The HandyMan (Spin-Off) - Lettera dal passato

  • Scritto da Lizbeth il 14/08/2020 - 08:43
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Nelle serie TV vengono chiamati spin-off delle opere derivanti da un opera principale, spesso si occupano di personaggi secondari. Ora vi voglio esporre un racconto dove non fui protagonista.

Erano trascorsi molti anni dalle mie avventure al Pleasure Condominium, mi giunse una lettera scritta a mano da Titi, una delle due folli e famose gemelline. Questo evento mi stupì molto per due motivi: per primo non sentivo parlare dei condomini da anni, secondo mi era venuto il sospetto che non esistessero.

Ora forse siete ansiosi di sapere cosa mi ha scritto, quindi procedo alla trascrizione.

 

“Mio caro Alexander spero che ti ricordi di me, sono Thifhanie, una delle due gemelle. Ormai non uso il più il nome di Fifi da anni, era una cosa da ragazzine. A me e a mia sorella è dispiaciuto molto che te ne sei andato così di fretta senza salutarci. Silvie ci ha detto che il nostro compito era finito e quindi dovevamo trasferirci. Peccato mi piaceva fare sesso con te, ma sono contenta che hai incontrato Sabrina.

A parte questi saluti di rito ti chiederai perché ti sto scrivendo proprio ora, dopo tutti questi anni. Semplice perché in questi giorni mi è successa una cosa assurda e la colpa è praticamente tua.

Si perché dopo che abbiamo fatto sesso, hai cambiato sia me che mia sorella. Dopo la nostra prima volta, ci siamo divertite così tanto che abbiamo spesso scopato tra di noi, per qualcuno può sembrare immorale, oddio ma è un incesto, ma noi c’è ne siamo sempre fregate degli altri.

Ok sto perdendo tempo. La verità che io e Josephine abbiamo incontrato la giornalista che conosci bene. E’ stato un caso fortuito, siamo state invitate a un evento come ragazze immagini e lei era la presentatrice.

Non siamo mai state molto amiche, del resto lei era una del terzo piano e, tu sai cosa significhi. Comunque nei tempi morti abbiamo chiacchierato, abbiamo parlato dei tempi trascorsi al condomino e anche di te. A proposito tuo figlio cresce bene, non preoccuparti al mondo lo sanno poche persone.

A fine serata ci ha invitato, per ferragosto, nella sua villetta in montagna. Certo che, dopo lo scandalo, ha guadagnato un sacco di soldi e non ti ha mai ringraziato.

La sua casa è meravigliosa, si affaccia sulla valle ed ha una bellissima piscina. Ottimo per rilassarci qualche giorno. Appena siamo arrivate, ci ha accolte una ragazza che assomigliava in modo impressionante alla tua amica, ma era decisamente più giovane e più magra. A quanto pare pure lei ha una sorella più giovane di nome Laura. Dopo i convenevoli ci ha invitate subito in piscina dove ci aspettava Fede, noi in questi anni l’abbiamo sempre chiamata così. Ci siamo messe i costume e le abbiamo raggiunte. So che ami i dettagli, gli anni saranno passati, ma tu rimani un pervertito. Quindi io indossavo un bikini verde incrociato, Josephine indossava il suo solito monokini nero attillato, Laura un Upside Down a fiori e la tua amica era già in topless.

Ci sdraiammo e prendemmo il sole. E qui entri in gioco tu. La curiosità della tua amica giornalista è sempre stata vivace e, mentre ci offriva da bere, ci ha chiesto come è stata la prima volta con te e gli abbiamo raccontato tutto. Pure quando mi hai fatto leccare la figa a mia sorella.

Le due sorelle non riuscivano proprio a crederci, erano sconvolte, mai nella vita pensavano che due sorella facessero sesso tra di loro, neppure se si trattava di me e Jos.

Mancava poco che ci davano delle bugiarde, quindi offesa ho infilato la lingua in gola a mia sorella. Loro erano sconvolte, non avevano mai visto due donne baciarsi , per di più due sorelle.

Conosci bene Josephine, appena si eccita non la ferma nessuna. La sua lingua continuava a perlustrarmi la cavità orale, mentre fissava le due sorelle con intensità. Si vedeva a occhio nudo, Fede era eccitata, invece Laura era imbarazzata.

Devi sapere che sia io che Jos, da quando ci hai lasciato, ci siamo rifatte il seno e abbiamo entrambe una quarta. Forse ora siamo più volgari, ma non sai quanti soldi ci fanno guadagnare queste. Mi tolsi subito il bikini e la mia sorellina mi leccò subito i capezzoli. I nostri sguardi erano sempre rivolti alle altre sorelle. Laura cercava di nascondersi dietro un asciugamano, ma i suoi occhi indicavano desiderio. Invece Fede fu più spavalda, forse agendo d’istinto, si era infilata una mano negli slip. Sussurrai qualcosa nell’orecchio di mia sorella e ci alzammo. Io mi diressi immediatamente verso la tua amica, invece jos verso Laura. Erano due accoppiate perfette, le troie e le timidine.

Guarda che so che stai sorridendo smettila. (era vero)

Ci sedemmo entrambe davanti a loro e, ripetendo esattamente gli stessi gesti come se fossimo due marionette, accarezzammo il viso delle sorelle. Eravamo andate a casa loro per rilassarci, perché non rilassarci a modo nostro.

Ci avvicinammo per baciarle, mentre la mia rispose immediatamente con la sua lingua calda. Mia sorella ebbe più difficoltà. Laura si rifiutava di baciarla. Conosci mia sorella è testarda, almeno quanto te. L’abbracciò, con un abile mossa gli slaccio il reggiseno, così rimase li con il suo delizioso piccolo seno scoperto. Mia sorella non perse tempo e con la punta della lingua leccò entrambi i capezzoli. Si vedeva che Laura era titubante, ma non fece nulla per allontanarla.

Invece io e Fede eravamo già lanciate. Le nostre lingue si incrociavano, eravamo cosi assatanate che la nostra saliva usciva dalle nostre bocche. Difficile pensare che per lei fosse la prima volta.

Mi feci più audace e le misi una mano tra le gambe. Tanto ero sicura, che non avrebbe rifiutato le mie dita. La accarezzai e lei smise immediatamente di baciarmi. L’avevo conquistata. Si rivolse a sua sorella e le intimò di lasciarsi andare. Forse non c’è fu bisogno, ma dopo quelle parole, Laura prese tra le mani il volto di mia sorella e gli ficco tutta la lingua dentro.

Molti maschi pensano che noi donne siamo delle sante, ma in fondo non si rendono conto di quanto troie possiamo essere.

Josephine fece sdraiare con forza Laura sul lettino. Le massaggiò il seno, la timidezza era svanita. Le sfilò le mutandine, le allargo con forza le gambe e bacio delicatamente il suo fiore.

Pensai di fare la stessa cosa Fede, ma lei mi sorprese e mi anticipò. Mi spinse sul prato, si sdraiò sopra di me e, con la sua mano destra tra le mie gambe, mi baciò il collo. Passò alle mie tettone e provocandomi mi disse che aveva sempre saputo che fossimo due puttanelle. Spinse tre dita dentro di me così forte che mi misi urlare. Mentre godevo, mi misi a pensare a te a quanto avrai goduto con questa meravigliosa donna, e si mi chiedevo anche se pure in quel giorno ci fossero dei paparazzi appartati. Mentre leggerai questa mia lettera, sono sicura che tu lo saprai se ci hanno fotografate (purtroppo non c’era nessun paparazzo).

Mi risvegliai immediatamente dai miei pensieri, quando si mise a cavalcioni della mia faccia e mi invitò a fagli vedere come leccavo mia sorella. Io obbedii, non aspettavo altro. La mia lingua la penetro con decisione, lei mi afferrò i capelli e iniziò a strusciarsi sulla mia lingua, dando il ritmo con la sua presa. Avevo la faccia completamente immersa dai suoi umori.

Dal canto suo mia sorella non aveva perso tempo, stava penetrando Laura con due dita, per fortuna eravamo isolate, le sue urla potevano arrivare fino al paese.

Per fortuna andavo in giro sempre preparata, non si sai mai quello che può capitare. Mi era venuta un idea, spostai la figa di Fede via dalla mia faccia e le dissi di aspettare. Corsi nell’appartamento e cercai la mia valigia. Appena la trovai, l’aprii di corsa. Presi il mio strap-on nero e il mio vibratore vaginale. Indossai il primo e portai il secondo a mia sorella, la quale non lo usò su Laura ma, con mia grande sorpresa si diresse verso la tua giornalista. Cosi c’è le scambiammo. La figa di Laura era già bella bagnata, spinsi il cazzo finto dentro di lei. La piccolina si esaltò subito e mi afferrò le mie chiappe con la mani. Lo voleva tutto dentro.

Lo sguardo di mia sorella non mi convinceva. La sentii pronunciare le seguenti parole: non dimenticherò mai quando hai fatto soffrire il signor Alexander, per i tuoi capricci. E le mise il vibratore nel culo. Non ho mai sentito un urlo cosi devastante, eppure Fede non si scostò, anzi ne voleva ancora. Più la mia sorellina spingeva dentro quel coso, più lei urlava in modo passionale. L’unico modo per farla stare zitta fu quello di mettergli la lingua in bocca. Mia sorella urlò pure lei, gli aveva morsicato la lingua. Come mi eccitano le donne battaglieri.

Da dove scopavo Laura potevo vedere tutto. La tua dolce Titi, so che adori quando la chiamo cosi, si mise a fare un 69. Aveva tolto il vibratore dal culo e ora l’aveva messo nel posto giusto, e intanto gli leccava la passera. Fede fece lo stesso, infilo due dita nel culo di mia sorella e gli leccava la figa. Se quelli erano il presupposti del week end, ci saremmo divertite. Sarebbe stato bellissimo se c’eri pure tu, ma ora mi dicono che sei un uomo fedele, che noia.

Jos mi fece un gesto e io capii al volo. Baciai Laura, la stavo penetrando delicatamente, mi faceva tenerezza.

La feci alzare in piedi, le sussurrai una cosa e lei mi guardò stranita. I suoi occhi dicevano tutto, non voleva. Cercai di rincuorarla, la avvicinai alle nostre sorelle. Baciai mia sorella e invitai Laura a fare lo stesso. Uhnn le nostre tre lingue si incrociavano. Ti sembrerà strano, ma pure per me era la prima volta con 3 donne. Presi la testa di Laura con decisione, la misi a contatto con la vagina di sua sorella. Rilassati e fai quello che ti ho suggerito prima, così capirai meglio cosa proviamo io e mia sorella. All’improvviso pure sua sorella la incitò con “su dai fammi godere sorellina”. A questo punto Laura fu quasi costretta a farlo. Mia sorella le indicò il clito e lo leccarono in contemporanea.

E io che facevo rimanevo li a guardare, certo che no. Mi misi dietro a Laura e continuai a farla godere come avevo fatto prima, ma stavolta con più decisione.

Eravamo un bel quadretto e sono sicura che ora ti stai segando, se ti tira ancora (aveva ragione).

La tua giornalista preferita penetrava, a fatica, con tre dita mia sorella. Gli spalmi muscolari la tenevano immobilizzata. Non so chi era la più eccitata, ma a occhio e croce lei. Si stava facendo leccare dalla sorella. Io contribuivo a tale gesto tenendogli la bocca appiccicata alla vagina e scopandola a tempo. Sarei andata avanti all’infinito.

Fede veni di getto, ma noi non ci fermammo. Si sa che noi donne possiamo avere orgasmi multipli.

Chiesi a Laura se le piacesse nel culo, ma non avendo risposta. Ebbene si la inculai. Pensai che protestasse, ma invece portando le sue mani all'indietro cercò il mio culo per farsi fottere meglio.

Visto che sua sorella non gli la leccava più, Fede se la toccava lentamente guardandoci. Invece mia sorella rientrò lei in casa ora, e ne tornò con il suo di strap-on, che se ricorderai è nettamente più grosso del mio, ma non lo indossava, anzi lo gettò a Fede e gli ordinò di indossarlo. Non essendo pratica, ci mise un po’, ma alla fine era pronta. Tutti noi pensavamo che mia sorella la raggiungeva per montarla, invece no si mise a gambe aperte sul lettino guardandoci. E li capii.

Invitai la giornalista ad avvinarsi. Come se fosse abituata, infilò il cazzo di Titi nella gola di sua sorella, sono sincera mi eccitai da far schifo. Ormai erano nostre. Mia sorella si infilava in modo selvaggio il vibratore. Quella cosa mi eccitò, non mi fottevo mia sorella da mesi.

Tolsi il mio johnny, si lo chiamo così problemi, dal culo di Laura. Corsi da mia sorella, le dissi che era bellissima, la baciai, le tolsi il vibratore e gli infilai il mio cazzo, e me la sbattei. Tu non puoi immaginare come ci hai cambiate, ora amo mia sorella molto di più e fatichiamo a trovare un uomo all’altezza, ci vorresti te.

Le altre due sorelle rimassero li interdette, non sapevano esattamente cosa fare. Fu mia sorella a risvegliarle, che aspettate fate lo stesso.

Si vedeva lontano un miglio che erano impacciate. Fede si sdraio sull’erba. Laura continuava a spompinarla. Io leccavo le tette a mia sorella. Tra un gemino e l’altro mia sorella urlò, che aspetti fotti tua sorella. Si baciarono e Laura si infilo l’enorme cazzo dentro la sua figa. Bingo finalmente le avevamo convinte. Fede palpava il piccolo seno di sua sorella, la quale ormai era partita e la stava cavalcando come un toro.

Io presi le tette rifatte di mia sorella, spinsi più forte lei inarco la schiena e venne, poi mi disse amore mio ora tocca a te, sai cosa devi fare.

Ovvio che sapevo cosa fare, ci conosciamo a memoria ormai. Mi avvicinai alle due sorelline, baciai entrambe erano un fuoco. Jos mi sfilo lo strap-on dalla vita, mi misi a 90 faccia a faccia con Fede, le infilai la lingua in gola, mentre mia sorella mi infilava qualcosa altro nella figa.. oddioooo che belllo… siiiii cosisii.. Accarezzavo le tette di entrambe. Laura era rossa in viso, teneva gli occhi chiusi, forse non voleva vedere chi la stesse facendo godere.

Non riesco a smettere di toccarmi mentre ti scrivo. (Neppure io mentre leggo)

Percepii il mio orgasmo sopraggiungere. Mi sfilai di corsa lo strap-on dalla figa, la sbattei in faccia a Fede che me la leccò subito, le squirtai in faccia. Mia sorella non perse tempo, leccò il culo di Laura, le tenne aperto e la inculò facendole provare una doppia meravigliosa. La piccolina non era abituata, crollò immediatamente. Io e mia sorella ci mettemmo a ridere, c’eravamo comportate esattamente come te quella volta, avevamo fatte scopare tra di loro due sorelle. Tutte e quattro ci buttammo in piscina. La temperatura si era alzata enormemente, avevamo bisogno di rinfrescarci e pure darci una pulita. Devi sapere che questo è stato solo l’inizio di una settimana divina con mille feste. E le due se la sono ancora leccata. Ci siamo ripromesse di rivederci la prossima estate, vuoi venire?

Ora ti saluto, sai ci manchi tanto, probabilmente pure a Fede. Non ti piacerebbe conoscere tuo figlio. Dai un bacio pure a Sabrina, purtroppo non ho mai fatto sesso con lei. E’ ancora la gnocca che ci ricordavamo. Pompini”

Certo che non si finisce mai di stupirsi, quel condominio era un bordello. Ho fatto bene ad andarmene. O forse no.

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