gusto raccontando una storia che la mia mente aveva sempre cercato di rimuovere,anche se devo dire mi ha segnato la vita.Ero ragazzo di 14 anni,mia mamma,mia sorella e il mio papa' che per lavoro,rientrava sempre dopo l'una di notte,mia mamma era una bella donna,bassina ma con tutte le cose giuste al posto giusto,un bel seno,labbra carnose,un culo che lei nascondeva in quei camicioni dell'epoca,ma alto e rotondo,io a quel tempo ero alla ricerca di risposte sul sesso,volevo capire,ero come tutti i ragzzini del tempo curioso.il mio punto di riferimento era lei,mia sorella era piccola,e spesso mi facevo trovare in camera da letto quando lei si spogliava,con nonchalance facevo finta di niente,m i miei occhi erano puntati sulle sue tette,quandi toglieva il reggiseno per mettere la camicia da notte,e il pelo che usciva dallo slip,quei tettoni mi toglievano il sonno,quante seghe,i sparavo dopo nel mio lettino.Avevamo l'abitudinedi sedere sul divano a guardare la tv,eravamo solo noi tre,loro due mamma e sorella,si addormentavano subito,e io cominciavo a smaniare con indifferenza a strusciare le tette di mamma,le toccavo con le dita tremanti,sfioravo il capezzolo,mi inginocchiavo per terra a guardarla in mezzo alle cosce per vederle la figa,poi correvo in bagno paonazzo,e via la sega.Se veramente la sega rende ciechi come mi dicevano al'epoca,io a 15 anni gia' non dovevo vedere piu' niente.Una sera in particolare accadde quello che poi e' rimasto chiuso in me per anni,Piu' infoiato del solito quella sera esagerai,preso dall'eccitazione non mi accontentai solo di strusciare le tette,ma gliela tirai fuori,quel tettone era nudo,quell'areola scura,quel capezzolo duro,non riuscii mantenermi e lo presi in bocca succhiandolo,e come se non bastasse misi anche due dita sulla figa.A quel punto lei apri' gli occhi,mi prese per un braccio e mi porto' in camera da letto,"sei impazzito,mi disse,tutte le sere con questa storia,credi che io non mi sono accorta di quello che fai?sei uno sporcaccione,per colpa di quei giornalini che hai nascosto sotto il letto,stai scimunendo,mi rimprovero'"non sapevo come giustificarmi,abbassai lo sguardo,lei continuo' "ma vai a scuola,non c'e' una ragazzina che ti piace,non hai una comitiva per andare fuori.LI' mi ripresi"Mamma ma che comitiva se tu non mi fai uuscire mai,anche se avessi la agazzina non potrei vedela mai."Lei scoppio' a ridere,"e' vero hai ragione,non gridare altrimenti si sveglia tua sorella"socchiuse la porta della camera e mi disse"ma cosa volevi vedere le mie tette,gia' le guardi quando io mi spoglio,o pensi che non me ne sia accorta" si apri' la camicia sulle tette e le tiro' fuori,to' guarda allora,vieni vicino tocca dai,non fare il ritroso".Mi avvicinai e a mano tremante toccai una zizzona,ho ancora tra le mani il calore,quella palla di carne dura,quel capezzolo duro,lo presi tra le dita,e lo accarezzai a mano aperta,strinsi forte entrambe le zizze con le mani."OH fai piano che mi fai male,"disse lei,"e le cosce vuoi guardare anche quelle?e apri' la vestaglia sulle cosce mostrandole,misi la mano anche tra le cosce,"fermo li' disse lei non andare oltre,la' no non toccare.bene adesso che hai visto che fai,stai peggio di prima immagino,quindi?rise,e senza avvisarmi,ne' mai lo arvrei immaginato,mi prese il cazzo tra le mani,ma appena lo tocco' io subito venni,tra le sue mani"ma che fai,oh ma stavi proprio male eh?"mi lascio' li' e ando' in bagno a lavarsi le mani.Poi prese mia sorellain braccio,che poverina dormiva sul divano,e la mise a letto,io mi rinchiusi nella mia cameretta,mi sdraiai sul letto e come inebetito,mi misi a guardare il soffitto,immobile,lei intanto ritorno in soggiorno ad aspettare papa, li sentivo confabulare lei rideva,mica gli stava raccontando quello che era successo?poi sentii la porta del soggiorno chiudersi,mi alzai dal lettino,e silenzioso come un gatto andai a guardare dalla toppa della chiave,e vidi lei che era chinata in avanti,con le mani si teneva al bracciolo del divano la vestaglia alzata fin sulla schiena il culo nudo,papa' non lo vedevo,ma capii che la sta scopando,le sue tette nude ballavano sotto i suoi colpi da dietro,lei aveva il capo reclinato all'indietro egodeva in silenzio,mi si gelo' il sangue,cominciai a tirarmi un'altra sega,lui la chiavava e io mi segavo.la mattina dopo mamma mi sveglio' per andare a scuola,le dissi che non mi sentivo bene e sarei rimasto a casa,lei vesti' mia sorella e la porto' a scuola.poi la sentii ritornare,strano dopo che portava maria a scuola andava dalla nonna,perche' era tornata subito a casa.Entro' nella mia cameretta,apri' le imposte e si sedette ai piedi del lettino."Guarda,mi disse,io voglio chiarirti una cosa quello che e' successo ieri sera,e' una cosa anomala,che non deve succedere perche'sei mio figlioe secondo sei un moccioso,ma nello stesso tempo sono preoccupata,primo perche' tutte le seghe che ti fai ti fanno male,e poi perche' la tua curiosita' potresti andare a cercare da qualche parte sbagliata,e ti fara' piu' male delle seghe,Intanto che parlava si alzo' e si sfilo' la gonna,resto' in mutandine e giarrettiere,(all'epoca i collant non esistevano)poi si tolse la maglia.proprio come nelle fote dei giornali che avevo nascos to sotto il letto,si sdraio' vicino a me e mi chese se sapevo slacciarle il reggiseno,lo feci e lei lo tolse.di nuovo quelle zizze meravigliose erano davanti ai miei occhi,Posso toccarle le chiesi,guarda,rispose,sono qui per farti vedere le cose che ti incuriosiscono tante,e magari anche toccarle,comincai a toccarle quei zizzoni a piene mani,non farmi male disse lei,con calma le devi accarezzare non strizzare,vedi se fai con calma i capezzoli si induriscono di piu',bacialo dai,lo hai fatto tante volte fino a qualche anno fa,anche se la situazione era diversa,mamma no togli la mutandina dissi,certo devo togliere le caze,fai tu?le sbottonai le giarrettiere le sfilai le calze,e con mano tremante la mutandina,lei apri' leggermente le gambe e la vidi,finalmente dal vivo,succosa,pelosa,mi prese la mano e se la porto' li',facendomi passre le dita tra le labbra"la senti,mi chiese,e' umida,vero? e continuava ad accompagnare la mia mano sulla pucchiacca,"respira profondamente mi disse,cosi' eviti di venire subito,come ieri,girati mamma voglio toccare il culo le dissi,lei sorrise si giro' e mi trovai quel bel culo davanti agli occhi,e ripensai alla serea prima quando avevo visto come si muoveva mentre papa' la scopava,glie lo dissi,pure questo hai visto,e che cazzo,sei proprio irrecuperabile,e ridemmo insieme,mi stavo sciogliendo,diventavo piu' intrapendente e cercai di infilarle le dita nella figa,oh mi disse che fai,almeo fa piano,le infilai e lei fece un sospiro,declinando indietro la testa contemporeaneamente avevo la mano sulle tette che accarezzavo con dolcezza come aveva chiesto,ora basta disse,penso di aver soddisfatto la tua curiosita',ciedimi l'ultima cosa per farti venire visto che non l'hai fatto ancora e basta,pensai,chiedo una sega,o di baciarmelo,o di metterlo nella figa?avrei voluto tutte etre le cos ma dissi d'impeto fammelo mettere vicino alla figa,ma no dai non essere cretino,oh sono tua madre, va' proprio per finire ,me lo tiro' fuori,il cazzo ancora acerbo di un ragazzino,ma abbastanza duro e massiccio,Pero' disse lei,comincio' ad accarezzarlocon sapienza per qualche minuto poi venni ancora tra le sue mani,lei si alzo' e ando via lasciandomi licazzo all'aria e faccia ebetita.ma non finisce qui c'e' un seguito,a dopo
Antony
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