Piedi smeraldo

  • Scritto da Spinoza il 19/02/2021 - 20:45
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Ecco una delle storie che riguardano me ed E., una donna che popola i miei sogni più spinti da diversi anni ma nei cui confronti, per un motivo o per l'altro, ho avuto ben poche occasioni di mostrare tutta la mia venerazione nei confronti del suo corpo. Alta, la pelle bianca come l'alba e i capelli corvini, leggermente mossi che ricadono pigri sulle sue sensuali spalle nude e sguardo di ghiaccio:  ecco come la immagino mentre la mia mano, ogni notte, scorre sotto le coperte per procurarmi piacere. Ah quanto vorrei anche ora, mentre scrivo queste righe, baciare la sua pelle chiara e liscia, e leccare qualsiasi parte del suo corpo!

Fortunatamente, una delle prime occasioni per rimanere un po' da soli si era presentata durante un viaggio di lavoro in un'altra regione; per cui, durante la trasferta, avevamo deciso di condividere la camera dell'hotel. Appena arrivati in camera avevamo già iniziato a stuzzicarci su cosa avremmo indossato (o non indossato) per scendere a cena e per fare poi due passi nei dintorni dell'hotel: la tensione sessuale tra di noi era già consistente

Scelto cosa mettersi e indossato, inutile dire che E. era una visione paradisiaca: indossava dei tacchi neri e lucidi, in sensuale contrasto con il candore della pelle dei suoi piedi e delle sue caviglie ed un abito smeraldo che le accentuava il seno senza ostentare troppo, in maniera elegante ma provocante e coinvolgente.

Dopo la passeggiata quindi, trascorsa a braccetto come due amanti, abbiamo fatto ritorno in camera, sapendo benissimo entrambi cosa sarebbe successo, tra sguardi silenziosi ma carichi di voglia e parole comuni, ma sussurrate con seduzione; ed ecco che prima le nostre mani e poi le nostre labbra si sono incontrate, indaffarati a svestirci. Entrambi non avevamo indossato alcun intimo: il tocco degli abiti aveva provocato, lungo tutta la serata, un dolce e gentile attrito sulla nostra pelle che non aveva fatto altro che montare l'eccitazione in noi.

A quel punto, dopo averle baciato il collo, il seno e averle leccato i capezzoli sempre più turgidi, mentre con le mani le cingevo la schiena, mi sono inginocchiato aspettando che mi chiedesse cosa fare; piena di eccitazione, E. alza la sua gamba e la porta verso la mia bocca: inizio allora a baciarle il polpaccio scendendo centimetro per centimetro. Lecco con eccitazione sempre crescente i suoi piedi perfetti per poi avvolgere con la lingua ad una ad una le sue dita, decorate con lo smalto smeraldo sulle unghie e con un grazioso anellino all'alluce. Che sensazione travolgente: sono ormai completamente eccitato, completamente duro e pulsante: ormai sono in trance.

Preso dalla foga, mi alzo leggermente mentre continuo ad appoggiare le mie mani sui suoi glutei, sempre baciandola lungo i polpacci, poi sull'incavo del ginocchio e su, lungo le cosce, fino a raggiungere, senza fretta, il centro del suo piacere. Liscia, morbida, calda e bagnata dalla mia saliva e dai suoi umori, ho perso la cognizione del tempo mentree baciavo e leccavo, infilando un paio di dita ad ogni sua ansimante richiesta.

Dopo un imprecisato periodo di tempo passato a leccarla, ci siamo distesi  sul letto con lei a pancia in su; mentre la penetravo, con le mani le alzavo le gambe avvicinandomi alla bocca i suoi piedi per poterli baciare ancora e ancora e ancora...sentivo avvicinarsi l'orgasmo, avevamo aumentato il ritmo e la forza con cui stavamo scopando e la sentivo ansimare sempre più forte...

Giunto al punto di non ritorno, mi sfilo da dentro di lei e le prendo i piedi, avvicinandoli perchè ricevessero completamente il mio orgasmo, senza che nemmeno una goccia dei miei numerosi schizzi andasse persa. Che momento sublime... sentivo l'orgasmo scorrere attraverso me e vedevo il collo dei suoi piedi pieni dalla mia passione. Anche dopo l'orgasmo, quella vista mi manteneva eccitato: ancora una volta le ho preso i piedi e ho raccolto con la mia lingua tutto lo sperma che le avevo donato (o almeno ci provavo: era davvero tanto) per poi distenderci nudi e baciarci con il caldo seme che scorreva tra le nostre lingue.

 

 

 

 

 

 

 

Ciao, sono Spinoza e spero che abbiate apprezzato il racconto! Questo è stato il mio primo in assoluto e spero che possiate essere clementi con le critiche: questo per me è solo un nuovo ma interessante hobby segreto :)
Ciao Spinoza, Benvenuto! Siamo lieti di ospitarti nella nostra vetrina. Il tuo scorcio di vita erotica è scritto bene, educatamente sensuale e deliziosamente incantato. Trasmetti al lettore la tua emozione, e questo è: condividere! Bene. Ne approfitto per invitarti alla nostra iniziativa, Decameron 2020, saremmo lieto di averti tra i "nostri". https://raccontierotici.eu/news/scrivi-la-storia-decameron2020

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