La fine… o forse un nuovo inizio.
L’alba era vicina, in quel paesino dove l’umidità la faceva da padrona e con lei anche la sensazione di leggero freddo che penetra attraverso le superfici e gli abiti quando essi rivestono delicatamente i corpi di chi li indossa.
I primi raggi del sole iniziarono a far capolino dall’ampia finestra con balcone situata sulla parete destra, solitamente chiusa prima di coricarsi ma non quella volta… perché la sera precedente non era stata la solita sera.
Man mano che la luce solare iniziava a percorrere ogni centimetro delle superfici ecco che si palesavano al suo scintillante sguardo una serie di oggetti che non potevano nascondere ciò che fino a poche ore prima era accaduto. Vestiti spiegazzati, tolti di gran fretta, in preda a sensazioni che superavano tutto. La coscienza, la ragione, nulla potevan di fronte a quelle labbra che si eran cercate con ritmo sempre maggiore, così come quelle mani che avevan percorso i corpi sempre più vicini tra loro e finendo per togliere ogni singolo brandello di tessuto che divideva la loro pelle nuda.
Infine senza ormai nessun velo di sorta si eran ritrovato distesi su quell’enorme letto foderato da candide lenzuola fino a quel momento capaci di emanare solo freschezza e che si sono ritrovate ad essere arrotolate, strette e spinte vie dalla potenza dei sentimenti, dal fragore delle onde della passione che ad ogni singolo momento di contatto tra i due corpi esplodeva riempiendo l’aria di emozioni e suoni inconfondibili, unici ed indimenticabili fino ad un ultima esplosione, più forte delle altre in cui le voci primordiali dei due contendenti si fondevano in un sol suono, nello syesso istante… dopo di quello solo il silenzio, la battaglia dell’amore era finita, almeno fino alla prossima occasione.
Giovanna Esse
Madip
Giovanna Esse
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