Una esperienza nuova.

  • Scritto da Luisa il 06/08/2021 - 19:02
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te nuova.

 

Ho condiviso le mie scoperte più di una volta, prima erano ricordi d'infanzia. Ora vorrei parlarvi di un'esperienza completamente nuova, per mano di una persona molto vicina che mai avrei immaginato potesse accadere con il consenso di mio marito e mia suocera.

Sono Francesca ho 40 anni, sposata castano scura alle spalle, sono alta 168 cm, peso 68 kili, una bella terza, ho due figli, una passione segreta da sempre “i clisteri” trasmessa da mamma, che scoprii a dodici anni rientrando in anticipo dopo le lezioni pomeridiane; lei lunga sul divano con sotto la pancia due cuscini ed al posto del quadro la sacca celeste che vedevo nell’armadio in bagno, appesa e piena di un liquido giallo ed un forte odore di camomilla nella cucina, feci finta di nulla ed andai in camera e mi masturbai godendo ben due volte, infilata la tuta di casa con la scusa di bere un bicchiere d’acqua ritornai e vidi zia Mirella che con la destra armeggiava con il tubo che scendeva dalla sacca nella rosa di mamma e con l’altra massaggiava la pancia. Io lasciai passare qualche giorno ed un mattino accusai mal di pancia poi ogni scusa era buona per non andare a scuola, la dispensatrice zia una praticona di 60 anni sempre pronta e disponibile, chiamata da mamma in un attimo arrivò in mio soccorso e mi rifilò anche a me un bel clistere di un litro di camomilla,  poi alla comparsa del primo ciclo cambiano le regole enteroclisma di 2 litri assicurato, andavo sola, (si diceva per pulire l’intestino) col il passare del tempo per soddisfare le mie inclinazioni successe molte volte anche quando mi fidanzai. Consulto costantemente i siti medici, sognando di essere sottoposta a tale pratica alla ricerca di malattie e sintomi per i quali fossero prescritti i clisteri, per rivolgermi al medico per sentire almeno dalle sue labbra qualcosa del tipo: "Dovrai usare i clisteri", ecc. eccetera. Sentendo la parola "clistere", mi emozionavo e arrossivo, e che i medici pensano che sia per timidezza, e iniziano a spiegarmi che nelle mie condizioni devo sottopormi a questa manipolazione medica.

Conobbi Marco mio marito coetanei ed i miei sogni vanificarono dopo cinque anni di fidanzamento decidemmo di sposarci, i suoi genitori decisero che su un appezzamento di terreno di proprietà di costruire una villetta su due piani collegati saloni, cucina e studi nel piano sotto e camere sopra, la cosa non mi dispiaceva. Al secondo anno di matrimonio arrivò Orsolina una bella bimbetta di tre kili e mezzo gioia e felicità di tutti i nonni, con la gravidanza e allattamento arrivò la stitichezza e spesso ricorrevo alle cure di zia. Dopo quindici mesi sono rimasta di nuovo incinta e con Marco; chiedemmo ai suoi genitori se tenevano la bimba che noi andavamo fuori a fare un fine settimana, mia suocera acconsentì senza esitare aveva mangiato la foglia, finito ci alzammo tutti da tavola ed il nonno con papà e piccola uscirono sparecchiando mi disse? Di quando sei………… non potevo negare perché, mi considerato come figlia, anzi in molte occasioni hanno preso le mie parti. Ne combinammo di tutti i colori rischio non c’era ormai ero incinta, in quella occasione ci attrezzammo  per il rapporto anale con tutta la buona volontà da parte sua, ela mia insistenza non riusciva, lui non concepiva “la scusa di farmi male, che era sporco quando usciva” mi leccava la rosellina, mi infilava l’indice quando scopavamo io chiedevo almeno di provare nulla il suo pene si ammosciva e non voleva saperne un vero peccato. Rientrati il martedì, chiamai zia se potevo andarla a trovare “ne avevo bisogno”, premurosa mi accoglie baciandomi era lei la mia salvatrice sapeva che durante l’irrorazione mi masturbavo mi procurava piacere e per aumentarlo muoveva la sonda toccandomi le pareti anali, tutta questa pratica durò fino alla fine dell’allattamento del piccolo Mattia poi zia “causa una ischemia” venne messa dai figli in una struttura dell’ASL, ancora oggi quando posso vado a fargli visita. Una domenica pomeriggio nel risistemare delle vecchie foto di famiglia di mio suocero e mia suocera saltarono fuori dei vecchi attestati di partecipazione a vari corsi di pronto soccorso e diplomi    di benemerenze di Piero mio suocero un bel uomo  174 cm per 75 kili capelli pochi ma neri, ha 65 anni ne dimostra poco più di cinquanta una persona corretta che se sbaglia chiede scusa tre volte, la bimba lo adora quando lavorava e riposava nel pomeriggio andava a dormire con lui…... I bimbi crescono, ho poco tempo per dedicare al mio corpo, mi sentivo stanca su insistenza di mia suocera e mamma, sono andata dal medico solite domande di rito, prescrive una serie di esami del sangue ed urine  e deciderà in seguito, ritirati gli esami non mi resta che farli vedere il lunedì mattina lasciati i ragazzi a scuola con mio suocero siamo andati, diagnosi: mancanza di ferro: dovuta a cosa?  Per iniziare pastiglie di ferrograd e poi quella più fastidiosa  colon, (è crollato il mondo), perché dovevano eseguire degli accertamenti dovuti all’abbassamento della ferritina nel mio organismo forse perdite dovute ad ulcere o cosa. Anche se pensierosa ero al settimo cielo, però come posso fare? Pomeriggio lascio l’incombenza della prenotazione a Piero, ero al lavoro  (ormai il mio fac-totum) quando mi accompagna alle visite entra pensano che sia mio marito e noi scambiandoci lo sguardo sorridiamo “quasi meglio di Marco” ……… fatta la prenotazione mi contatta che dovrei chiedere mercoledì e venerdì di riposo, essendo giovedì il mio giorno libero con la responsabile di negozio concordo il doppio turno martedì e due ore sabato e domenica. Preparazione, compito impossibile, ho due giorni per trovare qualcuno, persone non ne conoscevo, parlando con mamma al di tutto corrente sapeva di un vicino OSS non mi andava di farmi vedere da uno sconosciuto, parlando con alcune mie colleghe più intime,  ad un paio lo faceva il marito “storcendo il naso”, un'altra la mamma, qualcuna addirittura il vicino di casa “si il vicino di casa”,……… io fare digiuno due giorni era un’occasione persa, e mangiare pastina in brodo e se bere due litri di purga al giorno voleva dire perdere un’occasione. Mentre siamo seduti tutti a tavola e cenavamo una telefonata di mamma, informatasi con il vicino vuole 50 euro a clistere e comprarmi il necessario (ne devo fare cinque un bel colpo) essendo che devi fare cinque si limita a due cento euro. Contemporaneamente sia suocera che Marco guardando Piero, puoi farli te………. se: Francesca non ha nulla a da obiettare, i miei figli non li avevo ami visti cosi attenti, quello che mi ha sconcertato è stata mia figlia che era interessata quando il nonno descriveva le varie operazioni (per me era un doppio regalo) perché non ci pensavo e devo dire che sinceramente farmi toccare da qualcuno mi girava un po' le scatole, anche se avessi avuto il coraggio di chiederglielo non osavo. Il martedì per me, doppio turno al mattino vado con mia suocera al lavoro. Piero porta i nipoti e poi passa in negozio per la spesa vedendomi chiedo? : Papà ……… mi guarda. “Dimmi” mi blocco? hai preso tutto quello che serve. Molto candidamente “vado adesso” ………….Mentre lavoravo mi venivano in mente racconti letti sui siti dove le donne vengono lasciate con il culo all’aria “durante il clistere, e medici, infermieri, tirocinanti possono entrare liberamente nello studio, qualche volta lasciando aperte le porte per offrire gratuitamente una visione delle pazienti in attesa del loro destino. O stanze dove ci sono letti separati da un paravento malandato, su uno di essi sono seduti quelli in attesa, e sull'altro giace un culo nudo o quello a cui sta per essere eseguito, infermiere sono spesso brutte e anziane, molto esperte ed ai pazienti non è permesso scendere.” Tremavo dall’eccitazione, pensando al giorno dopo le mie guance erano di un rosso acceso al fatto che mi sarei trovata senza mutandine in mano a mio suocero, che non era uno sconosciuto. Le mie colleghe compassionevoli si sentivano dispiaciute di non potermi aiutare, pensando che stessi tremando di paura e timidezza.

          Marco in questi tre giorni per agevolare il compito di suo papà aveva da svolgere accompagnava lui i figli a scuola al pomeriggio doveva ripetere l’operazione e farli svagare aspettando una nostra telefonata senza averli in casa. Scendo preparo colazione sul gas spento la pentola ancora tiepida con tre bustine di camomilla e la scatola del bicarbonato, mia suocera aveva già colpito e mentre scendono loro i ragazzi scendeva anche Piero in pigiama e maglia mezze maniche, partiti loro, e fatto colazione un attimo seduti guardandoci della serie chi inizia a parlare per primo, io rossa in viso e lui tremava visibilmente, Lui: dove voglio farlo ?, Decidemmo per la taverna, finito si lasciava tutto li pronto per il pomeriggio dovevamo scendere pentola siringa e crema, nell’acqua sciolto il bicarbonato ed aggiunto la glicerina, pronta appesa la sacca mentre prepara la puntura io cerco un paio di asciugamani da mettermi sotto, lui era pronto io tolto il pigiama e mutandine il sopra mala pena copre il pelo della patata, sono stra-eccitata i capezzoli  bucano la giacca e se ne accorge vorrei scappare dalla vergogna mi era successo una cosa del genere neanche la prima notte di nozze, [da sempre sono stata innamorata da quando ci siamo conosciuti].Mi appoggio al tavolo lui zac, le poche parole; rilassati e lascia la gamba molle. Finito in un attimo altro che zia mi massaggia e fa un complimento il primo da quando ci conosciamo “Mio figlio è fortunato, avere la moglie con un culo così bello, ed ora distenditi e sdraiati sulla sinistra le mie ginocchia premute contro lo stomaco, poi con molto garbo e delicatezza mi allarga le culatte in cerca della rosellina e con l’indice spalma la vaselina non so quanta che sento entrare e girare nella rosa con la coda uscito il dito sporco di cioccolata ne mette sulla sonda e spinge poi mi dice di aspirare sento il liquido tiepido entrare in me, delicatamente muove la sonda e mi procura una infinità di  piaceri che neanche scopando riuscivo a godere cosi, mi massaggia e volontariamente o involontariamente arriva sul monte di venere io scoppio non ho uno specchio a portata di mano per vedermi cado letteralmente nelle sue mani, se in questo momento mi chiedesse qualsiasi cosa sarei disposta a tutto anche darglielo il culo chiedo quanto ne rimane e lui ancora metà un litro, non riuscivo a trattenere. Devo anche dire una cosa buona a favore di mio suocero ho scoperto tramite mia suocera che è patito del clistere “immaginatevi la mia felicità è forse non solo (avendolo a disposizione h24) erano nove anni che aspettavo questo clistere, oltretutto dovevo farlo con il consenso di tutti e non di nascosto. Con mamma consultavamo siti porno con annunci vari per farli erano troppo alte quello che veniva richiesto con il rischio e dovemmo lasciar perdere mia mamma è una bella quarta alta 172 una bella donna, ancor oggi molti uomini si girano per guardarle il culo (chissà quanti commenti) con lui ….senza non avevo bisogno di cercar altro.

                Finito, dopo aver chiuso la farfalla e tirato fuori la sonda sono rimasta ancora dieci minuti con la sua mano che stingeva le mie culatte per evitare che scappasse qualcosa. Non mi ero mai trovata in intimità ero al settimo cielo nella sola speranza che non risultasse nulla. Liberatami di tutto lo sporco interno per calmare i bollenti spiriti decisi di farci una doccia, mentre lui rispondeva al mio telefono prima mamma che voleva sapere, poi Marco come andava mia suocera ed un paio di amiche cui avevo chiesto consiglio. Vado per asciugarmi non ne vedo appesi cosi ho dovuto chiamarlo che mi portasse quelli che ho messo sul divano [ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso] mi sono ritrovata completamente nuda e bagnata tra le sue braccia intrepido come se nulla fosse mi ha asciugato tutta patata compresa, ed io asciutta sono andata a vestirmi. [mi aspettavo una diversa reazione vedendomi in quello stato] a mezzogiorno io avevo solo minestrina stesso piatto per solidarietà. Sparecchiato ci siamo messi sul divano e ci siamo liberati dei nostri segreti la passione da parte sue dei clisteri e la passione mia e di mamma nel riceverli. Quello che mi ha meravigliato se non fossi mia nuora ti avrei già mangiato tutta.  E ridendo scherzando dovevamo rimettere la pentola sul fuoco per preparare la seconda sacca, mentre Maria mia suocera era rientrata dal lavoro chi chiamava per il caffè. Informandosi con me se era stato bravo, come potevo dire di no. Certamente non ho nemmeno provato a dire di averlo provocato dopo la doccia.  

  Il pomeriggio pensavo volesse ripetere la stessa procedura: iniezione e sondino, lui  mentre io conversavo sopra, preparava la sorpresa, non dovevo rispettare un orario in qualunque momento si poteva fare, visto che era ancora presto per l’arrivo di Marco con Maria perdemmo ancora una ventina di minuti  e scendemmo, lei con pentola dell’acqua calda e due asciugamani vedendoci arrivare “è già ora’” per ingannare il tempo seguiva un programma in televisione, dice mia suocera “è pronta”  avevo una spettatrice, mi tolgo tuta e mutandine lei versa il contenuto nella sacca, con gli occhi cercavo sul tavolo la siringa, lui invece  prende il solito tubetto della vaselina e fattami sistemare sul divano, apre le natiche e inizia a spalmare la rosellina, profondamente lubrificata lo stesso sondino entra un minimo sforzo era lungo 40 cm. in meno di cinque minuti essendo già svuotata al mattino l’acqua è finita. Chiusa la farfalla Maria mi ha massaggiato la pancia, lo squillo del telefono ha interrotto il massaggio era salita a rispondere ed io mi sono calmata un po'. Lasciato il campo libero, questa volta e lui che mentre mi sfila il sondino chiedendomi di serrare le natiche chiedo come mai non mi ha fatto la puntura, lui “visto come sei stata oggi, neanche domani ti buco, però venerdì sono obbligato” mi procura un orgasmo più forte del sesso, questo è un piacere della vita, duro da assaporare e grazie alle sue mani. Ad essere onesti, non ho mai provato un orgasmo così forte dal sesso come da un clistere. Ritornando mia suocera mi sono fatta accompagnare in bagno, svuotandomi. Ed è finito il mercoledì, ricco per me di nuove conoscenze e sapendo che in caso di bisogno potevo contare su una persona speciale.  Pertanto, attribuisco praticamente il sesso al dovere coniugale e un clistere.

scusami ma non posso esimermi, scrivi da cani, una storia deve essere interessante ma soprattutto leggibile. Sono arrivato in fondo ma ho fatto molta fatica. Non volermene, ciao
Grazie per il tuo commento, cercherò di soddisfarti in seguito
Grazie per il tuo racconto, davvero bello e intrigante, adoro i clisteri e le perette sia farli che riceverli. Mi piacerebbe scambiare esperienze con te io scrivo di clisteri su "I Racconti di Milù" con il nick CLISTERINO Mi piacerebbe poterti leggerti al più presto puoi scrivermi a [email protected] Un caro saluto Clisterino

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