La farmacista ha fatto il pieno cap. 2

  • Scritto da Albi73 il 11/12/2021 - 21:30
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Io e Silvia avevamo passato una vacanza indimenticabile a Parigi, città magnifica per arte, cultura e... erotismo eccitante!

Tutto iniziò la seconda sera della nostra permanenza, eravamo inquiete e avevamo voglia di qualcosa di diverso, così proposi di andare a Pigalle, il famoso quartiere a luci rosse.


"Mmm Dani, siamo due ragazze, non sarà mica rischioso?", replicò lei. Silvia era diversa da me solo perchè era bionda, per il resto era fisicamente simile, insieme eravamo una bella accoppiata di topolone!

"Rischioso cosa, non mi sembra che sei proprio una santarellina" risposi facendole l'occhiolino. A quel punto Silvia disse che valeva la pena provarci, e così ci preparammo di tutto punto per la nostra serata... "particolare"!

Quando ci trovammo per le viuzze di Pigalle a sera tarda fummo colpiti dall'enorme numero di sexy shop, con i diversi proprietari che invitavano la gente ad entrare, e con nostro stupore anche noi femminucce venivamo invitate a provare le diverse specialità. In particolare fummo incuriosite da un locale che promuoveva il glory hole, di cui io e Silvia non avevamo mai sentito parlare.

"Quindi secondo te Silvy, buco della gloria? Mah" gli chiesi perplessa.

"Io Dani se si parla di buco... mi faccio avanti!" e ridendo entrò curiosa nel locale.

"Buongiorno signorine" ci disse un ragazzo sui vent'anni che parlava un passabile italiano: evidentemente ci aveva sentito da fuori. "Volete provare il glory hole, non ne sarete pentite!" ci disse.

"In che cosa consiste?" gli chiesi curiosa, "Qualcosa che si fa di bocca e di mano ragazze. Ma è anche ben pagato, venti franchi al pezzo" rispose lui.

"Mmm, pensi che..." mi disse Silvia, "Proprio quello!" proseguì ridendo.


Fummo fatte accomodare in uno stanzino con 4 aperture, 4 buchi a ogni lato. "Appariranno di volta in volta cazzi a ogni lato, dovrete ciucciarli e farli sborrare fino a quando non sarete esauste!" ci rispose il nostro anfitrione, Henry.

"E' meglio se vi spogliate però, se non volete sporcare i vostri vestiti." A quel punto ci togliemmo i nostri già ridotti vestiti, rimanendo completamente nude e inginocchiandoci a due diversi lati della stanza.

"Naturalmente se vi va potrete anche scopare, basta che vi infiliate il cazzo in figa o dove preferite! Potete iniziare", e se ne andò via dando il via alla "sfida". "Li vedi arrivare Silvy?" dissi, e improvvisamente mi arrivò il primo cazzo da spompinare.

Era leggermente scuro, sembrava di un marocchino, e pur un pò schifata me lo misi in bocca iniziandolo a manovrare: dando vita al mio repertorio completo lo feci eiaculare in pochi minuti, riempendomi faccia e pancia di sborra e leccandogli le ultime gocce dallo scroto.

Intanto sentivo mugolare Silvia, e girandomi la vita impalata a un cazzo nero enorme: "Silvy che troia che seeii!" gli urlai e lei mi fece la linguaccia ululando ancora più forte.

Un pò gelosa di lei al secondo cazzone decisi di fare di meglio, uscì dalla stanza ed andai dall'altra parte del muro. C'erano due uomini, e uno era Henry: "Sfondatemi stalloni" gli ordinai, e mentre Henry mi piantò un bel pene in bocca, l'altro uomo da dietro incominciò a ficcarmi dita in culo e figa, per poi incominciare a penetrarmi in figa e stantuffarmi selvaggiamente.

"Ahhhhh", "Sì troia italiana", i due stalloni erano insaziabili e per lunghi minuti si alternarono nel chiavarmi furiosamente, e solo quando Ahmed decise di incularmi fino alle palle che urlai di sfinimento, ma il ragazzo era piacevolmente perverso: mi prese per i capelli tirandoli ed entrando ed uscendo dal mio sederino mentre Henry mi schiaffeggiava la faccia col suo palo della luce, finendo per schizzarmi sborra calda che io in parte bevvi in parte mi schizzò dappertutto.

Quando finirono mi sbatterono in un bagno come una vecchia troia, ordinando di lavarmi che facevo schifo e poi di finire il mio lavoro. Ancora eccitata ritornai nello stanzino e in rapida successione spompinai tre cazzoni enormi.

"Silvyy" urlai a un certo punto, e mi alzai sentendo dei gemiti arrivare da un altro stanzino. E lì la trovai sottoposta al mio stesso trattamento dai due maiali, e io non resistetti ad avvicinarmi e piantare due dita nel culo alla mia amica.

"Ahhhhhhh Stronzaaa, come godooo!", replicò prendendo le mie tette e schiaffeggiandole fortemente. Proprio in quel momento Henry ed Ahmed incominciarono a schizzare seme dappertutto, sporcandoci di bianco nei nostri corpi nudi.

"Dobbiamo proprio pulirvi ma non abbiamo la doccia" disse uno dei due, e io maliziosamente risposi "Pisciateci sopra, stupidi", e oscenamente aprì la bocca attendendo la pioggia dorata.

Uscemmo barcollando dal locale e tenendoci a vicenda. "Cazzo Dani a chi potremmo raccontarla questa avventura?" sussurrò Silvia. "Che te ne frega, l'importante è avere fatto... il pieno no?" e ridendo tornammo all'albergo sbattute ma felici.

 

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