Come ricorderete fin dagli anni 70 ero attratto dall’idea di incontrare una coppia che desiderasse introdurre un terzo nel loro menage.
Così scrivevo agli inserzionisti delle riviste di incontri o facevo io stesso l’inserzione.
Siamo a metà anni 80, rispondo a molte coppie ma il rendimento è modesto, tra gli altri ad una coppia di un paese vicino, in Lombardia.
9 volte su 10 non si riceveva nessuna risposta poi una sera verso le 8 squilla il telefono, allora il fisso quello di casa, non c’erano i cellulari che danno molte chance in più.
Mi dice: “Sono Marco tu hai risposto ad un nostro annuncio, che stai facendo?” Io rispondo un po' agitato: “Nulla sto cenando (risposta da pirla) perché?” Dice Marco: ”Ti va di venire adesso da noi?”
Tump tump tump il cuore comincia a battere, ero già nel pallone :” Adesso?” “ Certo adesso se no quando? noi stasera possiamo, mio figlio è uscito, abbiamo la casa libera” Tergiverso , Marco mi dice” Insomma vieni o no?” Salivazione azzerata con un filo di voce dico: ”Si dove ci troviamo?” Marco mi spiega dove ci saremmo trovati, in un bar presso casa sua in un paesino non distante dal mio.
Scendo e tiro fuori l’auto dal garage, era dicembre la nebbia era fittissima la zona, per chi la conosce, quella di Rho, mi metto in moto e molto faticosamente raggiungo il paese vicino al mio, ci metto un’eternità non si vedeva nulla.
Trovo Marco dentro il bar che mi dice: ”Vienimi dietro” e inizia un percorso complicatissimo per me che non conoscevo quel paese.
Finalmente arriviamo, parcheggio e salgo in casa con lui.
“Ciao sono Ivana” mi dice una bella signora bruna, capelli lunghi, sui 35 anni e mi abbraccia.
Nota il mio imbarazzo “Che c’è ? stai tranquillo” Io ero ormai completamente fuso… ciò che avevo sognato da anni stava per avverarsi, non osavo dire che era la mia prima volta.
Un bicchiere di whisky per tutti, due chiacchere, sei sposato? hai figli? che fai nella vita? stesse domande per loro cui rispondono con sincerità.
Io guardo lei, era vestita con un abito morbido di colore verde , cerco di immaginare, lui se ne accorge “Sai che Ivana indossa un intimo molto eccitante? Spende un sacco di soldi in centro a Milano ma io sono contento, sono soldi ben spesi, mi piace vederla in intimo. Ivana perché non mostri qualcosa al nostro amico?”
Ivana si alza e va in un’altra stanza, dopo qualche minuto torna e “GULP” inghiotto saliva sento il sangue che mi batte sulle tempie, Ivana ha indosso un tanga verde piccolo molto piccolo, lascia vedere un magnifico culo, e un reggiseno a balconcino verde in tono con lo slip su cui troneggia un seno florido e morbido.
Due calze scure coprono due gambe lunghe, è una donna molto bella, mi eccita vorrei vedere di più.
Marco dice di nuovo “Fai vedere cosa ti ho comprato oggi” e Ivana obbedisce, va di là poi torna con una mise rossa , uno spettacolo , all’altezza del pube il tanga mostra squarci di pelo nero . Marco le dice" Mettiti in braccio a lui" lei si distende sulle mie gambe, avevo in braccio la donna più bella che mai avrei potuto sperare, sento i suo peso è una donna ben messa con una bella corporatura, sento un profumo che contribuisce alla mia emozione.
Se prima ero nel pallone adesso sentivo le orecchie calde, il cuore a mille.La accarezzo sulle cosce, sul collo, cerco il seno lo sento morbido disponibile.
“Andiamo di là mettiamoci comodi” mi dice lei e ci precede in camera da letto.
Una camera molto moderna, una delle prime lampade alogene illuminava con una luce fortissima il letto.
Marco si siede su una poltrona, Ivana mi dice “Vieni, spogliati” Mi tolgo senza neanche capirlo i vestiti e nudo mi siedo sul letto.
Lei mi invita a mettermi comodo, disteso e si toglie i due piccoli indumenti tenendo le calze indosso.
Una ragazza magnifica, un seno quinta misura molto sostenuto, aureole scure, molto scure, lei è una bruna, guardo sotto e rimango scioccato da un folto pelo che ricopriva con un vello il monte di venere e parte del pancino. Eh allora non si deprimeva con la depilazione la bellezza della fica, su questo attendo vostri commenti.
In quel momento mi rendo conto che il mio cazzo è ad un livello di durezza mai visto.
Grosso lungo, venoso, capocchia completamente scoperta , direi congestionato dal sangue che lo riempiva spingendo l’erezione.
Lei lo imbocca poi lo lecca partendo dalle palle e risalendo sull’asta, mi lecca sotto lo scroto, verso l’ano , ero letteralmente fuori di me.
Quella magnifica fica era li a mia disposizione, lei si mette accovacciata e cerca di infilarsi il cazzo in fica, io ho una titubanza, era la mia prima volta, lei se ne accorge non insiste.
Si accuccia davanti a me e riprende il cazzo in bocca, lo spinge in gola, lo vedo completamente sparire poi uscire mentre lei con dita sapienti spinge avanti e indietro la pelle del prepuzio.
Quando esce dalla sua bocca sono stupito dal livello di durezza della mia erezione, lei insiste mi dice: ”Lasciati andare” inizia un andirivieni del cazzo dalle labbra alla gola e poi una lingua che segue le vene, lecca il frenulo, lo titilla, cerca lo scroto, lo avvolge di saliva, sento le campane nel cervello.
Penso “Non resisto più” lei intuisce, sente che la verga si muove con un ritmo lento come un’onda, la imbocca completamente e io sento una sensazione estrema che dal perineo si estende sull’asta, sento risalire lo sperma nel canale, lei tiene il cazzo stretto in bocca fino in gola, non si muove, vuole sentire i movimenti dell’orgasmo maschile, un gran silenzio nella stanza.
Lui dice “Prendilo tutto!” i fiotti scorrono in gola a lei , non inghiotte, io le accarezzo le tette che sensazione meravigliosa! Estrae il cazzo della bocca , tenendola socchiusa lecca ogni minima goccia di sperma, stringe l’asta per sollecitare gli ultimi spasmi e gli ultimi schizzi.
In quel momento ho capito cosa vuol dire chi nella foga del desiderio dice “Ti mangerei tutto vorrei che tu diventassi parte di me” mi sono reso conto che io ero tutto suo, che lei mi possedeva.
Si alza e va da Marco, apre la bocca, piena! piena di bianca spessa sborra, la mostra a lui, un odore di sperma si diffonde nella camera.
Poi con un paio di deglutizioni la ingoia, nulla viene perduto, i due coniugi sono contenti sicuramente non era la loro prima volta, ancora qualche chiacchera poi ci salutiamo.
“Ci facciamo sentire noi “ dice Marco ma so che difficilmente questo avviene con le coppie che hanno figli.
Le mie esperienze in tal senso me lo confermarono nel seguito della mia carriera di bull.
Una serata sconvolgente, mi ha cambiato la vita, da allora ho cercato di ripetere tante volte l’esperienza vissuta ma come vedremo non era facile e non sarebbe sempre stato così coinvolgente e piacevole.
Se vorrete, racconterò di tantissime esperienze che seguirono negli anni, per cui vi suggerisco di darmi un vostro feed back in modo da spingermi a scrivere ancora per voi.
Cactus
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