SAMBUCHINA CHA CHA CHA(storia quasi vera)

Sono uscito dopo una settimana e puntualmente alla stazione di Bari centrale, ho incontrato una puttana: “Loredana”!

“Sono Loredana, sono una puttana, sono una bucchina, ballo cha cha cha e bevo sambuchina!”

Loredana: salve, posso chiederle una cortesia?

Io: prego dica pure!?

Loredana: mi offrirebbe una sigaretta e un caffè!? Non ho spiccioli!

Io: certo, volentieri!

Ce ne andammo al bar della ferrotramviaria, chiesi all’ottima ed anche bona  barista: Catia, di prepararci due squisiti caffè. Ma lei: “io lo preferisco corretto, con sambuca”!

Io: viziosa, la signora!

Loredana: sì, molto! Sono la classica figa barese, gratta, vinci, sambuca e cha cha cha

Io: ah sì!? Ehm  scommetto che, fai qualche lavoretto!

Loredana: ufficialmente, faccio la domestica in quel di Giovinazzo; ma, per arrotondare qualche bucchino, lo faccio!

Io: solo pompino!?

Loredana: beh, sì ed anche protetto, con i tempi che corrono!

Io: quanto chiedi!?

Loredana: se sganci un cinquantino, oltre al bucchino, mi spoglio nuda, mi scolo una sambuca e ballo il cha cha cha! Ah, che sbadata, non mi sono ancora presentata, mi chiamo Loredana, ho quarant’anni e sono una gran puttana!

Io: azzz!! Un po' caruccio! Cinquanta per un pompino per giunta protetto, sono un po' cari!

Loredana: beh, non ho molti clienti! Se vuoi, è cosi altrimenti nada!

Come al solito, mi feci pervadere dalla curiosità ed accettai, era una femmina grossa e le femmine grosse, mi eccitano molto!

Io: ok, accetto! Ma, mi devi promettere che i cinquanta euro, non te li consumi al gratta e vinci!

Loredana: ok, promesso! Tu, come ti chiami!?

Io: Mimmo! Allora, dove andiamo!?

Loredana: a casa mia, abito a pochi passi da qui, in un seminterrato di un condominio!

Io: ok!

Giunti a casa sua, aveva una cucina ed un letto a due piazze dove dormivano lei e sua madre; che era in casa; sinceramente la cosa, mi mise un po' in imbarazzo!

Loredana: prego, entra, ti presento mia madre!

Io: ehm, piacere, Mimmo!

Lei: piacere, Carmela!

Loredana: mamma; lui, è un amico che ho conosciuto alla stazione, è venuto per darci un aiutino economico; ovviamente, a buon rendere!

Carmela: bene! Fate pure i fatti vostri; io intanto, vado a fare due passi!

Io: bella signora, tua madre!

Loredana: sì ma, non partecipa; in quest’ultimo periodo, ha problemi di salute, soffre un po' di depressione a causa della perdita del posto di lavoro; lei, era una bidella precaria in una scuola elementare di Santo Spirito! 

Io: capisco, peccato!

Loredana: umm! Che, volevi fare …. Un triangolooo!!?

Io: beh, se era possibile sì!

Carmela: bene, ragazzi! Io vado; per il triangolo, vediamo la prossima volta!

Io: d’accordo, signora Carmela!

Uscita di casa la mamma, Loredana dapprima prese la bottiglia della sambuca dal frigo, l’aprì e se la bevve tutta d’un sorso  “era una bottiglietta piccola di quelle da collezione”; poi prese il cd del cha cha cha della segretaria, lo mise nel lettore e inscenò un eccitante strip togliendosi maglietta e jeans, sculettando, come una troia esibizionista accalorata; poi, si mostrò in intimo classico bianco “mutandine e reggiseno, senza calze;”per poi alla fine, denudarsi completamente!

Loredana: allora, ti piace il mio corpo da vacca!?

Io: certo! Impazzisco  per le donne grasse, sììì!!  Mi sto segando, come un porco!

Loredana: aspetta che, ti metto il guanto e, te lo prendo in bocca!

Io: mmm! Scusa una domanda: “perché, vai a Sambuca!?

Loredana: la sambuca, mi eccita molto! Dopo che finisco con te, mi stravacco sul letto e mi smanetto la fregna da sola, però!

Io: perché, da sola!? Puoi farmi vedere, come ti masturbi!

Loredana: no; altrimenti, perdo la concentrazione e il ditalino, non mi riesce bene!

Io: capisco! Ehm, se dovesse venire tua madre!?

Loredana: non dice niente; anzi guarda, apre le gambe e si masturba dicendomi anche le parolacce!

Io: ok! Ora, succhiamelo,  grande troia!

Loredana: sì, certo!

Io: ummm!!! Come succhi bene, baldracca! Ohhh!!! Sì, cosi, con voluttà la prossima volta, lo facciamo con tua madre che, guarda!

Loredana: sì; ma, mi devi fare un regalino!

Io: tranquilla! Succhia che fra poco, sborro! Sì, in mezzo alle tette!

Loredana: ti piace!?

Io: certo, hai delle mammelle stupende e una areola molto accentuata!

Loredana: ti ringrazio! Ora, continuo a succhiare, come una matta! Vedo che, stai per venire!

Io: sì, sto per sborrare! Auuu!! Ohhhh!!! Sborrroooo!

Dopo avermi offerto un caffè ed averla pagata, mi accomiatai da lei promettendole che, la prossima volta, avremmo fatto il triangolo; promessa, mai mantenuta; perché, sinceramente, rimasi un po' deluso.

“Rientrato in stazione, la mia cappella, tornava ad ingrossarsi ; e allora, cercai una cabina telefonica, telefonai ad un’amica e, mi segai da Dio!”

Fine

 

 

I racconti di #Mimmo_L hanno un "motivo" di base, un'emozione che li pervade e che mi stupisce ogni volta: sotto le scopate e i pompini stratosferici, dei suoi personaggi, così vividi, sembra risuonare, dolce e costante un in inno alla vita, alla gioia e al godere, Con arte meravigliosa sa darti il PIACERE di leggere, innalzandoti dal complesso grigiore di questo momento storico.
ti ringrazio Giovanna mah coniugare la narrativa erotica o meglio le gesta erotico-hard dei protagonisti e protagoniste dei miei racconti, con della buona musica e del buon cibo è sinonimo di allegria e spensieratezza ma anche di cultura che in alcuni casi diventa cultura territoriale intersecata con l'arte del buon e sano sesso scevra dalla violenza e dal sessismo che ci propone la cosideeta cinematografia e narrativa normale.
questo racconto poi, è un racconto tratto da una storia vera di esperienza di vita vissuta quindi fatto di sesso vero tranne alcune situazioni aggiunte da me questa Loredana che non è il vero nome è una che veramente s'eccitava con la sambuca

Post New Comment

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.