Ero un ragazzino timido ai tempi del liceo.
Pensare di abbordare una ragazza voleva dire panico totale, se poi lei mi respingeva cadevo in depressione.
Passano gli anni fino alla Laurea senza particolari eccitanti situazioni, mi innamoro di mia moglie, facciamo l’amore come tutti i fidanzati, tutto molto bello e coinvolgente nessun volo pindarico sul piano della trasgressione.
Intanto erano uscite le prime riviste sexy (si diceva così) Men-Kent evoluzione di Mascotte e Alta Tensione (riviste di ragazze di allora in costumi succinti, molte dive del tempo) su cui si erano consumate innumerevoli seghe.
La novità era che in queste si cominciava ad intravvedere un seno, un capezzolo (pochissimo), un pelo!
E vai ancora con le seghe.
Ma la rivoluzione sono state due riviste (costose a quei tempi) La Coppia e Fermo Posta.
Dopo lo scandalo dei marchesi Casati (chissà quanti ne hanno conoscenza) infatti i mariti italiani cominciano a considerare con desiderio la possibilità di allargare il gioco della coppia ad un terzo e quindi timidamente cominciano a fotografare la moglie con la Polaroid in modo da non dover mostrare a nessuno il frutto delle loro ossessioni.
Le riviste accettavano foto con inserzione o inserzioni al buio, senza foto, per cui era un tuo rischio incontrare qualcuno di cui non avevi la più pallida idea.
Ovviamente si pubblicavano soprattutto foto di donne, tette in vista, grandi cosce, pelo irsuto (nessuno curava la nera misteriosa), belle signore o grandi catorci umani, tutti avevano democraticamente diritto a mostrarsi ed a cercare un partner per le loro fantasie.
Fantasie che erano solo dei mariti o compagni perché le donne, per loro impostazione mentale mi sono fatto l’idea, non cercano avventure di questo genere, di solito subiscono; senza con questo dire che non partecipano una volta che la cosa va avanti.
Personalmente ho cominciato da subito a frequentare le riviste del genere cercando ovviamente le inserzioni delle coppie più vicine e inviando loro oltre ad una letterina di presentazione, foto del membro sperando di essere scelto tra le mille risposte che inevitabilmente riempivano i fermo posta degli uffici postali.
Non ci crederete ma posso dirvi che era emozionante ricevere risposte anche tante in proporzione alle proposte fatte.
Poi pubblicai anch’io delle mie foto ma il maggior successo è stato con le foto di gang bang (non sapevamo si chiamassero così) che trovarono l’accoglienza di molte coppie .
Delle avventure con queste vi racconterò prossimamente se il mio racconto vi è piaciuto.
Ero un bull e non lo sapevo, mi facevo chiamare partner gentile perché nella mia impostazione tutto doveva avvenire all’insegna della cortesia e della non forzatura della signora, cosa che mi ha tante volte fatto desistere dal proseguire quando capivo che lei non gradiva o era in sofferenza per le sollecitazioni neanche troppo nascoste del marito.
Giovanna Esse
Giovanna Esse
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