Seduto sul ponte superiore, osservo la scia della nave che ci porta in Corsica. Appoggiate al parapetto ci sono Anna e mia sorella Silvia. Franco, mio cognato amante della fotografia gli scatta una raffica di foto e loro si atteggiano come dive. Mi chiamo Mario, ho quarantasette anni e sono sposato con Anna da ventisette, ma stiamo insieme da trenta anni. Abbiamo due figli maschi, Luca di ventisei anni e Marco di ventiquattro. Silvia ha la stessa età di Anna, mentre Franco ha un anno più di me. Loro hanno due femmine Eva di venticinque anni e Tania di venti tre. Anna e Silvia si assomigliano fisicamente, entrambe alte uno e ottanta, quarta di seno, entrambe more, occhi scuri, bocca di medie proporzioni e labbra un po carnose. Fisico molto ben curato, entrambe amano fare sport. Ad Anna, come a me, le piace la piscina, ed è bello vedere anche in costume intero, quanta ammirazione suscita fra i maschi che la guardano. Mia sorella ama di più le palestre, entrambe seguono sempre una dieta ben equilibrata, e nonostante le due gravidanze il loro aspetto è decisamente bello. Franco ha un fisico asciutto, ha un principio di calvizie, che lui cura tenendo i capelli cortissimi. Persona molto simpatica e disponibile, è anche il cugino di Anna. Le due donne lavorano insieme, hanno uno studio di ragioneria, al quale si è aggiunta mia nipote Eva, mentre Tania, ha seguito le orme del padre, noto avvocato, studia legge con ottimi profitti. Questa è la prima volta da tanti anni che andiamo in vacanza insieme. Loro, amano un genere di vacanze diverso dal nostro, per loro il massimo è un villaggio e un hotel tutto all inclusive, mentre Anna ed io amiamo molto la vacanza itinerante a bordo del nostro motorhome, e in particolare amiamo il nudismo. Col passare degli anni questo nostra passione ci ha portato ha vivere il sesso sempre in maniera molto appagante. Spesso ci siamo trovati in situazioni intriganti nelle quali Anna si è sempre mossa con naturalezza. La consapevolezza di avere un aspetto che desta interesse la porta a esibire con disinvoltura il suo corpo, compiacendosi dell’effetto che suscita fra i maschi. Negli ultimi due anni poi siamo andati anche oltre. Due anni fa abbiamo fatto l’amore su di una spiaggia a due metri da un’altra coppia che scopava li, non siamo andati oltre, ma è stato molto eccitante. Lo scorso anno, due giorni dopo l’inizio delle vacanze abbiamo conosciuto una coppia di olandesi. Lei Kim, trentacinque anni, bionda occhi chiari fisico delicato, seno una terza tonda perfetta, cosce lunghe e un culetto tondo bellissimo. Bocca ampia e labbra sottili. Lui Erik, alto come me, ma più massiccio, ma non grasso. La cosa che lo rendeva diverso era la dotazione, non tanto per la lunghezza, ma per la circonferenza, esagerata! Lungo meno del mio, forse sui diciotto, ma di almeno quindici di circonferenza. Entrambi bisex. Ma non era stata la dotazione di lui ha intrigare Anna, ma le occhiatine e i sorrisi di lei, che l’avevano convinta a lasciarsi andare. Vederla fra le braccia di una donna intenta godersi un bel 69 che le ha regalato tanto piacere è stato molto eccitante. Dopo questa esperienza il passo successivo fu lo scambio protetto. Lei ha goduto tanto nel farsi infilare da lui, mentre lei ha voluto essere, dopo la figa, inculata da me che a suo dire lo avevo di dimensioni ottime per prenderlo dietro, mentre quello del marito era troppo grosso e richiedeva molta delicatezza, che lui ha impiegato per farlo assaggiare ad Anna, che se lo è preso in culo non senza difficoltà. Vederla impalata su quella trave mi ha eccitato da morire, e Kim mi ha preso il mio cazzo durissimo e l’ha appoggiato alla fica di mia moglie, incitandomi a infilarlo dentro, cosa che abbiamo fatto con calma, ma alla fine il risultato è stato che Anna a goduto di una doppia sconvolgente che l’ha fatta godere tantissimo. L’ultima sera poi mentre mia moglie me lo succhiava e si faceva inculare da Erik, ormai ci avevano preso gusto entrambi, Kim ha preso un doppio fallo di quelli che si allacciano alla vita con due cinture, e mentre ne ha infilato uno dentro di se ha piantato l’altro, molto grosso nel culo del marito che ha gradito molto. Dopo un momento mi ha chiesto di completare l’opera facendosi inculare a sua volta da me. Sconvolgente! L’ho pompata fin quando lui ha sborrato nel culo di Anna, mentre io riempivo il mio preservativo in quello di sua moglie. Appena ci siamo sfilati, lei ha pulito accuratamente il giocattolo e poi ha invitato Anna a indossarlo, quindi si è fatta scopare da lei che godeva ulteriormente a ogni affondo, mentre lui mi ha chiesto se poteva succhiarmi il cazzo tornato duro dallo spettacolo, cosa che mi ha fatto godere di nuovo. Avevamo in programma di fare altre ferie con loro, ma poi è arrivata la richiesta di mia sorella di fare vacanze insieme e tutto è rimandato. Noi abbiamo accettato anche per un motivo legato a un fatto avvenuto tre anni fa che ci ha cambiato a tutti la vita. I miei genitori, quelli di Anna, e quelli di Franco. Dopo le nostre nozze, erano diventati amici e facevano vacanze insieme. Fra loro era nata una bella amicizia che era durata anche dopo la pensione. Persone simpatiche e molto disponibili, specie con i nostri figli che ci hanno aiutato a far crescere. Di ritorno dalle cure termali la multipla di mio suocero era stata polverizzata da un incidente fra due TIR. La tragedia, così la definiamo noi ci ha sconvolto a tutti, in particolare ai nostri figli molto legati ai nonni. Circa tre mesi dopo mio cognato ha proposto di vendere le nostre proprietà sparse per la città e di acquistare una bifamigliare appena costruita in una zona nuova a poca distanza dalla città, tanto per riunire quello che restava di tutti noi. Abbiamo accettato e da tre anni viviamo quasi insieme, anche se le case sono separate, abbiamo spazi in comune, come il giardino, dove abbiamo costruito un forno a legna, e un barbecue in muratura, e spesso quando la stagione lo consente mangiamo insieme, con molta soddisfazione anche dei nostri figli, che già prima si frequentavano molto, ma da tre anni sono diventati inseparabili. Hanno amici in comune, e vanno in ferie insieme. Il sole è tramontato quando sbarchiamo, subito mi dirigo a sud, dove ci sono le spiagge più belle. Circa due ore dopo parcheggio in un posto molto bello, stanchi ci mettiamo a dormire. L’indomani, dopo colazione si va in spiaggia. Silvia dalla sera prima era gia un po nervosa, oggi a colazione ha appena salutato. Conosco mia sorella, quando il suo nervosismo raggiunge un elevato livello, lei, si morde il labbro inferiore all’angolo destro della bocca, e oggi direi che siamo al massimo. Anna le ha specificato il tipo di vacanza che avremmo fatto, e lei ha accettato insistendo per venire, spero che ora non ci ripensi e rovini tutto. In spiaggia mi attardo a piantare l’ombrellone, mentre Anna stende i teli e si spoglia tranquillamente, mentre Franco dopo un attimo di esitazione la imita mettendosi a nudo mostrando un cazzo gia in erezione. Silvia resta un momento immobile poi si denuda anche lei, si distende a viso in giù, mostrando in ogni caso un bel culetto. Mi spoglio sotto lo sguardo di tutti, il mio cazzo è turgido, e per non rischiare l’erezione mi dirigo verso il mare seguito da Franco, nuotiamo un poco, poi usciti dall’acqua ci distendiamo la sole. Giunta l’ora di pranzo, rientriamo nel motorhome, il sole picchia a martello e noi non vogliamo scottarci, mangiamo quasi in silenzio, si vede che c’è tanta tensione. Dopo pranzo mentre ci rilassiamo, fanno la comparsa un mazzo di carte da tre sette. Mia sorella e suo marito hanno la passione per il gioco, e spesso partecipano a dei tornei con risultati lusinghieri. Poi Silvia invitando il marito al gioco propone una penale.
“Vediamo chi paga il gelato questa sera.”
Lui si guarda in torno, sorride e invita anche noi a giocare, uomini contro donne. Anna accetta subito, mentre io specifico a mio cognato che sono poco esperto, e che rischia una sconfitta. La fortuna però sembra tutta a favore delle donne che ci danno una sonora lezione. Sconfitto, dico a mio cognato che essendo io il più scarso pago io, ma lui m’invita a prendere una carta dal mazzo, quello che avrà il punteggio peggiore paga. Sollevo un nove, mentre lui un sei. Torniamo in spiaggia. Il pomeriggio continua con Silvia che ora si distende supina sempre guardandosi intorno per vedere chi la guarda. La sera dopo cena le donne si mettono in tiro per uscire, sia Anna, sia Silvia, indossano una mini e un top. Andiamo in paese, che dista pochi minuti. Anna si esibisce con estrema disinvoltura, mostrando in modo provocatorio le sue grazie, rese ancore più evidenti dal fatto che non indossa nessun intimo. Sia io che Franco lo notiamo e la cosa ci eccita molto, mentre mia sorella sembra infastidita dagli sguardi di ammirazione che i maschi le rivolgono. Tornati, ci mettiamo a dormire, e sentiamo loro che litigano sottovoce. Anna si stringe a me, vorrei scoparla, ma lei mi dice di non inferire, indicando loro con un gesto del capo. L’indomani, dopo colazione si va in spiaggia, Silvia ha un tale stato di nervosismo che si nota subito. Franco m’invita a una nuotata fino ad alcuni scogli che distano poche decine di metri dalla spiaggia. Arrivati, ci fermiamo, per riprendere fiato. Mi rivolge una domanda quasi attesa.
“Come si scopa in un camper?”
Lo guado sorridendo gli rispondo.
“Con la persona che hai nel letto.”
Lui mi guarda sconsolato, decido che sia giunto il momento di mettere in chiaro alcune cose se non voglio rovinarmi le ferie. Lo guardo serio e deciso.
“Tu la scoperesti Anna?”
Lui tergiversa, si gira cerca di sviare la risposta. La sua risposta ha un tono laconico.
“Anna è una bella donna, disinvolta, chi non la scoperebbe.”
Lo in calzo con decisione.
“Cosi, non ci siamo. Noi dobbiamo mettere le carte in tavola e parlaci chiaramente. Devi sapere che fra me e mia moglie, vi è un profondo legame, ma anche un dialogo che ci permette di essere sempre informati su tutto quello che ci capita, nel presente e anche nel passato. Io lo so che sei stato tu il primo a insegnarle a fare le seghe e i pompini, come lei sa che io mi segavo spiando mia sorella fin quando mia madre mi riempì la faccia di schiaffi per questo quando ho conosciuto Anna mi sono dedicato anima e corpo a lei. Se a te piace ancora, lo voglio sapere chiaro e tondo, poi quello che lei deciderà di fare in questa vacanza l’accetto senza riserve come sempre è stato fra noi.”
Il mio tono duro ha l’effetto voluto.
“Certo che mi piace, è una femmina fantastica. Non mi fraintendere, amo tua sorella e le sono stato sempre fedele, ma fra le due donne vi è un abisso. Hai visto con quanta disinvoltura si è esibita ieri sera? Io vorrei che anche Silvia fosse un po più disinvolta, invece era chiaro che tutto la infastidiva. Vi è in lei qualche cosa che la blocca, ho provato a disinibirla un poco, ma è stato come cercare di sciogliere un ghiacciolo dentro una cella frigorifera. Anna invece ieri sera era fantastica, si è lasciata ammirare da tutti, si la scoperei volentieri, anzi lo avrei fatto ieri sera davanti a tutti.”
Lo guardo, finalmente ho la consapevolezza di come la pensa. Mi giro, vedo le donne sulla spiaggia che parlano e ridono, mi fa ben sperare. Torniamo a riva e loro si alzano per fare una passeggiata, poi quando tornano, ci salutano dicendo di andare a preparare il pranzo, e ci vorrà circa un’ora. Afferro il messaggio e mentre restiamo lì mi faccio raccontare da Franco i dettagli che già conoscevo di come ha iniziato Anna ai piaceri del cazzo. Quando rientriamo nel motorhome c’è aria di fronda. Le donne hanno in mente qualche cosa e francamente ne sono contento. Dopo pranzo fanno la comparsa le solite carte.
“Questa volta ci giochiamo più del gelato.” Annuncia Silvia mostrando dei foglietti di carta su chi è scritto il nome di ognuno di noi assieme a una dicitura che ci invita a leggere e firmare.
Io sottoscritto Mario con il presente mi metto a tua completa disposizione per una intera serata. M’impegno a eseguire tutto quello che mi sarà richiesto, come vorrai, con chi vorrai, dove vorrai e con l’abbigliamento che riterrai più opportuno. In fede.
Loro firmano senza esitare, mentre Franco ed io, ci diamo uno sguardo un poco preoccupato. Mi parla con voce un pò tesa.
“Questa volta dobbiamo vincere assolutamente.”
Incominciamo a giocare e subito sembra che la fortuna sia tutta dalla loro. Vincono le prime due partite, poi noi raggiungiamo il pareggio, l’ultima partita la giochiamo come se fosse la finale del mondiale di calcio. Alla fine vinciamo, 59 loro 61 noi. Anna sorride divertita mentre Silvia si nota che non è soddisfatta del risultato. Franco m’invita a prendere una carta dal mazzo.
“Chi ha il punto più alto sceglie il pagherò da incassare. “
Prendo un otto, lui un nove. Ride e prende il biglietto di Anna che lo guarda divertito mentre Silvia ha un gesto di stizza, prende il telo e va verso il mare seguita da me che un po me lo aspettavo. Anna e Franco ci seguono parlando della serata. Passiamo il pomeriggio distesi al sole, ognuno riflette su quello che sarà la serata. Io mi rendo conto che per me sarà dura convincere mia sorella lasciarsi andare, e non voglio certo creare un casino che ci rovinerebbe la vacanza a tutti. La cena si rivela una semplice formalità, sembra che nessuno ha fame, poi Anna si prepara per uscire mentre Silvia se ne sta seduta in disparte in assoluto silenzio. Quando vedo mia moglie vestita con un semplice pareo che parte da dietro e che s’incrocia sul seno per annodarsi dietro il collo mi rendo conto che questa sera è decisa a fare scintille con Franco che la guarda estasiato. Usciti loro, il silenzio regna sovrano, poi Silvia mi si avvicina. Parla con un filo di voce guardando il pavimento.
“Ti devo chiedere un favore, il mio debito lo vorrei pagare un’altra sera, ora vorrei restare qui dentro con te.”
Accetto. Subito lei si spoglia nuda e si siede sul letto, invitandomi a seguirla. Mi spoglio e distendo di lato a lei che subito prende in mano il mio cazzo, quasi duro. Lo sega in maniera tesa e nervosa, quasi facendomi male, poi improvvisamente lo prende un poco in bocca, lo lecca svogliatamente, lo succhia senza passione in modo molto distaccato.
Provo a toccarla ma lei mi fulmina con un secco: stai fermo! Poi sale su di me e s’impala tutto il mio cazzo dentro di se. La sento spingere con forza per farlo entrare, è poco lubrificata, scivolo malamente dentro di lei forzando sulle pareti fin quando di colpo non raggiungo il fondo battendo con forza la cappella contro il collo dell’utero che le provoca dolore e piacere all’istante. Geme lasciandosi sfuggire un lamento.
….aaaaaahhhhhhh….umuuuuummmmmm……… nnnnnoooooooo!!!!!!!!!...
Il suo corpo è scosso, trema e poi improvvisamente mi tempesta il petto di pugni.
“…..bastardo!!!..sei un bastardo!!!! Bastardo!!!..bastardooooo…….mille volte bastardoooooo..
Trema e improvvisamente scoppia in un pianto a dirotto. Sollevo le braccia e l’afferro tirandola verso di me. Piange, singhiozza forte fin quando si calma.
“Sei un bastardo. Io ti volevo, mi ero resa conto che ti piacevo, mi ero accorta che mi spiavi, e pure io lo facevo con te. Mi sono consumata le dita a masturbarmi per te. Volevo essere tua, volevo che fossi tu a sverginarmi, ti avrei dato anche dei figli, ma tu sei sparito per correre dietro a quella puttana di Anna. Ci ho messo tanto tempo per capire che tu le volevi bene che lei era pazza di te.”
La rigiro e la metto sotto. Le bacio il collo, poi lentamente scendo verso i seni, li succhio, lei si sta rilassando lasciandomi fare. Le arrivo alla fica che ora si sta bagnando. Ne aspiro il profumo, l’odore mi riempie le narici. Poi le do un colpo di lingua lungo tutto il taglio che la fa vibrare tutta. Ha un fremito, uno scatto improvviso che le fa chiudere le gambe. Poi si rilassa e le divarica aprendole al massimo. Lecco e scivolo fra le pieghe del suo sesso, geme, e si scioglie con umori che sgorgano copiosi. Lecco e succhio, risalgo lo spacco e trovo il bottoncino duro, teso. Lo afferro con le labbra e lo stringo succhiandolo forte, è troppo per lei che ha un nuovo orgasmo, ma questa volta non si trattiene e gode.
….ssiiisiisiiiiii…..bbbbbeeellllllisssssiiiimmmooooooo!!!!!...vengo!!!..cazzo..mi..fai…godereeeee…..scopamiiii!!!!...daiii..sono anni che desidero questo momento..ti pregoooo……
Risalgo lungo il suo corpo. Il cazzo si appoggia fra le pieghe della fica bollente, e quando stò per dare un affondo lei mi blocca ponendo una mano sulla mia bocca. La sua voce è appena un bisbiglio rotto dall’emozione.
“Sono certa di non essere brava come Anna, ma ti prego per questa notte fammi sentire tua, accontentati di quello che ti darò, anche se è ben lungi da quanto ti fa godere lei.”
Le sorrido, e spingo dentro metà del mio cazzo durissimo. Geme, apre la bocca, ma non emette nessun suono. Gli brillano gli occhi dalla felicità. Affondo tutto in lei. I seni sobbalzano verso l’alto per la mia spinta, sbatto la punta sul fondo e le procuro una scossa di piacere che la fa tremare tutta.
….sssssiiiiiiiiiii……dddaaiiiiiiii….ssspinggiiiii tuttooooo..dentro….sssiii…uuuuhhhmmmmmmuuu……
La pompo lentamente, facendole assaporare tutta la lunghezza e lo spessore del mio palo. Gode, ha un orgasmo e poi un altro velocemente. Mi fermo lascio assaporare il piacere. Lei con un colpo improvviso di reni mi rigira e s’impala su di me, erge il suo corpo in verticale e affonda il cazzo dentro di se. Lo sento premere contro il fondo. Ha un gemito e poi lentamente incomincia a ondeggiare avanti/indietro con calma godendo, mentre io le afferro i seni e li impasto fra le dita.
“Fammi male. Per tanto tempo ho strizzato i seni fino al dolore per punire il mio corpo che ti desiderava. Col tempo anche il dolore è diventato piacere, e ora quando mi faccio male, godo, di più. “
Le stringo forte i capezzoli mentre lei gode, ha un nuovo orgasmo, poi sfinita, si distende su di me.
Il respiro e veloce, lentamente scivola di lato, mentre io la scopo sempre più forte, sono al limite la distendo di nuovo sotto di me, lei mi guarda e sorride compiaciuta.
“Dai sfondami tutta, e schizzami dentro. Ho sognato che eri tu a ingravidarmi quando sono rimasta incinta delle ragazze, ora lo vorrei ma non è possibile, ma tu vienimi dentro, chiuderò gli occhi e sarà come se lo avessi sempre fatto.
La pompo più velocemente, il suo viso è la maschera della felicità, m’incita venire dentro di lei.
….ddddaaiiii….sborrami dentrooooo…ingravida tua sorellaaa..porco..lo so che lo vuoiiiii…orraaaa…..
Quelle parole sono la goccia che fa esplodere il mio piacere e vengo.
…oooorrrraaaa SBORROOOOO!!!!!...s.s.siiiiiiiiii………orraaaaa…….
Quattro bordate di semenza le inondano la fica assetata del mio seme.
…….sssssssssiiii tiiii sentooooo..sei bollenteeee…cazzooo!!! Vengo ancorraaa……bellliiisssimoooo!!!!!
Restiamo abbracciati in silenzio rotto solo dal battere incessante dei nostri cuori che sembrano tamburi impazziti.
“Mamma mi sorprese a spiarti e minacciò di dirla a papà. Poi ho conosciuto Anna e allora mi sono detto che era meglio così. Dai andiamo a fare una doccia. “
Entriamo nel bagno e ci diamo una rinfrescata, che più che lavarci ci eccita ancora di più. Tornati sul letto, la stingo ancora a me, lei mi bacia con passione, poi si gira, si mette in ginocchio e si apre il culo.
“Dai sverginami. Ho promesso a me stessa che se non lo avresti avuto tu la prima volta non lo avrebbe avuto nessuno. È tuo sfondalo e scopami tanto fin quando non ci godo come Anna. Lei mi ha detto che tu sei bravissimo nel pomparle il culo fino al piacere. “
La guardo titubante, esito, ma lei insiste. Apro un cassetto e prendo del gel, che a volte ho usato con mia moglie, poi le lubrifico il culo infilando prima due dita, poi sempre più velocemente fin quando lei spazientita mi chiede di scoparla nel culo.
..e daiii. Lo voglio!!!. Lo so che mi farai male. Ma come ti ho detto mi piace il dolore, quindi non esitare e mettilo dentro…
Appoggio la cappella sul buchetto, esito un momento ma lei appoggia le mani alla parete e se lo spinge dentro, in breve se lo ritrova tutto dentro. Ha un gemito di dolore che le fa irrigidire tutto il corpo.
…aaahhhiii…cazzo come sei grossooo!!!!...fermo..resta immobile…mi stai sfondando le reni..mi sembra di averlo nello stomaco da quanto lo hai lungo…
Le metto una mano sulla passera, massaggio il bottoncino che le procura subito un momentaneo piacere che la distoglie dal dolore. L’afferro per i fianchi e la distando di lato. Ora è più facile masturbarla e scoparle il culo. Lentamente si dilata, sento che si abitua al palo e mi chiede di muovermi, mentre io tolgo la mia mano sul clito e ci metto la sua.
“Masturbati che sentirai il piacere arrivare prima.”
In breve il dolore lascia il posto al piacere e ben presto lei mi chiede di muovermi più velocemente.
…. Ddaiiii…sfondammmiii tuttaaaa…sssiiii..spacca il culo di tua sorella ..porco..lo so che ti piace…ddaaiiii….
La limo il culo a dovere. Quando la sento venire lei trema e mi chiede di sborrare.
..ddaii schizzami nel culo…..lo vogliooo.. ti preggoooo!!!....dai che sento che incomincia bruciare…
Pompo con più impegno, e alla fine sborro due schizzi in culo con lei che impazzisce quando lo sente.
…sssiiiiii…ti sentoooo!!!..ddaii inondami il culooo….. daaiii…
Improvvisamente se lo sfila e si gira infilandolo dentro la bocca. Lo lecca, lo succhia e pulisce ogni minimo residuo del mio e suo piacere, poi malferma sulle gambe va in bagno e torna dopo poco.
“Accidenti credo che non mi si richiuda più, me lo hai spanato a dovere. Sono felice che tu mi abbia rotto il culo. Era una cosa che volevo con tutte le mie forse, e sarà ancora solo tuo fin quando non riuscirò a godere anche da lì, solo allora lo farò assaggiare a Franco. Grazie, ma ora credo che sia meglio riposare. Ci addormentiamo abbracciati e mi sembra di sentirli tornare molto tardi. All’alba sono svegliato dalle calde labbra di mia moglie che mi succhia il cazzo.
“Buon giorno amore, spero che la mia dolce cognatina non ti abbia spremuto tutto.”
Ridendo si rimette il cazzo in bocca che cresce sempre più.
Li guardo e vedo mia sorella che si sta facendo leccare da suo marito con molto piacere. Ridendo chiedo a mia moglie della serata.
“Quel porco di mio cognato, non che mio cugino, mi ha esibito per tutto il paese al punto tale che un tizio mi ha offerto cento euro per scopare credendomi una puttana. Al mio rifiuto ha alzato l’offerta fino a duecento cinquanta. E il porco di mio cugino che ha fatto? Eccitato dal vedermi trattare da puttana mi ha scopato su di una panchina dei giardini con il tizio che si segava lì vicino. Dopo non contento ha continuato il giro del paese continuando a mettere in mostra tutte le mie grazie con il tizio di prima che ci seguiva senza perdersi un solo gioco. Alla fine mi ha inculato in cima alla torre. Il tizio si è avvicinato, io gli ho segato il cazzo facendolo schizzare come una fontana. Guarda, mi ha pure regalato i soldi promessi.”
Mi mostra le banconote mentre Franco ha infilato mia sorella e se la scopa di gusto.
“Accidenti Silvia, ma che razza di porci abbiamo sposato? Guarda qui, questo maiale si è eccitato nel sapere che sua moglie è stata pagata come una puttana!!”
Silvia ride divertita.
“Tranquilla mia cara. Dovresti sentire come gli si è gonfiato a mio marito mentre tu raccontavi la serata. Sono porci di una razza speciale e con il tuo aiuto gli voglio spremere fino all’ultima goccia di piacere. Quanto a te dolce maialino mio, devi sapere che tuo cognato, non che mio fratello mi ha chiavato fino allo sfinimento, e poi non contento mi ha anche sfondato il culetto. Appena sarò in grado di godere lo farò assaggiare anche a te. Accidenti senti come si è gonfiato il tuo cazzo all’idea che lui mi ha rotto il culo!!”
Da quel giorno le nostre vacanze diventano fantastiche. Silvia è sempre più rilassata e a suo agio. Si lascia andare sia in spiaggia nuda, che la sera a esibirsi. Poi incominciamo anche a scopare insieme in questa occasione Silvia prima scopre il piacere delle labbra di Anna fra le cosce e poi finalmente concede a Franco il culo. Lui la penetra da dietro, mentre Anna la lecca e quando vede che lei lo ha in culo si gira verso di me e m’invita scoparla davanti in doppia.
“Dai che aspetti, infila questa fichetta che sta sbavando con il tua cazzone. Tu amore mio rilassati stai per provare una delle esperienze più meravigliose che una femmina può provare, due cazzi insieme.”
Silvia resta immobile fin quando entro dentro. Poi si lascia andare a ripetuti orgasmi che la sconvolgono e da quella volta ogni scopata si è sempre conclusa con una doppia che lei reputa da allora il massimo che una femmina possa desiderare. Prima della fine della vacanza ho avuto una serata trasgressiva con lei tutta per me. L’ho fatta esibire e giocare per buona parte della serata, sempre sotto lo sguardo attento di Franco e Anna che ci seguivano a breve distanza. In fine l’ho scopata appoggiata al muro della diga del porto con due pescatori che vedendola godere fra le mie braccia hanno tirato fuori i loro cazzi e si sono messi a segarsi dicendole ..salope..salope… lei mi ha guardato, io ho tradotto, puttana! Lei allora si è inginocchiata davanti a me e preso il mio cazzo in bocca ha incominciato una pompa bestiale, facendomi sborrare anche l’anima. Poi si è girata verso di loro è li ha guardati con occhi carichi di libidine.
“Grazie, la troia ha finito.”
Poco distanti da noi Franco inculava Anna appoggiata a un lampione spento. Poi come tutte le cose belle arriva anche la fine. Il nostro traghetto era previsto per la domenica mattina alle dieci, ma il sabato a mezzogiorno eravamo in un bar a bere, quando dalla tv un metereologo annunciava che nel tardo pomeriggio e nella notte una vera tempesta si sarebbe abbattuta su tutta la zona con venti fortissimi e mare mosso. Immediatamente siamo corsi al porto, e pagato una differenza, siamo saliti sulla prima nave in partenza. Il viaggio è stato difficile per il mare che si stava ingrossando, e sbarcarti ci ha accolto un violento temporale che ci ha accompagnato fino a casa dove siamo arrivati alle dieci di sera. Nella mia casa non vi erano luci accese, mentre in quella di mia sorella si vedevano sia le vetture dei miei figli, e anche delle luci. Parcheggiato il camper siamo entrati in casa, appena dentro abbiamo sentito dei rumori provenire da dentro la camera di mia sorella. Aperta la porta lo spettacolo che abbiamo visto ci ha lasciato basiti. Sul letto i miei ragazzi si scopavano le loro cugine che gradivano molto le splendide dotazioni dei nostri figli, specie quella del più piccolo direi molto fuori del comune. Stupiti siamo ritornati in sala mentre le ragazze si coprivano con le lenzuola. Sedute sul divano Anna e Silvia si guardavano senza parlare, mentre io ero appoggiato alla poltrona insieme a mio cognato. Poi Anna fa una considerazione ad alta voce.
“Mi domandavo come mai non avevano nessuna relazione, nonostante le tante amicizie, ora è chiaro si divertivano fra loro.”
Silvia scatta in piedi e la guarda decisa.
“No cazzo! Non ci sto! Non voglio che loro facciano lo sbaglio che io ho fatto tanti anni fa. Se hanno deciso di godersela fra loro per me va bene. Sono sangue del mio sangue e io non li voglio giudicare, ma comprendere e aiutare vivere le loro emozioni al meglio. Dai Anna andiamo a rassicurarli. In questi giorni anche noi abbiamo fatto le stesse cose che fanno loro adesso. “
Tende le mani a mia moglie che si alza, si spogliano insieme e vanno in camera seguiti da Franco che si mette nudo anche lui. Li seguo e prima di entrare li guardo sorridere ed abbracciarsi. Rifletto sul fatto che appena varcata questa soglia nulla sarà più come prima
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