"attenzione prego si comunica che l'imbarco ha un ritardo di due ore per cause tecniche". eccomi di nuovo qui in attesa del traghetto per la Sardegna. da quando ho comprato questa casetta estiva sono andato diverse volte a mettere a posto ogni volta viaggiando sempre da solo. Nella noia dell'attesa decido di leggere gli annunci di un famoso sito di incontri, decido di mettere un last minute: "singolo 50 enne gran porco sul traghetto Civitavecchia Olbia cerca coppia per condividere cabina". Continuo a cazzeggiare sul sito quando inaspettatamente mi arriva la notifica di un messaggio. “ciao, siamo anche noi sul traghetto, in attesa come te. Quale è la tua idea? come sei?”
La mia eccitazione sale alle stelle, ma non mi voglio infantasmare, di cazzari ce ne sono tanti. Rispondo: “ 50 enne normale, con un po’ di pancetta. Mi piacerebbe ospitarvi nella mia cabina. Posso fare da spettatore, o da regista dell’incontro, o posso partecipare. Le regole le stabiliamo insieme. Voi come siete?”. Nella mia testa mi domando se mai risponderanno
La risposta non tarda ad arrivare. Noi siamo coppia giovane di trombamici, io sono Alberto 31 anni etero lei sofia, 26. Giochiamo insieme da un po’ senza complicazioni e ci eccita l’idea di qualcuno che guarda (figa anche l’idea del regista!!!) …sulla partecipazione. Chissà…non escludiamo ma non garantiamo”.
Un altro scambio veloce di messaggi e mi viene in mente di fare una proposta: visto che siamo in fila e siamo in attesa ancora per un po’, che ne dite di sgranchirci un po’ le gambe e con l’occasione conoscerci direttamente? Se ci piacciamo continuiamo la chiacchierata al bar della nave altrimenti amici come prima.
La risposta arriva immediata: Peugeot 3008 grigio seconda fila dalla nave, a metà. Io tiguan blu 3 fila…vi cerco!!
Esco dalla macchina e in un attimo individuo la macchina…è a 3-4 macchine da me. Mi avvicino e leggermente titubante…Alberto? Entrambi mi rispondono con un sorriso e escono subito dalla macchina, lei subito fa il giro e si presenta di fronte a me con un sorriso bellissimo e, inaspettatamente, si avvicina a me e mi bacia sulle guance con un “è un piacere conoscerti Andrea” sussurrato mentre si avvicinava…beh il ghiaccio è rotto in men che non si dica.
Lei...un raggio di sole…un sorriso che scioglie…un vestitino leggero…che mette in evidenza un fisico magro. L’aderenza sul seno con la leggera scollatura evidenzia una terza che sfida la gravità, delle bellissime e liscissime gambe ben tornite su una ragazza. Immagino un sedere morbido e allo stesso tempo sodo che sarà un piacere vedere…se me lo permetteranno.
Alberto è il classico bravo ragazzo, evidentemente meno esuberante di sofia. Mi stringe la mano con energia e noto il suo sguardo attento mentre sofia mi bacia.
Superate le presentazioni, decido di partire in quarta. Gli spiego che mi piace giocare con le coppie, che conosco il ruolo di terzo, che deve rispettare le regole della coppia, propositivo ma mai intrusivo. Gli spiego che mi piace guardare una coppia mentre gioca, mi eccita l’occhiata di lei mentre prova piacere o lo sguardo di lui di complicità per mostrare che bella donna ha per le mani. Mi piace vedere il desiderio di lei di vedermi eccitato.
Cosi come mi piace l’idea, se alla coppia piace, di essere io un po’ regista dell’incontro: suggerire a lui di leccarla o a lei di aprire di piu le gambe e spingergli la testa con le mani, di toccarsi la fica mentre lui la scopa, suggerire una posizione o una variante alla posizione.
Vedo uno scintillio negli occhi di sofia e una evidente eccitazione di Alberto, mi spiegano che sarebbe per loro la prima volta “cercata” ma si sono scoperti eccitati quando su una spiaggia leggermente isolata del litorale romano si sono trovati a baciarsi con passione e si sono resi conto che avevano attirato l’attenzione di un paio di persone sulla spiaggia. Invece di interrompersi si sono scoperti eccitati da quegli sguardi penetranti e hanno continuato con baci e carezze con più foga e passione. Hanno completato il racconto dicendomi che l’eccitazione è rimasta alta in macchina sulla strada del rientro. Alberto entra nel dettaglio e mi spiega che sulla strada del ritorno sofia era cosi eccitata che ha continuato a fissarlo provocandolo per tutto il tempo, toccandosi e accarezzandosi. Una volta arrivati a casa, quasi non sono riusciti a entrare dentro casa che si sono ritrovati avvinghiati e hanno passato una notte piena di passione e entusiasmo.
Mi sembrano entrambi eccitati al racconto, sofia continua a sorridere e fissarmi…Alberto passa gli occhi da me a lei in continuazione. Devo dire che anche per me la situazione è eccitante: sto raccogliendo le prime esperienze di una coppia giovane appena conosciuta, in mezzo a delle macchine piene di sconosciuti. Per non farci sentire le distanze fra noi tre sono molto piccole, sussurriamo le nostre avventure per non farci sentire. La tensione è alta. Sono evidentemente eccitato. Gioco il jolly e metto tutte le carte in tavola: “ovviamente, se vi va di continuare a giocare questa sera con me nella cabina, io posso guardare e commentare. ma se pensate che in certo momento io possa inserirmi nel vostro gioco basterà un piccolo gesto o una parola e sarà un piacere unirmi a voi”. Vedo una sofia che non abbassa gli occhi e mi sorride e un Alberto un po’ in imbarazzo che mi risponde “questo sarà sofia a deciderlo, a me va bene tutto quello che lei decide”
Le macchine davanti a noi iniziano ad accendersi, ci scambiamo un telefono con la promessa di ritrovarci al bar e continuare la nostra chiacchierata, ci salutiamo…il bacio di sofia sulla guancia mi sembra molto vicino alle mie labbra…la cosa mi fa ben sperare.
Torniamo in macchina e iniziamo l’imbarco. Una volta sulla nave vado alla reception per prendere la cabina e…li trovo li affianco che mi stavano aspettando. Direi che la cosa si sta concretizzando. Mi avvicino e sofia mi saluta di nuovo con un bacio” avevamo paura di non trovarti…il telefono già prende poco”. Gli propongo un aperitivo al bar, uno spritz, quattro chiacchere sui divanetti, lei continua a accavallare le gambe da una parte all’altra, sguardi intensi tra me e lei, Alberto mi sembra visibilmente eccitato ridacchia e ci fissa l’uno e l’altro. La nave si comincia a muovere. Propongo di andare a vedere la cabina. Sofia si alza in un attimo prende la mano mia e quella di Alberto e ci trascina via. Camminiamo alla ricerca della camera per quanto possibile mano per la mano in tre.
Eccoci dentro: sofia è entusiasta, sembra una bambina al parco giochi, la cabina è grande (insomma…direi io), gli piace che abbiamo la vista sul mare, decide di andare in bagno. Restiamo io e Alberto in questo piccolo spazio, consapevoli che succederà qualcosa presto, un certo imbarazzo fra di noi…vorrei dire qualche parola…ma il mutismo resta.
Si apre la porta del bagno: sofia si ferma sulla soglia della porta, completamente nuda con una gamba leggermente piegata sull’altra. “che ne dici Andrea, ti piaccio? A te Alberto non te lo chiedo perché so che sei già eccitato”
L’immagine che mi si prospetta conferma quello che avevo immaginato sotto i vestiti. Una carnagione color ambra dovuta a un po’ di abbronzatura, delineato il taglio del costume, un seno sodo a mela (una terza piena) con i capezzoli che spingono verso l’altro complice sicuramente l’eccitazione e l’aria condizionata. Scendo con gli occhi: la fica si intravede perché parzialmente coperta dalla gamba, perfettamente depilata, due gambe lunghe e affusolate, un piede perfettamente curato con un fantastico smalto rosso scuro.
“sono senza parole, sei bellissima”. Non faccio in tempo a finire la frase che si muove in mezzo tra noi due, accarezza Alberto sul viso, poi abbassa entrambe le mani che vanno velocemente ai pacchi di entrambi: “si mi sembra di sentire che ho fatto colpo su entrambi”. È evidente che per il momento il gioco è in mano sua. Si sposta da noi e si infila nel letto in basso, si gira testa verso la parete e gambe penzoloni…apre le gambe e appoggia i talloni sul bordo letto…la sua mano arriva velocemente sulla fica aperta, rosa, lucida e inizia a toccarsi. “vieni Alberto mettiti in ginocchio e leccamela, tu Andrea toccati per me, voglio vedere cosa nascondi in quei pantaloni”. @@@@@
In men che non si dica Alberto si inginocchia di fronte a lei e affonda la testa fra le sue gambe. Io continuando a muovere gli occhi dalla faccia di sofia alla testa di Alberto, mi levo i pantaloni e prendo n mano il mio cazzo in ovvia erezione. Mi muovo piano. La situazione è molto eccitante e non voglio capitolare prima del previsto.
Sofia ha la faccia eccitata, il suo sguardo è fisso sul mio cazzo, con una mano spinge la testa di Alberto sulla sua fica l’altra stringe il seno e con due dita martoria il suo capezzolo. “vieni Andrea avvicinati”. Mi avvicino al letto, la mano che teneva il seno si allunga per attirarmi a lei, vedo che l’altra continua a tenere la testa premuta di Alberto che in questo momento sta succhiando il clitoride come se fosse un biberon. Mi prende la testa, mi da un bacio con la lingua e spinge la mia testa verso il suo seno. Prendo in bocca il suo capezzolo e con la mano inizio a stringere l’altro seno. Gioco con la mia lingua da una parte e con le mie dita dall’altra. Abbasso gli occhi e vedo Alberto che non smette di succhiare e leccare ma al tempo stesso ha gli occhi fissi sulla mia faccia e su quella di Sofia. La cosa continua ancora per un tempo indefinito fino a che il suo respiro accelera, inarca la schiena e raggiunge un orgasmo lento e lunghissimo, il suo viso in una smorfia di piacere, continua a tenere le nostre teste premute sul suo corpo. Dopo qualche minuto, sofia si risveglia dal suo piacere, si muove fuori dal letto, io e alberto in attesa di capire cosa succederà.
Si mette in piedi in mezzo alla cabina, ci fissa entrambi, si inginocchia a gambe aperte: “venite fatemi assaporare i vostri cazzi”. In men che non si dica siamo entrambi in piedi con i cazzi svettanti di fronte al suo viso. Li prende in mano entrambi e inizia a usare solo la lingua per percorrere l’intera lunghezza, per giocare con la punta del cazzo, li tiene in mano e alternativamente ci succhia le palle, le prende in bocca, le lecca. Torna a occuparsi della mazza: inizia a succhiarla con forza, ogni volta ficcandola in gola il piu possibile: un po’ io un po’ alberto. È una fantastica pompinara, se non ce l’ha in bocca muove lentamente la mano su e giu, il suo indice a stimolare la cappella. “mettiti seduto alberto voglio far vedere a andrea quanto sono brava”. Alberto si appoggia in silenzio sul letto, sofia mi spinge verso la finestra, lei rimane in ginocchio e inizia un lungo e salivoso pompino. Ingoia il mio cazzo fino in fondo, fa una cosa ce non ho mai provato: con il cazzo in gola tira fuori la lingua e lecca la prima parte delle palle. Lo tira fuori e lo lecca come un gelato. Non distoglie quasi mai gli occhi dai miei. Il ritmo è sostenuto. Mi lecca le palle, le succhia mentre va avanti e indietro con la mano. Scende con la lingua sotto le palle e mi lecca lo spazio tra le palle e il culo ma non va più giù. Sento che non resisto molto a questo trattamento. Con la lingua passa tutto intorno alla cappella ma quello che mi fa impazzire è che continua a fissarmi e mi sembra che stia sorridendo beffarda al piacere che mi sta dando. La avviso che sto arrivando (non la conosco quindi non so come comportarmi), lei si mette a bocca aperta di fronte a me e inizia a segarmi forte. Un attimo e sto venendo: gli schizzi finiscono sia in bocca che sul viso. Dopo i primi schizzi lo prende di nuovo in bocca e continua a muoversi sul cazzo con un movimento lento fino a che non inizio ad ammosciarmi completamente svuotato. Il mio cazzo risulta perfettamente lucido e pulito. Si gira verso Alberto e con la faccia con ancora gli schizzi lo guarda e “guarda Alberto, Andrea ne ha fatta veramente tanta”. Senza attendere risposta si è alzata ed è andata in bagno.
Alberto è visibilmente sorpreso da una parte, sicuramente eccitato (si vede), forse dispiaciuto. “non mi aspettavo che fosse cosi a suo agio, è la sua prima volta ma la vedo veramente su di giri”. Io cerco di metterlo a suo agio “spero sia tutto a posto, se sei in difficolta interrompiamo il gioco immediatamente”. “direi di no, la vedo felice e io farei di tutto per vederla felice”.
Rientra Sofia dal bagno, ancora nuda. Senza imbarazzo bacia prima Alberto sulle labbra e poi me. “la traversata è ancora lunga, troviamo un modo per stare comodi tutti insieme”. Mi viene un’idea, mi faccio aiutare da Alberto e spostiamo due materassi delle cuccette e li appoggiamo per terra. Ci sediamo tutti e tre sui due materassi uniti, Sofia inizia a baciare Alberto intensamente, vedo le loro labbra unite, le loro lingue che si intrecciano. Mi posiziono dietro Sofia, mentre continua a baciare Alberto: io gli bacio il collo e gli prendo i seni nelle mani, stimolo i capezzoli con le dita, stringo il seno nella mia intera mano. Alberto gli stringe il culo, ci sdraiamo: Alberto e sofia uno di fronte all’altro io a cucchiaio dietro Sofia. Sento Sofia muovere il culo e spingerlo verso di me, con una mano masturba Alberto, gli faccio appoggiare una gamba sopra la coscia di Alberto e inizio a toccargli la fica, continuando a baciarla sulla schiena. Trovo un bagno di umori, non faccio nessuna fatica a mettere due dita dentro quel fiore bagnato. Sofia continua a baciare Alberto che gli tortura il seno con la mano. Sofia asseconda i movimenti della mia mano, tre dita non sono un problema. Ogni tanto esco e gli stimolo il clitoride per poi rientrare con le dita in profondità. Sofia si sposta lentamente e si mette sopra Alberto, che in un secondo è dentro di lei. Lei inizia una cavalcata lenta e profonda, il su ventre attaccato a quello di Alberto. Alberto gli arpiona le tette, io mi metto in piedi e avvicino il cazzo alle sue labbra. Appena lo faccio, lei continua a cavalcare e si pianta il cazzo in gola fino in fondo. Sento i suoi mugolii nonostante la bocca piena. Il movimento è sempre più veloce, sSofia sta per venire di nuovo. Si immobilizza, con il cazzo di Alberto piantato nella fica e il mio piantato in gola. Assapora il suo orgasmo, il respiro profondo, una mano che accarezza il suo seno, una mano che accarezza la mia coscia. Pochi istanti dopo (non ho idea di quanto siamo rimasti in quella posizione), si rotola da un lato. Riprende fiato…ma…fa spostare Alberto al centro dei due materassi. “vieni Alberto, vogli farti godere nella mia bocca”: sposta Alberto al centro e si mette in ginocchio in mezzo alle sue gambe e inizia a pomparlo con amore e dedizione. Giusto una piccola interruzione per fissarmi negli occhi e…” Andrea, montami. Montami come una troia mentre succhio il mio amore. Fammelo sentire fino in fondo”.
Mi accomodo dietro di lei, è talmente bagnata che entrare dentro di lei è un burro. La intravedo succhiare con gusto Alberto. Mi muovo con forza e stringo le sue chiappe per spingere con forza. Sento i mugolii di lei, Alberto ha la testa reclinata indietro e gode della bocca di sofia. io ho questa visione fantastica del sul culo sodo e mi muovo sempre più velocemente. Sofia si gira un istante “riempimi Andrea, riempimi insieme a Alberto. Voglio la vostra sborra insieme”. Per me, che l’eccitazione del momento e la situazione sono il 70% del gioco, queste parole sono il grilletto di una pistola: pochi minuti e sono pronto per venire. Sofia accelera il ritmo con Alberto e nel frattempo asseconda il movimento con il culo. Io e Alberto veniamo insieme, Sofia non si fa sfuggire una goccia di Alberto e lo continua a succhiare. Io scarico tutto il possibile nel suo ventre.
Ci accasciamo esausti uno a fianco all’altro sul lettone arrangiato, nudi sudati e soddisfatti, in un abbraccio a tre molto complice.
Restiamo cosi tutto il tempo che resta per lo sbarco, la mattina ci risvegliamo e insieme andiamo a fare colazione. Ridiamo e scherziamo come se ci conoscessimo da tempo. Arriva la chiamata per andare alle auto. Ci scambiamo i telefoni con l’intenzione comune di ritrovarci quanto prima. Sofia mi regala un bacio appassionato con la lingua mentre tiene per mano Alberto. “ciao alla prossima”
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