Lavoro come cameriera in un albergo, 50 anni da poco compiuti, mora, un fisico di tutto rispetto, con un compagno che amo e che mi ama. Era piena estate e, nel primo pomeriggio ero intenta a pulire una camera. La stanza era vuota in quel momento ed io ero intenta al mio lavoro, quando entrò il cliente in tenuta da spiaggia, un uomo oltre la sessantina, grassoccio, pancia prominente, semi calvo, molto peloso e per dire la verità, piuttosto insignificante e brutto.
Gli dissi che di li a poco avrei tolto il disturbo e lui rispose educatamente di non preoccuparmi e che nel frattempo avrebbe fatto una doccia. Dopo circa un quarto d'ora tornò in accappatoio ed io gli dissi di aver terminato e gli augurai il buon pomeriggio.
Con mia grossa sorpresa, mi invitò a riprendere fiato e magari fare quattro chiacchiere perchè sarebbe rimasto solo sino al giorno seguente visto che la moglie era dovuta ritornare a casa per motivi di lavoro. Io, un pochino infastidita da questo suo atteggiamento alquanto sospetto e non vedendo l'ora di smontare e tornare a casa, accettai seccata sedendomi su una poltroncina, accarezzandomi i lunghi capelli neri come ero solita fare ed un pò in imbarazzo non sapendo in realtà cosa dire visto che era praticamente uno sconosciuto visto solo qualche volta di sfuggita nell'hotel.
Lui si sedette di fronte a me e non potei non notare, attraverso l'accappatoio semi aperto, la pancia prominente ed il suo "attrezzo" in posizione "18 e trenta". Fui colta da una sorta di divertita curiosità, mi veniva da ridere oltre a sentirmi piuttosto imbarazzata e fuori luogo.
Mi stavo annoiando, poi però non potei non notare, mentre parlavamo del più e del meno, che lo stavo eccitando e che il suo cazzo ora non era più in posizione di riposo, ma alle ore 12!
Maliziosamemte mi ritrovai a pensare che nonostante l'età fosse ben dotato, con un grande uccello noduloso e scuro, quasi fosse un uomo di colore..... Il cliente notò queste mie occhiatine maliziose e cominciò a parlarmi del suo rapporto con la moglie, dicendomi che non era affatto appagato dalla sua vita sessuale e che aveva tanta voglia di farlo magari in maniera extra coniugale, cominciò sempre più a stuzzicarmi dicendo che mi aveva notato da subito, dal suo arrivo in albergo, che mi trovava molto carina e sexy e chiedendomi se avessi mai tradito, se avessi mai pensato di farlo, visto che con il mio lavoro di certo non mancavano le occasioni, fino ad arrivare a chiedermi se fossi interessata e se praticassi il sesso orale.
A questo punto mi alzai con fare offeso e dissi che era meglio se andassi via, al che lui mi esortò a calmarmi dicendo che stava solo cercando di socializzare senza altri scopi e di rimanere ancora un pò, cosa che io feci piuttosto volentieri perchè, inutile negarlo, la situazione cominciava ad eccitarrmi non poco.
Non so cosa mi stesse accadendo, ma mi sentivo attratta, non tanto da quell'uomo insignificante, ma dalla situazione che mi portava a sentirmi una grande porca e poi il pensiero di tradire, la trasgressione, fecero il resto e così, sentendomi sempre più eccitata, gli dissi di aver caldo ed intendevo mettermi un pò più a mio agio togliendomi il camice della divisa.
Lui, capita l'antifona, felice e consapevole di raggiungere il suo scopo, mi disse che non c'erano problemi. Così rimasi in pantaloni attillati e canottiera scollata, con le mani incrociate in grembo.
Anche se mi sentivo piuttosto imbarazzata, con l'impulso razionale di uscire immediatamente da quella sordida camera, la situazione mi stava eccitando sempre di più, ed infatti iniziavo a bagnarmi. Lui, visibilmente attratto dalle mie forme ora ben visibili, cominciava a toccarsi con sempre maggior insistenza il cazzo fino a scappellarlo completamente ed io rimasi rapita dalla visione di quella cappella enorme, violacea, dura, non riuscendo a distogliere lo sguardo dal suo cazzo ed intenzionata ad andare fino in fondo......
Anzi, sentendomi una gran troia già per il fatto di aver lasciato che la situazione arrivasse a questo punto di non ritorno, mi ritorvai a desiderare fortemente di toccare e addirittura prendere in bocca il grosso cazzo di quello sconosciuto, in una situazione squallida ma arrapante, in una camera d'albergo dove ero impiegata, consapevole di star tradendo il mio compagno, e mi resi conto di aver perso completamente il controllo di me stessa, di essere alla sua mercè e che sarebbe bastato il suo più piccolo approccio ed io sarei capitolata senza più indugi.
Mentre un vortice di pensieri osceni mi riempiva la mente, quasi avesse letto il mio pensiero, mise il cartello "non disturbare" e chiuse la porta a chiave, poi senza ritegno lasciò cadere l'accappatoio rimanendo completamente nudo di fronte a me. Fu in quel momento che capii che ero completamente sottomessa a lui, che dovevo soddisfare i suoi luridi desideri e di non potere, ma soprattutto, non volere tornare indietro.
Mi si avvicinò, mi tolse la canotta ed il reggiseno scoprendomi le tette. Si inginocchiò e cominciò a leccarmele, a mordicchiare e succhiare i capezzoli ed accarezzarmele in maniera oscena.....
Una parte di me tendeva ancora a ribellarsi, continuavo a pensare al tradimento, al mio compagno, all'oscenità della situazione, sentendomi tremendamente in colpa, ma non avevo la forza di scappare via, anzi godevo, stavo godendo come una troia, con gli occhi chiusi mi godevo quel trattamento incredibilmente eccitante.
Pian piano, il cliente mi denudò completamente tirandomi via pantaloni e mutandina. Rimanemmo così ambedue nudi e subito ricominciò a leccarmi tutto il corpo, ficcandomi due dita in figa e cominciando a sditalinarmi senza ritegno, in maniera violenta e veloce, io con la testa riversa all'indietro, mi mordicchiavo le labbra e mugolavo di piacere, mentre lui scese a leccarmi prima l'ombelico per poi giungere all'interno delle cosce fino ad arrivare alla mia figa. Allargandomi le cosce, leccava le labbra, mordicchiava il mio clitoride e ficcava la lingua dentro alternandola alle dita, poi risalì e ci baciammo in un intreccio di lingue e saliva incredibile.....
Ci mordicchiammo labbra e lingue per un pò, poi mi chiese, senza tanti giri di parole, di fargli un pompino!
Io, senza una parola, adagiai un cuscino per terra, mi ci inginocchiai davanti e lui prese a strusciarmi la cappella sul viso, imbrattandomelo di filamentoso liquido seminale. Mi arrivò pungente l'odore della sua cappella turgida e dura e, persa completamente la testa, iniziai a leccare dapprima i coglioni, poi l'intero uccello e la grossa cappella con voluttà e passione......
Dallo specchio dell'armadio, vedevo l'incredibile scena: nudi, io inginocchiata davanti a questo sconosciuto mentre lo spompinavo con passione incredibile, le mie mani appoggiate alle sue cosce ed il cazzo piantato in bocca con la sua mano dietro la mia nuca ad accompagnarmi nel ritmo della pompa. Lui, da gran porco qual era, mi prese la testa con ambedue le mani e cominciò a scoparmi velocemente in bocca, ficcandomi il cazzo fino in gola portandomi a sbavare copiosamente, con rivoli di saliva che mi fuoriuscivano dalla bocca colandomi sulle tette, senza respiro, ma mi piaceva, a parte una sensazione di conati subito passata, cavolo se mi piaceva.
Eccitata all'inverosimile e pronta a tutto, mugolavo sonoramente mentre, oramai in visibilio, succhiavo e pompavo con gli occhi chiusi ed in maniera indecorosa. Mi doleva la mandibola talmente era grande la foga con cui mi stavo lavorando il grosso cazzo che, nel tentativo di contenere tutto in bocca, mi deformava le guance, mi dedicavo in particolare alla cappella, passandoci sopra l'intera lingua, stringendola tra le labbra, ciucciandola e ritrovandomi a pensare che amavo quel cappellone umido e grosso, idolo di piacere intenso, lo veneravo, volevo letteralmente ingoiarlo.
Continuavo a pompare guardando dritto negli occhi il cliente, accarezzandogli i grossi coglioni, con sguardo da gran porca e come a sfidarlo, quasi a volergli dire: "porco, non era questo che volevi? Tua moglie te li fa così bene i pompini? Guarda come la cameriera te lo succhia, come ti ciuccia la cappella, ti sta piacendo vero, ti faccio impazzire con la mia bocca e la mia lingua vero"?
Lui, come risposta al mio pompare, godeva tantissimo e mentre mi guardava pompare mugolava, col cazzo che sembrava volesse scoppiare tanto era duro, dicendomi che ero bravissima a succhiarlo e dandomi della troia, pompinara, succhiacazzi, trivellatrice di sborra. Una pompa fantastica che sarà durata circa 5 minuti, quando capivo che stava per venire rallentavo per poi riprendere a pompare fino a che mi disse che voleva venirmi in bocca.
E così, tirato fuori il grosso uccello dalla mia bocca, iniziò una sega velocissima mentre io, fissandolo negli occhi attendevo avidamente, accarezzandogli i coglioni, a bocca spalancata e con la lingua pronta ad accogliere quella enorme ed infinita esplosione di sborra che mi inondò la bocca, con schizzi copiosi e densi che mi colpivano il palato e si adagiavano sulla lingua.... una quantità incredibile di sperma caldo si era accumulato sulla mia lingua, lo assaporai sentendo un sapore acidulo, poi sempre guardandolo negli occhi, ingoiai il tutto in un sol colpo.
Soddisfatta e sazia, mentre lui, sudatissimo, ansimava ancora, continuai a leccare la cappella ripulendola degli ultimi residui di sborra, guardandolo sempre dritto negli occhi, fino a che il cazzo dell'uomo rimase pulito e cominciò ad afflosciarsi.
Lui avrebbe anche voluto chiavarmi e ficcarmelo su per il culo, ma gli dissi che per ora bastava così, che non me la sentivo di tradire il mio ragazzo - come se l'incredibile pompino appena fatto non fosse già un grande tradimento - poi chissà, l'estate era ancora lunga....
Corsi in bagno, mi sciacquai il viso e la bocca impastata di sperma, mi rivestii e scappai via, sentendomi in colpa per aver tradito il mio ragazzo ma con una sorda soddisfazione per la porcata che avevo appena fatto e che mi era piaciuta tantissimo.... Spesso mi masturbo al pensiero della mia porcata con il cliente, sperando di ripetere ancora, al più presto, questa bellissima esperienza!
Monello66
Raf90
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Tony
Giovanna
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