Torno a casa dopo una mattinata di lavoro, mi libero della cravatta, apro i primi bottoni della camicia mettendomi più a mio agio e comincio a cucinare. Inizio a mangiare ma tengo in caldo qualcosa per mia moglie che mi aveva avvisato del suo ritardo. Dopo i primi bocconi sento il rumore della porta ed eccola spuntare, era sfinita anche lei, fa letteralmente volare via le scarpe con i tacchi con un sospiro di sollievo, viene a darmi un bacio per salutarmi.
"Che buon odorino" dice mentre toglie gonna e camicetta che fa cadere direttamente a terra.
Ha un corpo da favola e la osservo mangiandomela con gli occhi. "Se fai veloce trovi ancora tutto caldo". Anziché sedersi a mangiare con me, fa un pò di spazio in tavola, sale su una sedia, poi sul tavolo all'impiedi esattamente dove aveva sbarazzato... Toglie anche il reggiseno e le mutandine che lancia sul mio piatto. Le appoggio accanto al tovagliolo mentre lei si siede a gambe aperte vicino al mio piatto concedendomi una bella vista ravvicinata della sua passera.
Comincia a massaggiarsi la figa con la mano, entra le dita una alla volta mentre in volto aveva un’espressione da maiala. Ammiravo lo spettacolo e continuavo a mangiare di gusto. Entra il medio nel buchetto mentre ai lati con le altre dita metteva in risalto i suoi lunghi labbroni.
Adesso continua con due dita che sguazzano lì dentro facendo un bel rumore. Si solleva leggermente per mettersi appena sopra il mio bicchiere. Prende la bottiglia di vino cominciando a versarlo a partire dal collo, passando in mezzo ai seni e dalla figa arriva al mio bicchiere finché non è pieno.
Brindiamo. Lei dalla bottiglia ne beve qualche sorso e poi se le ficca dentro dal collo scopandosela. Non ne ha abbastanza.
Dal cesto della frutta prende una banana, la più grossa e più lunga che trova. Inzuppa la punta nel vino del mio bicchiere e se la infila gemendo. Ben lubrificata entra senza alcuna resistenza. L’andirivieni di quel poderoso frutto la fa godere come una troia. Le sue lunghe labbra seguono animatamente il movimento tutte aderenti come se stessero facendo un pompino. Anche stavolta non è ancora abbastanza.
Con la banana inserita a metà si volta mettendosi a pecora. Colgo l’invito e comincio a masturbarla con quello che ormai è diventato il suo oggetto sessuale. Vado sempre più veloce finché gliela ficco dentro più che posso facendola trasalire. Rilascio lentamente e altrettanto faccio mentre la esco del tutto. Restava una breccia che non accennava a chiudersi. La reintroduco e la faccio roteare dentro sentendola mugolare. Continuo a fotterla con quella grossa banana fino a quando arriva all’orgasmo squirtando dappertutto. Ormai anche la tovaglia gocciola per terra. La lascio sola a quattro zampe sul tavolo mentre ansima di piacere.
ralfie
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