le sue magnifiche tette, le ho baciate, leccate, succhiato i capezzoli, passato la mani sul culo e palpato con forza le natiche.
Ho estratto dalla tasca una cordicella.
“Vai a legare le mani dietro la schiena al cornuto, non deve toccarsi il cazzo.”
Mentre la moglie lo legava mi sono velocemente spogliato, ho fatto inginocchiare Sonia davanti a me e le ho ordinato di succhiarmi l’uccello.
Non si è fatta pregare, lo ha leccato, poi preso in bocca, di nuovo leccato e succhiato facendolo diventare duro come il marmo.
Mi sono sdraiato sul tappeto che era davanti al divano, l’ho fatta mettere al contrario e abbiamo dato inizio ad un piacevolissimo 69.
Dario era rosso in volto, si dimenava sulla sedia e mugolava.
Ho fatto rialzare la moglie e l’ho fatta mettere sopra di me, le ho infilato il cazzo nella figa.
“Adesso cavalcami come una troia, muoviti e fammi godere.”
Mentre lei si agitava sopra di me le ho afferrato le tette, le ho palpate e succhiate, poi ho sentito che il suo respiro si faceva affannoso.
“Godi pure, poi toccherà a me.”
“Godo, godo, che bello, mmm”
Si è accasciata sopra di me, l’ho lasciata riposare qualche istante, poi le ho detto di alzarsi e girarsi, mi sono posto dietro di lei e l’ho infilata alla pecorina, scopandola con forza.
Mentre il mio cazzo entrava e usciva dalla figa ho infilato un dito nel suo buchetto, ho sentito che trovava molta resistenza.
“Questo culetto è vergine, vero?”
“Si, non l’ho mai dato a nessuno.”
“Perfetto, allora sarò io a rompertelo”.
Ho sputato sul buchetto, ho forzato con un dito, dentro e fuori, poi ho sfilato l’uccello dalla figa, ho appoggiato la cappella sul buco e piano piano sono entrato.
“Mi fa male, toglilo”
“Rilassati, vedrai che ti piacerà”.
Sono rimasto un attimo fermo poi ho iniziato a muovermi dentro di lei.
“Mentre ti inculo mettiti due dita nella figa e masturbati”.
Ha obbedito e dopo essersi lamentata ancora un po’ a cominciato ad assecondare la penetrazione con movimenti del bacino.
Io cercavo di controllarmi per non venire sino a quando lei non avesse raggiunto un nuovo orgasmo, quando ha ripreso a gemere e godere l’ho lasciata terminare poi mi sono sfilato, l’ho fatta sdraiare e mi sono masturbato sino a godere sulle sue tette.
“Rimani così, adesso pensiamo al cornuto.”
Sono andato a slegare Dario, l’ho fatto inginocchiare di fianco alla moglie. “Adesso leccale la figa e poi puliscile le tette”.
Non si è fatto pregare, ha penetrato a fondo la lingua nella figa della moglie, poi è passato a leccarle le tette e ripulirla della mia sborra.
“Ti sei comportato bene, merito un premio, sdraiati per terra”
“Sonia vedi che cazzo duro a tuo marito, sta per scoppiargli, vorrebbe masturbarsi, ma invece lo farai tu, segalo sino a farlo venire.”
La moglie ha preso in mano il cazzo del marito e ha iniziato a segarlo, ma in pochi istanti un flotto di sborra le ha riempito la mano.
“Spalmagli bene la sborra sull’uccello, poi lo laviamo”
Quando è stato ben coperto dalla sborra mi sono avvicinato e gli ho pisciato sul cazzo.
“Adesso tocca a te, ma vede che è assetato, placagli la sete.”
Sonia si è posta a cavalcioni sopra la sua bocca.
“Apri la bocca cornuto, ti è piaciuto vedermi trattare come una troia? Adesso meriti una punizione” e così dicendo gli ha riempito la bocca di pipì.
Dopo un po’ ci siamo tutti ripresi, io mi sono rivestito,” adesso andate a fare una bella doccia, se volete ci rivediamo domenica.”
“Certamente, non vedo l’ora e sono sicura che anche Dario è d’ accordo”
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