Mia sorella maggiore lucia 3

  • Scritto da Julio il 07/03/2022 - 11:25
  • 5.1K Letture

I mesi passavano e mia sorella maggiore lucia arrivò al fatidico giorno del parto,io ero in sala d attesa e aspettavo che nascesse mio nipote di cui ero anche il padre.Fu un parto difficile che ebbe diverse complicazioni a causa dei 48 anni di lucia.Il bambino nacque forte e sano e bellissimo.A causa del parto difficile i medici proibirono a lucia di avere rapporti sessuali almeno fino all ottavo mese post gravidanza. Io tutte le mattine prima di andare a lavoro andavo a trovare lucia e mentre il bambino dormiva lei si denudava i seni che avevano perso un po di consistenza dopo la gravidanza diventando leggermente pendenti ma terribilmente sensuali e con due capezzoloni grossi e lunghi che io mi divertivo a succhiare e baciare prepotentemente fino a sentirli spruzzare latte materno. Poi la facevo squirtare con la lingua mentre lei si dedicava a farmi sborrare con dei pompini da infarto, facendomi venire su tette,cosce, viso,gola e anche sugli occhiali. Ando avanti cosi per circa cinque mesi,poi la situazione cambio.Una domenica mia sorella invito a pranzo da lei me assieme a mia moglie,il bambino era il pupetto di mia moglie che era completamente persa per dedicare mille premure al piccolo e ribadendo che mi somigliava tantissimo ignara del fatto che fosse anche mio figlio oltre acmio nipote.Mia sorella Lucia era bellissima come sempre, aceva una maglia nera fina che lasciava intravedere le sue tette ballonzolanti e i suoi capezzoloni, poi indossava dei jeans attillati e delle sensuali ciabatte leopardate con tacco alto. Io e Lucia eravamo seduti difronte e mentre mia moglie era persa e impegnata con il bambino, io e mia sorella ci scambiavamo sguardi complici e io le facevo audace facendo a mia sorella il piedino sotto al tavolo mentre lei mi guardava sorridendo imbarazzata e vogliosa con le cosce accavallate e con le braccia incrociate per nascondere i suoi capezzoloni grossi che spuntavano dalla maglia cime due chiodi da carpentiere. Mia moglie chiese a mia sorella se poteva portare il bambino a fare una passeggiata con il passeggino essendo fuori una bella giornata, mia sorella disse che era un ottima idea cosi lei avrebbe approfittato per sistemare casa.Io dissi che sarei rimasto a dare una mano a lucia.Appena mia moglie e chiuse la porta,mia sorella mi guardò dicendomi:"mauro perche hai voluto restare qui?lo sai cosa hanno i medici  quindi a parte i nostri giochi orali non possiamo fare altro".Io ho preso mia sorella e lo scaraventata sopra il tavolo,togliendole la maglietta e potendo finalmente tartassare quelle tette e quei capezzoloni che prima vedevo da sotto la maglia. Lucia mi ha baciato prepotentemente con la lingua mentre io le ho tolto pantaloni e mutandine iniziando a leccare la sua figona fradicia di eccitazione.Mia sorella si dimenava ovunque facendo cadere le tazzine del caffe che erano sopra il tavolo,ma eravamo talmente infoiati che non ci importava di nulla,mettevo le dita sulla bocca di Lucia che prese a suchhiarle e ingoiarle dicendomi "fratellino mio dammi il cazzo" e io ribattevo dicendogli "sei la mia puttana dillo cosa sei" e lei eccitata come non mai ribatteva" oh mauro fratellino mio sono la tua sorellona zoccolona sono la tua puttana solo tua".Tirai fuori il mio cazzo gigantesco in completa erezione e lei iniziò repentinamente a leccare la cappella e a ingoiare tutta l asta fino a farsi venire le lacrime, io con il mio cazzo di pietra schiaffeggiavo in viso lucia facendole anche cadere gli occhiali.Lucia mi disse:"Mauro fratellino mio ingravidami ancora" a quelle parole me la caricai in braccio raggiungendo la camera da letto,mia sorella mi spinse nel letto e mi venne sopra a cavalcioni, impugnò il mio cazzo puntando la sua figona e ci si sedette sopra facendo penetrare completamente la mia asta dentro di lei. Inizio a muoversi su e giu godendosi il mio cazzo in tutta la sua prorompente erezione "ohhhh mio dio ummmmmm mauro fratellino mio siiii siiiii siiiii" "lucia sei la mia puttana" gridavo io afferrandola per le chiappe e andando incontro alla sua figona facendo sbattere violentemente il mio cazzo contro il suo utero,mentre le sue tette pendenti mi sbattevano in faccia,e io le succhiavo avidamente tartassandole di brutto.Lucia gridava di piacere sempre piu intensamente "ohhhh siiii amore mio fratellino mio succhia ummmmm succhia tutto il mio latte materno ohhhhh siiiii scopa tutta la figona della tua sorellona scopa la figona della tua sorellona zoccolona che ha partorito tuo figlio" " ohhhhhh siiii lucia sorellona mia ti vengo in utero ti sfondo l utero puttana mia" i colpi erano sempre piu intensi mia sorella si muoveva sopra di me come una assatanata e io controbattevo con colpi di reni sempre piu violenti fino a esplodere insieme in un orgasmo senza eguali,mia sorella aveva spasmi e contrazioni ovunque mentre io lasciai ancora una volta fiumi di sperma dentro mia sorella.Rimanemmo abracciati per alcuni minuti e dopo averci scambiati una intensa limonata ci siamo lavati e ricomposti riordinando il disastro fatto in cucina.

Giovanna cara rieccomi.....
Ciao, per inserire un racconto dio tipo Anonimo lo devi inviare a La posta di Giovanna, usando il link qui sotto.
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSch0EJ_QGjx_SsF7n_5QVRfy-iPdYvYWEKwFlZZlcuje3IUcw/viewform
- PIACEVOLI CONSENSI - -Era estremamente lussurioso il nostro rapporto. Nessuno può comprendere appieno cosa può provare un uomo come me di 43 anni e la sua figlioletta 19enne. Eravamo abbracciati esausti dopo oltre due ore di indescrivibile amore proibito. L'incesto, questa parola così terribile nella sua crudezza e, così celestiale se vista con gli occhi della vera felicità. Ero tornato a casa dopo una giornata stressante di lavoro e Cinzia appena varcata la soglia mi avvolse col suo abbraccio radioso e caldo. La gioia di baciare la sua carnosa bocca, cancellò la stanchezza, lei tenendomi per mano mi trascinò nella sua cameretta. Me la stringevo come temessi che qualcuno me la rubasse; due ore dopo eravamo nudi, stesi nel letto ansanti, esausti, nonostante la mia iniziale stanchezza riuscii a godere due volte e lei non saprei quante.M'ero assopito a tenendola stretta a me però pur nel torpore che mi aveva assalito, tenevo nella mano con dolcezza una sua tettina, dopo un leggerissmo bacetto su una guancia Cinzia mi fa quasi sussurando **Papà ti piace vero toccami qui**le risposi con un bacino sulla vellutata guancia. - Tutto era nato tre o quattro anni prima, le avevo regalato un set "il piccolo analista" era un giocattolo ma lei ne restò affascinata, passava delle ore a fare prove e riprove tanto che noi genitori restammo male in quanto avevamo pensato di laurearla in chirurgia come lo zio, ma lei si era impuntata tanto che ne naque discussioni a non finire. Infine una sera mentre me ne stavo nel mio studiolo, mi raggiunse e dopo alcune coccole, mi fa ***Papà se mi accontenti ti darò una cosa che ti piacerà** Mai avrei pensato a quel che udii, siccome qualche giorno prima ero uscito dallo studio precipitosamente lasciando il pc su una pagina dove figuravano modelle giovanisime Cinzia la vide credette ch'io "amassi" le ragazzine e si espresse così. Da ingenuo non sapevo cosa mi offriva ne mi sfiorava il cervello, ma rimasi basito quando disse ** guarda papà ** alzando la gonna. Allora capii tutto ma rimasi talmente intontito che lei stessa mi scrollò. Caspita, la mia bambina mi si offriva, aveva quasi diciotto anni ma o le amiche o la sua natura le dette la forza di agire così spudoratamente. - Certo al mare in spiaggia l'avevo gia vista in costume ma vi è un sostanziale differenza nel vederla come mi si mostrò in casa. Non saprei che faccia feci ma lei continuò ** papà so che ti piacciono le ragazzine...se mi lasci studiare analista ti mostro anche di più ** La testa mi girava, strabuzzavo gli occhi, fino a che dopo alcuni minuti normalizzando un pochino anche le mie emozioni, con voce roca, chiesi ** cosa intendi con anche di più? ** Non mi rispose, ma alzatasi in piedi , mi si parò davanti e infilando le mani sotto la gonna, si calò le mutandine alle ginocchia. Non saprei di che colore divenni, ma so che rimasi bloccato guardando la leggera barbetta che le copriva il pube. La fica di mia figlia era lì davanti ai miei occhi sbalorditi ma felici di vedere tanta bellezza, credo che un lieve sorriso sia apparso sul mio viso, sorriso che incoraggiò la mia piccola a sedersi abbracciandomi e lasciando le mutandine bloccate alle ginocchia. - Non potevo non cedere, cingendomi al collo mi coperse di bacetti e tra l'uno e l'altro mi chiedeva **Mi lasci studiare vero?...** poi lentamente mi prese una mano e la posò sulla sua coscia destra. Come un automa accarezzai la coscetta da sopra la gonna, nel sentire la morbidezza della carne, mandai mentalmente in malora il mondo e le sue regole, scesi al ginocchio , con malcelata bramosia risalii verso il Paradiso beandomi nel palpeggiare l'interno della coscia calda e liscia come seta. - Quando poi rendendomi conto che stava piacendo pure a lei, le raggiunsi l'inizio della fessurina, non potevo andare più sotto dato che teneva le cosce unite però fu solo per qualche attimo, poi per agevolare il suo babbo,non solo allargò le gambe ma si spostò sul bordo del divano offrendomi felice la sua intimità. Poco prima che godesse mi baciò la bocca infilandomi la lingua dentro. Confesso che trovai più eccitante quel lungo bacio che tutto il resto, per me quel bacio significava che mia bambina si offriva anima e corpo al suo papà. Pochi minuti dopo la sentii tremare staccò la bocca per respirare meglio, infine si accquietò e solo allora m'accorsi che il mio priapo voleva la sua parte. - Mi toccai sopra la patta quasi timoroso di turbarla invece quando se ne accorse corse subito con la sua manina a tastare la mia durezza. La lasciai per pochi secondi a palpeggiarmi l'uccello poi senza ormai più freni inibitori, tirai giù la lampo e me lo prese in mano. Mamma mia che bellezza, che delizia; la mia bambina mi stava riportando in Paradiso. Credo d'averla delusa un pochino, perchè solo dopo una ventina di su e giù venni; fui lesto ad incappucciarlo col fazzoletto evitando di sporcarci. - Impiegai una decina di minuti per calmarmi; e quasi tornando in me da un sogno terribilmente favoloso, mi resi conto della fantastica realtà, avevo tra le braccia la mia bambina, una creatura che vidi crescere giorno per giorno sotto i miei occhi e che come la larva si apre in farfalla, lei da bambina si mutò in una splendida fanciulla, una donna; una metamorfosi che gioiosamente mi sorprese. - Faticai non poco a convincere mia moglie ad esaudire quel suo desiderio, desiderio legato indissolubilmente all'amore libidinoso per mia figlia. Mi sembra ancora impossibile che mia molglie non si fosse accorta di nulla, certo giocò il fatto che Cinzia si era stabilita vicino all'università, così potevo comodamente andarla a trovare due tre volte al mese per darle una seconda vita densa di brividi indescrivibili. - Dopo la prima volta, fu difficile per ambedue dissimulare con mia moglie la nostra intesa, ma ci riuscimmo e già il giorno dopo salendo nella sua cameretta saltando i gradini a due a due, mi avventai con bramosia animalesca su di lei stringendomela al petto. Cinzia era un poco piccola , la sua testolina mia arrivava a malapena sotto il mento, per baciarmi si alzava sulla punta dei piedi. Baci, baci, baci; non avrei mai smesso, la sua linguetta guizzava nella mia bocca schermando con la mia. Che deliziosi momenti, non ci sono parole per descriverne la bellezza. ** Papà...mi spoglio ? ** chiese già sbottonandosi la camicetta bianca. Non le risposi, la tenevo avvinta ai fianchi, mi ero seduto sul lettino, il suo profumo mi inebriava. Dopo avere assaporato la carnosa elasticità del suo culetto, le calai le mutandine e quando alzai il viso vacillai nell'ammirare le tettine del mia bambolina, mentre le impastavo di carezze il culetto, lei si era tolta la camicetta e il minuscolo reggiseno. in un baleno mi tolsi i vestiti, lasciandomi coperto solo dai miei slip. Incredibile, avevo ancora qualche residuo di pudore - Impossibile desrivere tutte le deliziose porcheriole che facemmo, posso solo ricordare, e lo ricorderò fino alla morte, quando dopo averle leccato e baciato l'interno delle cosce, appoggiai per la prima volta le labbra sulla sua paradisiaca fichettina. Vorrei che quel momento durasse in eterno, le bombate labbra erano lucide, la mia Cinzia era eccitata al massimo, leccai e leccai trastullandomi col pisellino della clitoride e quando godette si divincolò come un serpentello, la rincorsi con la bocca bevendo il più prelibato nettare dell'universo. Risalii accanto a lei e la bacia trsmettendole il suo sapore, poi tormetato dall'eccitazione, la mia bambina mi strappò gli slip e imboccò il cazzo durissimo del suo papà. Cinzia, al pari di una prostituta mi sbocchinò tenendomi il cazzo in bocca e menandolo con la sua manina vellutata. Non so e non mi aspettavo che tenesse in bocca il mio seme, lo stesso che le diede la vita, ma sbalordito la vidi inghiottirlo. - Qesti incontri come già dissi, li continuammo ad avere due o tre volte al mese; Cinzia non volle che la scopassi, mi lasciava solo far scorrere la cappella sulla figa ** No papà voglio dare la mia verginità a mio marito...però dopo sposata lo faremo, ok? ** Con questa prospettiva continuammo a divertirci per tutti gli anni dell'Università. A 27 anni si sposò e la mia Cinzia rimpianse poi il tempo preduto, ** Se sapevo ch'eri così bravo papà, l'avrei FATTO anni fa **.-
Mi è piaciuto anche il lungho comento

Post New Comment

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.