Questo racconto è frutto di fantasia, pertanto ogni riferimento è puramente casuale.
La mia troia insieme alla madre! Ultima parte
Ci siamo dati appuntamento per domenica, ero dubbioso ma allo stesso tempo eccitato da queste nuove esperienze. Jessica e Francesca m’avevano sbalordito erano una più puttana dell’altra, non avrei immaginato d'essere partecipe a un threesome, la vita è imprevedibile!
Il cellulare squillò, nel display compariva il numero di Jessica, cosa voleva?
- Pronto?
- Buongiorno Daniele… Volevo soltanto dirti che l’appuntamento di domenica è saltato, se vuoi puoi venire stasera…
- Questa sera… D’accordo non ci sono problemi.
- Ti aspettiamo.
L’appuntamento fu rimandato a questa sera non ne capivo il motivo ma andava bene ugualmente. Nel frattempo mi feci una doccia e la barba, finito ciò non restava che decidere cosa mettersi addosso, completo nero? Blu? No forse è meglio una maglia e dei jeans, deciso come vestirmi aspettai l’ora per uscire.
L’ora era arrivata ed ero giunto a casa loro, trovai Jessica fuori che aspettava, indossava un vestitino nero che metteva in risalto il suo bel sedere, i tacchi la facevano sembrare più alta e davano ai polpacci una forma che mi eccitava.
- Anche tu fuori?
- Ti stavamo aspettando, sei pronto?
Feci di si con la testa ed entrammo dentro, la signora Francesca indossava soltanto la lingerie di pizzo rosso, dava l’effetto di vedere e non vedere. Ero eccitato volevo scoparle entrambe ma non sembravano pronte.
- Daniele finalmente sei arrivato, presto togliti tutto e spostiamoci in camera da letto.
Mi tolsi velocemente gli indumenti e saltai addosso a Jessica iniziai a baciarla nel frattempo la madre le baciava il seno, con la mani scendevo sempre più giù fino ad arrivare alla figa, la bramavo, presi a farle un ditalino quando all’improvviso la madre mi fermò togliendomi la mano dalla figa della figlia.
- Eh no caro mio… Pensavi fosse cosi semplice? Ci sono delle regole… Se vuoi scoparti mia figlia dovrai attendere… Prima la scopo io e non pensare neppure di toccarmi! Tu devi soltanto guardare per ora… Siediti e guarda.
Non avevo scelto dovevo guardare quelle due scoparsi a vicenda,
Francesca iniziò a praticare del sesso orale alla figlia, la leccava, baciava. Assaporava quel nettare che io bramavo le due andarono avanti per un po’, io nel frattempo iniziai a masturbarmi e a immaginarmi loro due spompinarmi a turno mentre le insultavo… Le urla di Jessica mi fecero tornare in me.
- Si mamma scopami, lecca la figa di tua figlia fammi godere come un troia, continua non fermarti.
Io non resistevo più il mio cazzo voleva una figa, mi alzai di soppiatto e approfittando della posizione a pecora che aveva preso Francesca glielo misi dentro, “OH SI TROIA È ARRIVATO UN CAZZO PER TE”. Urlai.
- Brutto figlio di puttana ma che cazzo fai, dovevi solo guardare.
- No la puttana sei tu e mi sono stufato di guardare zitta e godi.
Andavo sempre più forte, la colpivo con veemenza iniziò a urlare, mi chiedeva di andare più forte, Jessica nel frattempo aveva tirato fuori un grosso cazzo finto, lo usò su di se, voleva godere con noi. Preso sempre più dalla foga tolsi il mio cazzo dalla figa e glielo misi in bocca con tutta la forza che avevo, non era lei a spompinarmi ma io a scoparle la bocca, stava iniziando a lacrimare, decisi di lasciarla un po’ tranquilla e di avventarmi sulla figlia.
- Ho un idea troie, Jessica ti andrebbe una doppia penetrazione?
- NO! NON CI PENSO NEANCHE LONTANAMENTE.
Io e Francesca ci guardammo… L’avevamo preso per un si…
Francesca la teneva ferma mentre Jessica si lamentava, io gli infilai pian piano il cazzo finto in culo trovai un po di resistenza ma dopo un po’ vidi che collaborava, bene era dentro, presi il mio di cazzo e glielo ficcai nella figa. Francesca prese il grosso cazzo finto e l’usò sulla figlia mentre i le penetravo la fica, Jessica tremava tutta le piaceva sentirsi dominata e penetrata in tutti buchi, si contorceva, ansimava ne voleva sempre di più. Preso dalla foga non mi accorsi che stavo per sborrare e cosi feci dentro la sua magnifica figa, il mio sperma stava colando fuori, la madre si avventò per non perderne neanche un goccia.
Lavati e vestiti ci siamo salutati… Forse per sempre.
GUISCARDO
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