Alex? Ma chi è sto Alex? Mentre mi rimetto mutande e reggiseno, gli chiedo: “scusa ma chi cazzo hai chiamato??? Come ti permetti?...potevi chiedermi se ero d’accordo…io me ne vado a casa...”. Pasquale mi guarda, col coso già rammollito fra le gambe, strano pendulo fra le sue grosse palle pelose, adesso davvero ridicolo nella sua grassa nudità, e mi fa “Piccola, vedrai che mio nipote ti piacerà, piace a tutte…vedrai…vedrai…”. Per un attimo ho un flash…mica sarà l’Alex che gioca a rugby con mio fratello. Lo chiedo al vecchio porco e…sì, è proprio lui. “Ma sei pazzo…mi conosce benissimo…gli hai detto chi sono??? se lo dice a mio fratello e quindi ai miei…sono finita!!!!!”. “Allora facciamo così-mi risponde-…appena arriva lo bendiamo. Devi sapere che io e mio nipote abbiamo un accordo: quando lui si scopa qualche fighetta, e se ne scopa tante, anche amiche tue, dopo essersele trombate per bene e averle ben pasciute di sborra, con una scusa le benda, di nascosto da loro mi chiama che sono spesso in zona, se non addirittura nascosto dove scopa, e io me le finisco io di scopare…. Oggi, se sei d’accordo, vorrei restituirgli il favore…ma saremo noi a bendare lui! E non gli diciamo chi sei…tanto a lui basta scopare!!!”. Un po’ per l’eccitazione della situazione, un po’ perché mi ricordo bene che Alex è un figo della Madonna, temporeggio finché da lì a due minuti…sento bussare al portone. E’ già qua! Pasquale spegne la luce del garage, poi lo fa entrare e gli fa “Alex, lei ci sta, ma non vuole essere vista. La guagliona ti conosce, e se la vedessi, la riconosceresti pure tu. Insomma, dovete scopare al buio!!! devi bendarti. Per te va bene??? Guarda che ti conviene, mi ha fatto godere e sborrare come un matto ed è strafiga…” E Alex :“ va bene, basta che non sia racchia…a fine giornata ho voglia di sborrare, dai ci sto!”. Pasquale benda per bene il nipote, poi finalmente riaccende la luce…il porcone vuole guardarci bene mentre chiaviamo, vuole eccitarsi…E io vedo Alex! Effettivamente è davvero un bel figo. Alto più di un metro e ottanta, ancora vestito con la tuta sporca da lavoro da gommista. Senza dire nulla, in due secondi se la sfila. E’ senza mutande sotto, con un colpo ai piedi si toglie le scarpe da ginnastica, e mi si mostra nudo davanti. Ha solo diciassette anni, ma ha muscoli giusti ovunque, spalle larghe da rugbista, due pettorali e addominali asciutti e ben in vista, due cosce sviluppatissime e…in mezzo alle gambe …fra il pelo pubico si erge già un cazzo duro di almeno due spanne, con una cappella rosso fuoco, che vedo già lucida ed umida. Pasquale me lo spinge contro e contemporaneamente mi sfila di dosso le mutandine e il reggiseno che mi ero prima rimesso. Alex, un po’ barcollando, cerca con le mani la mia testa, che spinge direttamente contro il cazzo,…me lo affonda in bocca e inizio a succhiarglielo avidamente. Passare dal cazzo di un vecchio a quello di un coetaneo, tonico e in salute, beh, c’è la sua differenza. Sento tutti i sapori del suo cazzo, del suo sudore da giovane meccanico e l’odore della sua officina. Mi eccita come una porcella. Alex mi stantuffa il cazzo in gola, dicendomi cose irripetibili : “succhia, succhiamelo, puttana, bevi la mia sborra troia” e così via…Preso dalla foga di scopare, Alex mi tira su in piedi, mi gira di spalle e mi fa chinare in avanti davanti a sé, a novanta gradi. Poi improvvisamente si strappa la benda dagli occhi “fammi vedere chi sei, sono troppo curioso…” Io che fino a quel momento ero stata zitta, un po’ per non fargli capire chi fossi, e un po’ perché avevo un grosso cazzo in bocca “Noooooooo-gli grido- cazzo faiii, non potevi vedere…”. “Ah, ma sei la sorella di Francesco,-dice- l’avevo immaginato, perché anche il Coach XXXXX ci ha raccontato che ti ha scopato…e che l’hai fatto godere tanto..”. Cerco di svincolarmi dalle sue mani, me ne voglio andare, ma Alex mi stringe forte i fianchi, affondandomi le dita nella pancia, e fa “Hey, Pasquà, dammi una mano, che questa vuole scappare e non ho ancora finito di montarla per bene!!!!”. Pasquale mi blocca le braccia e mi spinge in faccia il suo bacino, sento di nuovo il suo cazzotto in faccia, e mi blocca così. “Dai Paoletta, mi è tornato duro, suca suca il cazzotto del nonno..” e ride…Alex intanto per non perdere tempo me lo batte sulle natiche, mi tortura l’apertura della figa col glande teso come un palloncino…e me lo infila di colpo sino alle palle. Mi sento svenire dalla goduria, Alex prende a pomparmi sfilando e rinfilando con foga adolescenziale il cazzo dentro alla mia vagina, che cola umore dall’apertura sino ai coglioni del mio montone, cadendo poi in una pozzanghera di succhi di figa e di cazzo. Mentre il ragazzo mi scopa velocemente, ansimando come in una frenetica corsa all’orgasmo, lo zio mi struscia in bocca il grosso e largo cazzo, infilandomi la cappella sino in gola “dai, fa’ sborrare di nuovo sto cazzo di settant’anni…bella guaglioncella..!!”Ormai presa dalla foga, spompino il vecchio dando il ritmo con leccate sul filetto e intorno al glande, e dall’altra parte col culo facilito l’uscita e l’entrata del cazzo di Alex dentro di me. Sento lo zio…e quasi contemporaneamente il nipotino gemere forte e godere in una sborrata sincrona, e così anch’io sento il fuoco della vagina finalmente placarsi in un intenso orgasmo. I due porcelli sono sdraiati nudi in terra esausti, in silenzio. Ne profitto per rivestirmi, sudata e bagnata di roba che non oso nemmeno immaginare e, salutandoli con un gesto, me ne vado con un sorriso dicendo” se qualcuno impara di sta’ cosa, racconto a tutti cosa fate insieme…se ve ne state zitti…magari un giorno vi invito nella mia cantina. Ciao ciao”…inforco la bici e…nel buio della prima serata, rientro a casa.
crisrex
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