Nella notte sognai mia sorella che dormiva nuda in camera e io entravo e con un cazzo grossissimo la possedevo e la facevo venire, mi vedevo sopra di lei che la penetravo a fatica, lei si svegliava e invece di ribellarsi allargava le gambe ancora di più per facilitare la penetrazione e mi abbracciava, stringeva e baciava, ed io la scopavo a lungo, le baciavo il collo, le succhiavo le tette dalle quali usciva un liquido dal sapore del latte e io succhiavo e bevevo quel dolce liquido, mentre la scopavo e la sentivo venire, la sua figa era un brodo, il suo latte mi dava energia e io continuavo a entrare e uscire dal suo corpo, la cappella si faceva strada a fatica facendola godere immensamente, d'un tratto sborrai e mi risvegliai tutto bagnato.
Mi spogliai, poi visto che tutti dormivano nudo andai in cucina a bere qualcosa, ma a un certo punto arrivò la cameriera, una vestaglia trasparente, si sedete vicino a me e dallo spacco vidi le splendide gambe, il cazzo mi venne duro, lei sorrise e mi disse dai vieni da me, la seguii e le guardai il culo, arrivati in camera sua entrai, si tolse la vestaglia e si mostrò completamente nuda, io ero nudo col cazzo dritto ma lei mi disse che se volevo fare l'amore con lei dovevo vestirmi e truccarmi da donna e ci avrebbe pensato lei, mi mise delle calze a rete con reggicalze, un reggiseno imbottito e una sottoveste trasparente, poi mi mise del fard e del rossetto molto vistoso, io portavo i capelli corti, con le sopracciglia scure, mi mise anche una parrucca di capelli lunghi scuri, poi mi disse di guardarmi allo specchio, sembri proprio una ragazza mi disse e poi si sdraiò nel letto invitandomi a possederla, essere così vestito e truccato mi eccitava moltissimo, entrai in lei con facilità, le arrivavo alle tette che iniziai a succhiare mentre la scopavo, lei mi stringeva il culo e con le dita mi solleticava l'ano, ero troppo eccitato e in un lampo sborrai. lei mi schernì dicendomi che ero una porcellina e che mi piaceva farmi toccare l'ano, in effetti mi piaceva, poi mi girò e iniziammo una sessantanove, avevo il cazzo moscio ma lei iniziò a succhiarlo, mentre continuando a solleticarmi l'ano piano piano infilò un dito sempre più in fondo, aveva le dita lunghe e arrivò a stimolarmi la prostata, un grande piacere mi pervase, poi pur avendo il cazzo moscio ebbi uno stimolo e eiaculai alcune gocce di liquido prostatico, ero estasiato dal piacere, poi lei continuò a succhiarmi il cazzo e a un certo punto mi irrigidii e nonostante non avessi una piena erezione ma il cazzo era mezzo moscio le venni in bocca.
Si mise a ridere e poi mi mise sulle sue gambe e mi sculacciò, piano, per scherzare, mi sentivo nelle sue mani, lei mi definì la sua piccola troietta e in effetti lei mi superava di 20 cm, poi mi mise a pecora e tirò fuori uno strap on, lo ondossò e iniziò a scoparmi, dallo specchio mi vedevo nudo col cazzo moscio e lei con le sue tette che ballavano che mi stava scopando, mi toccava le tette mi dicevo che ero una porca, dopo dieci minuti il cazzo tornò duro, intanto lei che si toccava il clitoride venne, con un grìido strozzato ah chepiacere porcellina mi disse, poi continuò a scoparmi sempre più forte, la sentii venire ancora e il mio cazzo tornato duro iniziò a schizzare sborra, un grande piacere mi pervase, ero felice, poi andammo in bagnò a fare una doccia, mi lavò il corpo e il cazzo e poi ci salutammo, andai in camera e mi addormentai come un sasso, e la mattina a colazione avevo una fame da lupo.
Non facevo altro che pensare alla cameriera e al piacere che avevo provato con lei.
Rodolfo Santacroce
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