voleva le corna

  • Scritto da baxi il 09/09/2021 - 01:15
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Quando ho avuto la certezza che questo era il desiderio di mio marito sono rimasta stupita. Sono Monia, ventisei anni, occhi neri, capelli castani, seno una quarta, forme tondeggianti ma non grassa, culo alto e sodo, bocca ampia e labbra molto sensuali, uno e settantacinque di tipica bellezza italiana. Il profumo del sesso a da sempre condito la mia vita. Mamma era sposata con un marinaio, che non era mio padre, che non ho mai conosciuto, sempre in giro per il mondo, e lei non si faceva mancare nulla, c'era sempre un bel maschio che le riempiva tutti i buchi, e spesso quando era a corto di soldi non disdegnava neanche qualche marchetta ben pagata. A sedici anni ero già bella e formata, mamma se ne rese conto da come i maschi mi guardavano e allora corse ai ripari, la pillola era la soluzione per non avere qualche imprevisto inatteso. A diciassette divenni l'amante di Cosimo, il marito di mia cugina, un maiale elevato alla massima potenza. Dopo avermi aperto per bene sia davanti che dietro mi aveva insegnato tutto per essere una perfetta zoccola, e soprattutto a fare dei pompini spettacolari. Fu proprio così che la strega ci sorprese, con il meraviglioso cazzo di suo marito ben infilato nella mia gola. Fu un casino! Lui per non distruggere il matrimonio, con due figli, disse che ero stata io a sedurlo, e poi che da tempo andavo in giro sempre vestita molto provocante fu creduto. Dal canto mio non glie ne feci una colpa. Circa due mesi dopo, poco dopo il mio diciottesimo compleanno conobbi Gianni, un bel giovane di tre anni più grande di me, impiegato come tecnico del suono in una televisione che era in vacanza dalle nostre parti. Si innamorò subito di me, a me piaceva molto. Mi propose di andare su al nord a casa sua con lui. Considerando che era meglio cambiare aria decisi di seguirlo. Viveva in un bel appartamento con suo padre, che era affetto da un male incurabile che lo consumava velocemente. Persona decisamente simpatica ci chiese se prima di morire ci poteva vedere sposati. Lo accontentammo e circa tre mesi dopo morì. Da quel giorno sono passati sette anni, Gianni si è rivelato un marito molto affettuoso, gentile, disponibile e attento a ogni mio desiderio. Tutto perfetto penserete, no, un peccatuccio lo ha pure lui. Nel sesso non è il massimo. Non ha certo la dotazione che aveva Cosimo, direi anche meno della metà, ma in compenso è bravissimo nei preliminari. Mi lecca fin quando non godo, mi masturba e accarezza e poi mi penetra, facendo in modo che io goda anche così. All'inizio mi sono convinta che tutto questo poteva bastarmi, ma dopo sette anni lentamente la monotonia ha invaso il nostro rapporto. Da un po di tempo sento la mancanza di una bella sbattuta mozzafiato, di una bella cappella dura che mi sfonda tutta, ma lo amo troppo e non voglio ferirlo, a parte questo è un marito davvero adorabile. Anche al lavoro ho avuto spesso l'occasione di tradirlo, ma l'ho sempre rifiutata, ma ora sento che è tempo di dare una scrollata al nostro rapporto. Anche Gianni se ne sta rendendo conto, lo vedo e lo sento da come mi parla, si muove o mi asseconda nei miei desideri. Qualche tempo fa, una sera che alla tv non c'era nulla di interessante siamo andati a letto. Avevo voglio di sesso, ma tanta, e volevo qualche cosa di diverso. Mentre lo sego lentamente cerco di saperne di più del suo passato.

 

“Amore, ma tu prima di me, che storie hai avuto?”

 

Lui, preso alla sprovvista resta un momento in silenzio, poi  ha sviato il discorso, ma io lo incalzo.

 

“Dai raccontami del tuo passato, di chi ti piaceva, con chi limonavi, e chi ti ha fatto la prima sega.”

 

Respira forte, poi quasi sussurrando mi racconta che ha solo limonato con una ragazza del liceo, e che la prima e unica sega glie la fatta una sua cugina alla lontana, mentre lui era affascinato dalle mani di sua madre, poi sono arrivata io e tutto è cambiato. Si gira di scatto e mi chiede del mio ex. Naturalmente non gli ho raccontato del casino fatto, gli ho semplicemente detto di aver avuto un ragazzo più grande che mi ha sverginato. Lo bacio in bocca, poi lo costringo a leccarmi se vuole che gli parlo di lui. Esegue senza battere ciglio, mi lecca divinamente, chiudo gli occhi e gli parlo del meraviglioso cazzo di Cosimo, di come mi pompava da morire. Lui si scatena, mi succhia il clitoride e mi porta ad un orgasmo che mi scuote tutta.

 

…........aaaaaaaahhhh.....godooooooo......sssiiiii...oraaaa..amoreeeeeeeeee …..siiiiiiii............

 

Svelto sale su di me e m'infila dentro il suo membro che mi sembra più duro e lungo da quanto è eccitato, poi colpi e schizza dentro me.

 

...NO!..NO!..no,, cazzo!!! … non venire subito, voglio scopare e godere bene!!!!........

 

Quasi incazzata lo faccio distendere supino, mi rigiro e gli prendo il cazzo in bocca succhiandolo a morte. Poi gli schiaccio la mia patata intrisa di sperma e miei umori sulla bocca

“Leccami! lecca i miei umori e la sborra che cola, portami al piacere, immagina che sia quello del mio ex che ha appena sborrato dentro me, dai che intanto te lo faccio tornare duro. “

 

Per un momento resta immobile, ma poi si scatena. Mi lecca e succhia portandomi di nuovo molto vicina all'orgasmo, mentre il suo cazzo mi si è gonfiato in bocca e ora è bello diritto. Mi giro e gli salgo sopra impalandomi su di lui. Mi muovo oscillando avanti e indietro. Gli offro i miei seni che lui afferra con forza, li stringe, impasta, munge e poi mette un capezzolo in bocca succhiandolo a morte. Passo le braccia dietro la sua nuca e lo costringo a baciarmi in bocca che sa di sperma e del mio piacere. Gli succhio la lingua, la pompo come a voler fare un bocchino, lo mordo, lui ansima e gode. Mi infila due dita in bocca e io chiudo gli occhi, immagino sia il cazzo di Cosimo e godo, vengo e pure lui mi da un'altra scarica di sborra dentro il mio ventre. Stupiti, appagati ci abbracciamo e soddisfatti ci addormentiamo così. Da quella sera per più di tre mesi è stato tutto un susseguirsi di immagina questo, pensa a quello, il nostro rapporto va di nuovo alla grande, ma una sera dopo l'ennesimo orgasmo lui mi chiede a bruciapelo.

 

“Amore, faresti sesso con un altro uomo?”

 

Per un momento non recepisco la cosa, sono ancora stordita dal piacere. Lo guardo, mi aspettavo prima o poi questa domanda ma sentirla mi a davvero sorpreso.

 

“Scusa che dici? Tu vuoi che scopi con un altro maschio?”

 

Lui annuisce, mi guarda con occhi pieni di speranza, sembra non aspetti altro che io accetti.

 

“Ma tu sei tutto matto!! vuoi veramente le corna?”

Gli rispondo, e poi mi vado a lavare in bagno facendo decadere il discorso, anche se dentro di me si è accesa una fiamma che sono sicura diventerà un falò.

Per tre settimane non torniamo sull'argomento. Siamo in estate, tempo di ferie, quest'anno abbiamo prenotato due settimane in Corsica, isola che non conosciamo ma che vogliamo visitare. Poi dopo una mattina di lavoro al pomeriggio si parte. La sera stanchi morti siamo arrivati in un complesso turistico vicino Calvi. La sera cena e poi a letto. L'indomani andiamo alla ricerca di una spiaggia e dopo un bel po di strada ci ritroviamo in una piccola baia dove siamo solo noi e una coppia. Il posto è splendido incastonato fra due grossi massi di granito. Notiamo che le persone distese al sole sono nude, e quindi anche noi ci mettiamo comodi. È la prima volta che prendo il sole nuda e questo mi da una piacevole sensazione. Poco dopo arrivano due uomini, uno quello più giovane è biondo, fisico molto palestrato, mentre l'altro, più anziano ha un bellissimo tatuaggio sul petto. Si spogliano nudi e subito noto le loro splendide dotazioni. Il giovane lo ha decisamente lungo, ma l'altro è anche meravigliosamente grosso. Un breve cenno di saluto poi si distendono al sole. Poco dopo si alza il vento, e la coppia se ne va. Gianni sposta il nostro ombrellone vicino a uno dei due massi e questo offre un ottimo riparo contro il vento. Poco dopo anche i due uomini ci chiedono se possono avvicinarsi a noi e accettiamo. Mettono anche il loro ombrellone piantato senza il pezzo sotto a maggior riparo dal vento e noto che questo serve anche per avere più intimità da sguardi indiscreti. Seduti uno per lato li osservo, sembrano non curarsi di me, poi Gianni si alza per fare un bagno e mi lascia sola. Immediatamente entrambi incominciano a toccarsi i membri che rapidamente s'induriscono e mostrano tutta la loro bellezza. Sento che mi sto bagnando sotto, mi sento un languore sciogliere il ventre, cazzo!! ho voglia!! e lui mi lascia con questi due che ora lentamente si segano in silenzio mentre mi mangiano con gli occhi. Li guardo estasiata, cerco Gianni con lo sguardo e lo vedo tornare. Si asciuga e poi si mette in ginocchio davanti a me, mi guarda e mi fa cenno di lasciarmi andare. Resto immobile, lo voglio, ma non sono io quella che deve cominciare. Lo fa lui, mi accarezza un seno, mi bacia in bocca e poi si mette in ginocchio di lato. Per i due è il segnale che aspettavano. Quattro mani toccano ogni centimetro del mio corpo, mi stringono i seni, li strizzano e li succhiano a vicenda. Poi il vecchio m'infila il suo nodoso randello in bocca mentre l'altro si è disteso davanti a me e mi sta leccando davvero bene.

 

…..MMMMHUMMMmmmmm...come succhiaaa!!!!!! ...che bocchinaraa!!!!...dai bella che poi ti sfondo!!!!!!! ..ssiiiiii...cosììì...aaa che bello ssi fino in fondo alla golaaaa …............

 

Quelle parole mi eccitano da morire, sento montare il primo orgasmo e intanto l'altro mi ha infilato tre dita dentro e mi ravana la patata facendomi sbrodolare tutta.

 

…. Accidenti!!!!! ...sei un lago!!...è già tutta bagnata!!!!!!! …...

 

Il vecchio si sposta, mi solleva le gambe fin sopra le sue spalle, poi di colpo mi pianta dentro quella trave di durissima carne bruciante. Godo e urlo dal piacere.

 

…..aaaaahhhhh........SSSSSISIIIIIIIII....OOODDDIOOOOO CHE BELLOOOOOOOooooo...sssiiiiiiiiii..

 

Non ho li tempo di aggiungere altro. Il giovane mi pianta in gola il suo cazzo che sarà anche più fino, ma è senza dubbio più lungo. Mi scopa la bocca tenendomi la testa ferma fra le mani. Sento l'altro sfondarmi la fica e mi fa morire quando lo affonda tutto dentro. Godo, urlo, perdendo la cognizione del tempo e di quanto piacere sto provando. Guardo mio marito che si sta segando di lato in silenzio, estasiato da quello che vede. Poi cambiano posizione. Il vecchio si distende sotto e m'impala su di lui. Lo sento arrivare fin dentro il ventre. Da tempo non mi sentivo riempire la fica così. Ricomincia a scoparmi dal basso, ha inarcato le gambe e mi spinge verso l'alto con poderosi colpi di bacino per poi lasciare che io ricada su di lui sfondandomi la fica da sola. Impazzisco da quanto godo. L'altro intanto si sta prendendo cura del mio culo, lo esplora con un dito, ne bagna un altro e poi anche un terzo.

 

..Accidenti!!!! ..è sfondata anche di culo!!! .. dai che la voglio scopare anch'io.....

 

Si posiziona dietro e mi infila di colpo il suo lungo cazzo molto, lentamente dentro. Mi sento aprire in due, urlo di un misto di dolore e piacere che mi fanno sbroccare anche l'anima. Godo. Si divertono a farmi impazzire, poi di colpo quasi in sincrono escono e mi presentano i loro cazzi davanti alla bocca schizzandomi in faccia tutta la sborra che hanno dentro. Sento la sborra colpire il mio viso come frustate di fuoco, mi cola fin sopra le tette. Loro appena finito, prendono le loro cose e se ne vanno. Resto seduta con le spalle e il capo appoggiato alla roccia, sono sfinita dal piacere provato, Gianni si avvicina, ha il viso estasiato, e la mano piena della sua sborra, credo che sia venuto almeno tre volte. Lo guardo, prendo la mano e la porto alla mia bocca. La lecco, assaporo anche il suo seme, ha buon sapore che mi è sempre piaciuto. Mi bacia.

 

“Grazie amore, sei stata meravigliosa.”

 

Nei quindici giorni trascorsi ho continuato a scopare con tutti quelli che mi capitavano a tiro, ho preso più cazzi che sole. Da quel periodo in poi ho continuato a cornificarlo sempre, sia con lui presente che a da sola. Voleva le corna e io l'ho accontentato.

che storia fantastica. potrebbe anche essere vera.
quando si può fare del bene al proprio amore , va sempre fatto. un bellissimo racconto

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