UNA MAMMA SPECIALE

(I fatti, i nomi di questa storia, come delle altre storie da me scritte, sono solo frutto della mia immaginazione, e pertanto racconti di assoluta finzione dove i protagonisti sono tutti maggiorenni).

MEMBRI DELLA FAMIGLIA:

Lucio: 58 anni

Ines: 55

Louis: 29 anni.

Marco: 26 anni

Francesco: 24 anni

Andrea: 23 anni

Alex: 21 anni.

 

Che lavoro faticoso è quello della mamma ! Specialmente poi se questo mestiere avviene in una famiglia dove si è in tanti. E' proprio il caso di Ines, 55 anni, brasiliana ma in Italia da più di trent'anni e sposata con Lucio, di tre anni più grande di lei, nonché mamma di cinque figli maschi.

Ines vive in Liguria, in un bellissimo paese che da sul mare. Con il marito gestisce una frutteria vicino il molo, appartenuta al padre di Lucio, e da vent'anni passata al figlio. Marito e moglie sono una coppia affiatata ma, come molte coppie sposate da molti anni, molte delle cose condivise sono rientrate nella quotidianità, senza avvertire il piacere o la passione; come anche i rapporti sessuali, anche se gli stessi negli ultimi anni si sono molto appiattiti. Forse la causa andrebbe ricercata in quei giorni che il marito dice di andare a pesca con un suo amico, conosciuto però in paese come una persona che cornifica la moglie. Che l'amico di Lucio regga il gioco allo stesso, è una paura che Ines stava assaporando da anni. Alla fine la donna si è messa l'anima in pace, facendo scorrere il suo matrimonio così, come la sua vita, di giorno in giorno facendosi bastare ciò che ha.

Ines è comunque una donna forte; donna sempre solare, allegra, sempre con il sorriso sulle labbra, e madre di cinque figli: il più grande è Louis, di 29 anni, seguito da Marco che ha 26 anni, da Francesco, che porta il nome del nonno paterno, di 24 anni e dagli ultimi due ragazzi, Andrea, che per un incidente in motorino due anni prima , era costretto su di una sedia a rotelle per aver riportato dei problemi dalle ginocchia in giù; e Alex, rispettivamente di 23 e di 21 anni. Il grande vive per conto suo vicino l'abitazione dei genitori con Martina, ragazza del posto, di 25 anni, con la quale dovrebbe convolare a nozze entro breve. Louis lavora fuori paese, in un negozio sportivo di un suo amico, mentre il secondogenito, Marco, conviveva ma si è lasciato da poco e quindi è ritornato a casa dei genitori, e nelle vicinanze lavora come cameriere. Gli ultimi tre vivono tutti ancora in casa, essendo studenti universitari, anche se tutti quanti si mantengono facendo lavoretti saltuari.

Ines si divide volentieri fra il lavoro e la sua famiglia, essendo molto attaccata alla stessa, e la gioia di vedere i suoi figli così responsabili le fa solo piacere. Infondo lei, da madre, fa per loro enormi ed importanti sacrifici; ma li fa con il sorriso sulle labbra. Oltre ad essere una brava moglie ed una brava mamma, Ines è anche una donna piacente per la sua età: formosa ma non grassa, 1:64 di altezza e bionda, ha una 5° di seno, morbido ma al tempo stesso non particolarmente calante. E' una signora che ostenta il suo sorriso con dei rossetti molto accesi e pesanti, che il sole ligure valorizza maggiormente.

Le mattine di Ines iniziano alla stessa ora, quando Lucio mette la sveglia alle 4:30 del mattino, svegliando anche sua moglie che, premurosamente, va in cucina a preparare il caffè, raggiunta poi dal marito con il quale parlano sovente della giornata che dovrà essere...

“Lucio caro, sempre così monotono, con questo suo organizzarsi il lavoro” pensa Ines ogni volta che il marito le parla avanti il caffè delle 4:40. Ma la monotonia finisce entro mezz'ora, quando Lucio prende le chiavi della frutteria e va ad aprirla, sistemando il tutto ed aspettando la fornitura.

Ines lascia spesso dormire i suoi figli di più. Possono aiutare il padre, certo, ma alcuni di loro la sera fanno i camerieri e tornano tardi. Ma quella mattina d'estate Marco doveva alzarsi perché alle 6:30 doveva recarsi nel capoluogo, dove aveva un colloquio. Finiti di fare i pochi piatti che aveva sul lavandino dalla sera prima, la donna si recò nella camera del figlio Marco. Aperta, la richiuse con calma dietro di sé. La stanza era buia e la donna procedeva lentamente, fino a che non trovò il letto, e quindi accanto la finestra aperta. Ines aprì le persiane e fece entrare la luce dei lampioni vicini

“Marco...Marco tesoro sveglia che devi andare fra poco...” disse sedendosi accanto a suo figlio

“mamma...aspetta...5 minuti”

“dai su che alle 6:30 hai la corriera”

“sì mamma...il caffè?”

“dai su, te lo faccio ma tu intanto cerca di aprire gli occhi”
“sì sì va bene...ma tu portami il caffè”
“va bene a mamma”

Ines tornò in cucina preparando il caffè al suo secondogenito. Marco lentamente si stava ben riprendendo dalla fine del rapporto con la sua ex fidanzata. La casa dei genitori era il punto giusto per riprendersi. Con la vestaglia scura allacciata alla vita, il solco dei seni in vista, che ballavano ad ogni passo e le cosce robuste ma eleganti e ben tenute che uscivano dalla veste nera, la donna riprese il cammino fino alla stanza di suo figlio, portandogli il caffè

“ecco tesoro, ecco il caffè”
“mmmh mamma...oddio voglio dormire”
“no dai su, ti devi alzare dai”
“uff che palle !”

“dai su Marco, che speriamo che oggi ti prendano a lavorare, almeno così avrai un lavoro dove ti metteranno in regola”

“sì...sì certo...ma vorrei andarci rilassato mamma...”
“ti senti teso?”
“beh, sai, i colloqui, tutte quelle domande mamma” disse il ragazzo accennando ad un sorriso. La luce del lampione filtrava timida nella stanza, illuminando il volto della madre che era seduta sul letto ad una piazza del figlio

“sei un furbone te Marco” disse Ines ridendoci su

“ma no mamma, è solo la verità”

Ines allora introdusse la mano dentro sotto il lenzuolo che ancora copriva suo figlio, andandosi a posare sulla patta nascosta nei boxer

“già così?” chiese sorridente Ines al contatto con il gonfiore del figlio

“beh mamma...la mattina è sempre così”

dolcemente, la donna introdusse la sua mano nei boxer del figlio, prendendogli il pene e stringendolo una volta afferrato. Subito mosse la mano iniziando una di quelle seghe che sovente Ines era solita donare

“oh mamma....mmmhh”

“abbassa la voce Marco, o sveglierai gli altri che ancora dormono”

“mmmhh...o...ok”

Ines sorrideva dolcemente a suo figlio che la guardava con volto ansimante. L'andatura, dapprima lenta, quasi come una dolce carezza, in breve tempo andò evolvendosi in un ritmo pian piano sempre più incalzante.

Il caffè di Marco si stava freddando, ma il ragazzo era preso in quel momento dal dolce “buongiorno” materno

“dai tesoro...dai a mamma vieni...vieni su”

“oh mamma...mamma mia !”

Marco allungò la mano destra palpando il seno sinistro della madre, per poi scoprirlo e continuando a palparlo con decisione, mentre Ines aumentava sempre di più il ritmo della sega

“mmmhh mamma oddio...mammma eccomi...mamma mmmmhh amm...am...mammaaaaaa!” dal pene, come da un vulcano, iniziò ad uscire lo sperma che andò a bagnare la mano di Ines. L'eiaculazione non fu molto importante, ma ugualmente fece rilassare il ragazzo che, dopo alcuni spasmi, finì di ansimare

“mamma grazie”

Ines sorrise

“e come sempre mi sporchi”

“beh, se te non bevi ti sporchi” disse Marco ridendo e facendo ridere anche la mamma

“dai su a mamma, bevi il tuo caffè amore e poi alzati. Io vado a sciacquarmi la mano”

Marco si mise seduto sul letto, avvolgendo le lenzuola, un poco sporche dalla sua, non grande, eiaculazione.

Ines uscì dalla camera del figlio ricoprendosi la mammella con la vestaglia e, accertatasi che nessuno vedesse, entrò in bagno per sciacquarsi la mano sporca dello sperma del suo secondogenito e per darsi una rinfrescata mattutina.

Lavatasi e vestitasi, Ines dopo una mezz'ora uscì dalla sua camera per ritornare in cucina.

Aveva una gonna nera ed una maglia stesso colore, con un bottone centrale. Un rossetto rosso molto acceso, e delle scarpe estive con tacco basso. Marco uscì dalla sua stanza, vestito con un pantalone chiaro ed una camicia stesso colore, con una giacca estiva elegante e chiara

“mamma, come sto ? Che ne dici?”
“ah bravo tesoro, ti sei vestito bene. Stai benone così” disse la mamma avvicinandosi per sistemare meglio il colletto di suo figlio

“dai mamma che sto bene su”
“sì ma...il colletto...non è apposto” sistemando meglio la camicia del figlio “ecco, ora può andar bene”

“grazie mamma”
“niente tesoro...”
“di tutto Grazie”

Ines sorrise

“di niente a mamma. Prese le chiavi?”
“sì sì mamma prese”
“mi raccomando allora, non fare il musone come sempre quando vai a fare un colloquio”
“no non ti preoccupare mamma...ma...ancora dormono?”

“sì ancora, lasciali dormire”

“che ore sono?”

“5:50 tesoro”

“il tempo per...”
“per cosa?” interrogativa Ines, sapendo della furbizia del figlio

“bhe, un bacio mamma”
“no dai, poi devi andarti a togliere il rossetto”
“colpa tua mamma, li metti sempre così pesanti”
“son gusti tesoro, avanti vai su”
“dai mamma, solo un bacio” insistette Marco mettendo le mani sui fianchi della madre. Ines si guardò dietro, dov'era il corridoio, poi si spostò dietro la parete della cucina

“va bene tesoro...”

le bocche di madre e figlio si toccarono dolcemente. Dopo piccoli e dolci bacini la lingua del ragazzo si fece strada entrando nella bocca accogliente di sua madre. Le due lingue si trovarono e iniziarono un dolce e vorticoso danzare incestuoso. La mano sinistra di Marco andò a posarsi sulla gota destra di sua madre, e la mano di Ines di rimando sulla mano del figlio, in una carezza dolce. Nel mentre le lingue amoreggiavano e la posizione delle bocche cambiava una, due, tre volte. Poi si staccarono dolcemente, e tanto dolcemente si sorrisero

“ora vai tesoro, pulisciti e vai su”

“va bene mamma”.

Pulitosi, Marco salutò di nuovo la mamma dopo l'ennesima raccomandazione della stessa, ed uscì. Ines andò nuovamente a sistemarsi il trucco. Dopo un po' sentì un rumore provenire dal corridoio: Alex si era svegliato.

che mamma speciale!
Già, è stupendo
Che bello avere una mamma così aperta

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