Il pranzo della domenica - 3

  • Scritto da sensoo il 01/05/2020 - 11:58
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Per il compleanno di mio padre, domenica facciamo con i miei zii una gita fuori porta con cena in un ristorante. Bel posto a circa un’ora e mezza di auto da casa. Siamo in cinque e decidono di andare tutti con una sola auto. Cena piuttosto noiosa per me, anche se mangiamo e beviamo bene ed in abbondanza.

Viaggio di ritorno: è piuttosto tardi, tutti un po’ brilli, fa freddo. In auto, mio padre guida ed affianco a lui c’è mio zio. Si mettono a parlare tra loro dall’inizio alla fine del viaggio. Sul sedile posteriore a sinistra è seduta mia madre, al centro mia zia ed io a destra.

Dopo pochi minuti mia madre piomba in un sonno profondo, russa anche un po’, mentre davanti continuano a discutere senza fermarsi un attimo. Io sono appiccicato a mia zia che invece è ben sveglia.

Premetto che per l’intera giornata, nonostante ciò che è accaduto domenica scorsa, mia zia mi ha sostanzialmente ignorato. L’unico momento in cui ha stabilito un contatto con me è stato quando passeggiando per strada siamo passati davanti ad un negozio di intimo. Negozio molto raffinato che aveva esposti alcuni capi di lingerie decisamente intriganti. Mia zia e mia madre si sono fermate a guardare la vetrina. Io ero dietro di loro, perso nell’immaginare quel reggicalze indossato da mia zia che, inutile dire, si è accorta subito del mio interesse per la merce esposta e mi ha guardato regalandomi uno dei suoi dolcissimi ed altrettanto maliziosi sorrisi. Poi niente più, fino al viaggio di ritorno.

Quando ripartiamo mia zia vuole a tutti i costi sedersi al centro e mi fa salire alla sua destra. Come detto, dopo pochi minuti mia madre si addormenta. Fa freddo e mia zia si toglie il cappotto e se lo mette addosso come una coperta, coprendosi tutta. L’auto è un po’ stretta e mi trovo letteralmente appiccicato a lei. Per stare un po’ più comoda mia zia inizia a voltarsi di lato, appoggiando la sua schiena su di me. Inizio a sudare: lei si posiziona in modo che il mio cazzo spinga sul suo bellissimo culo. In un attimo sono duro: il suo contatto mi provoca un’erezione incontenibile. Non so cosa fare, sono eccitato ma anche imbarazzatissimo. I due davanti continuano a parlare presi da mille discussioni, mia madre dorme beatamente e….. mia zia decide di aiutarmi: si volta per un attimo e mi sussurra: “ora sono tutta per te” con un sorriso che vale più di qualsiasi spiegazione. Aggiunge:”…queste le ho indossate per te”. Scosta leggermente il cappotto e mi rendo conto che si è sollevata il vestito. Non credo ai miei occhi: indossa delle calze nere velatissime tenute da un reggicalze bianco e…basta. Anche in questo caso aveva previsto tutto. Non porta le mutandine, è pronta per me. Mi prende la mano e me la posa sulle sue gambe. Il contatto con il nylon mi manda in estasi. Fa scorrere la mia mano verso il basso. Arrivo alle sue caviglie e non resisto a toglierle le scarpe per accarezzarle i piedi. Il nylon è sottilissimo e sento le pieghe che forma sulla sua pelle. Risalgo verso le sue cosce che si aprono leggermente. Sento dove terminano le calze ed inizia il contatto diretto con la sua pelle liscia e morbida. Sono in paradiso! Lei sa che è la mia prima volta. Porta la mia mano contro il suo sesso che sembra attendere me: si apre come un fiore e sento sulle dita il suo prezioso nettare di piacere. Il mio massaggio si fa sempre più profondo, indugio sul clitoride che si indurisce e chiama le mie dita. Poi lei mi ferma e mi apre i pantaloni. Inizia ad accarezzarmi dal basso massaggiando dolcemente i miei coglioni. Ma subito sale l’ungo l’asta per arrivare alla mia cappella che sento enorme. La tiene nella mano carezzandola dolcemente e la avvicina a sé. La fa scorrere sulle le labbra della sua fica aperta. E’ inutile lubrificare oltre perché è già bagnatissima. Le piace strofinare la mia cappella sulla sua fica: chiude gli occhi, è piena di piacere. Poi si ferma e guida il mio cazzo dentro di lei. Inizio a spingere in profondità. Devo muovermi lentamente altrimenti gli altri potrebbero accorgersi di noi. Entro tutto in lei, fino a toccare in fondo. Di nuovo lei cerca la mia mano e, senza interrompere la penetrazione, porta le mie dita sul suo clitoride che è ancora più grosso. Vuole che lo massaggi. Inizio a stimolarlo prima intorno, poi direttamente, sempre con maggior intensità. Tratteniamo con difficoltà gemiti di piacere infinito. Lei trema un po’ e mi sussurra :”riempimi di piacere”. Inizio a sborrare dentro di lei. Sembra non finire mai e sono felice!!! Poi mi sfila il cazzo dalla sua figa e continua a massaggiarlo lentamente, tenendolo dalla base. Mi sorride ed io sono perso in lei. Ma non è finita. Mi prende il cazzo ancora gonfio e strofina la cappella sulla sua figa da cui sta uscendo la mia sborra. Fa in modo di raccogliere tutto il mio succo sulla cappella. Mi sembra un gioco strano anche se eccitante. Poi, quando ha raccolto tutto, con un’agile mossa si piega in avanti e con la sua lingua calda inizia a nettarmi la cappella. Lecca come se fosse un gelato un po’ sciolto e, si affretta per non far cadere nemmeno una goccia. Quando ha terminato, lo infila tutto in bocca per essere certa di non aver lasciato nulla. Sono alle stelle. Lei si riappoggia al sedile e cerco di baciarla, ma lei mi sussurra: ”no, questo sarà per un’altra volta”.

Giusto il tempo di ricomporci nel buio dell’auto e siamo a casa. Spero che arrivi presto la prossima domenica!

ok molto eccitante,mi piace,aspetto il seguito

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