Questo racconto mi e' stato inviato dalla mia ex, prima del virus vivevamo una piacevole relazione, io vivevo e vivo tuttora a torino mentre lei viveva vive a milano, io single, lei separata con un figlio diciottenne, la nostra relazione era appagante, il fine settimana veniva da me e faceva il pieno, era insaziabile, scopate, pompini, iniziai a prendere delle pastiglie per avere il cazzo sempre in tiro, mi faceva dei pompini che duravano un'ora, poi scopavamo, le piaceva anche legarmi al letto, insomma era la donna dei miei sogni, non mi aveva dato il culo, ma non era un problema, facevo fatica così a soddisfarla, per cui non mi lamentavo.Purtroppo con l'avvento del virus lei non potè più venire da me ed ecco la mail che dopo alcuni mesi mi ha inviato.
Maledetto virus, ho voglia di scopare ma non posso andare da Luca, ho dovuto prendere ferie in attesa dello smart working, mio figlio e' sempre a casa, non posso uscire, masturbarmi non mi basta e così ho iniziato a fare pensieri erotici su mio figlio, io sono una donna sul metro e settanta scarso, seconda di seno, magrolina, bel culetto sodo e vergine, mio figlio e' alto un metro e ottantacinque, muscoloso, a detta di tutti un bel ragazzo.
All'inizio i miei erano solo pensieri, poi iniziai a cercare di stuzzicarlo, indossavo le sue magliette e sotto ero nuda, sempre con le cosce bene in vista, a volte vedevo un certo rossore imporporargli il viso ma nulla di più, a volte facevo finta di far cadere qualcosa e mi chinavo mostrandogli il mio culetto nudo, ma lui nulla, un giorno che stava facendo la doccia aprii la porta dicendo che dovevo fare un bisogno urgente, lo vidi sotto la doccia, si stava masturbando, aveva un cazzo enorme, almeno 25 cm, una cappella grossa e rossa, chiusi subito la porta, ma il pensiero di quel cazzo molto più grosso di quello del mio uomo non mi lasciava mai, sognavo di essere scopata da lui, di prenderglielo in bocca, era diventata per me una ossessione favorita anche dall'astinenza.
Una sera cucinai un risotto allo scoglio arricchito da del vino rosso, poi a tavola mentre mangiavamo feci in modo di farlo bere, poi ci accomodammo sul divano, iniziai a carezzarlo, gli chiesi se gli mancava la sua ragazza, lui rispondeva a monosillabi, a un certo punto lo baciai e gli toccai il cazzo, ma lui mi respinse, si alzò e andò in camera sua, mi aveva respinto dicendo che ero la sua mamma, che gli piacevo ma ero la sua mamma, in cameretta dormiva su un letto in ferro, durante la notte mi alzai e lo legai mani e piedi al letto.
La mattina dopo con una forbice tagliai i pantaloncini, le mutande, la maglietta e lo ammirai nudo, si svegliò e mi disse mamma che vuoi fare slegami, iniziò a urlare e fui costretta a imbavagliarlo, poi mi dedicai a fargli un pompino, la cappella faceva fatica ad entrare nella bocca, ma pian piano mi abituai, non riuscivo ad ingoiarla tutta ma provavo un grande piacere, ero tutta bagnata, purtroppo non durò molto e un fiotto di calda sborra invase la mia bocca, a fatica mandai giù tutto, era buona, continuai ma non gli tornava duro, andai in cucina e tritai una pastiglia di pillole che avevo preso per Luca, le sciolsi in un bicchiere d'acqua e poi tornai da mio figlio, tolsi il bavaglio, gli chiusi il naso e lo obbligai a bere, dopo dieci minuti il suo cazzo si erse in tutta la sua possenza, la mia fica era ancora bagnata, ma faceva fatica ad entrare, allargai con le mani le labbra e piano piano entrò, wow mi sentivo riempita da quel gran cazzo come mai mi era successo prima, iniziai a cavalcarlo, che sensazione stupenda, venivo e colavo i miei umori sulle sue palle,lo sentivo godere, a un certo punto gli tolsi il bavaglio, non gridava più, diceva soltanto ah mamma mi fai impazzire, come godo e io ancora più eccitata cavalcavo sempre più veloce, a un certo punto ebbi un orgasmo fortissimo, colavo come una fontana e mi accasciai sul suo petto, ma poi ricominciai, godevo troppo, sono sempre stata una donna sessualmente instancabile e quel cazzo mi faceva impazzire, a un certo punto lo sentii irrigidirsi mamma vengo ahhh che bello vengooooo e sentii i suoi schizzi caldi riempirmi la figa.
Mi sdraiai al suo fianco felice ma non de tutto appagata e poi il suo cazzo era rimasto duro.
Mi disse mamma slegami ho voglia di scoparti, sono pazzo di te, mi fidai di lui, subito mi saltò addosso e io gli misi le gambe sulla schiena, mi ero aperta al massimo per far entrare quel cazzo da sogno, iniziò a sbattermi con forza, sentivo i suoi colpi, la sua cappella entrare e uscire, lo sentivo fino in fondo che sbatteva contro l'utero, un piacere immenso mi avvolse, venivo continuamente, dalla figa i miei succhi colavano copiosi, non si fermava un attimo, non ero mai stata scopata così, ero estasiata, che gran godimento, un piacevole tormento, godo e non mi pento, stavo venendo ancora e urlavo il mio paicere si dai sfondami tutta dai fammi venire ti amo, mi sentivo riempita e mi pareva di impazzire, gli orgasmi mi devastavano, a un certo punto gli dissi di fermarsi perchè stavo impazzendo di piacere basta ti prego.
A quel punto lui mi girò e iniziò a scoparmi a pecora, e poi col mio succo iniziò a penetrami l'ano con le dita, no fermoo che fai, mi infilò due dita, ahi mi fai male, fermati ma lui mi disse mi hai sbattuto in faccia il tuo culetto da sogno ora te lo rompo, no gli dissi e' ancora vergine e lui ho bisogno di godere e voglio il tuo sedere e porca come sei non ci credo tu sia vergine di culo, chissà quanti cazzi hai preso, no ti prego fermati, ma dopo averlo allargato con le due dita inizò a premere con la cappella e il suo cazzo bagnato dai miei umori iniziò a farsi largo sempre di più in me, sentivo dolore e mi sentivo quasi aperta in due da quel gran cazzo, però insieme al dolore anche il piacere mi stava prendendo, era entrato tutto e ora andava avanti e indietro, lo sentivo dentro che mi possedeva con forza, ad un certo punto ebbi un fortissimo orgasmo anale, iniziai a schizzare e dalla figa colavo come una fontana, poi finalmente venne e sentii il suo calore dentro di me.
Andai in bagno a sciacquarmi, il culo sanguinava, misi un pannolino e poi tornai a letto.
Caro Luca ormai io e mio figlio dormiamo insieme e siamo amanti, sono felice e appagata.
E così lei si scopa il figlio e io mi faccio le seghe.
Il signor John
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