Mi chiamo Augusto, 55 anni, dicono che sono un bell'uomo anche se io non mi ritengo tale. Ho un fisico asciutto, merito del tanto sport che ho fatto. Alto, brizzolato e soprattutto benestante. Sono il direttore della filiale italiana di un'importante multinazionale quindi mi posso permettere una vita molto agiata. Da poco più di tre anni sono sposato con Alice, una ragazza vent'anni più giovane di me. Alice, fa l'architetto e l'ho conosciuta in occasione di una ristrutturazione che dovevo fare in casa mia. Lei mi colpì immediatamente per via del suo fisico perfetto e sensuale, alta un metro e settanta, snella, capelli biondi lisci e lunghi fino a metà spalle con degli occhi nocciola chiaro che sembrano sorridere perennemente. Si presentò nel mio ufficio vestita in stile country girl, con i jeans dei camperos e una camicia con quasi tutti i bottoncini della parte superiore aperti che lasciavano intuire l'assenza di reggiseno le sue tettine piccole e proporzionate e un gilet di pelle scamosciata. I pantaloni aderenti, evidenziavano la rotondità dei fianchi ed esaltavano un culetto tondo e perfetto sulle gambe dritte e snelle. Insomma, lei si accorse immediatamente che mi aveva colpito e giocò benissimo il vantaggio che le avevo dato. Prendemmo un appuntamento per il sabato mattina successivo per fare un sopralluogo a casa e per rendersi conto dei lavori da fare. In realtà non era un lavoro complicato. Casa mia si trova in una palazzina di tre piani e il mio appartamento si estendeva su tutto il terzo piano ed io avevo deciso di dividerlo per ricavarne un appuntamento più piccolo in modo che mio figlio Stefano, ormai grande e autonomo, avesse un suo spazio privato e separato dal mio. Quel sabato, Alice si presentò a casa mia con un mini abito rosa pastello, corto a mezza coscia e con le spalle scoperte, senza calze e con le decolté sempre rosa intonate con il vestito. Io ero veramente turbato dalla sua bellezza e non capivo niente di quello che mi diceva. Lei se ne accorse e mi provocò piegandosi spesso e mostrandomi la perfezione del suo sedere. In uno di questi momenti, piegandosi a raccogliere la matita caduta a terra, notai che non aveva le mutandine e riuscii a intravedere la sua fichetta liscia e depilata. Non capii più nulla, la toccai come un porco e dopo qualche minuto, eravamo nel mio letto a far l'amore come due fidanzatini. Ovviamente diresse lei i lavori in casa mia e ricavò un grazioso appartamento con l'ingresso indipendente sullo stesso pianerottolo. Poi sistemò anche casa mia, modificando la disposizione, allargando la mia stanza da letto, in modo da ricavarne un reparto spogliatoio e guardaroba e ricavando un'altra camera per gli ospiti e anche un angolo palestra con il bagno e la doccia attrezzata con sauna e idromassaggio. Infine unificò il soggiorno e la cucina trasformandola in cucina-soggiorno. Insomma trasformò una normale casa tradizionale, in un appartamento molto moderno e giovanile. Un anno dopo la nostra conoscenza, Alice venne a vivere con me e dopo un periodo di convivenza ci sposammo. La nostra era una coppia molto affiatata e complice, nonostante la differenza di età. Da qualche anno, mio figlio Stefano, si è trasferito all'estero per lavoro e così abbiamo deciso di affittare il suo appartamento. Prima lo affittammo a delle ragazze universitarie ma Alice non gradiva molto la presenza di giovani donne così vicine a me e intimò il nostro agente immobiliare di non proporre più l'appartamento a ragazze. Adesso l'appartamento è occupato da un giovane single, quasi dell'età di Alice, separato e intento ricostruirsi la vita...
Giovanna
mr Wilson
Giovanna
mr Wilson
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