Pissing nel bosco con sorpresa

  • Scritto da Gilda il 25/03/2022 - 09:41
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Mancava poco dal sorgere del sole. Io ero stanchissima, non riuscivo più a guidare. Il ritorno dalla festa in villa era stata spossante, mi mancava ancora un po' per arrivare a casa , in un letto caldo e soprattutto in un bagno . Non cela facevo più a mantenerla. Non sono la tipa che la fa dietro un angolo o per strada ma ero ormai a cottura e dovevo fare qualcosa o l'avrei fatta in auto. Per tornare a casa passai per una stradina nel bosco, da quelle parti non c'è mai nessuno , soprattutto chi vuoi che ci sia alle 04:00! 

Bloccai l'auto e parcheggiandola, scesi per accovacciarmi dietro un grosso albero. Mentre facevo pipí, sentivo il rumore della natura, gli uccellini sui rami che suonavano la sveglia mattutina ; ma soprattutto sentivo l'aria fresca del mattino, una leggera brezza mi solleticava l'erbetta proprio in quel punto, in più quel vento fresco si insinuava sotto la mia veste lunga , da sotto a sopra, battendo sui miei seni e facendo irrigidire i miei grossi capezzoli. 

Il tutto mi rendeva eccitata, quella situazione, dopo la festa in villa avevo ancra voglia. E mentre ero accovacciata a pisciare cominciai a stuzzicarmi un capezzolo, prima da dentro la veste , poi cacciai fuori il seno e in quell'istante tutto il seno si era fatto sodo e duro. Stuzzicavo il capezzolone mentre con l'altra manina toccavo il clito e i peli bagnati di piscio. Mi sentivo una gran maiala, poi un rumore . Subito chiusi le mie gambe e mi sistemai alzandomi da terra . Sentivo vari , sempre più rumori , di passi di foglie schiacciate, di rami rotti e di bisbigli. Presa dalla paura cominciai a correre verso l'auto, contro i rami che mi ferivano il corpo che mi tagliavano il vestito, arrivai ad un tratto che mentre correvo il vestito rosso cadde scivolandomi di dosso, rottura delle spalline leggere e il mio corpo si trovò completamente nudo.

Correvo, sentivo quella brezza mattutina tutta sul mio corpo nudo. I seni miei grossi che danzavano liberi , perché si, sotto il vestito rosso elegante non indossavo nulla. Nessuna presenza di intimo. Pensando a questa cosa non mi accorsi di una grossa roccia , e mettendo male il tacco della scarpa scivolai perdendo l'equilibrio e caddi a terra perdendo i sensi. 

Sentivo bisbigli, sentivo voci, aprì gli occhi ma non vedevo nulla. Le mie mani e le mie erano bloccate. Ero legata e imbavagliata, in posizione verticale , come l'uomo vitruviano . Ero nuda. Sentivo tante voci diverse , tante persone, sia uomini che donne di tutte le età che parlavano tra loro. Quando cominciai a parlare chiedendo chi erano e perché ero in quella posizione, subito cominciai a sentire tante mani sul mio corpo. Mi palpavano soprattutto i seni mungendomeli come fossi stata una vacca, e in mezzo alle cosce e le natiche. Sentivo tanti brividi, nessuno mi aveva mai fatto questo, neanche il mio ex depravato come era. La mia fica era già aperta insieme alle mie gambe . Sentivo a turno le varie lingue che la penetravano. Ero bagnata , ooh tanto bagnata. Mi piaceva . Essere violata da tutti, da tanti sconosciuti con quel freddo mattutino che eccitava ancor più. Quando pensavo che fosse arrivata già al massimo, ecco sentire un cazzo scivolare nei miei morbidi paffuti glutei . Mi penetrò tantissimo e le mani si aggrappavano ai miei seni. Mi prendeva da dietro per bene mentre altri mi infilavano i cazzi in bocca e nella fica piena di sperma . Sentivo voci giovani, vecchi che ansimavano dentro il mio orecchio, sbavando sul mio collo come luridi porci. Mi eiaculavano nelle viscere , sentivo i miei buchi che perdevano liquidi come un tubo del lavello perdeva acqua. E poi quelle lingue. Lingue che si insinuavano nella mia bocca toccando la mia. Lingue sui miei capezzoli di marmo, lingue nei miei buchi che si infilavano come serpentelli. Godevo, godevo come una maiala . Man mano mi sfinivano e si sfinivano anche loro. Dalle voci capì che rimanevano sempre di meno. Gli ultimi rimasti, mi slegarono le mani e si facevano masturbare . Lo volevo anche io . Prendere bene quei cazzi che eccitavo col mio corpo così bene , mettermelo in bocca e in fica . Cambiare posizione e scopare in tanti modi , vecchi , giovani sia uomini che donne . Poi rimasi sola . Distesa a terra in un lago di sudore e sperma . Sentivo un gran odore di sperma . Mi toccavo i buchi, sentivo colare fuori ancora tanto sperma, sia mio che loro. 

Pensavo di essere rimasta sola , invece presto mi accorsi che non lo ero affatto. E le presenze erano anche ben diverse da quelle che mi avevano già del tutto spossato . 

Mi prese da dietro. Forte , veloce . Tanti colpetti dentro , poi uno forte , deciso e insieme al suo alito e gemito molto diverso di quello dell'essere umano, sentí anche un enorme spruzzo dentro me . La mia fica si riempí tutta . Cominciai a colare liquido caldo sentendo i peli strusciare su tutta la mia schiena . Non so di quale razza era , ma quel cane enorme mi montò alla perfezione. Sembrava avesse aspettato l'attimo giusto, quello dove io, la sua preda  era rimasta sola e spossata di ogni minimo movimento e tentativo di fuga. 

La preda ero io, l'unica, ma il cacciatore non era solo. Erano in tre . Tre cani . Ben presto mi trovai in una situazione mai trovata. In una situazione che mi avrebbe fatto impazzire e godere ancor più. 

Io a quattro zampe . I seni penzoloni . Praticamente una vacca. Sodomizzata, violata da tre cani. Uno dietro che mi scopava e mi teneva il suo cazzo dentro perché non riusciva piu a cacciarlo. Un altro cane che lo teneva nella mia gola mentre bevevo e ingoiavo a fatica il suo sperma caldo. Mentre al terzo glielo segavo alla perfezione . Ed io là che godevo e mi sentivo una maiala malata e pervertita come non mai . 

Alcuni minuti dopo , quando mi ritrovai di nuovo sulla strada per casa in auto, pensai, la devo riprovare, non quella della villa , ma quella nel bosco. Soprattutto l'ultima parte. Ancora lo sentivo dentro, ancora sentivo quel pene caldissimo che mi riempiva l'anima . Penso che nelle prossime ore mi sarei chiusa in bagno, isolata dal mio nuovo marito , dai miei figli , masturbandomi su quegli esseri pelosi che ora li conoscevo più a fondo. Li avevo dentro di me e sarebbero rimasti per sempre . Come avevo desiderato sempre, per tutta la mia vita . desiderato. 

Molto molto eccitante sapere che una esperienza così lo sempre desidera anche io oh un pastore tedesco e stupendo o sempre impegnato di farmi inculcare da lui leggendo il tuo racconto mi sa che ci proverò

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