Una famiglia particolare...amante dell'equitazione

Enrica, non da problemi a scuola, è brava forse la migliore della classe ma decisamente chiusa. Per poterla scuotere si decide di farle fare dello sport. E ‘gracile e sicuramente non è portata per le attività sportive, ma è sicuramente un mezzo per farla socializzare. Si sente brutta, ma in realtà è solamente una ragazza che si trascura. Spesso si guarda allo specchio palpeggia il corpo per sentire cosa prova un ragazzo. 

Detesta il suo seno piccolo, ha dei rigonfiamenti, con capezzoli molto piccoli. I suoi capelli rossi, lunghi e lisci si poggiano sulle piccole tette. Pensa che è meglio così almeno non le nota nessuno. Fianchi stretti, e corporatura minuscola. La sua pelle è più bianca del latte e nonostante sia una rossa naturale ha pochissime efelidi. Accarezza le gambe e forse le trova la parte migliore del suo fisico, anzi mettendosi di spalle, trova piacevole anche il suo sedere. Pieno nei punti giusti e decisamente alto. 

Se lo tocca e si eccita quando passa le mani sopra. Ci gioca spesso, e vuole vedere, cosa appare quando allarga le sue natiche. La sua farfalla ha un folto pelo rosso, forse dovrebbe curarsela, ma del resto nessuno se ne accorge. A scuola per non fare ginnastica, dice sempre che ha il ciclo, la professoressa finge di crederci. Ha provato praticamente tutti gli sport, dopo poche volte rinuncia ad andare. Ora si è convinta a frequentare equitazione, in un maneggio non lontano da casa. Almeno torna presto pensa.

Sono già due lezioni che ha svolto, non deve applicarsi molto, ma proprio non sopporta strigliare il cavallo, la puzza degli escrementi della stalla non la sopporta.

Oggi deve andare, vorrebbe far finta di stare male, ma è sicura che non le crederebbero.

Entra nel maneggio e va a prendere il suo cavallo, la sua insegnante è cambiata. Si chiama Ingrid, una ragazza bionda sui 25 anni, con un forte accento tedesco. Si presentano, ad Enrica la nuova ragazza le sembra simpatica.

Finisce la pratica ed ora inizia la parte che non gradisce strigliare il cavallo, Ingrid le sorride e l’aiuta. Le mostra come fare. Si salutano e l’insegnante sorridendo le dice che la prossima volta le mostrerà come rendere divertente quella pratica che trova fastidiosa. Le fa l’occhiolino e si dividono.

Arriva il giorno della nuova lezione, e stavolta non inventa scuse, monta in macchina e si fa lasciare davanti all’ingresso.

Svolge l’intera lezione con impegno ed ora inizia a strigliare il cavallo. Si unisce Ingrid, sempre sorridente, e insieme svolgono la pratica.

- Vedi Enrica devi essere delicata, dai ti aiuto.

Prende la sua mano e insieme passano la spazzola sull’animale. Passano alcuni minuti e Ingrid, classica ragazza bionda tedesca, si guarda intorno, accosta leggermente la porta e riprende la mano di Enrica.

- Guarda come è contento ora è tranquillo…

Posano la spazzola e ora accarezzano il manto.

- Senti che bel pelo ha…ora ti faccio vedere, come dicevo l’altro giorno, come farlo diventare piacevole…

Passano la mano sotto la pancia, Enrica è titubante, ma ora si fida di lei, continuano ad accarezzare il cavallo. Le mani scorrono sotto la pancia…fino a sfiorare l’arnese dell’animale. Ingrid sorride e afferra il pisello del cavallo, lo accarezza, il cavallo si muove leggermente e in un baleno diventa enorme.

- Vedi…guarda come gli piace…ne hai mai visti…così grandi….

- …Beh…in verità non ne ho mai visti….ma ma sei sicura che si può fare…?

- Beh…se non ci facciamo vedere…sarà il nostro segreto che dici….

- Un segreto…si certo in fondo non saprei a chi rivelarlo….

- E allora dai…teniamo per noi il segreto…ne puoi avere con me…possiamo scoprire insieme tante cose…dai prova te…

Enrica, afferra l’uccello e lo scuote, lo sente enorme, molto più grosso di certi video che ogni tanto le capita di vedere, sicuramente più di quello del padre che ha più volte visto. Continua a muoverlo, le sfugge dalla mano è troppo grosso, si aiuta con l’altra. Incuriosita, tocca le palle sono enormi, il cavallo è sempre più partecipe con i suoi nitriti.

- Hai mai fatto una sega…

- No…mai…ad un animale…

- Beh lo stai facendo bene…dai continua vedrai che sorpresa…

Ingrid si mette dietro la ragazza, e le massaggia il corpo. Il collo, le spalle. Le afferra i fianchi per poi salire sotto maglioncino, le sposta il reggiseno, e ora è sul seno. La ragazza ha un sussulto….

- Ingrid che fai…forse è meglio….

- Shhhh, tranquilla, rilassati…dopo starai meglio…continua dai…

- Ok…

La mano scivola dentro i pantaloni, e si infila sotto gli slip. Gioca con il pelo della ragazza, cerca il clitoride, lo trova e lo massaggia. La mano sul cazzo del cavallo aumenta la velocità. L’imbarazzo cala, per far posto all’eccitazione. Ingrid ora la masturba, ha il dito nella fessura della ragazza, si è bagnata anche lei. Il cavalo si scuote, inizia lo scroscio sul pavimento. Un’enorme chiazza si è formata in terra

- Vedi che brava…è venuto…guarda quanto…dai…fammi sentire…come vieni tu…

Le bacia il collo, e sente un silenzioso lamento…Enrica ha il suo orgasmo.

La ragazza torna a casa raggiante, è estremamente loquace. Si guarda allo specchio ora si piace…

Passano le lezioni e la pratica è sempre la stessa, non vede l’ora di tornarci. Si depila la farfalla, la vuole più attraente.

Il gioco lentamente cambia, Ingrid, spesso masturba il cavallo, abbassandosi l’intimo, facendosi masturbare da Enrica. E’ riuscita a farsi leccare. Enrica ubbidisce sempre, si fa spogliare e mentre la sua figa ospita le dita di Ingrid, prova ad assaggiare il cavallo come ha fatto lei in precedenza. Lo sperma le copre il viso, inondando le sue tettine.

Passa l’inverno non mancando una sola lezione, Ingrid l’avvisa che per la prima settimana di aprile non ci sarà e al cellulare si raccomanda di non fare “il loro giochino” con il cavallo, troppo rischioso farlo da sola.

Ma si sa la gioventù gioca brutti scherzi…

Finita la sua lezione si attarda per la “solita” strigliata, è seduta sul seggiolino, con i pantaloni abbassati e la mano tra le gambe, mentre sega l’animale. Improvvisamente entra Roman, che non vedendo la ragazza uscire, è andato a cercarla nella stalla. 

Entrando la vede, lei non si accorge, l’uomo si avvicina e mettendogli una mano sulla spalla…

- Ahhh eccoti…che porcellina schifosa….

La ragazza sobbalza, non riesce a dire se non…

- No è che…ti prego…oddio…

- Mi preghi di non dirlo….puttanella….sai se lo dico….che figura

- No dai….è solo…

- Solo cosa….una sega…a un cavallo…gioca con altro…..

Roman si sbottona i pantaloni e lo tira fuori…

- Dai fa il tuo gioco….ma prendilo in bocca…

- No su….vado via…

- Si si vai via….dopo…ora succhialo….e sega il tuo cavallo…

Lo infila nella bocca della ragazza e le afferra la testa…non vuole farlo, ma non riesce a rifiutarsi. Non è il cavallo, ma Roman le occupa la bocca. Ora spompina un uomo…ed è sola con lui.

Le sfila la maglietta e le pizzica le tette, le sta scopando la gola, lei spera che venga subito come il cavallo, che sta segando.

L’animale scroscia in terra…

- Vedi lui è venuto…ora fa venire me…

Enrica, riesce ad alzarsi e scappare, lui la insegue, la riprende e la riporta nella stalla. La spinge nel fieno ammucchiato, le afferra le gambe le sfila i pantaloni e poi gli slip…

- No dai…..ti faccio venire con la bocca…fermati…

- Beh ora voglio altro…ti piacerà…senti come è duro.

Le apre le gambe monta sopra di lei e spinge il cazzo nella sua fessura…lei urla…sente solo il pisello che entra ed esce dalla sua farfalla. Si sta bagnando, si vergogna, l’uomo la palpa ovunque mentre la monta. L’uomo si rialza, Enrica pensa sia finita e che le verrà addosso finalmente. Invece la gira, da una rapida leccata al culo, e si appoggia. La ragazza sente che preme sul buchino, poi improvvisamente la cappella entra, il dolore è immenso, poi l’intera asta. Le palle sbattono sulla pelle. Le afferra il sedere e la sbatte. Morde il fieno, mentre la impala. Affonda i colpi e le infila un dito avanti. Enrica non vuole, e non capisce perché…sente girare la testa…ha un orgasmo. L’uomo finalmente si svuota riempiendo il suo intestino. Se ne va, promettendo che manterrà il segreto sul cavallo…

Si riveste e torna a casa…

Telefona a Ingrid…le vuole parlare. La donna le dice che potrà farlo il pomeriggio del giorno dopo, visto che sarà di ritorno la mattina.

Il giorno dopo suona alla porta ed Ingrid sorridendo la fa entrare.

Enrica racconta tutto…

- Che porco Roman…. ma ti avevo detto di non fare nulla…

- Si hai ragione, ma non ho pensato….e poi quel maiale mi ha aperto tutto…capisci che intendo…

- Si si certo….lo so come eri…vergine… Andiamo a dirlo a qualcuno dai…

- Noooo sei matta, poi esce la storia del…cavallo…nooo e poi sono anche venuta…non so come è potuto accadere…

- Come preferisci…sei grande per poter scegliere da sola…non sono d’accordo…ma vieni qui…

Si baciano e presto si ritrovano nude sul tappeto, è la prima volta che fanno un 69, si leccano con voglia, ora Ingrid la penetra a fondo con le dita, non deve preservare nulla. Anche il culetto rende partecipe. Enrica gode e può farlo rumorosamente.

Bevono un caffè, e si confidano…

- Sai Ingrid…sono proprio un’imbranata nel sesso, e mi sono sempre sentita brutta… poi mi attirano cose strane..

- Che intendi…gli animali…? Allora lo sono anche io….ma uno nel privato…

- No No non solo questo…mentre il porco mi sodomizzava…mi sono venute in mente delle cose che non sono sicura…ma credo siano accadute veramente….e mi eccitava ricordarle…

- Cosa…?

- Insomma…spesso ho spiato i miei…

- Va bene dai capita…

- Lasciami finire…una volta ho spiato mio padre…e questo lo ricordo perfettamente….si masturbava…si è accorto di me…e alzandosi dal letto mi urlava di uscire.

- E sei uscita…?

- No…senza volerlo oppure si…ho afferrato….

- Il cazzo di tuo padre…?

- …si…

- E lui.?

- Ha fatto storie…ma la mano rimaneva su di lui…mi spingeva…ma in realtà…mi toccava…ed io continuavo a tenerlo in mano….avevo le sue mani sul sedere…e le mutandine sono scese con il pelo di fuori…

- E…

- Aspetta dai…insomma è calato il silenzio…e alla fine è venuto…Ma non è questo che mi è venuto alla mente…questo lo ricordavo già…non è stata l’unica volta…una sera mentre mia madre dormiva…mi sono seduta sul loro letto…avevano fatto sesso quella sera…lei era ancora sporca e il suo ombelico era ancora colmo dello sperma di mio padre…beh ero seduta e quasi invidiosa della porca di mia madre…ho afferrato il pisello…decisa…si è svegliato, ha dato uno sguardo a mia madre…e mi ha fatto continuare…ho appoggiato la bocca e…si insomma…

- L’hai spompinato e ti è venuto in bocca…

- Si…ma cavolo fammi finire…ricordo perfettamente ora…una notte dormivo, ma credo avessi la febbre…è venuta mia madre che mi accarezzava…lo dico tutto di un fiato….prima accarezzava la fronte poi il resto…mi sono ritrovata senza mutandine con lei vicino, sentivo le sue gambe su di me e lei che si muoveva, mi aveva preso la mano ed era tra le sue gambe….poco dopo ho sentito chiaramente la voce di un uomo, penso mio padre…che diceva…e se si sveglia…e lei….tranquillo…mi hanno girata…e ho avuto la stessa sensazione che ho avuto con Roman…

- Penetrazione anale….

- Si mentre lei lo incitava a rompermi il culo…e dopo un po’ che mi penetrava…è montato su mia madre, con lei che godeva…fino agli schizzi…

- Brutta storia…a prescindere…ma a te…?

- Ecco il bello è che lo trovo eccitante…sono strana…I

- No…dai tra persone adulte…semmai sei porcellina….ahahahahah, dai gioco…

- Si gioca gioca….senti…mi fai sentire bene…ancora….?

- Senti tesoro…possiamo continuare a giocare quanto vuoi…ma se vuoi ho una sorpresa….

- Quale…?

La donna si alza si avvicina alla porta della stanza…e…entra Lucas il cane pastore della donna tedesca, lei si siede sul divano….apre le gambe e il cane, avvicina il muso leccando….

- Mmmm che lingua….ti piace la sorpresa…?

- O cazzo….ma dai….

- Dai porcellina prova…

Le due ragazze si alternano nel gioco, succhiandolo perfino, si baciano e l’animale lecca tutto quello che può…

- Vieni qui le dice Ingrid…mettiti carponi e leccami…

La ragazza esegue i comandi…mentre la lecca, il cane le afferra i fianchi, e le monta sopra..

- Dai fallo fare…non è un cavallo ma spinge bene…ma dura poco….

- Ohhh accidenti montata anche da lui…ahh già è venuto…

- Ti ho detto…dura poco…varie volte ma dura poco…ma lecca in continuazione, specialmente quando ho il ciclo….ho degli orgasmi….quel dito nel culo mi fa impazzire..piuttosto girati che te la lecco…senti…mmm che buona….scusa la curiosità. Ma con tua madre altro o.. solo quella volta…perdonami ma la storia mi ha stuzzicata…e ne avete fatti di giochi con te cosciente…dai racconta che sono curiosa ed…eccitata…

- Mmmm lo sento che lo sei…con lei no…donna severa normalmente…ma credo abbia le sue storie…mio padre invece non credo… Di lui sono sempre stata curiosa, lo seguivo sempre, anche se faceva semplicemente la pipì, mi piaceva guardare il suo pisello. Una volta era nel letto con il cellulare in mano, si faceva l’ennesima sega, non so cosa guardasse. L’ho visto crescere mentre si toccava, sembrava si animasse, la sua mano sopra che lo muoveva. Era diventato di marmo, fino a quando non ha sputato una serie interminabile di schizzi. Colava tutto dal suo torace…ero fradicia per l’eccitazione.

- Mmmm vengo….ohhh mmm siiii…dai continua…

- Ancora devo raccontare…non ti bastano dita e lingua….

- Dai l’ultima….della sera…poi semmai ti dico cosa devi fare stasera e domani mi racconti….

- Troia a comando…

- Più fedele esecutrice…o se gradisci sottomessa…

- Una tua schiava…

- Se preferisci…sei a buon punto…l’ho capito appena hai toccato il cazzo del cavallo….e mi hai seguita in tutto… 

- Non credo di averne l’indole…anche se mi eccita…

- Beh…si può vedere con il tempo…leccami i piedi dai forza…

- Si…pensavo preferissi quello che stavo facendo…..

- Ma ora voglio che mi lecchi i piedi… piuttosto stasera…spogliati…infilati nel loro letto…e vedi cosa accade…

- Che deve accadere…scusami se ho chiesto…

- Intanto passerai del tempo piacevole…e buttiamo le basi per portarli entrambi qui….

- Mmmm dici che riusciamo….

- Se usi bene il tuo corpicino…magari da semplice schiavetta…diventiamo padrone di una coppia…che dici…

- Mmm..che belli nudi…con noi…magari con il tuo cane…mi eccita l’idea di vedere mia madre col cane…oddio vengo….

Hanno fantasticato fino a sera tardi…Enrica rientra a casa…fa una doccia e va in camere dei genitori…

Toglie l’asciugamano e si mette nel mezzo come le ha detto di fare Ingrid, alza la maglietta della madre, le osserva il culo e lo tocca, lo carezza, sposta lo slippino e con il dito le solletica le grandi labbra, la donna sembra dormire, si appoggia con il corpo a quello della madre. 

 

Non ha timore che venga rimproverata, e poi sente che si bagna. Non sa se la donna si sta accorgendo che è lei che la tocca. Si gira verso il padre, conosce meglio le sue reazioni, la mano va diretta dentro la tuta che il padre usa per dormire. Il cazzo dorme, a lei piace sentirlo moscio, è morbido, sembra vellutato. È completamente scappellato, ricorda che il padre da piccolo è stato circonciso, non ha tantissimi peli. 

 

Le palle sono belle grosse, nel suo immaginario le pensa piene di succo cremoso. Sente che non è più morbido, la sua mano piccola, lo sta facendo crescere. Vuole toccarsi, l’idea incestuosa la eccita. E poi è nuda tra loro, e ancora sembrano dormire, l’idea della sua amica appare folle ma sente di potercela fare. Con il viso è vicino il membro del padre, e può vedere la madre stesa su un fianco con le mutandine abbassate. Le carezza il culo con il piede, la lingua inizia a danzare su quelle palle grosse. 

 

Ora sa che non può tornare indietro, non vuole tornare indietro…chissà la faccia di mamma quando mi vedrà con l’uccello di papà. Se lo guarda ora è duro…pensa quanto sia lungo, sembra misurare con le mani, forse 18 cm…È tremendamente eccitata, sembra come una cagna in calore…sono una vera cagna pensa… Monta sul padre, ha i brividi, scende lentamente lungo l’asta, lo bagna con i suoi umori, lo vede brillare. Spinge sulla pancia, ha l’impressione di vederlo muovere dentro di lei. 

Se il padre venisse ora, non riuscirebbe a togliersi, lo sguardo diventa demoniaco. Diventerebbe… la madre del figlio del padre…idea contorta che la eccita. Il suo ritmo aumenta, è ora di vedere lo stupore…infila un dito nella bocca del padre, improvvisamente si sveglia…

- Ma che stai facendo…sei impazzita…

- Dai scopami….come quella sera….

- Ma nooo…

Dura poco la sua protesta, le mani sono già sui fianchi della figlia, la tiene per affondare i colpi, lei alza la voce, si deve svegliare anche la madre…

Non può dormire ancora, il letto si muove, sotto i colpi dell’uomo…e infatti la donna apre gli occhi, non si capacita di ciò che vede…la figlia che monta il padre…

- Dai mamma….lo so che ti piace….

- Ma sei una vacca…

- Come te…non ti piace quello che vedi…? Guarda come entra….finisci di togliere gli slip e vieni a leccarmi…come quella sera….

Ormai si gioca a carte scoperte, la donna si avvicina, la bacia come una tenera amante. Lecca il minuscolo seno, scende sulla pancia, la figlia le spinge la testa là dove il cazzo la monta. La donna lecca, ogni tanto sfila il pisello e lo gusta in bocca. Le piace questo gioco perverso, sente le mani della ragazza sul sedere, un dito le viene infilato nella figa. Dividono lo stesso uomo, padre e marito, continua a leccare, quando la figlia è carponi con l’uomo dietro.

- Dai porci fatemi vedere cosa sapete fare a vostra figlia….mmm….accidenti mamma che lingua, dai ora tocca a te…ma lo meriti nel culo.

La donna monta di spalle sopra il marito, è presa analmente, mentre la ragazza lecca la figa. Non le viene risparmiato nulla, le martorizza i seni, la graffia e la pizzica ovunque. Le sculacciano il culo che diventa viola, ma la donna gode.

L’uomo è silenzioso, sembra solo un corpo che muove il cazzo, in mezzo a due puttane invasate. Non basta quel pisello, per loro due. I manici delle spazzole riempiono i buchi liberi. L’uomo non resiste e le donne si affrettano a ricevere gli schizzi nelle loro bocche.

Sono una di fronte all’altra, baciandosi assaporano lo sperma, un corpo delicato rosso di capelli, abbracciato da un corpo di una donna adulta, rossa di capelli anche lei, ma con un seno enorme. Strofinano le loro farfalle…

- mamma che dici…ti piacerebbe dividere un bel uccello nero e grosso…dai mettine due….

- Che puttanella….uno nero enorme….mmm…e tuo padre…?

- Beh è già fuori uso….ne occorre uno giovane….molto giovane….quelli sono sempre duri….

- Sii durissimi…che maialina…

- Ti ho detto…come te….ma forse preferisci il figlio della vicina…vedo come gli guardi il pacco in ascensore…da zoccola con la scusa delle buste della spesa ti sei strusciata su di lui….dai muovi bene quelle dita che vengo…

- Ma dai è stato un caso….certo ho sentito come era diventato duro….mmm mi fa impazzire il tuo dito nel culo…

- Stava per venire nei pantaloni…mi sono dovuta masturbare a casa…mi hanno già detto che trovano piacevoli le mia dita nel culo…

- Spesso ho guardato come ti masturbavi….appoggiata sull’angolo della scrivania….oddio vengo…

- Mmmm guardavi…potevi partecipare…dai godi…godi…stasera venite a cena dalla mia insegnante di equitazione….cucina benissimo…..

Ora inizia un’altra storia.

Che forza! Grande Stefania!
Veramente eccitante
hai una email?
certo
[email protected] Può scrivere chi vuole

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