Mi guardo allo specchio. Non posso che constatare il contrasto tra il mio aspetto che è il contrario esatto do quello di un "macho", con l'eccezione del mio cazzo che è veramente fuori misura e mi tira di continuo.
La mia testa è in fiamme per il desiderio. Masturbarmi? Andare a cercare una prostituta? Farò tutte queste cose. Ma soprattutto penso a Tatiana, la mia unica amica e la sua cara ninfomania, dico cara, perché tutto mi è caro in Tatiana.
Apro il telefonino e ammiro la sua immagine nuda, con le gambe aperte, altre mostrano il suo orifizio anale prima e dopo la penetrazione. In tutte compare il suo sorriso malizioso.
Non la chiamo, so che se ha trovato qualcuno o qualcuna, col quale abbandonarsi ai suoi desideri, non mi rispoderà neppure, se ha voglia di vedermi, vedere qualcuno per Tatiana significa farsi sbattere, come dice lei, sarà lei a venire.
Come un sogno la vedo entrare nalle mia stanza, è il solito ciclone, mi trova nudo, a cazzo dritto, dice:
"Vedo che sei pronto, a sbattermi!"
"Prima, però devo dirti una cosa, ieri sera sono uscita, avevo una voglia da pazzi, peggio di una cagna in calore, mi hanno rimorchiata in quattro, uomini grossi e muscolosi, m'hanno portata in un posto solitario che non conoscevo, io ero folle per l'eccitazione... "
Mi avvicino e prendo ad accarezzarla, lei prosegue:
"Me l'hnno messo nel culo tutti e quattro, più volte, solo nel culo. Mentre mi sbattevano e m'insultavano io mi sditalinavo come una matta, non so quante volte sono venuta... "
Le bacio i capelli:
"Sarebbe andato tutto bene, ma adesso il culo mi brucia terribilmente!"
Si volta, sotto è nuda: ha rinunciato da molto tempo alle mutandine, e mi mostra l'orifizio congestionato, io avvicino la lingua e prendo a leccarla:
"Mi piace quello che mi fai"
Dopo un certo tempo mi fa cenno di staccarmi e dice:
"Sei un tesoro, mi hai fatto sentire meglio"
Si stende sul letto, a gambe aperte, La sua cara ferita vermiglia taglia il ciuffo di peli neri.
Non posso far a meno di accarezzarla e baciarla:
"Se continui divento matta, scopami"
Il mio cazzo si fa strada nella sua vagina umida, la sento trasalire per l'eccitazione, e quando inizio a muovermi odo i suoi gemti di piacere.
Stò provando una veria e propria estasi, i muscoli della sua fica si muovono intorno al mio cazzo, finché un godimento improvviso la fa gridare, io insisto a penetrare quella vagina pulsante e le strappo altre grida.
Anch'io mi abbandono a un picere diretto e intenso, ci abbandoniamo, per breve tempo, l'una tra la braccia dell'altro.
Siamo preda di un cieco desiderio, ho una nuova erezione, la sua fica si inumidisce, la penetro, godiamo, e così di più volte.
Alla fine suona la sveglia, è il segnale che dobbiamo lasciare la stanza perché il personale dell'albergo, possa fare la pulizie.
Ci stacchamo, di mala voglia l'uno dall'altro.
Ci rivestiamo e usciamo, lei si appoggia a me, io le metto il braccio intorno al collo come a un'innamorata.
Facciamo una piacevole passeggiata, chiacchierando allegramente. Entriamo in una trattoria per pranzare. Quando cominciano ad arrivare le prime pietanze, colgo lo sguardo malizioso di Tatiana e poi sento il suo piede nudo che mi massaggia il pube,
Il mio cazzo s'indurisce istantaneamente, e lei prende a muoversi sempre più abilmente, mi porta al limite dell'orgasmo poi rallenta o si ferma, e poi riprende il gioco.
Le sorrido e lei mi sorride.
Terminato il pranzo, torniamo in albergo, io ho i coglioni incordati.
In albergo io prendo ad accarezzarrla, lei mi apre i pantaloni estrae il mio cazzo durissimo, lo succhia brevemente, poi dice:
"Voglio che mi sborri in faccia!"
Io resto con il pene in aria mentre lei comincia muovere la mano sull'asta e colpisce la cappella con rapidi colpi di lingua.
In breve tempo io raggiungo l'orgasmo e potenti getti le ricoprono il viso dalla fronte al mento.
Si guarda allo specchio e ride divertita, poi si porta il liquido alla bocca e lo beve.
Si risiede sul letto, apre le coscie e dice:
"Leccami"
Avvicino la testa e l'odore di fica eccitata, mi stordisce. Mi precipito sul sesso di Tatiana e comincio a percorrere con la lingua le labra umide, arrivo ifine alla sua clitoride dura ed eretta.
Lei mi prende per i capelli e geme per l'eccitazione.
Finalmente, dall'uretra di Tatiana escono spruzzi di liquido caldo, mentre il suo corpo è scosso da un violento orgasmo.
Restiamo distesi sul letto, uno accanto all'altro, in silenzio.
Poi Tatiana dice:
"Sento che mi vuoi bene"
"Si, lo sai"
"Anch'io te ne voglio"
Prosegue:
"Dovesti sposarmi, staremmo bene insieme. A parte le corna che ti metterei... "
Ride
Questo del matrimonio e delle corna è un vecchio gioco tra noi, ma vuoi vedere che stavolta lo facciamo sul serio...
Indy
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