Tatiana

  • Scritto da Violet il 22/10/2021 - 07:13
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Mi guardo allo specchio. Non posso che constatare il contrasto tra il mio aspetto che è il contrario esatto do quello di un "macho", con l'eccezione del mio cazzo che è veramente fuori misura e mi tira di continuo. La mia testa è in fiamme per il desiderio. Masturbarmi? Andare a cercare una prostituta? Farò tutte queste cose. Ma soprattutto penso a Tatiana, la mia unica amica e la sua cara ninfomania, dico cara, perché tutto mi è caro in Tatiana. Apro il telefonino e ammiro la sua immagine nuda, con le gambe aperte, altre mostrano il suo orifizio anale prima e dopo la penetrazione. In tutte compare il suo sorriso malizioso.
Non la chiamo, so che se ha trovato qualcuno o qualcuna, col quale abbandonarsi ai suoi desideri, non mi rispoderà neppure, se ha voglia di vedermi, vedere qualcuno per Tatiana significa farsi sbattere, come dice lei, sarà lei a venire. Come un sogno la vedo entrare nalle mia stanza, è il solito ciclone, mi trova nudo, a cazzo dritto, dice: "Vedo che sei pronto, a sbattermi!" "Prima, però devo dirti una cosa, ieri sera sono uscita, avevo una voglia da pazzi, peggio di una cagna in calore, mi hanno rimorchiata in quattro, uomini grossi e muscolosi, m'hanno portata in un posto solitario che non conoscevo, io ero folle per l'eccitazione... " Mi avvicino e prendo ad accarezzarla, lei prosegue: "Me l'hnno messo nel culo tutti e quattro, più volte, solo nel culo. Mentre mi sbattevano e m'insultavano io mi sditalinavo come una matta, non so quante volte sono venuta... " Le bacio i capelli: "Sarebbe andato tutto bene, ma adesso il culo mi brucia terribilmente!" Si volta, sotto è nuda: ha rinunciato da molto tempo alle mutandine, e mi mostra l'orifizio congestionato, io avvicino la lingua e prendo a leccarla: "Mi piace quello che mi fai" Dopo un certo tempo mi fa cenno di staccarmi e dice: "Sei un tesoro, mi hai fatto sentire meglio" Si stende sul letto, a gambe aperte, La sua cara ferita vermiglia taglia il ciuffo di peli neri. Non posso far a meno di accarezzarla e baciarla: "Se continui divento matta, scopami" Il mio cazzo si fa strada nella sua vagina umida, la sento trasalire per l'eccitazione, e quando inizio a muovermi odo i suoi gemti di piacere. Stò provando una veria e propria estasi, i muscoli della sua fica si muovono intorno al mio cazzo, finché un godimento improvviso la fa gridare, io insisto a penetrare quella vagina pulsante e le strappo altre grida. Anch'io mi abbandono a un picere diretto e intenso, ci abbandoniamo, per breve tempo, l'una tra la braccia dell'altro. Siamo preda di un cieco desiderio, ho una nuova erezione, la sua fica si inumidisce, la penetro, godiamo, e così di più volte. Alla fine suona la sveglia, è il segnale che dobbiamo lasciare la stanza perché il personale dell'albergo, possa fare la pulizie. Ci stacchamo, di mala voglia l'uno dall'altro. Ci rivestiamo e usciamo, lei si appoggia a me, io le metto il braccio intorno al collo come a un'innamorata. Facciamo una piacevole passeggiata, chiacchierando allegramente. Entriamo in una trattoria per pranzare. Quando cominciano ad arrivare le prime pietanze, colgo lo sguardo malizioso di Tatiana e poi sento il suo piede nudo che mi massaggia il pube, Il mio cazzo s'indurisce istantaneamente, e lei prende a muoversi sempre più abilmente, mi porta al limite dell'orgasmo poi rallenta o si ferma, e poi riprende il gioco. Le sorrido e lei mi sorride. Terminato il pranzo, torniamo in albergo, io ho i coglioni incordati. In albergo io prendo ad accarezzarrla, lei mi apre i pantaloni estrae il mio cazzo durissimo, lo succhia brevemente, poi dice: "Voglio che mi sborri in faccia!" Io resto con il pene in aria mentre lei comincia muovere la mano sull'asta e colpisce la cappella con rapidi colpi di lingua. In breve tempo io raggiungo l'orgasmo e potenti getti le ricoprono il viso dalla fronte al mento. Si guarda allo specchio e ride divertita, poi si porta il liquido alla bocca e lo beve. Si risiede sul letto, apre le coscie e dice: "Leccami" Avvicino la testa e l'odore di fica eccitata, mi stordisce. Mi precipito sul sesso di Tatiana e comincio a percorrere con la lingua le labra umide, arrivo ifine alla sua clitoride dura ed eretta. Lei mi prende per i capelli e geme per l'eccitazione. Finalmente, dall'uretra di Tatiana escono spruzzi di liquido caldo, mentre il suo corpo è scosso da un violento orgasmo. Restiamo distesi sul letto, uno accanto all'altro, in silenzio. Poi Tatiana dice: "Sento che mi vuoi bene" "Si, lo sai" "Anch'io te ne voglio" Prosegue: "Dovesti sposarmi, staremmo bene insieme. A parte le corna che ti metterei... " Ride Questo del matrimonio e delle corna è un vecchio gioco tra noi, ma vuoi vedere che stavolta lo facciamo sul serio...

Racconto molto bello. Ma così bello che l'ho letto almeno 3 volte negli ultimi 10 minuti!

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