Pugnetta a domicilio

  • Scritto da sabrytro il 17/01/2022 - 16:42
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Essendo la scrittrice più famosa e dotata qui, per alzare il livello, viste le innumerevoli richieste che mi inviate quotidianamente in privato, vi rcconterò una storia di quando sparavo pugnettoni a domicilio a vecchi conosciuti nella Spa dove lavoravo. Tra un massaggio e l'altro, arrotondavo concedendomi al vecchiaccio di merda che mi allungava le mani. Avevo ventidue anni, allora. Mi servivano soldi per poter frequentare i corsi di scrittura creativa che mi hanno resa la scrittrice di talento e amata che sono oggi. Mi limitavo a spugnettarli duro. Glielo impugnavo quel cazzetto moscio che, nella megliore delle ipotesi, da duro diventava un dodici centimetri scarsi, e aspettavo che sborrassero la sborra densa che faticava a uscire dal buco del glande. Solo in un paio di occasioni, dato che mi faceva male il braccio a furia di sagare a sangue, per fare prima ho tirato già un paio di boccate, di pompe rapide, ottenendo il risultato desiderato. Non mi sono mai fatta schizzare in bocca: mi faceva troppo schifo. Allora non ero una porcellina come adesso. Ero un po' timida, ma la voglia di arte mi spinse a fare di necessità virtù e perciò decisi di arrivare ai risulti prefissati prostituendomi, seppur usando solo la mano. Spesso, dopo il lavoro, avevo il "turno" della pugnetta. Salivo in macchina e raggiungevo i porci nelle loro case o nei loro studi, e li segavo a dovere. Se lo lasciavano fare con piacere. Ci davo dentro di brutto stando in piedi, e non mi vergogno ad ammettere che a quel periodo, vista la mia inesperienza, ciò che da principio era senso di schifo, col tempo divenne piacere. Sentire quei cazzetti che mi diventavano duri nel palmo, mi faceva bagnare. La sborra calda e densa che mi colava sulle dita quando avevo finito, mi appagava, e poi, in fine, la cosa più bella: i soldi. Si guadagna davvero tanto quando si è carine come me e disponibili. Mi eccita anche sapere che vi masturbiate leggendo quel che scrivo. Certo, la mia bravura nel narrare vi coinvolge, ma ipotizzare che queste vicende possono essere vere, vi aiuta a farvelo tirare su. Dovete continuare ad amarmi, se siete miei ammiratori come mi confessate in privato. Scrivo per voi e dovete essermene grati.

Che cosa hai scritto di bello, racconto interessante ma non mi eccita. Eh..................
Una cagata, dai.

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