Sono andato a trovare un'amica in una grande città italiana. Mentre attraversavo uno squallido sottopassaggio della metropolitana, ho visto un giovane barbone urinare contro una parete. La vista di quel grosso cazzo bruno e sgocciolante mi ha profondamente eccitato. Mi sono voltato per tentare di rivederlo, ma il senzatetto lo aveva già ritirato nei pantaloni sudici. Per tutto il tempo che ho trascorso in città, sono stato posseduto dalla voglia di vestirmi da baldracca e tornare in quel sottopassaggio. Mi venne in mente un ironico aforisma del mio amato Pierre Louÿs: «Dare dieci soldi a un barbone perché non ha pane va bene; ma succhiargli il cazzo perché non ha un'amante sarebbe troppo: non devi». Eppure, io desideravo non solo succhiare il cazzo di quel clochard, ma farmi scopare da lui senza preservativo; oppure chiudermi in un bagno pubblico e farmi usare da vagabondi e altri soggetti loschi. Secondo voi, per quale ragione le mie fantasie di trav sono piene di gang di spacciatori, tamarri palestrati, barboni, vecchi porci e papponi che mi fanno battere, mi schiavizzano, mi sodomizzano, mi sputano addosso e mi chiavano in luoghi equivoci? A volte le mie fantasie mi fanno paura...
Giovannaesse
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