Tutto ebbe inizio così

  • Scritto da Monica il 01/12/2020 - 13:26
  • 2.8K Letture

Primo giorno di corso, ero nuova e in anticipo come al solito, quindi mi siedo al primo banco in attesa di conoscere i miei compagni.
La classe inzia pian piano a formarsi, si presentano tutti ma il primo banco anche qui incute terrore... 
Sta per iniziare la lezione ed arriva quello che sarà il mio compagno di banco, I****.
Un bel ragazzo sardo, tenebroso e di poche parole che mi accoglie comunque con un"piacere" e un buon sorriso.

Con lui ho condiviso un anno e mezzo di formazione, risate e sfoghi, è stato un buon amico. Ancora lo è.
Ha sempre parole di incoraggiamento e mi riempe spesso di complimenti, ma ogni volte che mi dice quanto io sia bella e brava lui si becca spesso un "ruffiano" da parte mia, perché di fondo non ho tutta questa forza e sicurezza che gli altri mi attribuiscono.

Potevamo non sentirci o vederci per mesi dopo il corso ma non è cambiato nulla, era sempre lui, "l 'uomo di ghiaccio", non lo era  con me ma con se stesso. difficile farlo parlare di cosa gli passasse per la testa. 

Abbiamo condiviso tante parole e una camera da letto. 
Tre giorni soli io e lui immersi nella passione che avevamo per il vino. 
Quella stanza è rimasta pura ma ho sentito il suo cuore, il suo corpo e il nostro abbraccio ...ero innamorata del mio compagno ed ho ascoltato con superficialità. 
I**** mi ha spesso mandato segnali ma io ero immersa nel mio mondo, era un amico ed io non vedevo altro, anche se in passato la tentazione di baciarlo e toccarlo si erano palesati. Sono stata categorica, non volevo rovinare in nostro rapporto, ed io seppur in una delle mie crisi ero sempre innamorata. 

Sono passati anni, quattro per la precisione.
2020:Pandemia. 
Io ho milioni di progetti come sempre! 
Fine settembre si parte, nuova vita, nuovo lavoro. Partiamo solo io e mio figlio.
Tutto sembra meraviglioso, mi piace l'avventura ma soprattutto amo conoscere persone nuove, sentire le loro storie di vita e raccontare le mie. 
Gia dalle prime settimane al lavoro tutto va di merda, ho rivissuto all' ennesima potenza tutto lo schifo accantonato di quando facevo le stagioni estive da ragazzina. 
Decido con delusione di rientrare alla fine del contratto. 
Siamo quansi alla fine di ottobre, manca poco al  ritorno a casa ed io mi sento spenta e frastornata ma ho sia mio figlio che il mio compagno al tel che mi tirano su di morale con poco successo purtroppo. 
Si avvicina anche un collega in quei giorni strani, un ragazzo di 24 anni che spavaldo una sera mi azzittisce e prova a baciarmi.  Io ho altri cavoli a cui pensare! Gradisco le attenzioni, ma lo rifiuto. 
I giorni scorrevano ed io non trovavo pace, ero pensierosa e negativa pensando al mio futuro lavorativo. Avevo tanti dubbi anche sulla mia  vita di coppia, ero insoddisfatta non c'era più quella passione e quel volersi che ci sono sempre stati. Lo sentivo distante anche mentalmente anche se lui faceva di tutto per esserci. 

Arriviamo all' inizio di novembre. 
Risento I****. Mi comunica di essere positivo al covid e Il mio cervello si disconnette da tutti i problemi che mi affliggono ed inizio a pensare a lui  costantemente. Pianto e preoccupazione mi hanno accompagnata tutto il giorno. 
Gli scrivo dicendogli che non facevo altro che pensare a lui.
Mi sentivo impotente, volevo stargli vicino ed  abbracciarlo, ma da quel mio messaggio ci siamo ritrovati a parlare di altri desideri. 
Ie parole si stavano scaldando, lui era uscito completamente allo scoperto ed io non ho resistito più..mi ha vista "nuda", lo desiderava da tempo, ed io ho visto lui sciogliersi e lasciarsi andare. L 'uomo di ghiaccio aveva abbattuto il muro ed io non  riuscivo più a trattenermi, volevo solo che tutti i desideri nascosti in quegli anni uscissero.
Ci siamo ritrovati a dire tante cose mai dette ed è stata per me una sorpresa scoprirlo così libero e pronto a concedersi anche dietro ad uno schermo. 

Ho amato sentire i suoi sospiri mentre si masturbava   per me e desideravo  le sue labbra addosso.
Andai a dormire dopo quei messaggi e quella videochiamata dove lui era arrivato, si era liberato egoisticamente lasciandomi a bocca asciutta. 
Chiudendo gli occhi ho immaginato le sue mani che si intrufolavano nel pigiama e mi accarezzavano i seni fino ad arrivare alle mutandine. 
La mia figa era completamente bagnata e impaziente, vogliosa di lui e del suo cazzo. 
Lo sentivo vicino, che si prendeva ogni cosa  che mi diceva di aver desiderato in questi anni. 
Ho preferito addormentarmi con questi pensieri invece di soddisfare da sola quelle sensazioni. 

 

Ciao, grazie per il tuo racconto (che leggerò al più presto con grande curiosità). Ti prego, alla prossima pubblicazione, di osservare le semplici regole del sito immettendo un immagine di Copertina. Benvenuta tra le scrittrici di Amaporn! Giovanna. - https://raccontierotici.eu/news/ops-il-mio-racconto-e-sparitoc-dalla-i-pagina
mi piace. Peccato per il finale, ha il sapore del pepe nel caffè.
??

Post New Comment

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.